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Autore: _Sakura    14/10/2008    6 recensioni
Erano anni ormai che la Konoha Imperial Accademy rientrava nella top five degli Istituti più prestigiosi di tutta Tokyo, e questo lo sapevo bene.
Per quanto odiassi stare al centro dell'attenzione ed essere osservata da tutti, quel giorno ero felice di entrare a far parte di quella che chiamavano la schiera di “Studenti d'Elite” della Konoha.
E mentre sbuffando salivo in macchina, pensavo a quante probabilità avevo di rivedere le mie amiche d'infanzia.
“Meno di zero” conclusi alla fine, proprio quando il rombo del motore mi costrinse a voltare il viso dalla parte opposta e fissare con insistenza fuori dal finestrino....
[.....]
«Cosa ci fai qui?» chiese curiosa spostando, finalmente, lo sguardo verso il cielo.
«Aspetto» rispose con la sua solita calma.
«E cosa?» curiosa, troppo curiosa.
«Che fioriscano i ciliegi...»
{SasuSakucentric}
Lievi accenni di{NaruHina}{InoShikaSai}{NejiTen}
Genere: Romantico, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Waiting the Sakura Blooming
Sbuffai, stanca della situazione in cui mi ero andata a cacciare, anche se l'avevo voluta io.
Sarebbe forse stato meglio tenere la bocca chiusa?
“Sì”  mi rispose una vocina dall'interno “Ma in questo modo le cose sarebbero state sempre le stesse no?”

08.

L'Akatsuki in Azione!
Le Selezioni, La Sfida è Finalmente Arrivata!



