Riposi velocemente le cuffiette in attesa dell’atterraggio…ero finalmente giunta a Londra! Non avevo un’idea ben precisa su cosa mi aspettasse una volta giunta nella casa nella quale avrei vissuto per un po’…però non ero nervosa tutt’altro…mi sentivo tranquilla avevo aspettato tanto l’inizio di quello scambio culturale e ora…era arrivato il momento…il programma prevedeva un anno di studi a Londra ospiti di famiglie o anche semplicemente di ragazzi intenzionati ad ospitare noi studenti…era proprio questo il mio caso non si trattava di una famiglia era tutto ciò che sapevo…ma non avrei tardato a conoscerli. Quando raggiunsi l’uscita del grande aereoporto salì sul primo taxi libero che vidi per poi estrarre da una tasca dei jeans il foglietto sulla quale mi ero annotata l’indirizzo…lo dettai e dopo mezz’ora di tragitto mi ritrovai in una grande strada piuttosto trafficata…rimasi per un po’ intenta ad ammirare quel susseguirsi di auto e mi soffermai sulle insegne variopinte dei molteplici negozi…dopo un po’ mi decisi finalmente a dirigermi verso la casa...notai che non si trattava di una vera e propria struttura ma di una semplice porta color verde smeraldo che risaltava rispetto al muro di mattoni rossi sulla quale era posta…vidi poco più in alto un terrazzino in ferro battuto ma se non fosse stato per la totale assenza di insegne di qualunque tipo sarebbe stato facile scambiarla per un semplice negozio dato che da negozi era circondata. Suonai il campanello e la porta si aprì immediatamente…mi ritrovai davanti ad un ragazzo alto e magro con folti capelli castani e un innumerevole numero di tatuaggi era davvero carino…non indossava altro che un paio di boxer neri cosa che mi fece sentire leggermente a disagio trattandosi di un completo sconosciuto…eppure a giudicare dal suo tono rilassato lui sembrava completamente a suo agio… ‘’hey ciao…tu devi essere la nuova arrivata’’ ‘’sono Giulia’’ ‘’ciao Giulia benvenuta a Londra…io sono Harry…entra pure ‘’ disse mostrando un sorriso incorniciato da due fossette…entrai e mi diedi un’occhiata intorno…osservai il divano color panna dall’aspetto decisamente morbido e il vario numero di cuscinetti presenti su di esso...un piccolo quadro appeso alla parete di un semplice color crema…la libreria in legno colma di quaderni cd e dvd…quella casa aveva un aspetto molto semplice ma non era male…essendomi distratta non avevo notato che Harry aveva già portato all’interno i miei bagagli…era gentile da parte sua ‘’ti ringrazio..’’ dissi semplicemente ‘’figurati…è un piacere…se serve altro chiedi pure ‘’ ‘’bhé…potresti infilarti qualcosa addosso ad esempio..’’ ‘’considerati fortunata che ho questi addosso ‘’ disse in una risatina alludendo ai boxer…fantastico primo giorno e mi ritrovavo a dover condividere la casa con un maniaco… ‘’che vuoi dire?’’ ‘’sai…girare senza vestiti per casa è molto comodo…fa sentire più liberi’’ ‘’ed è anche molto sconveniente..’’ ‘’non se sei in casa tua’’ ‘’però lo diventa se hai ospiti’’ ‘’ospiti? Ti ricordo che dovrai rimanere qui un anno…sbaglio o sei qui per provare cose nuove?’’ ‘’vedere tizi girare per casa in boxer non rientra fra queste’’ ‘’non preoccuparti…non vedrai nessun altro’’ ‘’vivi solo?’’ ‘’no’’ Sentì dire dal corridoio…mi voltai e vidi un ragazzo basso con i capelli castani totalmente scompigliati perché probabilmente bagnati un accenno di barba e fantastici occhi blu…anche lui non indossava molto solo…un asciugamano…dedussi fosse appena uscito dalla doccia…dovevo ammettere che anche lui non era male…se in Inghilterra i ragazzi erano tutti simili a loro bhé…ero felice di trovarmi lì…solo che ritrovarmi il primo giorno di fronte a due ragazzi semi-nudi non rientrava esattamente nei miei piani…io mi sarei aspettata qualcosa come la tipica famiglia del mulino bianco così come ce ne aveva parlato il professore di inglese a casa mia a Milano oppure nel mio caso due persone serie e con tutti i vestiti addosso…decisi comunque di fingere indifferenza come se ritrovarsi un ragazzo carino nudo nel salotto fosse la cosa più normale del mondo… non volevo ripetere lo stesso discorso avuto poco prima con Harry ‘’ciao’’ dissi semplicemente cercando di tenere lo sguardo sui suoi occhi blu ‘’ciao…io sono Louis e…ti chiedo scusa in anticipo per tutto ciò che ha fatto o detto Harry fino ad ora’’ risi…era simpatico ‘’io non ho fatto proprio niente’’ disse tranquillamente ‘’presentarsi ad una sconosciuta appena arrivata da lontano con indosso solo un paio di boxer lo chiami niente?’’ ‘’parla il tipo in asciugamano’’ ‘’io in questo momento vado a vestirmi..’’ ‘’io vorrei vedere la mia camera per favore’’ chiesi gentilmente ‘’la nostra camera vorrai dire’’ disse con un sorrisetto Harry… ‘’come scusa?’’ ‘’ti sei guardata intorno? In questa casetta è già tanto se abbiamo due camere da letto’’ lo osservai… ‘’allora perché avete deciso di ospitare uno studente pur sapendo di non avere posto?’’ ‘’ma abbiamo posto…te l’ho detto dormiamo in camera mia’’ disse in una risatina per poi dileguarsi in corridoio… le mie ipotesi erano due…o quei due stavano insieme e avevano deciso di ospitare uno studente italiano per imparare la lingua e andare così insieme in vacanza a Venezia che fa tanto ‘’coppietta felice’’ o erano solo un po’ strani… ‘’coraggio Giulia un anno passa in fretta’’ mi dissi per poi dirigermi in corridoio per dare un’occhiata alla nuova stanza.