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Autore: Mercury_3_2_93_    25/10/2014    4 recensioni
A causa di un incidente Azzurra scopre che Rosa è sua sorella, cosa farà da quel momento in poi ?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sister’s Capitolo III

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Era ormai passata quasi più di una settimana, e il medico aveva dato il permesso a Rosa di poter tornare a casa, ma Azzurra non aveva preso bene la cosa.
<< Ma sei sicuro ? E se è troppo presto per lei ? Magari ha ancora bisogno di cure e riposo >>.
L’uomo sospirò infastidito.
<< Ti ho già detto che le cure e il riposo di cui ha bisogno Rosa si possono effettuare a casa, dovrà fare dei controlli si.. Ma a casa può tornarci >>.
Disse con decisione il dottore.
<< Ma guarda questo >>.
Sussurrò Azzurra facendosi sentire dal dottore.
<< So quello che faccio è il mio lavoro quindi prendi tua sore… >>
Azzurra sgranò gli occhi sentendo il dottore che stava per dire sorella, lo bloccò immediatamente poiché Rosa stava per avvicinarsi con la sedia a rotelle spinta da Suor Angela.
<< Dottore ? Per quando tempo devo restare su questa sedia >>.
L’uomo si liberò dalla stretta dell’altra ragazza e guardò Rosa.
<< Fin a quando non ti levo il gesso, te l’avevo già detto >>.
Rispose esasperato l’uomo.
<< Uff.. Sarà un vizio di famiglia scocciare il prossimo >>.
Concluse lui andandosene innervosito, Rosa guardò Azzurra  e Suor Angela.
<< Che voleva dire ? >>
<< Che troppo lavoro gli fa male.. Andiamo tesoro, torniamo a casa >>.
Disse Suor Angela spingendo la carrozzino e guardando Azzurra, questa sospirò pesantemente  camminò dietro alle due donne.
Azzurra poi prese il posto della suora così da poter spingere lei sua sorella.
***
Una volta rientrate in convento vennero accolte da Nina e Margherita.
<< Ciao Rosa, come ti senti ? >>
<< Meglio >>.
Rispose un po’ con voce stanca.
<< Gli antidolorifici ti fanno l’effetto sonnifero vero ? >>
Chiese poi Margherita osservandola bene.
<< Già.. Però li devo prendere per il dolore, e il gesso non so ancora quando lo leveranno.. Spero subito voglio tornare a camminare >>.
<< Già.. Ora vi lascio, vado a lavoro.. Buona giornata a tutte >>.
<< Ciao >>.
Dissero all’unisono le altre, Nina guardò Azzurra e sorrise.
<< Com’è il ruolo da sorellastra maggiore ? >>.
Chiese divertita.
<< Come ? >>
<< Nina bere alcol di prima mattina non ti fa bene >>.
Rispose Azzurra cercano di non metterla sotto con la sedia a rotelle della sorella.
<< Che voleva dire ? >>
<< Lasciala perdere. Sai che Nina è matta ahaha.. Forse si riferisce al fatto che dopo che ti ho donato tutto quel sangue ora siamo come sorelle perché ne hai molto del mio adesso >>.
Provò a dire Azzurra rimediando alla cosa che aveva detto l’amica, Suor Angela decise di spiegare alla ragazza che per il momento Rosa non sapeva niente.
<< Vieni con me >>.
L’aferrò per un braccio e la portò in disparte.
<< Beh, per fortuna non lo siamo.. Sorelle intendo >>.
Rispose Rosa cercando di portare lei la sua sedia, le piaceva rimanere indipendente, ma era un po’ difficile.
<< Aspetta, ti aiuto >>.
Provò a dire Azzurra avvicinandosi alla sorella e provando a spingerla lei, ma Rosa l’allontanò indignata.
<< Voglio fare da sola, non sono una malata terminale che non può fare nulla, non mi piace avere l’aiuto di nessuno.. Grazie comunque >>.
Le disse indignata facendo rattristire Azzurra.
<< Volevo solo darti una mano, io credo che di questo passo rimarrai qui a vita. Almeno che un miracolo non ti sposti da qui.. Non sai portarla >>
<< Perché tu ci riusciresti ? >>.
Chiese Rosa ironicamente, la sua vita era camminare non spingere una carrozzella.
<< No, probabilmente no. Per questo sarei felice di avere una mano da chiunque >>.
