Capitolo 2
Ecco qui il secondo capitolo... spero solo che la storia vi piaccia... grazie a tutti quelli che hanno commentato e commenteranno
Tornammo
a casa, la nostra nuova casa vuota. Mia madre si trovava
all’ospedale, era un
medico, mentre mio padre stava al suo studio, era un avvocato. Buona
famiglia
vero?
La
nostra casa si trovava poco dopo Forks. La giornata passava in modo
monotono e
quindi decisi di farmi una passeggiata.
Presi
le chiavi della mia BMW nera e mi diressi verso Forks, trovai una
spiaggia, un
posto perfetto per rilassarsi. Spensi il motore e scesi dalla macchina,
miracolosamente non pioveva e quindi decisi di sedermi un
po’, mi sedetti sopra
un tronco e iniziai a guardare il mare, grigio perché, anche
se non pioveva, il
cielo era coperto.
Sentì
qualcuno avvicinarsi e mi voltai, era un ragazzo mastodontico, con la
pelle
scura, capelli e occhi castani.
-Ciao! Sei nuova? Non ti ho mai
visto da queste parti
–
-Ciao! Si sono nuova. Mi chiamo
Chiara –
-Jacob – rispose lui
sedendosi al mio fianco. Dopo un
po’ di silenzio fece un sospiro.
-Quanti anni hai? – gli
chiesi io
-Sedici – rimasi
sconvolta!
-Hai veramente sedici anni?!
– la mia espressione era
tipo questa O_O
-Ne dimostro di più
vero? – disse lui ridendo.
-Tu invece quanti anni hai?
– mi chiese
-Diciassette – risposi
Ha la
stessa età di Bella. Pensò e nella sua mente
passò l’immagine di una
ragazza, la stessa che avevo visto a mensa. Rimanemmo ancora in
silenzio.
-Si è fatto tardi devo
andare – gli dissi alzandomi
-Ok! È tua la BMW nera?
– disse indicandola. Io feci
un sorriso e annuì, il suo volto si illuminò...
-Posso farci un giro? –
avete presente il gatto di
Shrek? Bè aveva la stessa espressione. Feci un sorriso e gli
diedi le chiavi.
-Ma vengo anche io –
dissi seria. Lasciare la macchina
in mano ad uno sconosciuto era una cosa assurda per me!
-Ok! – disse spruzzando
felicità da tutti i pori. ( la
sua faccia era tipo questa ^___^)
Gli feci fare il giro e ritornammo
sulla spiaggia.
-grazie del giretto –
disse con un sorriso a 32 denti.
-Prego – dissi mettendomi
al posto del guidatore e
andando verso casa.
Quando tornai mia mamma e mio padre
erano già a casa.
-Buonasera! Dove sei stata?
– ecco l’interrogatorio,
ma era impossibile scansarlo.
-A fare una passeggiata –
risposi secca e salì al
piano di sopra dove c’era la mia stanza. Con le pareti
bianche dove mia sorella
aveva già messo dei quadri.
-Sembra la stanza di un ospedale
– dissi appena
entrata dalla porta. Ci voleva un po’ di colore... sarei
andato a comprarlo
domani, un colore scuro... nero? No troppo scuro, rosso? Hum... la
prospettiva
era interessante!
La serata passò come
sempre, monotona! Da una
settimana ormai la mia vita era così... MONOTONA! Avevo
bisogno di un
diversivo, qualcosa che mi tenesse occupata. Andai a letto, mi svegliai
dopo
poco. Succedeva sempre, potevo dormire massimo tre ore.
Mi svegliai alle 4:21 precisamente.
Mi feci una doccia
e poi andai in salone a leggere un po’, dovevo aspettare solo
tre ore. Quando
suonò la sveglia erano le 7:00 ed io avevo già
letto metà libro, chiusi il
libro e preparai la colazione.
-Buongiorno! – dissi ai
miei genitori che scendevano a
fare colazione.
-Buongiorno Chiara –
risposero loro sedendosi a
tavola.
-Che sonno! – ecco Giuly
che si lamentava come sempre.
-Buongiorno Giuly –
dissi, lei sventolo la mano e si
andò a sedere, appena ebbe finito salì al piano
di sopra per prepararsi.
-Ti aspetto in macchina!
– le dissi, presi le chiavi e
l’Mp3 ed andai in macchina. Aspettai per una
mezz’oretta non mi pesava
aspettare in macchina, tanto ero in compagnia della mia musica.
Arrivammo a
scuola e ci separammo, io alla mia lezione lei alla sua. Trigonometria.
Ma che
razza di materia era? Arrivata fuori alla porta feci un sospiro ed
entrai. La
classe era quasi piena ed io mi andai a sedere vicino la ragazza bruna,
che,
dai pensieri di jacob, doveva chiamarsi Bella.
-Ciao! Questo posto è
occupato? – le chiesi
gentilmente, lei alzò la testa e mi guardò, fece
un sorriso e liberò il posto
dalla sua roba.
-No! Prego siediti –
ricambiai il sorriso. Stranamente
non sentivo i suoi pensieri.
-Io sono Bella – disse
lei con un sorriso
-Chiara – le risposi
ricambiando il sorriso. Entrò il
professore che ci richiamò all’ordine. La lezione
finì.
-Allora ci vediamo. Ciao!
– dissi a Bella.
-Ciao Chiara –
uscì dalla porta e trovai quel ragazzo
dai capelli bronzei appoggiato al muro.
Ha
trigonometria con Bella? Questa ragazza non mi convince! Lo guardai male
Che
fiducia
che hai in me signorino. Gli risposi
mentalmente. Lui sgranò gli occhi.
- Sorpreso? – gli
domandai, lui non rispose ed io me
ne andai. (*____* faccia del ragazzo) feci un sorrisino e mi diressi
verso la
mia prossima lezione.
Nota dell'autrice: sono riuscita a levare le scritte!^____^ spero vi piaccia anke qst capitolo!