Crossover
Segui la storia  |       
Autore: mydaimonissnake    21/10/2014    1 recensioni
Come si stabilisce se qualcuno è buono o cattivo? Le creature della luce sono davvero tutte buone? E quelle dell'oscurità tutte malvage? La verità è che chiunque è libero di scegliere da che parte stare. Solo scacciando tutti i pregiudizi e guardando veramente nel cuore di ognuno si può capire gli altri. E nel momento del bisogno, quando il destino della Terra è in pericolo, i veri eroi si uniranno, indipendentemente dalle razze a cui appartengono.
I personaggi della fic saranno quasi tutti tratti da telefim, anime, libri e quant'altro, alcuni manterranno i loro veri ruoli altri invece avranno una storia diversa che spiegherò man mano.
Grazie in anticipo a chiunque leggerà.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
TORNARE A CASA
 
 
 


Quando Simona chiuse il telefono, tutte le persone presenti nella casa le si erano radunate intorno.
A beneficio degli umani presenti, che non avevano potuto seguire l’intera conversazione, come invece avevano fatto gli altri, spiegò brevemente quello che Oscar le aveva riferito.
-Ora cosa facciamo?- Veronica era ancora molto preoccupata, anche se sapere che a sparire era stata Jen e non uno dei suoi piccoli le aveva fatto tirare un sospiro di sollievo. Il senso di colpa per questo gesto istintivo la stava già logorando.
-Credo che l’unica cosa che possiamo fare sia andare a cercarla anche noi, più siamo e prima la troveremo, no?-
-Hai ragione Alex, ma non possiamo farlo. Qualcuno deve restare qui a finire di controllare questo posto. Soprattutto lo scantinato, in cui non siamo ancora stati. Inoltre qualcun altro dovrebbe tornare a casa a tenere d’occhio gli altri e a portarci questi due.- Simona fece un cenno in direzione di Sasuke e Kabuto, che la guardarono inespressivi. Era chiaro che a loro non importava nulla dei loro problemi.
-Che ne dici se io resto qui con gli agenti Prentiss ed Hotchner, mentre Veronica porta a casa loro, con l’aiuto di Morgan? In questo modo tu e Alexander potrete unirvi ad Oscar ed André nel cercare la ragazza.- Mark diede un’occhiata generale a tutti, per vedere se agli altri la sua proposta andava bene.
Molti annuirono e nessuno parve avere obiezioni, Simona e Alex salutarono brevemente e si affrettarono a uscire, mentre Vero gli si avvicinò e gli diede un bacio leggero, sfiorandogli appena le labbra, prima di prendere gentilmente Sasuke per un braccio e andarsene. Morgan le fu subito dietro facendo lo stesso con Kabuto, ma mettendoci molta meno premura.
-Bene, diamoci da fare allora- disse Hotch una volta che rimasero solo loro tre. –Emily tu e Derek avete trovato niente di interessante di sopra?-
-No, ma credo che Orochimaru abbia preso alcune cose dalla sua stanza prima che noi arrivassimo, ho notato che uno dei suoi cassetti non era ben chiuso, ed è strano perché per il resto la camera era molto ordinata.-
-Questo non ci voleva, non mi piace per niente questa situazione. Mi rendo conto che se quello che ci ha detto è vero siamo molto più in pericolo a causa di Lucifero che per colpa sua, ma comunque sapere che Orochimaru è in libertà mi preoccupa. So che non sarebbe stato onorevole ucciderlo dopo che gli avevate detto che non l’avreste fatto, ma non potevate passar sopra al vostro onore per una volta?-
-Agente Hotchner, è ovvio che avremmo potuto farlo, ma a quel punto cosa ci avrebbe resi diversi da lui? Mi sorprende che proprio lei mi chieda una cosa simile.-
-Ha ragione, mi scusi. La verità è che sono ancora un po’ sconvolto per aver scoperto l’esistenza di un mondo che non è affatto come credevo che fosse. Ho sempre saputo che i mostri esistono, ma credevo che fossero tutti umani e sa, io sono abbastanza abituato a loro, so come trattarli, ma questi nuovi mostri, di altre razze, come posso combatterli se ne incontrerò altri? Certo sapere che ci sono persone come voi che li cacciano mi fa stare un po’ più tranquillo, ma sono comunque preoccupato.-
Mark sorrise, comprensivo. –Non si preoccupi, non importa. Per il resto, chissà, se Lucifero non ci uccide tutti forse potremo trovare il tempo di allenare un po’ lei e la sua squadra. Ora però muoviamoci.-
 