Non fui sorpresa nel constatare, appena messo piede in casa, che mio padre non c'era. Probabilmente era ancora a lavoro, o chissà dove.
Poggiai la cartella di fianco al mobile del corridoio d'ingresso e subito la cameriera la prese, portandomela in camera. Sbuffai rassegnata mentre mi toglievo le scarpe.
All'improvviso sentii il telefono squillare e così, visto che ero vicina, mi affrettai ad andare a rispondere.
Vidi la testa di mia madre sbucare dalla sala e mi rivolse un sorriso che ricambiai.
Con mia madre ho un rapporto strano. Diciamo pure che a volte la posso considerare come la mia migliore amica.
«Pronto, qui casa Haruno. Chi parla?»
«Aaah! Sakura! Non ci crederai mai!» sbottò una voce eccitata dall'altra parte del telefono.
Aggrottai le sopracciglia, borbottando un debole «Ino?» con tono sorpreso.
«Certo! Chi vuoi che sia, fronte spaziosa? Comunque, vuoi sentire oppure no?»
«Sì, certo, ma non chiamarmi fronte spaziosa» puntualizzai con tono irato
«Si si» mi liquidò lei partendo all'attacco.
Presi la sedia che stava lì vicino e mi accomodai, quando Ino partiva, era un razzo. «Beh, sai che ci siamo separate al bivio no? Ecco, bene. Indovina chi ho incontrato una traversa più avanti?»
«Un ubriaco molestatore?» scherzai.
«Non sei divertente» mi rispose lei, stizzita.
«Dai Ino, scherzavo! Comunque, dai, chi hai incontrato?»
«Shikamaru Nara! Il tipo della nostra classe, quello tutto svogliato che a pranzo russava!»
Aggrottai le sopracciglia nel tentativo di ricordarmi di lui. Poi un flash.
L'avevo notato a pranzo di sfuggita mentre sonnecchiava con la testa quasi completamente sul piatto.
«Sì, ho capito chi è» annuii mentre la mia amica cacciava dei piccoli gridolini eccitati.
«Ecco..beh, lui mi piace già da due anni, ma l'anno scorso stava con una tipa del Suna High College, una certa Temari. Ti giuro, l'abbiamo incontrata una volta per strada io e Ten ed è semplicemente odiosa»
Sospirai piano. Per Ino, tutti quelli che si intromettevano tra lei e ciò che voleva erano odiosi.
«Beh, comunque» proseguì poco dopo «Mi sono separata da Ten al primo incrocio e al secondo, proprio dove dovevo girare, vedo Shikamaru sdraiato sotto un albero, addormentato.»
«Che ci faceva là?» chiesi sorpresa mentre con un dito torturavo il cavo del telefono.
«E' quello che mi sono chiesta io» mi risponse lei «Così mi avvicino e lo scuoto un pochino, cercando di svegliarlo. Beh, non ci crederai mai ma mi ha tirata per un braccio e mi ha dato un bacio! Ma non un bacio qualsiasi...Era...assolutamente fantastico...» concluse sognante mentre io mi lasciavo scappare una piccola risata.
«Perchè ridi?» mi rimproverò lei e subito cercai di tornare seria
«Beh...Non hai pensato che magari non l'abbia fatto apposta ma solo perchè era ancora addormentato?» le dissi titubante.
A quel punto sentii un lungo sospiro proveniente dall'altro capo del telefono e la voce di Ino si fece più bassa.
«Beh...è quello che mi ha detto subito dopo. Si è scusato dicendomi che non voleva farlo apposta e poi è scappato via...»
Sospirai anche io, abbozzando un sorriso.
«Dai Ino! Vedrai che prima o poi cadrà ai tuoi piedi» cercai di rincuorarla.
«Ovvio» mi rispose subito più allegra «Nessuno resiste al fascino di Ino Yamanaka»
Scoppiai in una risata che la fece indispettire, intanto che mi lanciava contro ogni tipo di maledizione.
«E tu, con Sasuke?» mi chiese all'improvviso interrompendo la mia risata.
Avvampai immediatamente biascicando piano che avevamo fatto la strada insieme.
Ino gioi vittoriosa, intimandomi di raccontarle tutto.
Passammo altri 10 minuti buoni al telefono nei quali gli elencai ciò che era accaduto mentre tornavo a casa.
«E così salta su e mi fa “Notte Sakura”. Insomma io non lo capisco» conclusi alla fine rassegnata.
«Non hai pensato che magari c'entrasse qualcosa suo fratello?» mi chiese Ino pensierosa «Di solito Sasuke diventa scontroso solo quando si tocca l'argomento 'Itachi'»
«No, non credo» gli dissi «Che senso avrebbe mandare un messaggio a tuo fratello quando puoi parlarci quando vuole?»
«Oh, già tu non lo sai...» borbottò piano la mia amica facendomi incuriosire.
«Cosa non so?»
«Itachi non vive più con la sua famiglia» mi disse in tono altezzoso.
«Questo lo so» bofonchiai piano.
«Sì, ma quello che non sai è dove e come vive» mi disse lei. «Circa due anni e mezzo fa, Itachi ha litigato brutalmente con suo padre che gli ha intimato di non farsi più rivedere. Così lui ha preso i bagagli e si è trasferito. Vive nel dormitorio degli universitari della scuola. Nel tempo libero fa il Dj alla discoteca l'Alba, vicino alla spiaggia e usa i soldi guadagnati per farsi una vita. Deve pagare l'affitto della stanza e ovviamente comprarsi da mangiare...»
Ero stupita. Pensavo che vivesse in qualche palazzo di proprietà della sua famiglia, invece aveva rotto tutti i ponti con loro.
Non pensavo che Itachi vivesse da solo. Né tanto meno che per pagarsi gli studi e i viveri lavorasse.
«Per che cosa hanno litigato?» chiesi sempre più curiosa.
«Non saprei. Alcuni dicono per Sasuke, altri perchè Itachi non ha accettato di tenere le industrie Uchiha per fare il fumettista...ma non saprei che dirti.» mi rispose lei tranquilla.
«Oh, capisco» fu la mia unica risposta.
Al che Ino si congedò dicendomi che se non staccava subito, sua madre le avrebbe spaccato il collo.
Mentre sistemavo nuovamente al suo posto la sedia, mi ritrovai a pensare a Itachi e suo padre. Chissà per cosa avevano litigato veramente...
«Sakura, era Ino?»
La voce di mia madre mi riportò alla realtà
«Sì» risposi mentre entravo in cucina alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare. «Siamo in classe assieme»
«Sono contenta per te tesoro. Com'è la Konoha?» mi chiese mentre la sentivo indaffarata in salotto.
 «Una scuola...» borbottai aprendo il fusumaᵅ che divideva le due stanze, mentre morsicavo una mela.
La trovai a gambe incrociate per terra mentre cuciva un qualcosa di lana.
«Che fai?» chiesi curiosa.
«Una sciarpa a tuo padre» mi spiegò mostrandomi il gomitolo di lana «L'inverno si avvicina»
«Non la metterà mai» affermai sicura mentre azzannavo nuovamente la mela.
Mia madre si limitò ad una risatina e ad un «Vedremo» appena accennato.
«Io vado di sopra» annunciai.
Richiusi il fusuma e salii le scale piuttosto velocemente.
Finii la mela proprio mentre aprivo la porta della mia stanza e mi buttavo sul letto.
Chiusi gli occhi e rimasi in quella posizione per circa 10 minuti, poi, finalmente, mi alzai e mi levai la divisa della scuola, poggiandola sulla sedia.
Sfilai il pigiama da sotto il cuscino infilandolo velocemente e poi mi voltai verso lo specchio, fissando il mio riflesso, con sguardo vuoto.
Presi la spazzola dalla cassettiera e iniziai a passarla sui capelli con sguardo assente. Non capivo veramente da cosa fosse determinato questo mio improvviso stato vegetativo. Sapevo solo di essere parecchio zombie.
All'improvviso lo scatto della porta di sotto, mi fece riscuotere da ciò che stavo facendo. Poggiai la spazzola e aprii la porta, con cautela. Mi avvicinai le scale e sbirciai di sotto. Mio padre, appena rientrato, discuteva con mia madre che indicava verso le scale. Probabilmente le aveva chiesto che fine avevo fatto.
Tornai in stanza senza fare rumore e quando sentii bussare bisbiglia un «Avanti» poco convinta.
Mio padre aprì la porta, con tutta tranquillità, richiudendola poi alle sue spalle con un sonoro tocco.
In trappola, ecco come mi sentivo.
Mi voltai verso di lui, abbassando il capo alla vista del suo sguardo indagatore.
«Com'è andata Sakura?» mi chiese fin troppo gentile
«Bene» risposi io piano «Sono in classe con Ino Yamanaka».
«Sì, la preside Tsunade me lo aveva accennato...» mi disse lui, lasciandomi parecchio di stucco.
«Vorrei sapere se in classe tua c'è anche l'erede degli Hyuga.»
Hyuga? Hinata?
«Parli di Hyuga Hinata?» chiesi in tono innocente sedendomi sul letto.
«Sì» rispose lui sempre restando fermo sulla porta.
«No, lei è in 3°D» spiegai mentre cercavo di capire fin dove volesse arrivare.
«Quindi in classe sei l'unica ad avere un cognome prestigioso?» mi chiese turbato.
Che si stesse forse preoccupando che mi potessi trovare male?
No, non era da lui.
Decisamente...
«In realtà no...» ammisi «Sono in classe con il secondogenito degli Uchiha: Uchiha Sasuke».
Vidi il volto di mio padre farsi più corrucciato, poi sospirò rumorosamente prima di riprendere parola.
«Non credi che sia il caso di cambiare classe, Sakura?» mi chiese cogliendomi alla sprovvista.
«Perchè?» sibilai ancora scioccata.
«Beh, per mantenere alto il nome degli Haruno sarebbe meglio entrare in una classe dove nessuno possa oscurare in qualunque modo il tuo cognome, cara»
Rimasi scioccata da quella considerazione...
Perchè come al solito contava solo lui e il suo stramaledettissimo cognome!
E io non ne potevo veramente più.
«E' per questo che mi hai chiesto se stavo in classe con la Hyuga, vero?! Volevi sapere se ero in classe con qualcuno di così importante da sotterrare il nostro cognome?» gli domandai irata.
Lo vidi storcere il naso prima di rispondere.
Perchè ammettere che gli Hyuga e gli Uchiha erano più famosi degli Haruno, era una bella scocciatura per lui.
«Sakura, devi capire che mantenere alto l'onore della famiglia è importante.» iniziò con un tono comprensivo che mi fece arrabbiare ancora di più.
«Tu saresti dovuta stare in una scuola adatta al tuo grado, non alla Konoha, ma ti ho accontentato. Sapevo che anche i figli di Hyuga e Uchiha la frequentavano e quindi ho sempre pensato che fosse una buona scuola, ma ho saputo anche che la frequenta Uzumaki...e tu lo sai chi è lui, vero?» mi domandò a bruciapelo cogliendomi alla sorpresa.
Uzumaki Naruto...? Come faceva mio padre a conoscerlo?
Possibile che fosse figlio di qualche imprenditore di successo?
Eppure non ricordavo di aver mai...
 «E' il figlio di un ex capo della Yakuzaᵇ. Non riesco a capire come possano far frequentare a della gente del genere quella scuola. Sakura, tu sei una ragazza importante. E a volte le persone importanti devono fare dei sacrific-...»
«Basta!» urlai esasperata mentre sul volto di mio padre si dipingeva un'espressione di assoluta sorpresa.
«Lo sai che cosa voglio io? No, non lo sai, non l'hai mai saputo! E non ti è mai interessato!» continuai mentre le lacrime iniziavano a rigarmi il viso.
Ora ero veramente stanca...Stanca di lui.
«Bene, allora parla ti ascolto» mi disse con calma, anche se potevo notare che era parecchio irritato.
Ma, per la prima volta, non mi importava nulla.
Volevo urlarlo. Urlare quanto odiassi quel mondo colorato pieno di inganni e falsi sorrisi in cui ero cresciuta.
«Non ne posso più delle tue continue allusioni al fatto che il nostro cognome sia speciale o roba simile! Sono stufa di sentirmi dire che dovrei essere di più perchè faccio parte degli Haruno! Stufa di partecipare alle tue stupide cene piene di gente snob che non sa fare altro che criticare!» Il suo viso si stupiva sempre più ad ogni mia parola, ma io continuai ugualmente.
«E voglio anche smetterla di essere considerata quasi come una divinità ovunque vada! Per me essere un Haruno non vale nulla! E non cambierò classe solo perchè il mio compagno è più famoso di me, ne tanto meno perchè un mio amico è figlio di un ex capo della Yakuza! Ne ho piene le tasche del tuo modo di ragionare... Io non sono come te, ed è meglio che te ne fai una ragione...papà
Avevo urlato come una matta, ma finalmente glielo avevo detto.
Ciò che mi tenevo dentro da almeno 6 anni era finalmente venuto a galla.
Stranamente, al contrario di ciò che mi aspettavo, mio padre non reagì come avevo previsto.
Si limitò a voltarmi le spalle e aprire la porta che aveva chiuso.
Poi mi guardò e mi si gelò il sangue. Nei suoi occhi si poteva notare un'ira che non avrei mai immaginato.
«Questo...è evidente» mi disse prima di uscire, lasciandomi sola a piangere.
Quella sera mi rifiutai categoricamente di mangiare.
Quando la cameriera chiamò il mio nome avvisandomi che la cena era pronta, mi limitai ad affondare ancora di più la testa nel cuscino e a nascondermi meglio sotto le coperte.
Non dissi nulla nemmeno quando mia madre, preoccupata, mi portò il piatto in camera pregandomi di mangiare qualcosa. Mi addormentai presto, con ancora le lacrime che scorrevano sul mio viso.

