La stella a sette punte

 

 

Cap 2: Incident?

 

……………..

Dove sono?

Cosa è successo?

Impiego un attimo a ricordare tutto.

Non voglio aprire gli occhi.

……………….

Ma certo… è stato solo un incubo…. Sono a casa… adesso mi sveglierò e Takao vorrà la colazione… poi Daichi mi chiederà qualche pomata per le sue scottature, o qualcosa del genere… poi arriverà quell’oca di Hilary che vorrà la rivincita a basket, ma K la interromperà perché deve registrare nuovi dati su Driger… Poi però arriverà Kay che mi trascinerà fuori dal casino, e magari andremo al negozio del papà di Max, e il biondino ci farà da arbitro in un incontro di Bey…quelli con lui sono i più belli in assoluto…

È un forte bruciore al braccio che mi fa però aprire gli occhi, non certo il lamento affamato di Takao.

Credo di essere su un camion….ci sono molte scatole di cartone.

La luce è poca, fioca, creata da una piccola lampadina.

Mi guardo il braccio dove Kazuki mi ha tagliato. Il taglio non è stato affatto medicato, e sta facendo infezione. Si vede chiaramente la stella a sette punte.

Mi accorgo anche di non essere legato. Mi tolgo rapido la fascia dalla fronte e la uso per fasciare la ferita.

Fa un freddo tremendo. Sento che fuori c’è molto vento e il veicolo sbanda…credo di non stare troppo bene. Probabilmente fuori c’è una tormenta di neve. Guardo l’orologio. Le quattro meno un quarto di mattina. Quando Kay mi ha abbandonato erano circa le undici di sera. Stavo viaggiando da cinque ore? E verso dove?

E poi la fitta lancinante al cuore. Kay mi aveva abbandonato, l’unica persona a cui avrei affidato la mia vita, la persona a cui più temevo in assoluto…

“Siamo in Russia….” Mi viene un colpo. A parlare non sono stato io.

“ch-chi c’è?” chiedo. La mancanza di un’illuminazione adeguata mi impedisce di distinguere le ombre in maniera adatta alla situazione.

“Hai paura Rey?” mi chiede la voce.

“Non dovrei averne? Chi sei?” chiedo. Quella voce l’ho già sentita…. No… non può essere….

“non mi riconosci Rey?”

“Bo…Boris?” ed è proprio il russo ad uscire dall’ombra.

“Già…. Ehi, ma allora ti ricordi di me? Mi fa piacere!” sembra tranquillo. Lo guardo sconcertato.

“Cosa ci fai qui?” gli chiedo. Ho paura…. Dopotutto, Boris mi aveva quasi ucciso, ai mondiali. Non è proprio la presenza più rassicurante per me in un momento come questo, insomma XD

“Sono qui per lo stesso motivo per cui sei qui tu…. Catturato…dalla mafia, si può dire.” Sorride. Non sembra avere intenzioni ostili. Improvvisamente mi sento più sicuro.

“Siamo nella stessa barca.” Dico.

“Già… qualcuno si vuole vendicare su di noi credo. Non è proprio la situazione migliore per rivedersi…scusa se non ti chiedo di sfidarmi a Bey…e… senti… a proposito…scusa per quella volta al torneo… Ma… ero obbligato, in un certo senso….”

“Non fa niente, ormai è acqua passata.” Gli rispondo. Non è certo il momento di pensare al passato anche se non sono totalmente convinto che sia acqua passata per davvero.

“Come va il braccio?” mi chiede poi.

“Più o meno… a te non ti hanno fatto quel simbolo?” chiedo.

“Si, però a me l’hanno fatto a fuoco… Rimarrà per sempre, ma non ha fatto poi tanto male…non come la prima volta che ho sentito quel dolore.” Mi mostra l’avambraccio sinistro. Col tipico colore brunastro del marchio a fuoco, c’era il simbolo della Borg.

“Bella collezione di tatuaggi, vero?” mi chiede sorridente.

“Come fai ad essere così tranquillo? Non hai paura?” chiedo.

“Non troppa… a parte il fatto che di esperienze pericolose ne ho avute molte, ho fiducia in Yuri!” mi dice.

“Yuri? Che centra Yuri?”

