All I want...
“Quando ti
guardo... tutto quello che vedo sei tu".
"Tutto quello che
voglio... sei tu.”
Ed infine l’ultima battaglia era giunta.
Quasi il destino avesse voluto
beffarsi di loro, si erano incontrati al sorgere del sole, e per un
lungo istante,
erano rimasti immobili, lo sguardo perso l’uno negli occhi
degli altro. Non si
erano scambiati una sola parola, non ve ne era stato bisogno.
Con la mente avevano ricordato ogni singolo
istante, ogni parola, ogni
scontro che avevano avuto, e per un istante, il loro cuore aveva
segretamente tremato.
Il tramonto con i bei colori rosso sangue, questo
avrebbero dovuto
avere, ma infondo ormai non aveva più importanza, non vi
sarebbe più stata un'alba
o un tramonto. Entrambi sarebbero morti quel giorno…
Pur avendo questa certezza nel cuore, Sasuke non
riusciva a capire.
Perché insisteva tanto? Perché Naruto era deciso
a morire con lui?
Se glielo avesse chiesto, sapeva già
cosa avrebbe risposto, avrebbe
udito nuovamente parole che già conosceva, ma a cui aveva
sempre …
costantemente, rifiutato di credere, sentendosi persino ferito da
quelle che
considerava frutto di un inganno. Era così stanco, di vivere
nell’oscurità, che
si sentiva persino ferito al solo pensarci.
Una parte di lui... segretamente, aveva continuato
a negare, a maledire
ogni suo discorso, arrivando infine a convincersi che le sue parole
fossero il
frutto di uno sciocco patetico che aveva bisogno di una ragione per
sentirsi
importante.
Ma ad ogni colpo …
Ad ogni sguardo …
Ad ogni ansito …
Quella certezza, lentamente sbiadiva … e
la voce del suo cuore, che per
anni aveva soffocato, diventava sempre più forte.
Tu hai avuto paura
di credere in lui.
Tu non hai mai voluto credere in
lui,
perché temevi di venire ferito ancora.
Lui è l’unica
ragione per cui potresti
vivere.
Lui è l’unica
ragione per cui potresti
smettere di odiare.
Ammettilo.
Ogni sua parola ti ha reso felice.
Ammettilo.
Negalo
se puoi.
Negalo!
Negalo!
Negalo!
Ruggendo ferocemente, Sasuke si premette rudemente
contro di lui,
urlando di rabbia.
« Perché
insisti così tanto?
Perché io? Quante volte ancora dovrò colpirti?
Quante? »
Una raffica di domande investì Naruto
con la forza di una tempesta, ma
nessuna trovò risposta, perchè Sasuke non gliene
dava il tempo.
« Perché io? Perchè?
È questo che vuoi? »
Con scherno, Sasuke premette le labbra contro le
sue.
« E anche se fosse? »
Un ruvido sussurro pronunciò quelle
parole, recando con sè un silenzio
che impedì ad entrambi di proseguire.
« E anche se fosse? »
Le parole uscirono ancora, tremanti, appena
udibili, dalle labbra di
Naruto.
Sasuke impugnò con ferocia i suoi
capelli, ma non bastò a strapparlo
dallo smarrimento che sentivano entrambi.
Naruto non riusciva a fermarsi. Per quanto ci
provasse, la sua voce continuava
a pronunciare quella frase, ossessivamente, con disperazione e paura.
Le sue mani, quasi dotate di vita propria,
affondarono nella folta
chioma scura.
« Io... non sono Konoha... voglio solo
starti vicino... »
Tremava. Sotto il suo tocco, il corpo di Sasuke
tremava convulsamente,
come una belva feroce in trappola. I denti erano serrati, le labbra
premute con
violenza sulle sue spalle, quasi volesse morderlo ma non osasse.
Sasuke doveva arrendersi, doveva comprendere che
lui era la sua roccia,
si disse Naruto fra sé. La sua mano osò posarsi
sul suo fianco mentre i suoi
occhi si chiudevano lentamente.
« Sasuke … »
La
sua stessa voce risuonò nella
mente di Naruto, e l’eco di quel nome era una così
dolce melodia che lo risvegliò
dal sonno che lo aveva vinto. Per un attimo, si guardò
intorno disorientato.