Il giorno dopo, mi svegliai presto. Quando i miei occhi riuscirono a mettere a fuoco la sveglia, questa segnava le 6:30.
Sbuffai svogliatamente, mentre con calma innaturale mi alzavo piano dal letto.
Vidi che mia madre non aveva portavo via il piatto ieri sera, così tenni a mente di portarlo giù dopo.
Mi rinchiusi in bagno per circa un quarto d'ora e quando ne uscì non feci altro che tornare in camera.
Fissai la divisa che stava sulla sedia per qualche istante e poi finalmente mi decisi ad indossarla.
Esattamente come il giorno prima, decisi di legare i ciuffi davanti dei miei capelli con il nastro di Ino, ma stranamente per quanto lo cercassi, non riuscivo a trovarlo.
Mi ricordai poi all'improvviso che ce l'aveva Sasuke. Prendendo nota di chiederglielo non appena arrivata in classe, pettinai velocemente i capelli con la spazzola lasciandoli sciolti e scesi per fare colazione, ancora scossa dal giorno prima.
Ero comunque decisa a non dargli alcuna soddisfazione. Avevo le mie ragioni e ci credevo. Punto.
Scesi le scale piano, cercando di capire se ci fosse già qualcuno sveglio.
Quando aprii il fusuma della cucina, trovai mio padre intento a leggere il giornale e mia madre che faceva i piatti. Quest'ultima, al mio ingresso mi rivolse un caloroso sorriso e prese la tazza di latte che aveva preparato poggiandola sul tavolo.
Ricambiai il sorriso e mi accomodai.
Mio padre non aveva aperto bocca e nemmeno aveva staccato gli occhi dal giornale. Non che mi importasse, chiaro.
Mia madre, d'altro canto, si sedette vicino a me e spostava lo sguardo dall'uno all'altra.
Rassegnata al fatto che io e mio padre ostentavamo un silenzio parecchio convinto, sospirò e sistemo la tazza di suo marito nel lavandino.
Finii di bere il latte in silenzio e imitai mia madre, poggiando la tazza all'interno del lavandino.
Uscii dalla cucina richiudendo il fusuma alle mie spalle e salii le scale, nervosa.
Presi la cartella che avevo lasciato in camera e mi affrettai verso la porta.
Sistemai nervosamente le scarpe, tanto che per allacciare la destra, dovetti tentare tre volte.
Sentii dei piccoli passi sul legno e alzai gli occhi incontrando quelli verdi di mia madre.
Le sorrisi, per poi alzarmi velocemente sistemando la gonna.
Capì che voleva parlarmi di papà perchè ogni volta che tentava di aprire bocca, si mordeva il labbro, nervosa.
«Sakura...lui...tuo padre...» iniziò piano, ma io non la feci continuare.
«Mi spiace mamma, devo scappare. A stasera!» le dissi mentre senza guardarla in viso uscivo di casa, chiudendo con forza la porta alle mie spalle.
Sbuffai, stanca della situazione in cui mi ero andata a cacciare, anche se l'avevo voluta io.
Sarebbe forse stato meglio tenere la bocca chiusa?
“Sì”  mi rispose una vocina dall'interno “Ma in questo modo le cose sarebbero state sempre le stesse no?”
Concordai con la vocina e mi lasciai alle spalle casa mia, mentre affrettavo il passo.
Cercai di ricordare dove fosse la fermata dell'autobus che Ino mi aveva indicato.
La scuola era parecchio lontana e non avevo la minima voglia di fare la strada a piedi, cosa che mi toccava fare il pomeriggio, visto che a quell'ora non passavano autobus in zona.
Camminai per qualche istante ancora, prima di notare la classica panchina delle fermate autobus.
Mi sedetti, aspettando con impazienza. C'erano circa dieci persone, ma nessuna di queste era della Konoha.
Due ragazzine continuavano a bisbigliare indicando lo stemma in bella vista sul mio maglione, mentre un ragazzo poco distante mi fissava insistentemente. Pregai mentalmente che l'autobus arrivasse presto.
Scorsi all'improvviso la vettura, ma con grande dispiacere non era il mio.
Sbuffai rassegnata mentre le due ragazzine e metà della gente che c'era salivano.
Passai altri cinque minuti cercando di evitare lo sguardo di quel tipo quando finalmente vidi il mio autobus arrivare.
Mi alzai di scatto, sistemando la gonna e avvicinandomi per salire.
Con mio grande dispiacere anche il tipo che mi fissava salì sul mio. Lo precedetti e mi accomodai in uno dei posti liberi, di fianco al finestrino, mettendo la cartella sull'altro sedile.
Rimasi interdetta quando notai che invece di partire, l'autista si era nuovamente fermato, per far salire un ritardatario.
«E' libero?» mi chiese all'improvviso una voce, costringendomi a voltare lo sguardo.
Il ragazzo che alla fermata mi aveva fissata, se ne stava tranquillo di fronte a me, aspettando una risposta.
«Ehm...» balbettai «Io non...beh, credo di...»
«Credo proprio di no» si intromise una terza voce che mi fece sobbalzare.
L'avrei riconosciuta fra mille.
«Spostati» intimò al tipo, mentre con eleganza mi porgeva la cartella e si accomodava sul posto vuoto accanto al mio.
«Sei ancora qui?» gli chiese subito dopo fissandolo con astio.
Il ragazzo corrucciò le sopracciglia e se ne andò perplesso.
Io, ancora mezzo scioccata, tenevo la cartella sulle gambe e lo fissavo incredula.
«Ehi, Bella Addormentata! Basta sognare...» mi riscosse dai miei pensieri, dandomi un pizzicotto sulla guancia.
«Ahia!» mi lamentai io, massaggiandomi la guancia “colpita” con la mano mentre lasciavo cadere la cartella sotto il sedile.
«Allora sei viva!» commentò sarcastico mentre tirava fuori l'Ipod dalla tasca.
Come al solito, la divisa gli dava quel tocco di eleganza che non avrei mai saputo vedere in me e in più, lui era decisamente sexy. Ma probabilmente questo non dipendeva dalla divisa...
«Cattivo Sasuke!» gli dissi fingendo il broncio.
Lui per tutta risposta scosse il capo e poi infilò un'auricolare nell'orecchio.
«Ma...vai anche tu a scuola in autobus? Non ti ho visto alla fermata...» gli dissi cercando di fare conversazione.
«Mh...sono arrivato tardi. La mattina ho sempre qualche difficoltà a svegliarmi» si giustificò lui mentre con noncuranza si spostava una ciocca di capelli dal viso, gesto che mi fece andare in iperventilazione precoce.
Respirai a fondo, cercando di calmarmi mentre il mio cuore batteva all'impazzata.
«Se vuoi posso svegliarti io la mattina!» aggiunsi. Lui mi rivolse finalmente uno di quei suoi sguardi magnetici che adoravo.
«Così non arrivi in ritardo» spiegai «Suono a casa tua quando esco e facciamo la strada insieme...Che ne dici?»
Sbuffò scocciato mentre arrossiva impercettibilmente. Inutile dire che se lui era arrossito, io avevo il colorito di un pomodoro maturo.
«Ok...» bofonchiò alla fine, causandomi quasi un arresto cardiaco. Avrei dovuto fargli causa...
Borbottò qualcos'altro che non riuscii a capire, prima di sistemarsi meglio ed aumentare il volume della musica.
Passai il resto del viaggio a fissarmi i piedi canticchiando ogni tanto qualche canzoncina senza senso.
Ci alzammo una fermata prima della nostra per scendere velocemente. Lui teneva ancora le cuffie nelle orecchie ed io ero talmente in imbarazzo da non osare rivolgergli la parola.
Successe tutto in un attimo.
Il bus frenò bruscamente, facendomi sbilanciare e mandandomi a cozzare contro Sasuke che, sorpreso, non riuscì a reggermi.
Cademmo entrambi, io sopra di lui, che ancora tremavo.
Ecco perchè odiavo l'autobus....
«Senti, lo so che ti fa piacere stare sopra di me, ma potresti alzarti per piacere? E' la nostra fermata...»
Avvampai di botto alzandomi e lasciandolo libero di fare altrettanto. Mi sistemai la gonna furiosamente per poi scendere dal bus con un balzo. Lui mi imitò, mentre sistemava l'Ipod nuovamente in tasca.
