Poison premette l’acceleratore, strinse più forte il volante con una mano e sollevò l’altra.

“Siamo state grandiose” si vantò. Harley le diede il cinque e ridacchiò.

“Sì!” strillò. Incrociò le braccia dietro la testa e accavallò le gambe. I campanelli ai lati delle sue trecce, coperte dalla maschera, tintinnarono. L’auto di lusso rosa sgommò girando l’angolo, uno dei sacchi da cui fuoriuscivano alcune banconote verdi rotolò giù dal sedile di dietro incastrandosi dietro quello davanti.

“Cosa pensi di farci con tutti quei soldi?” domandò la rossa.

“Ci comprerò delle calze. Calze a rete, calzettoni, magari anche delle calze trasparenti” spiegò Quinn con voce trillante. Ivy si leccò le labbra e le iridi verde-acqua le brillarono.

“Solo se poi potrò sfilartele” sussurrò.