A
True Word
“With pure innocence in heart she
walks
through the woods
Her long coat embraces her like raven wings.
Cold steel in her hands, a red thin trace
Follows her steps through the snow.
In this cold world of hypocrisy she’s a true word.”
Atlantis
«Uno in
meno alla nostra comitiva di allegri scapoli»
sospirò
Paul, addentando un panino al prosciutto e iniziando a masticarlo
rumorosamente. «Ormai bastano gli occhi dolci di una bella
donna a far perdere
la testa…»
«Una donna
non Quileute» precisò Quil. «Ma comunque
niente male.»
Rivolse un gran
sorriso a Claire, sua inseparabile compagna, che
glielo restituì con candida timidezza. Jacob, comodamente
spaparanzato sul
divano sfondato, guardò prima l’uno poi
l’altra con aria affabile. Ora poteva capire
cosa legava così indissolubilmente Quil e Claire. Era un
legame che andava al
di là di qualunque parola, al di là di qualunque
relazione, era una catena che
non si sarebbe mai spezzata, una scintilla di fuoco che avrebbe
palpitato sotto
la più rigida crosta di ghiaccio. Definirla
‘adorazione’ era quasi un insulto. La
figlia di Weber… non sapeva nemmeno il suo nome di
battesimo, ma non importava:
non importava più nulla se non i suoi occhi sgranati nelle
tenebre, il suo
pianto silenzioso alle orecchie degli esseri umani… e quel
dannato vampiro che
per poco non aveva distrutto la sua ragione di vita. Era stato un vero
piacere
affondare le zanne nella sua carne e cancellare quel rischio.
E indimenticabile era
stato il momento in cui aveva guardato la
ragazza: piuttosto minuta, coi capelli chiari selvaggiamente
scarmigliati che
incorniciavano un’espressione a metà tra sollievo
e paura. I suoi occhi erano
bellissimi: grandi e ombreggiati da lunghe ciglia, con
l’iride di un’intensa
tonalità castana puntellata di seriche e turbinanti
screziature nere e
nocciola. Nell’istante in cui l’aveva vista, il
mondo attorno a Jacob si era
fatto di colpo radioso, fiabesco, variegato di morbidi fasci di luce
lunare e
ombre intrise di tenebrosa dolcezza. Per quel fuggevole attimo, ogni
cosa era
parsa splendida, meravigliosa. Perfetta.
“La
perfezione non esiste”… chi
è
quell’idiota che l’ha detto?
Jacob
sospirò, strappando un altro sorriso a Quil.
«E
così, ormai siamo in quattro: tu, io, Sam e Jared. Questo
testone di Paul invece è troppo affezionato alla vita
celibe…»
Paul finì
di masticare il panino e si affrettò a sbranarne un altro.
«Ho ancora un po’ di anni da vivere allo sbando,
tra ululati, sbronze e
baldoria. Intendo sposarmi il più tardi possibile.»
«Sempre che
trovi qualcuna che ti pigli…»
Jake…
Sì.
Piantala.
Cosa
c’è?
Ma
per
favore, vedi di tenere a bada i tuoi pensieri!
Su
Weber?
No,
su
Babbo Natale.
Quil era intento a
pattugliare il confine di Raven Hill, circa
quaranta chilometri più a nord, ma questo non gli impediva
di ascoltare i pensieri dell'amico. Imbarazzato, Jacob, che stava
ispezionando il settore a est
di La Push, chiuse gli occhi e si concentrò sul buio opaco
delle palpebre, ma
persino in quell’oscurità il ricordo di Weber
splendeva come la fiamma di una
candela.
Finché
pensi a lei in sé va bene. Il ringhio di Quil
gli rimbombò esasperato
nel cervello. Basta che non pensi ad altro.
Questo
contatto mentale sarà anche utile, ma certe volte
è davvero stressante. Non si
è al sicuro nemmeno nella propria testa…
Jake,
capisco che sia normale pensarci, ma cerca di tenere i pensieri
perversi
lontano dalla mente. Leah ti staccherebbe la testa a morsi se scoprisse
che razza
di maniaco sei diventato.
Jacob sbuffò. Lo scoprirà presto comunque.
Quil rispose con un sordo grugnito. Concentrati sul giro di pattuglia.
Certo, certo.
Sollevando il capo,
Jacob annusò l’aria. Sapeva di umido e
dolciastro, gli odori di un autunno che stava rapidamente stemperando
nell’inverno. Era stato pressappoco in quel periodo che, due
anni prima, lui e
Bella erano diventati amici.
Speravo
di
diventare qualcosa di più che un semplice amico, per
Bella… Amavo Bella e la
amo ancora adesso, sì, ma nulla resiste alla devastante
forza dell’imprinting.
Basta pensare a Sam e a Leah, a tutte le promesse che Sam si
è dovuto
rimangiare dopo aver conosciuto Emily.
Bella gli voleva
bene, sì, ma il suo affetto fraterno non era
nemmeno paragonabile al folle amore che nutriva per Edward. Lei aveva
qualcuno,
al suo fianco, un qualcuno che l’amava incondizionatamente,
mentre per Leah non
c’era stato nessuno, solo il vuoto grigio e freddo della
solitudine.
Sam non si è mai perdonato di averla abbandonata, sussurrarono i tristi pensieri di Quil. Ma non poteva fare altrimenti. L’amore per Emily era una storia ben diversa. Cosa faresti, se dovessi scegliere tra Bella e Weber?
Jacob
scrollò la lustra pelliccia, pensieroso. È
un aut-aut?
Sì.
In
tal
caso… Esitò.
Bella era Bella, la sua migliore amica, la ragazza con cui
aveva passato tanti bei momenti, la ragazza che amava. Weber alla fine
non era
che un’estranea, alla quale era prepotentemente legato
tramite l’imprinting.
Oh, l’imprinting… essere costretti ad amare
qualcuno era ripugnante, ma Jacob
non riusciva a trovare niente di deplorevole nella pazza adorazione per
Weber.
Questo
è
il punto, Jake. L’imprinting è la cosa
più meravigliosamente tremenda che ti
possa capitare. È un fardello pesantissimo, specie per degli
amanti della
libertà come i licantropi, ma se non avessi Claire sono
certo che morirei. Lei
è il mio piccolo sole. Io sono una pianta possente, ma ho
bisogno del suo
calore per continuare a vivere. In questo gelido mondo di ipocrisia,
lei è la
più veritiera delle parole.
Come
sei
poetico.
Stupido.
È
la stessa cosa che provi anche tu. Allora,
chi sceglieresti?
Weber, Weber!, urlava
il suo istinto di licantropo. Non fare il
cretino Jake, bisbigliava la parte razionale del suo cervello. Ami
Bella. La
ami per come la conosci. Tu questa Weber non sai nemmeno chi
è…
Chi
sceglieresti?
Jacob alzò
gli occhi al cielo. Le stelle scintillavano come
diamanti incastonati nell’onice nero. Era tutto
così dannatamente fulgido,
lassù. Fulgido come il momento in cui l’imprinting
era echeggiato nella sua
mente col suo rintocco dolce e metallico.
Sceglierei
Weber.
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Piuttosto breve come
capitolo. Il prossimo sarà nuovamente
incentrato sui cari vecchi Cullen :)
Ary: neanche a me
Jacob piaceva granché prima, ma dopo aver letto
metà Breaking Dawn (in inglese o.O) l’ho dovuto
riconsiderare ^^ grazie per la
puntualissima recensione