«Che cosa ti fa credere che io abbia piacere nello stare sopra di te?!» gli urlai contro infuriata quando l'autobus ripartì.
«Mmmh, vediamo...» disse lui in tono ironico avvicinandosi a me. Mi sfiorò i capelli con un dito ed io rimasi immobile.
Dopodichè portò la mia ciocca vicino al suo naso, inspirando profondamente il mio profumo.
«Forse per il fatto che piacerebbe alla metà delle donne sulla terra?» rimbeccò divertito lasciando andare i miei capelli e avviandosi a passo spedito verso la scuola.
Lo raggiunsi, decisa a continuare il discorso.
«Questo è quello che dici tu Uchiha!» rimbeccai provocatoria, mentre gli facevo la linguaccia.
Mi portai più avanti mentre lo vidi scuotere il capo in segno di rassegnazione.
Raggiungemmo la scuola velocemente ed io cercai subito con gli occhi Ino.
La notai non poco lontano, seduta su una panchina sbirciava con attenzione un foglio.
Tirai per un braccio Sasuke, indicandogli Ino.
Lui si limitò ad un cenno di assenso, gli sorrisi e mi avviai verso di lei mentre Sasuke cercava Naruto.
«Ehi, Ino!» chiamai appena fui abbastanza vicina.
Lei alzò gli occhi e mi salutò con un sorriso.
«Ciao Sakura! Guarda quà!» mi disse tutta allegra mostrandomi il foglio.
«Che cos'è?» le chiesi perplessa.
«Una lettera d'amore!» esordì lei mentre stringeva il foglio con aria sognante.
«Che?!» esclamai sorpresa «Fammela leggere»
«No!» esordì, nascondendo il foglio in cartella. «E' privata!»
«Oh, e dai Ino! Sono o non sono la tua migliore amica? Dai, dimmi almeno cosa c'è scritto!»
«Oh, e sia!» cedette infine porgendomi il foglio.
«Pensi che sia Shikamaru?» mi chiese mentre la leggevo.
«Non saprei» risposi io restituendogliela «Mi sembra un po' troppo pigro per queste cose...E poi non stava con la ragazza del Suna High College?» le chiesi perplessa.
«L'anno scorso ti ho detto. Ma si sono lasciati quest'estate!» mi rispose allegra mentre riponeva la lettera in cartella.
«Mah...magari è lui» biascicai piano mentre con lo sguardo cercavo Sasuke.
«Se cerchi Sasuke è là» intervenne improvvisamente Ino, facendomi avvampare.
«Ma piantala!» esordì io, mostrandogli la lingua.
Lei sorrise maliziosa prima di trascinarmi in classe.
«A proposito...» mi disse poi mentre si sedeva davanti alla porta della nostra aula «Oggi iniziano le selezioni!»
«Di già?» esclamai preoccupata. Non ero assolutamente pronta!
«Sì» rispose lei «Si svolgono sempre durante le prime due settimane di scuola, così gli insegnanti non perdono molte ore di lezione visto che all'inizio non si fa quasi mai nulla.»
«Oh...Capisco» borbottai scossa da quell'evento.
Lei di tutto punto, scoppiò a ridere, giustificandosi dicendo che avevo una faccia buffa
«Stai tranquilla Sakura! Le foto si fanno domani, oggi c'è solo la presentazione dei candidati» mi  spiegò allegra mentre si alzava «E comunque non preoccuparti. Prima di uscire in pubblico ti sistemo io, fidati di me»
«La cosa mi preoccupa...» borbottai mentre lei si imbronciava.
Appena la campanella annunciò l'inizio delle lezioni fui trascinata all'interno da Ino che, con sguardo basso, mi indicava Shikamaru che russava con la testa sul banco, apparentemente tranquillo. Ridacchiai piano mentre prendevamo posto ed i  nostri compagni iniziavano ad affollare la classe.
Naruto entrò ridendo come un matto e buttò lo zaino per aria. Quest'ultimo dopo un'invidiabile volo, finì dritto nel cestino della spazzatura. Tutti scoppiarono a ridere, soprattutto Kiba, che era piegato in due e si teneva la pancia.
«Merda!» esclamò Naruto correndo a salvare la cartella.
Lo salutai velocemente, mentre mi sorrideva, ricordando le parole di mio padre.
In un moto di rabbia, voltai la testa di scatto.
Naruto era una brava persona, ma mio padre come al solito si basava solo sugli stereotipi.
«Bleah! Che schifo!» esclamò esibendo il suo zaino .
Nella cinghia c'era attaccata una gomma da masticare.
Il mio sguardo si fece disgustato mentre Naruto imprecava in tutte le lingue e Kiba continuava a ridere.
Mi voltai appena in tempo per notare Sasuke che, con aria professionale, entrava in classe e poggiava lo zaino sul suo banco.
Dopodichè si sedette sulla cattedra esattamente come il giorno prima, fissando Naruto con disgusto.
«Uzumaki, cosa cazzo stai facendo?» chiese visto che il biondino continuava a muovere la sua cartella a destra e a sinistra all'impazzata, forse sperando che la gomma si staccasse.
«Guarda Sasuke!» piagnucolò mostrandogli lo zaino «Dai! Che schifo!»
«Se tu fossi meno animale e invece di lanciare le cose usassi le mani per metterle al loro posto normalmente, questo non sarebbe successo» gli rispose ironico il moro.
«E cosa ti fa credere che io l'abbia lanciato? Eh?» esclamò in risposta il biondo mentre indicava lo zaino con un dito.
«Magari perchè lo facevi anche l'anno scorso? Eh, Uzumaki?» borbottò Sasuke divertito.
«Ma fottiti!» fu la risposta di Naruto che tornò a sedersi con lo zaino ancora sporco.
«Va a chiedere guanti e carta alla bidella sù» gli disse poi Sasuke, fissandolo.
«Ma parlami un'altra volta in quella maniera e ti do due calci nel culo, capito?»
«Ya! Grazie Sas'ke-chan!» esclamò il biondino alzandosi in piedi vittorioso.
«Ti devo castrare, Uzumaki?» minacciò il moro.
«No, no! Vado!»
Sasuke sospirò rassegnato mentre si passava una mano in fronte.
«Bene» esordì poi «Come sapete oggi iniziano le selezioni perciò sarete contenti di sapere che quest'anno occuperanno l'intera mattinata»
Un boato di gioia si levò all'interno dell'aula lasciando Sasuke perplesso
«Ma...» tutti si zittirono «Oggi pomeriggio abbiamo Umino, la Mitarashi e Gai.»
L'intera classe sospirò rassegnata
«Umino, Mitarashi e Gai?» chiesi ad Ino in un sussurro.
«Sì. Umino insegna Storia e per sopravvivere devi avere un antidoto contro la sua voce soporifera. E' impossibile restare svegli quando spiega. La Mitarashi insegna economia domestica e nessuno di noi la sopporta» mi spiegò piano. «Gai invece insegna educazione fisica e...Beh, lo vedrai!» esclamò in un tono che non mi convinceva per niente.
Naruto tornò dopo qualche minuto e ci regalò la vista della sua impresa mozzafiato: Sterminare una gomma da masticare, mentre Sasuke scuoteva la testa esasperato.
Quando anche questo spettacolo fù terminato, il silenzio tornò a regnare nell'aula mentre Sasuke scriveva qualcosa su un foglio.
«Ino, Sakura!» esclamò poi all'improvviso. Entrambe ci alzammo di scatto, fissandolo.
«Voi due, seguite me. Gli altri in Sala Conferenze.»
Ci fù un tumulto generale mentre tutti si spostavano verso l'aula conferenze.
Prima di uscire, riuscì a sentore chiaramente Naruto che urlava
«Hey, Hinata! Ciao!»
Mi sporsi dalla porta per sbirciare e Ino mi imitò.
Naruto era di fianco ad Hinata e gesticolava in maniera brutale, sotto lo sguardo imbarazzato di lei che rideva piano.
Ma come al solito, era un combinaguai.
Infatti mentre gesticolava, diede un colpo alla spalla della povera Hinata, facendola sbilanciare e perdere l'equilibrio.
Lei d'altro canto, afferrò d'istinto la camicia di Naruto trascinandolo giù con lei.
Situazione finale: Naruto stava sopra ad una Hinata sul punto di svenire mentre i loro nasi si sfioravano pericolosamente.
Ino ed io sghignazzammo piano mentre Naruto si rialzava rosso in volto e porgeva la mano ad Hinata.
Lei la prese esitando qualche istante e in meno di qualcge secondo, stavano già correndo verso la sala conferenze, ancora a mano presa.
Voltai lo sguardo e fissai Sasuke che stava sistemando i fogli.