“Credi che mi lascerà qui? Io dubito… ci siamo sempre salvati a vicenda! Vedrai… scommetto che ora avrà già preparato un piano! Naaa… Yu non mi abbandonerà mai! ”

Penso subito a Kay. Lui mi ha abbandonato…mi ha lasciato al mio destino per salvarsi… e avrà detto agli altri di non avermi visto… magari farà finta di essere preoccupato, e fingerà di andare a cercarmi… e non gli mancherò neanche per un attimo…

“Sei fortunato ad avere qualcuno che rischia per te…” gli dico, abbassando la testa.

“Perché, tu non hai Kay? Scommetto che ora ti starà cercando ovunque, e vedrai come si arrabbierà quando scoprirà che ti hanno portato via!” No Boris… la verità… e ben diversa!

“Veramente… lo sa già… ha assistito alla mia cattura… e non si è mosso neanche quando mi hanno fatto questo marchio…e poi se ne è andato via senza preoccuparsi di nulla…di me….” nuovamente mi viene da piangere al ricordo degli occhi freddi di quello che era il mio migliore amico fino a un giorno prima. Ma mi trattengo. Non piangerò più per lui. Mai più, neanche una volta.

Racconto al mio “compagno di cattura” quel che è successo ieri. Più volte devo fermarmi a respirare profondamente per controllare le mie emozioni. Mi sembra una situazione paradossale, star seduto in un camion, praticamente al buio, con un ragazzo che ha cercato di uccidermi, mentre ci dirigiamo tranquillamente verso chissà quale destino. Boris è incredulo per via del mio racconto, ma per nulla spaventato dalla situazione.

“Allora verrai con noi!” dice poi. “il mio Yuri non avrà problemi…Ah, dimenticavo di dirti che io e Yu siamo assieme.” Dovrei essere sorpreso della cosa, ma effettivamente, me lo aspettavo… in un certo senso…

Provo anche una forte sensazione di invidia. Vorrei anche io avere certe attenzioni da qualcun altro, eppure sono sempre stato io a curarmi di tutti…

“Sono felice per voi.” Gli rispondo… un fievole sorriso appare sul mio viso.

“Anche se tu sei molto carino….” cosa???

“emh…grazie…” sono diventato più rosso di un peperone, lo sento.

“Ehi, sei diventato rossissimo! Non è che per caso ti ho messo in imbarazzo?” dice lui con un novo sorriso. Certo che per essere uno che ha passato un’infanzia terribile, sorride spesso!

Comunque, non faccio in tempo a rispondere. Il camion frena bruscamente. Boris che era in piedi cade. Mi cade addosso. Io perdo l’equilibrio e cado fra due pile di scatoloni. Arrossisco ancora di più.

“Scusa… frenata brusca.” Dice lui. Va bene, si è scusato. Ora perché non si alza?!?!

“Fa niente…. Ora… che ne dici di alz…” vengo zittito all’improvviso. Boris mi sta baciando. In un attimo sento la sua lingua nella mia bocca… Si muove in tutte le direzioni. E’ calda e umida e piacevole in quello spazio stretto, angusto e freddo…

Non so cosa mi sia preso, ma dopo poco stavo partecipando al bacio. Le nostre lingue danzavano assieme. Poi, all’improvviso, Uno scoppio dall’esterno. Rumori di voci soffocate dalla tempesta, e spari.

Io e Boris ci stacchiamo all’istante. Lui è leggermente rosso, e io mi sento le guance in fiamme.

Boris si alza, e poi mi alzo anch’io. Mi tremano le gambe. Se prima mi sentivo nauseato e debole, ora sono messo ancora peggio.

“Questo deve Yuri! Ci ha messo un po’…” mi prende per un braccio e comincia a prendere a calci il portellone del camion, ottenedo solo di fare un fracasso bestiale. Non pensare troppo a quel che successo fra noi, è stato un incidente… molto aiutato, ok? Anche se baci bene.” dice, felice. Io resto sbigottito per un attimo, poi annuisco.

Non è il momento di pensare al passato. Non voglio più pensare al passato.

E poi, finalmente, la luce….

 

 

Babi- finito!

Boris- un incidente molto aiutato, e? per chi mi hai preso? Un maniaco?

Babi- a dire la verità si! XDDDD

Ciao a tutti, e per favore: commentate, commentate e commentate!

 

Grazie a Arwen Woodbane, saku_chan the crazy dreamers, Engy e Kaifan91!!! In particolare grazie mille a Engy che ha commentato anche un’altra mia fanfiction!