 
 


Jen sbuffò annoiata. In realtà non era da molto che Edmund l’aveva lasciata sola ad aspettare che la sua nuova famiglia la trovasse, ma lei era già stufa. Erano successe troppe cose quella sera e lei poteva sentire l’adrenalina scorrerle in corpo, non sarebbe riuscita a stare ferma a non far niente ancora per molto. Inoltre il desiderio di vedere sua nonna non le era passato, anche se non aveva la minima intenzione di provare ad usare ancora i suoi poteri. No, Jen si era ripromessa che non li avrebbe più usati, almeno finché qualcuno non le avesse insegnato come utilizzarli senza lasciarci le penne.
Di chiedere indicazioni ai passanti non le andava molto, era chiaro che Boston era piena di creature strane e visto che lei non sapeva riconoscerle non le andava di fermare qualcuno per poi scoprire che era un troll pazzo. Certo, sempre che i troll esistessero, e che il loro aspetto fosse uguale a quello umano.
Un autobus che si fermava dall’altra parte della strada le fece passare di mente i troll, ci mise meno di mezzo secondo per decidere che nessuna creatura sovrannaturale avrebbe mai potuto fare l’autista come mestiere, così attraversò di corsa la strada e salì sul mezzo avvicinandosi in fretta all’autista per dirgli il suo indirizzo e chiedergli se lo conosceva. L’uomo le disse che faceva parte del suo giro, avrebbe dovuto aspettare solo altre cinque fermate. Jen fece il biglietto e si sedette contenta ad uno dei primi sedili. Certo si sentiva un po’ in colpa verso il signore anziano che era salito prima di lei a cui aveva rubato i soldi per il biglietto, ma cercò di non pensarci per non rischiare di fare una faccia colpevole e soprattutto di non guardarlo, si concentrò solo su sua nonna e il pensiero che presto l’avrebbe rivista.
 
 
 


-Simo aspetta! Dobbiamo girare di qua, altrimenti ci allontaneremo troppo.- Alex la prese per un braccio, facendola fermare con lui e indicandole la direzione opposta a quella che stava seguendo lei.
-No, perché non ho intenzione di andare verso casa nostra. Ci sono già Oscar ed André a controllare da quelle parti, noi andremo verso casa di Jen. Sono abbastanza sicura che è lì che è diretta.-
-Davvero?-
-Sì, so come ragionano le persone sentimentali come voi, sono sicura che voglia perlomeno salutare la sua famiglia per un’ultima volta, è anche per questo che abbiamo tolto a tutti i ragazzi i loro cellulari mentre erano privi di sensi. Quando si sa di dover abbandonare le persone che si ama, si sente il bisogno almeno di dir loro addio.-
“E visto i problemi che abbiamo al momento, questa era una situazione che avrei proprio voluto evitare.” Questo però fu un pensiero che Simona preferì tenere per sé, perché come tutti, anche Alex che pure era molto innamorato di lei, la giudicava già abbastanza insensibile. Non c’era bisogno di rafforzare questa sua convinzione, anche perché nonostante tutto era sbagliata.
Simona non era insensibile, capiva i sentimenti degli altri, e lei stessa ne provava. Pensava solo che non fosse saggio affidarsi troppo a loro. Era molto meglio seguire il cervello che il cuore, secondo lei, e la infastidiva un po’ quando qualcuno faceva il contrario.
Ignorando quello che pensava, Alex sorrise nel sentire le sue parole e concordò con lei.
-In effetti anch’io prima di partire con la mia madre vampira sono andato a salutare tutti i membri della servitù, che come me lavoravano per i padroni, e con i quali avevo stretto amicizia.-
Simona non commentò ulteriormente, e entrambi ripresero a correre.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: mydaimonissnake