«Bene, andiamo» esclamò poi.
Uscimmo dall'aula e ci avviamo lungo il corridoio deserto.
Non avevo il coraggio di aprire bocca e così rimasi zitta, tenendo lo sguardo basso per tutto il tempo.
All'improvviso sentii delle urla che mi costrinsero ad alzare lo sguardo.
Notai una mandria imbufalita di gente che tentava di avvicinarsi a quello che era un grosso cartellone appeso al muro.
A controllare questo macello c'erano...
«Deidara! Sasori!» esclamai avvicinandomi a loro.
In due si voltarono e mi sorrisero.
Deidara azzardò ad alzare un braccio per salutarmi ma fù subito colpito in viso da una di quelle scalmanate pazze.
«Ciao Sakura!» esclamò infine mentre l'aveva sistemata.
«Ehilà Saku!» esclamò Sasori che invece era molto più calmo, forse perchè le ragazze che teneva a bada lui lo fissavano sognanti.
«Come v-...» mi interruppi all'improvviso perchè avevo notato che Hidan, invece di aiutare a tenere a bada il casino, si era unito alla folla e spintonava tutti cercando di arrivare al cartello.
Deidara e Sasori si voltarono curiosi di vedere cosa avesse attirato la mia attenzione e scoppiarono a ridere non appena notarono che Kakuzu si era fatto largo tra la folla e ora trascinava via Hidan, tirandolo per la camicia, mentre quest'ultimo si dimenava e malediva Kakuzu in strane e antiche lingue.
«Ma che succede?» chiesi sorpresa.
«Vogliono tutti vedere chi sono i candidati di quest'anno» mi rispose Deidara. «Sono scritti tutti in quella lista e...»
«Mollami Kakuzu! Sei un fottuto bastardo! Lasciamo andare ho detto! Voglio vedere, cazzo!»
«Ciao Sakura» si intromise Kakuzu, tirando Hidan e facendolo voltare verso di me.
«E che cazzo fai...Ciao Sakura!» esclamò poi stringendomi la mano e rivolgendomi un sorriso malizioso.
«Ma siete coglioni o cosa? Cosa cazzo urlate, vi sentite fino a là in fondo!» esclamò un'altra voce che riconobbi come quella di...
«Itachi!» esclamai voltandomi.
Comparì alle mie spalle e mi rivolse un sorriso.
«Ciao Sakura»
«L'Akatsuki in azione!» esclamò all'improvviso Deidara.
Tutti ci voltammo verso di lui, fissandolo sorpresi e lui si limitò sbuffare imbronciato.
«Suonava bene...»
«Sakura!» mi voltai e notai un Sasuke piuttosto scocciato e Ino che mi aveva appena chiamato.
«Arrivo!» gridai in risposta.
«Beh, devo andare! A presto!» esclamai mentre correvo verso Sasuke e Ino.
«Ciao!» esclamarono in coro i cinque. «A presto Sakura!» aggiunse Hidan sbracciandosi.
Ridacchiai prima di seguire Ino e Sasuke dietro l'angolo.
Entrammo in una piccola porta posta di fianco alla sala conferenze e rimasi sconcertata da ciò che vidi.
Non ne sarei uscita viva, lo sapevo.

