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Autore: MedusaNoir    19/10/2014    0 recensioni
Lorenzo Lucherini, quindici anni, milanese appena trasferito sul lago di Bracciano, nel Lazio.
Lorenzo e sua madre, Lorenzo e gli zii da cui vive, Lorenzo e lo psicologo della scuola, Lorenzo e i compagni di classe, Lorenzo e il suo nuovo migliore amico.
Lorenzo visto da se stesso nei resoconti di ogni giornata, Lorenzo nei post it lasciati dalla zia, Lorenzo nei moduli, nei biglietti del treno, nelle registrazioni; Lorenzo nei compiti in classe e Lorenzo negli sms; Lorenzo e la vita che vorrebbe anonima, una vita su cui chiunque ha bisogno di dire la sua.
Lorenzo, quindici anni, un braccio rotto, un letto condiviso con la madre e un segreto che porterebbe volentieri nella tomba.
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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27/09/2014



SEI INVITATO AL PARTY PIÙ SPETTACOLARE DELL’ANNO!

 

Sabato 27 settembre, ore 21.30

ti aspetta la festa di fine estate!

 

Via Lungolago, 13, Bracciano

 

INVITO PER


Marisa

DIARIO DI LORENZO


Caro diario,

non posso crederci: stasera andrò alla festa più ganza del mondo! (Giacomo detto Jack usa spesso questo termine, dev’essere di moda)

Ti ricordi di Marisa? Te ne ho parlato anche ieri. Mi ha fatto vedere l’invito che la proprietaria della casa al lago le ha dato. Ah, non te l’ho detto? La festa sarà SUL LAGO! Sul lungolago, a dire la verità, ma è un lungolago bellissimo, mi hanno detto che da quella casa (villa, secondo Jack, che deve sempre dire la sua) si può vedere anche il castello di Bracciano. Ero così felice quando Marisa mi ha proposto di andare con lei che non mi sono neanche sentito offeso per il suo “Mica è un appuntamento, eh, non farti strane idee” (l’ha detto con una smorfia disgustata che avrebbe potuto portare a galla brutti ricordi, ma sono così felice di andare a una festa!).

In parte mi vergogno, perché non mi piace stare tra la gente, però ho passato quasi tutta l’estate da solo con Bene, mamma e gli zii, e si trattava della parte bella dell’estate, perciò ho deciso di darmi una possibilità. E poi Marisa sembra simpatica, le poche volte in cui apre bocca. Stamattina ha fatto perfino arrabbiare la prof di inglese, perché continuava ad anticipare le sue spiegazioni: se ne stava lì, con la testa appoggiata alla mano e l’espressione più annoiata della storia, ma quando la prof ha cominciato a perdere la pazienza lei mi ha fatto un occhiolino e sono intervenuto facendo alla Borghiero una domanda sul testo che stavamo leggendo; a fine lezione Marisa mi ha fatto battere il cinque ed è stata un’altra bella sensazione. L’avevo detto, io, che parla solo in inglese! Enrico (che abbiamo visto oggi a ricreazione per chiedergli un passaggio per stasera) è convinto che Marisa lo faccia per sentirsi superiore agli altri nella cosa che le riesce meglio; lei non ha ribattuto, non credo l’abbia presa come una battuta. A pensarci bene, forse Enrico non la stava neanche prendendo in giro.

Oh, sono davvero emozionato! Così tanto che sto scrivendo malissimo e anche di fretta e l’inchiostro sta sbavando ovunque, ma chi se ne frega: stasera andrò a una festa! Probabilmente me ne starò tranquillo in un angolo, però, perché anche i ragazzi di qui potrebbero essere degli stronzi. Ho preparato un completo neutro per stasera: maglietta comprata ieri al centro commerciale (ha la bandiera della Gran Bretagna su sfondo blu scuro), jeans e Adidas blu e bianche. Adesso vado a cena e poi a farmi una doccia, così sarò perfetto per la serata.

È appena entrata Bene, ti faccio salutare anche da lei.

Ciao, diario!

 

Lorenzo




CIAO DA BENEDETTA


WHATSAPP DI LORENZO



Marisa: Che fai seduto là?

Lorenzo: Dove sei finita?

Marisa: Alt, non mi cercare. Non ho voglia di parlare. Scriviamoci. Ti stai annoiando?

Lorenzo: No, nel complesso è una bella festa

Marisa: “Nel complesso”?

Lorenzo: Escluso Jack che sniffa elio

Marisa: Jack è un coglione

Lorenzo: Mi sembra estroverso

Marisa: No, è fuori di testa. “Il mattino ha l’oreo in bocca.”

Marisa: Oro, stupido correttore automatico.

Lorenzo: Perché il tuo telefono ha nel dizionario oreo?

Marisa: Perché gli Oreo sono buoni. Per tutta l’estate ho scritto a Enrico di portarmeli quando veniva a fare conversazione in lingua.

Lorenzo: Devo assaggiarli. Cosa sono?

Marisa: Non sai cosa sono gli Oreo?! Ma dove hai vissuto finora?

Marisa: Sono biscotti, sfigato.

Marisa: Dai, rispondimi, non ti stavo insultando.

Lorenzo: Non mi piace essere chiamato così…

Marisa: Sei seduto su una sedia mentre tutti ballano e si strusciano addosso. Fidati, nella loro testa ti ci sta chiamando la metà dei presenti. Fregatene.