Anche dal tuo peggior nemico, avrebbe aggiunto Rosa.
<< Va bene, Azzurra aiutami per favore >>.
Non sapeva quando le costava dire quelle parole, ma doveva ammettere che un aiuto le serviva a tutti i costi.
Finalmente Azzurra sorrise e accompagnò Rosa nella loro camera, l’aiutò anche a stendersi sul letto.
<< Se desideri qualcosa chiamami pure >>.
<< Desidero.. Un servo migliore >>.
Sussurrò Rosa sbuffando infastidita.
<< Se vuoi rimanere per tutta la vita qui a letto a me non interessa >>.
Azzurra cercava di mantenersi composta, ma davvero le era difficile non volerla picchiare, del resto però questa situazione difficile nel loro rapporto l’aveva voluto anche lei.
<< Va bene.. Ti faccio Sapere >>.
Rispose alla fine Rosa convincendosi che un aiuto le serviva, almeno fino a quando non sarebbe tornata a camminare sulle sue gambe.
Azzurra annuì fiera di se e se ne andò dopo aver scritto il suo numero nel cellulare di Rosa.
Rimasta sola la più piccola iniziò a guardarsi attorno, in quella posizione senza far niente si annoiava a morte, avrebbe letto volentieri qualcosa ma non aveva con se nessun libro.
<< Per messo ? >>.
All’improvviso la voce insicura e calma di Alice fece capolino all’interno della stanza di Azzurra e Rosa.
<< Ciao >>.
Disse Rosa sorridendo e cercando di mettersi più in posizione seduta, l’altra entrò in camere e le si sedette accanto portava con se alcuni giornalini.
<< Ecco.. Ho pensato che ti saresti annoiata e quindi volevo darti alcuni fumetti di Osaka, è il mio preferito.. >>
<< Grazie, non dovevi disturbarti >>.
Rispose Rosa sorpresa dal gesto.
<< Non è un disturbo.. Vuoi che rimango un po’ con te ? Ho finito i compiti quindi non ho altro da fare >>.
Rosa sorrise annuendo, passare del tempo assieme a qualcuno le avrebbe fatto bene.
<< Sai Azzurra sembrava distrutta il giorno che hai fatto l’incidente, credo si sentisse in colpa >>.
Disse poi Alice dopo un breve momento di silenzio che era caduto tra le due, Rosa la guardò sopresa.
<< Sul serio ? >>
< Si, perché stavate litigando un attimo prima e poi tu.. Insomma immagino che anche io avrei pensato che fosse stata colpa mia in quel momento al posto di Azzurra >.
Rispose Alice.
<< E poi lei è preoccupata anche perché siete… Amiche ? >>.
Stava per farsi sfuggire che erano sorelle, si morse la lingua prima di fare una cavolata perché Azzurra per il momento non voleva dire niente a Rosa e tutti avevano scelto di rispettare la cosa.
<< Amiche ? noi ? Diciamo più.. Nemiche/Amiche, forse è meglio come concetto >>.
Disse poi Rosa sorridendo appena.
Alice annuì tirando un sospiro di sollievo, doveva stare ben attenta a quello che diceva e imparare a parlare di meno.
Ripiombò il silenzio nella stanza che venne poi subito interrotto dall’arrivo del piccolo Davide.
<< Rosa ciao come stai ? >>
Chiese subito il bambino salendo sul letto.
<< Molto meglio >>.
Rispose sorridendo la ragazza e spazzolando i capelli del bambino.
<< Hanno detto i grandi che ti sarai fatta molto male ? >>
<< Si, ho sentito molto dolore, ma ora sto bene. E non vedo l’ora di tornare a camminare sulle mie gambe, è noioso essere aiutati da tutti senza poter fare da solo.. Però è anche vero che è bello essere un po’ coccolati e viziati >>.
Disse Rosa sorridendo e poi guardando la sedia.
<< Dovrò imparare a spingerla da sola.. Chissà forse Achille potrà darmi una lezione privata >>.
Alice e Davide si misero a ridere, poi decisero di lasciare   Rosa che una volta rimasta sola iniziò a leggere alcune pagine di uno dei fumetti portatagli da Alice, erano belli davvero.
Quando si sentì stanca si mise a dormire.