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Un Messaggio dall'Autrice
E per la vostra gioia eccomi tornata con ben *conta* 8 pagine di Word ;3
Sì, vi lascio sul più bello, lo so sono cattiva u.u'
Cosa mai avrà visto la piccola Sakura? Lo scoprirete presto e per lei si avvicinano i guai xD
Che dire su questo capitolo...E' da quando ho iniziato la storia che volevo mettere la litigata tra Sakura e suo padre u.u
Perchè? Perchè sono entrambi troppo diversi per andare d'accordo. E' come la questione Sasuke-Fugaku, con la sola eccezione che Fugaku rimane comunque il più stronzo dei due XD
Sakura ha mille dubbi e incertezze. Infatti dopo la litgata si chiede se era la cosa giusta da fare e si risponde pure da sola (No, non è schizzofrenica xD)
Personalmente ho adorato il pezzo dell'autobus. Sasuke è un mito, arriva in ritardo, si prende il posto vicino a Sakura e fà pure l'arrogante con il povero ragazzo...semplicemente un mito *_*
ShikaIno, NaruHina e SasuSaku. Mi spiace per il pezzo NejiTen, ma questo capitolo era troppo lungo e non sono riuscita ad inserirlo çòç Prometto però che o nel prossimo o nel decimo ci saranno, fidatevi.
In compenso è riapparsa l'Aka intenta a svolgere il suo lavoro di comitato disciplinare (per chi non lo sapesse
è un gruppo di studenti che ha il compito di far rispettare le regolamento interno della scuola , segnalare ogni tipo di infrazione e prendere i relativi provvedimenti. Il loro operato può essere messo in discussione solo dal preside) e Hidan che ovviamente non manca di fare casino xD
Povero Deidy assalito dalla ragazza mentre Sasori le tiene a bada facilmente çòç
Sono cosciente del fatto che Kakuzu e Itachi sembrano gli unici con la testa sulle spalle...e in effetti è così. =P
E infine le selezioni sono arrivate...
Cosa succederà?
Tutto nel prossimo capitolo!
Karin, preparati XD

