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Autore: __surpriseme__    16/10/2014    7 recensioni
Harry Styles, famoso imprenditore londinese decide di comprare l'hotel più famoso di tutta Londra per desiderio della figlia di cinque anni.
Olivia Wilson é una ventun'enne da poco laureata. Adottata all'età di cinque anni si trova a vivere in una famiglia benestante che, dopo un paio d'anni dal suo arrivo cade in bancarotta. La famiglia é costretta così ad aprire un hotel con i risparmi messi da parte dal padre adottivo di Olivia che, quando lei compirà quindici anni morirà in un incidente stradale.
La madre adottiva di Olivia accetta subito i soldi che le sono stati offerti dal ricco imprenditore, però con l'unica eccezione di rimanere a prendersi cura del suo hotel.
Harry, sin dall'inizio, prova un certo interesse per Pamela, la figlia naturale dell'ex proprietaria dell'hotel, scatenando la gelosia di Olivia che, essendo entrata in confidenza con la figlia di Harry scopre di avere un certo interesse per l'imprenditore, che purtroppo la considera solo una cameriera.
La storia si rivela essere una Cenerentola moderna, con sentimento, passione e tanta forza di volontà di continuare a vivere e immaginare un futuro migliore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Esco dalla stanza di Emily. Alla fine sono riuscita a calmarla e a metterla a letto.
 
Lo spettacolo che ho davanti agli occhi mi blocca. Porto una mano sulle palpebre che chiudo forte per sicurezza e non guardare niente.
 
Sento i gemiti di Pamela forti e chiari e penso che Harry le stia baciando il collo o qualcosa del genere.
 
Dio ti prego, dimmi che non sono nudi, dimmi che non sono nudi, dimmi che…
 
“Puoi aprire gli occhi Olivia” la voce di Harry mi da il permesso di farlo, anche se sono ancora mezza sconvolta.
 
Lei è seduta a cavalcioni sulle sue gambe e lui le regge la schiena per non farla cadere dalla poltrona.
 
Vergogna, rabbia e gelosia si fanno largo dentro di me.
 
Ho voglia di urlarle quanto è stronza, ma mi trattengo. Non solo ha messo le corna al suo futuro marito, ma ha anche trovato la forza di andarci a letto con quella finta gamba rotta.
 
Sono basita.
 
A chi lo dici! Ma sono le mutande quelle?
 
Oh, mio Dio! Smettila di guardare!
 
Anche se anche io mi sto chiedendo se quelle sono delle mutande o cosa, mi affretto ad arrivare alla porta.
 
Mi getto carponi a terra e gattonando provo ad andare via.
 
“Prendi anche la serata libera, cara” Pamela ridacchia come una scolaretta e io le faccio un ‘Ok’ con la mano.
 
“Avevo proprio intenzione di uscire” ammetto.
 
Ho proprio bisogno di una serata libera. Sono troppo stressata.
 
“Tu non vai da nessu…” e penso che Pam lo stia baciando visto che non ha finito di affermare il suo disappunto sulla mia uscita.
 
Stronza che non sei altro!
 
Quella grandissima troia!
 
Figlia di buona donna!
 
Eremita senza cervello!
 
Cosa cazzo hai in quella testa, vermi?
 
Prima mi giuri amore eterno e poi vai a letto con quella beduina?
 
Tecnicamente, non ti ha ancora giurato amore eterno, ma sono d’accordo, Pam è una beduina.
 
Io e Rudolf adiamo avanti ad insultarli per un bel po’, giusto venti minuti per prepararmi e ho già scritto una lista piena di nomignoli da affibbiare a quei due e alla loro ignoranza.
 
Sono vestita, profumata, truccata e pronta per uscire.
 
Si, caro Harry,sto uscendo e tu non puoi farci niente.
 
Chiamo i miei amici dell’università e dopo una decina di minuti sono sotto l’hotel ad aspettarmi.
 
Si può sapere per quale motivo non ho chiamato i miei più cari amici durante tutta l’estate e mi viene in mente solo adesso di farlo.
 
Mi sento egoista.
 
Devo chiedere loro scusa, oppure mi sentirei uno schifo per tutta la vita.
 
Dopo aver augurato ogni male al sesso sfrenato che stanno facendo quei due (credetemi quando dico sesso sfrenato, l’hotel sta cadendo a pezzi) a passo pesante entro in macchina e con una parlantina insolita racconto tutto quello che mi passa per la testa ai miei amici.
 
Liam, mi guarda sconvolto.
 
Non può credere nemmeno lui a quello che sto dicendo.
 
“Si, e sai cosa mi ha detto questa mattina?”
 
“Cosa?” Lexy, la rossa seduta dietro entra nella conversazione.
 
“Stalle vicino” imito la voce di Harry.
 
“Santo cielo!” Lexy ha una mano sulla bocca e Liam gli occhi spalancati.
 
“E adesso si sta divertendo con mia sorella”
 
Altro verso sconvolto da parte di Liam.
 
“Ciccia, lascialo perdere, non pensare più a lui” e intanto prendo il cellulare e le mostro una foto.
 
“Oh merda!”
 
“Già, merda” acconsento io.
 
“Ma proprio tanta eh” Liam guarda la foto e perde di vista la strada. Rientra subito in corsia quando si accorge di stare per uccidere un povero gatto indifeso.
 
“Non preoccuparti, sono una maga nel trovare la persona giusta, vero Liam?”
 
Ah, dimenticavo, Liam e Lexy sono fidanzati. Stanno insieme da due anni e sono felicemente innamorati l’uno dell’altra.
 