L’oscurità
governava il
posto in cui si trovava, una sorta di tetra caverna priva di uscite.
Per certi
versi gli ricordava la prigione di Kyuubi,
solo
che … lì vi era solo Sasuke, oltre a lui.
L’Uchiha
era in piedi, lo sguardo
severo e oscuro vagava inquieto come il suo.
«
Cos’è successo? »
Non
appena pose quella domanda,
riaffiorarono i ricordi, gli stessi che avevano occupato i suoi sogni.
Durante
il loro combattimento, un lampo di luce si era riversato su di loro, ed
un
vortice anomalo li aveva divorati nella sua oscurità.
Scuotendo
il capo, gli lanciò un
occhiata, facendogli capire silenziosamente che ricordava tutto.
«
Sai dove siamo, Sas’ke? »
«
Non lo so. » Fu
la brusca risposta.
Voltandogli
le spalle, Sasuke si
sedette a terra, rassegnandosi ad aspettare.
Naruto
avrebbe voluto parlargli,
aveva così tante cose da dirgli, così tante
domande da porgli, ma persino lui
si rendeva conto che quello non era il momento. Anche volendo, Sasuke
non lo
avrebbe ascoltato, così seguì il suo esempio, e
gli si avvicinò quel tanto che
bastava per potersi appoggiare alla sua schiena.
“Va
bene così …” Un dolce sorriso
gli curvò le labbra, e pur non vedendolo, Sasuke lo
percepì.
«
Perché stai sorridendo? » gli
domandò con voce atona.
Sasuke
si maledì per aver
parlato. Una parte di lui desiderava solo stargli lontano e dimenticare
quello
che aveva osato fare, e invece era lì, appoggiato al ragazzo
a cui aveva osato
strappare un bacio con rabbia. Il solo ricordo in sé bastava
a turbarlo
profondamente, ma essere finalmente consapevole di cosa provasse per
Naruto, lo
faceva sentire debole e indifeso in modo assurdo.
«
Come fai a saperlo? » esclamò
lui nel frattempo.
«
Lo percepisco. » Fu
l’indifferente risposta.
Sasuke
sapeva che stava
sorridendo, perché nel suo cuore, non aveva mai abbandonato
le sue labbra. La
sua mente, la sua anima, erano ancora lì, in divorante
attesa di avere di più.
«
Sorrido … perché sono qui con
te … » sussurrò Naruto quasi
dolcemente, apparentemente ignaro dei suoi
pensieri.
Per
qualche strana ragione, quel
posto lo faceva star bene, realizzò Naruto in quel momento.
Non si sentiva
rinchiuso o in pericolo. Era una sensazione insolita. “Ma
forse questo
sentimento, nasce solo a causa di Sasuke!”
rifletté in cuor suo. “Non sarò
costretto a guardarlo mentre se ne va, sentendomi impotente e disperato
perché
non sono in grado di fermarlo.”
Per
un attimo Naruto chiuse gli
occhi. Era un pensiero assurdo, innaturale ed egoista. Solo un istante
prima
aveva cercato inutilmente di mettersi in contatto con Kurama, e ogni
tecnica a
cui aveva fatto ricorso si era rivelata inutile, compresa
l’arte eremitica.
Erano
in trappola.
«
Alla fine … non sarai tu ad
uccidermi … a quanto pare … »
bisbigliò istintivamente.
Di
scatto Sasuke si voltò, e
contemporaneamente lo afferrò, sbattendolo poi a terra.
«
Cosa te lo fa credere? »
esclamò a denti stretti, con ferocia.
Naruto
non rispose. Non poteva.
Non riusciva.
Infinite
emozioni diverse avevano
invaso il suo volto, e in quel momento Sasuke realizzò cosa
aveva fatto, e la
rabbia cedette al disorientamento.
Il
suo corpo era premuto contro
il suo, e ad ogni respiro sentiva il calore aumentare.
«
Niente cibo. Niente acqua. »
esordì Naruto con un fil di voce. Il suo cuore aveva mancato
un battito, ed a
stento riusciva a respirare, invaso da una forte emozione. Lui sapeva
… sapeva
che anche Sasuke si sentiva così. Il suo volto era
disorientato, la presa si
era fatta meno dura, e nessuno dei
due
riusciva a distogliere lo sguardo.