Nomiemi: Sasuke è molto complesso sì u.u' Ed è solo l'inizio dei suoi problemi povero çòç Ne passerà così tante xD Pensa che la leggenda io l'ho trovata per caso. L'ho letta mi è piaciuta e mi è venuta l'ispirazione xD E sì, la marmellata di arance sbuca fuori nuovamente e poi Hidan e Kakuzu son dei miti *-*
Spero che il capitolo ti sia piaciuto ;3 Un bacione marmellatoso, a presto ^^
P.S. Un'enorme grazie anche per aver commentato "Arigatou, Team 7" *me commossa* T.T

Puffetta pink:
Uh , che bello! Una new entry *_* Benvenuta su EFP, allora ^^ Grazie per i complimenti sono felice che la storia e la one-shot ti piacciano *_* Essì dovevo allegerire un po' l'atmosfera, altrimenti Sakura ci rimaneva secca XD All'inizio ho pensato a Deidara, ma siccome lui è sempre con Sasori, se avesse fatto una cosa del genere il nostro caro marionettista si sarebbe fermato di sicuro a fissare xD (Sì, Sasori è parecchio maniaco u.u') Hidan invece facendo coppia con Kakuzu, che è il più calmo del gruppo insieme ad Itachi, poteva frenarlo per bene ed infatti... xD Spero che continuerai a seguirmi! Un bacione ^^