Lorenzo: Odi proprio tutti, eh?

Marisa: Quasi. Tu sei a posto. Non dici cose idiote. A parte “cosa sono gli Oreo?”

Lorenzo: Enrico? Pure lui è a posto?

Marisa: Certo, sennò non saremmo stati amici.

Lorenzo: A proposito, dov’è finito? L’ho perso di vista poco dopo essere arrivati. La folla l’ha circondato

Marisa: Queste pecore adorano Enrico. Sa farli ridere, ballare, prepara anche i cocktail più pesanti della storia. O almeno loro credono così: metà dei bicchieri è acqua. Enrico la tiene in una bottiglia di vodka, così quando la mischia con l’arancia o altri succhi di frutta tutti credono che si tratti di speciali cocktail dolci e fingono di sbronzarsi. A volte lo sono già, ma quando una femmina idiota ci prova con lui credendosi ubriaca è la fine del mondo.

Marisa: Adoro le persone che si umiliano senza saperlo.

Lorenzo: Non capisco se sia un genio o altro

Marisa: E’ un genio. E tutti gli altri sono stupidi.

Lorenzo: Ora l’ho trovato: è quello dietro al tavolo degli alcolici, vero? Con queste luci da discoteca non riesco a vedere niente

Marisa: Sì, è lì. Vuoi chiedergli una vodka e arancia?

Lorenzo: Ah ah

Lorenzo: Proprio adesso c’è una ragazza che sta facendo come dicevi tu

Marisa: Di chi parli? C’è la folla intorno al tavolo.

Lorenzo: Quella con i capelli biondi e il vestito a quadri

Marisa: No, quella è un’altra storia. E’ la padrona di casa, non l’hai riconosciuta?

Lorenzo: Non ricordo di esserci presentati

Marisa: Perché non serve: arrivi alla festa e ti metti a ballare. Tutti sanno chi è Cristina Rosati.

Lorenzo: Tranne me, a quanto pare

Marisa: Lascia che te lo riassuma io: bella, ricca e dà le feste migliori del mondo.

Lorenzo: Spero che sia almeno antipatica

Marisa: Magari, ma è passabile anche sotto quel punto di vista. Ma è una capra in inglese, viene anche lei da me. Un difetto doveva averlo.

Lorenzo: E sta per umiliarsi come piace a te

Marisa: No, non potrebbe mai. E’ la sua festa.

Lorenzo: Ma sta ridendo e accarezza la spalla di Enrico

Marisa: Perché è la sua ragazza, genio.

Lorenzo: Non sapevo che fosse fidanzato. E non le danno fastidio tutte quelle che ci provano con lui?

Marisa: Finché ci finisce lei nel letto, non credo gliene freghi molto.

Lorenzo: Cavolo, sono bellissimi, in effetto.

Marisa: E io no?

Lorenzo: Sì, certo che lo sei.

Marisa: Stavo scherzando, idiota. Comunque mi sono stancata di scrivere, accompagnami al bagno. Le ragazze fanno così.

Lorenzo: Io non sono una ragazza

Marisa: Me n’ero accorta, sai? Non offenderti di continuo.

Lorenzo: Va bene…

Marisa: Mi riferivo al fatto che tutte le stramaledette ragazze della nostra scuola vanno al bagno insieme. Voglio viziarmi anch’io. Ma tu resti fuori.

Lorenzo: Non sarei mai entrato!

Marisa: Ti prego, lasciami fare una foto a questa frase: la citerò nel momento meno opportuno. E adesso cercami. Ti ricordi come sono fatta?

Lorenzo: Certo che mi ricordo…

Marisa: E come sono vestita?

Lorenzo: Indossi un abito rosso e un paio di ballerine nere

Marisa: Indizio: sono vicino alla porta d’ingresso.

Lorenzo: Ecco, ti ho vista

Marisa: E allora muoviti.





CELLULARE DI ENRICO



Nuovo SMS:

 

Resta a dormire qui

 

 

SMS inviato:

 

li accompagno a casa e torno ad aiutarti a pulire. Poi resterò. Ti amo





CELLULARE DI LORENZO



Nuovo SMS:

 

quando torni? Mamma

 

 

Nuovo SMS:

 

Ehi sfigato ho scoperto il tuo nuovo numero. Scappare non ti è servito a un cazzo







Ciao!
Con un paio di giorni di ritardo (ma l'uscita era prevista per ieri, quindi facciamo solo uno) ecco a voi il quarto capitolo della storia! Subito una precisazione: come esiste un bar della piscina, esiste anche un lungolago in quel di bracciano, ma né il nome del primo né quello del secondo corrispondono alla realtà; mi piace rendere il tutto il più realistico possibile, come nell'inserimento del liceo del paese, ma mi viene l'orticaria a citare tutti i luoghi esistenti con i loro veri nomi. Perché? Onestamente non ne sono certa. Ma ho l'orticaria. Brr.
Capitolo leggero, fino alla nota finale... ricordiamoci che si tratta di una long drammatica, quindi fra un po' angst e dolore fisico appariranno ovunque. Be prepared.
Altro? Uuuhm, no. A parte ringraziare i lettori e recensori e dedicare, ancora una volta, la storia a chi "ha avuto il coraggio di dire il nome del proprio amore" :)
Spero che la storia vi sia piaciuta, a presto!

Medusa, a Lannister
   
 
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