«
Scommetto che prima che mi
svegliassi, hai già provato ogni sorta di tecnica che
conosci, senza tuttavia
ottenere alcun effetto, non è così? Chiunque ci
ha rinchiusi qui potrebbe non
presentarsi mai, e aver predisposto tutto per lasciarci marcire qui.
Solo
questo. »
Seppur
di poco, la sua risposta
sembrò placare l’ira di Sasuke quel tanto che
bastava perché lo lasciasse
andare, seppur bruscamente.
«
Non dire sciocchezze. » sibilò
l’Uchiha allontanandosi. « Preparare tutto richiede
del tempo. Fosse solo per
deriderci, si farà vedere. » continuò
con freddezza. Il suo sguardo fiero era
perso nel vuoto, quasi si aspettasse di vederlo comparire da un momento
all’altro.
«
E quando accadrà, io lo
ucciderò. »
Detto
questo si chiuse in un
ostinato silenzio.
Naruto
trattenne a stento un
sospiro. Per lungo tempo si limitò ad osservare il suo
profilo, e ad un tratto
realizzò che quella poteva essere la sua occasione per
riavvicinarsi a lui. Solo
… non sapeva come.
“Cosa
posso fare per distruggere
ciò che ci divide?”
Quella
domanda, risuonò a lungo
nella sua mente, finché lentamente, il respiro
diventò debole e il silenzio
assordante. I suoi pensieri si lasciarono vincere dallo stordimento, e
Naruto
vagò fra sogni e allucinazioni, costringendolo
più volte a stringere con
violenza i pugni fino a lacerarsi la pelle, pur di non perdersi
completamente.
“Sasuke
… ”
Non
si erano scambiati una sola
parola, ma ormai entrambi ne erano sicuri, il tempo era trascorso, e
chiunque
avesse osato far loro questo, li aveva davvero abbandonati.
Un
tonfo sordo spezzo l’aria,
facendolo sussultare con violenza. Disorientato, Naruto si
guardò intorno e
vide Sasuke a terra. Il suo respiro era così rauco da
suonare persino
metallico!
«
Sas’ke!! »
Naruto
si precipitò subito in suo
soccorso, gli afferrò il volto fra le mani, realizzando solo
in quel momento
quanto fosse pallido e sofferente. Delle brutte occhiaie avevano preso
a
segnargli il bel volto, e le sue labbra erano sul punto di screpolarsi.
La
mancanza di cibo e acqua stava
dando infine i suoi effetti.
“Da
quanto tempo siamo qui?” si
ritrovò a chiedersi preoccupato. Senza nessun punto di
riferimento era
difficile stabilirlo.
“Siamo
perduti.”
Agghiacciato
da quel pensiero, Naruto
si guardò istintivamente le mani: erano scheletriche,
tremanti, quasi
irriconoscibili. Solo
la follia gli
aveva impedito di accorgersene.
Il
suo sguardo incontrò quello di
Sasuke, e seppur non fosse in grado di parlare, sapeva cosa stava
cercando di
dirgli.
È finita. Solo
la morte può
liberarci.
Socchiudendo
gli occhi, Naruto
premette la fronte contro la sua, perdendosi nel suo sguardo. Una
grande calma
era scesa in lui.
«
Va bene così … »
mormorò quasi con affanno. «
… fino alla
fine… voglio… rimanere
così… » continuò con un fil
di voce. « … tutto quello
che voglio … sei tu. »
Seppur
con snervante lentezza, le
mani di Sasuke si allungarono sulle sue, ed infine si aggrapparono ai
suoi
polsi, trasmettendogli silenziosamente quelle parole, che la sua voce
non era
più in grado di pronunciare.
Ti amo.
L’odio
li aveva distrutti, ma la
morte li aveva infine uniti. Niente aveva più importanza.
Fine
Note:
a dispetto di quel che si può pensare, dato che il
manga è prossimo alla fine, l'ho scritta alcuni anni fa....
mai pubblicata, non
qui almeno. Spero vi sia piaciuta.
~
Teriel Donovan ~