HinaNaru: Promesso, inserito xD NaruHina anche in questo capitolo, perchè anche se in misura ridotta rispetto al SasuSaku, adoro anche loro due *_* Sono troppo cucciolosi insieme >.< E poi lei è così tenera *-* Il pezzo di Sakura e Ino sarà verso la fine di sicuro, ma non faccio spoiler >.< Un bacione, a presto! ^^

konan92: Hidan, Hidan...che combini xD Spero che il capitolo ti sia piaciuto ^^ SasuSaku a gogo in questi capitoli,  ma credo che dal prossimo dovrò un po' abbassare i pezzi tra loro due a causa delle selezioni. Insomma, hanno due settimane per votare e non posso descriverle tutte u.u' Passerò un po' alla veloce su quelle, andando dritta al succo xD Un bacione, a presto! ^^

kry333: Si, W il Team 7 *-* Per fortuna la febbre è passata e ha portato l'ispirazione xD Beh un po' maniaco lo è xD (Anche Sasori a dirla tutta, ma questo lo vedrete più avanti xD) SasuSaku RuleZ come dico sempre io. xD NaruHina è la coppia tenera per eccellenza *_* Ino l'ho rivalutata un po' nella seconda serie, ma a dirla tutta nemmeno a me sta molto simpatica xD Sai è....*cerca aggettivo per definirlo*....*non lo trova*....*lascia perdere* è qualcosa di indefinito che non capisco da dove sia uscito XD L'importante è che non rompa a Sasu e Saku, poi mi è indifferente >.< Naru e Sasu, Aka e altra SasuSaku in questo capitolo. Spero ti sia piaciuto ;P Bacioni! ^^

Amaranth93: Sisi, per fortuna la febbre è passata! >.< Sasuke purtroppo mi esce solo OOC, ma appena finita questa fic mi cimenterò in un'altra AU di cui ho già qualche idea in cui cercherò di tenerlo assolutamente IC XD Allora sarai felice! Guarda che combina il tuo Naruto in questo capitolo xD Bacioni, a presto ^^ P.S. Un enorme grazie anche per aver commentato "Arigatou, Team 7" *me onorata* *-*

Poppetta714: Ma figurati! La scuola occupa tempo a tutti, don't worry ^^ Io ho già fatto qualche interrogazione e verifica, perciò per ora in alcune materie sono apposto...finchè non ricominciano il giro xD Non posso prometterti nulla per quanto riguarda Sakura (mi piace maltrattare i Pg anche se sono i miei preferiti...Violenta? può darsi xD), ma stai certa che il finale è già programmato e rimarrai contenta ^^ Fugaku è l'indiscrezione fatta a persona...Sarà stato davvero lui al cell di Sasu? Boh xD Bacioni, a presto ^^

Grazie come sempre a tutti quelli che recensiscono (me felice che la storia piaccia *_*), i 41 preferiti e chi legge senza commentare *_*
V I  A D O R O!

Ora apro una piccola parentesi perchè ci tenevo a ringraziare con il cuore ryanforever, ragazza_innamorata, Amaranth93, DarkMartyx_93, gaara4ever, yayachan, Nomiemi e Kiaretta_chan_94 per aver commentato la mia one-shot "Arigatou Team 7".
Un grazie particolare và inoltre alle 11 persone che l'hanno inserita tra i preferiti.
Non mi aspettavo così tanto successo per una shot.
Vi amo, sul serio *_*

Bene, credo di avere sclerato abbastanza per oggi, quindi vi lascio quì ;3

Baci, Saku ^.^
  
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