“Vero, amore” e per la milionesima volta in questa serata, o da quando stanno assieme, sento il bisogno di avere un ragazzo che mi ami come Liam ama Lexy, o come il mio papà amava la mamma, o come gli scoiattoli amano le noci, o come i cani amano…
 
Hai reso l’idea, tesoro.
 
Ho come l’impressione che Rudolf abbia un diavolo per capello.
 
E non ti sbagli, dolcezza.
 
Non preoccuparti, una bella sbronza farà al caso tuo.
 
E mentre continuo a consigliare a Rudolf dei metodi per gestire la rabbia, siamo arrivati al nostro locale preferito.
 
Qui si gioca a poker, si fuma di tutto e di più e soprattutto si fanno cose proibite di cui non posso fare nome, ma penso che abbiate capito.
 
Sesso, si fa sesso.         
 
Spingo via Rudolf dalla scena.
 
Ma soprattutto gente, si balla, quindi, se volete passare una notte da leoni, avete trovato il posto giusto.
 
Seguita dai miei fidati compagni, entro nel locale e appena metto piede lì dentro, io mio santissimo telefono comincia a squillare.
 
Senza guardare nemmeno con chi sto per parlare rispondo alla chiamata.
 
“Dove sei?”
 
No, vi giuro, mi viene da ridere.
 
“Hai sentito Olivia? Ti ho chiesto dove sei!” Harry sbraita per telefono.
 
“Che c’è? Hai finito di spassartela con Pam e adesso vieni da me?”
 
“Non fare la bambina e dimmi dove sei, vengo a prenderti” afferma e sento un urlo dall’altro lato del telefono.
 
“Cosa stai facendo a mia sorella?” mi preoccupo all’istante.
 
“Hai detto bene, tua sorella, perché non me lo hai detto prima?”
 
Cosa? Cosa non gli ho detto.
 
Un altro urlo mi perfora l’orecchio.
 
“Arrivo, tesoro!” Harry parla alla sua amata.
 
“Non dirmi che l’hai chiusa nell’armadio” sono allibita. Ho capito che io e Pamela ci odiamo, ma è sempre mia sorella e qualche volta, qualcosa di buono per me l’ha fatto.
 
Ad esempio, dopo la morte di nostro padre, mi ha tenuta con se nel suo letto ogni notte per mesi e io le sarà sempre grata per questo anche se si è sempre comportata da stronza.
 
“Se ti dicessi che non l’ho fatto, mentirei”
 
Gesù! Come ha potuto!
 
“Falla uscire immediatamente e ciao!” gli sbatto il telefono in faccia e entro nel locale.
 
Adesso sono più decisa che mai. Lo ignorerà così tanto da fargli avere seri dubbi sulla sua esistenza.
 
Raggiungo i miei amici e con piacere scopro che hanno già trovato un ragazzo tutto per me.
 
Gli stringo la mano e andiamo a bere, mente Liam e Lexy mi salutano sorridendo e vanno a ballare e a scommettere su chi vincerà la prossima partita a poker.
 
“Mi chiamo Zayn!” il ragazzo mi urla nell’orecchio.
 
“Io sono Olivia!” mando giù il bicchierino di vodka che ho ordinato.
 
“Lavori?” annuisco e gli faccio la stessa domanda.
 
“Si, lavoro come fotografo!” afferma sorridendo.
 
Prendo un altro bicchiere di vodka e gli offro un brindisi.
 
“All’amore!”
 
“All’amore!”
 
E mandiamo giù il liquido.
 
Parliamo di come sono belle le luci di questo posto, di come sono stronzi i ragazzi e le ragazze quando pensano di aver trovato l’amore della propria vita e poi incontrano un altro e ci vanno a letto.
 
“Senti, sto organizzando una festa e mi servirebbe proprio un fotografo” dico ad un tratto.
 
“Oh, sarebbe un piacere, è una festa a sorpresa?”
 
“Si e non sai quante sorprese ho in serbo per i festeggiati!” comincio a ridere maleficamente.
 
“Allora sono invitato ufficialmente?”
 
Sono ora che  un paio di luci sono puntate su di lui lo ammiro meglio.
 
Ha una bellissima carnagione bruna, i capelli e gli occhi scuri. Indossa un semplice jeans, una camicia colorata e delle scarpe da ginnastica.
 
Ha un viso pulito, non sembra una cattiva persona e non penso che lo sia. Il suo sguardo ha qualcosa di affascinante, misterioso oserei dire.
 
E sì, lo trovo carino, molto, molto carino.
 
Gli do il mio numero di cellulare e continuiamo a passare una bella serata insieme, come due persone che hanno appena cominciato a conoscersi.
 
 
 
Sono tornata all’hotel, mi è piovuto addosso durante il piccolo tratto di strada che ho percorso a piedi.
 
Con passo felpato entro dalla porta principale senza fare rumore. Il tempo di chiudere la porta che sento già una presenza possente dietro le mie spalle.
 
“Sei licenziata Olivia” 









Ragazze!
Si lo so, sono in terribile ritardo con questo capitolo, ma prometto che d'ora in poi aggiornerò più velocemente.
Sono riuscita a ricavare un piccolo spazio per me e questa storia, così ho organizzato la faccenda a giorni.
Bene, il sabato aggiornerò di sicuro e proverò a farlo anche in settimana. Non vi dico un giorno preciso perché dipende dai compiti che asegnano, ma penso che il martedì e il giovedì il capitolo dovrebbe essere pronto.
Non so più cos'altro scrivervi. Solo, scusate per il ritardo.
Alla prossima.
Baci c:

 
  
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