***
Azzurra stava preparando uno spuntino per Davide quando venne raggiunta da quest’ultimo e da Alice.
<< Rosa sembra stare meglio >>.
Disse Alice sorprendendo Azzurra.
<< Si.. Davide ecco la merenda, vai a mangiare di la >>.
Disse lei porgendo il tramezzino e il succo di frutto al bambino, Davide obbedì.
<< Per caso hai detto qualcosa ? >>.
Chiese Azzurra in un sussurro, il bambino non sapeva niente che lei e Rosa erano sorelle, anche perché sicuramente nella sua innocenza poteva dire o farsi scappare qualcosa avanti a Rosa e quindi sarebbe scoppiato il putiferio.
<< No, sono stata attenta.. ma perché non le dici la verità ? >>
<< Beh.. Voglio aspettare un po’ >>.
Rispose Azzurra.
<< Non è facile >>.
Aggiunse grattandosi la tempia, Alice annuì mentre vide Guido avvicinarsi al piccolo Davide.
<< C’è Guido >>.
Disse andandosene e lasciando Azzurra da sola, lei sorrise vedendolo parlare con il figlio.
<< Ehi >>
<< Ehi.. Sono stato da Rosa, ma dormiva >>.
Disse Guido fissando la sua ex, questa annuì avvicinandosi all’uomo.
<< Suor Angela dice che per quella cosa non devi metterci tanto come ha fatto lei >>.
Disse Guido riferendosi alla cosa che erano sorelle.
<< Voglio aspettare.. >>
<< Quando tempo ? >>.
Azzurra non seppe dare una risposta, lo fece Guido per lei.
<< Facciamo così.. Quando leverà il gesso le dirai tutta la verità >>.
Azzurra sorrise.
<< Sai sempre trovare una soluzione ai miei problemi. Grazie >>.
Anche Guido le sorrise mentre Azzurra si allontanava da lui, avvolte si chiedeva ancora come aveva fatto a farsi scappare il suo amore, si chiedeva perché era stata così tanto sciocca.
In silenzio aprì la porta della sua stanza e vide Rosa dormire con le mani congiunte in grembo mentre stringeva un fumetto, roteò gli occhi pensando che sembrava un cadavere in quella pozione e fece il segno della corna a terra, poi le tolse con calma il giornalino facendo attenzione a non svegliarla.
Poi si mise nel suo letto, osservandola bene le assomigliava molto, e pensandoci con più lucidità avevano molto in comune.
<< Sarò una sorella maggiore migliore.. Te lo prometto, anche se stai dormendo e non mi senti ora >>.
Disse Azzurra sentendo dentro di se crescere un senso di protezione nei confronti della ragazza, era sua sorella e le sarebbe stata accanto sempre.
Da quel momento in poi non c’era più solo lei nel mondo, c’era anche Rosa sua sorella.
Azzurra afferrò la sua borsa e iniziò a cercare qualcosa, trovò una lettera tutta strappata e stropicciata che era stata risistemata alla peggio con del nastro adesivo.
La lettera era quella che Rosa le aveva lasciato il giorno del suo compleanno con scritto ‘’ Ti voglio bene ‘’, quando lei stupidamente per un piccolo errore le aveva detto cose che Azzurra non voleva neanche ricordare, il giorno dopo era andata da Rosa per ridare indietro quella lettera fatta con affetto per lei, non aspettandosi di certo che la più piccola la strappasse avanti ai suoi occhi dicendole che ormai non valeva più a nulla.
Poco dopo non capendo neanche lei il motivo la riprese e cercò di ricomporre la lettera, era stato il primo regalo più bello di sua sorella, anche se all’epoca non sapeva la verità.
Era stato tenero da parte di Rosa fare una cosa del genere per lei sapendo che il giorno prima aveva detto a Rosa che l’unica cosa che avrebbe voluto per i suoi compleanni sarebbe stato proprio una lettera con un regalo ovviamente.
Azzurra sentendo un fruscio al letto accanto al suo rimise la lettera in borsa, di certo non voleva dire a Rosa che l’aveva conservata.
<< Mh ? Azzurra >>
<< Ehi ti sei svegliata, hai bisogno di qualcosa ? >>
Rosa si guardò confusa attorno a se, poi vide la sedia a rotelle.
<< Vorrei fare una passeggiata.. Mi.. Mi aiuteresti ? >>
Le chiese titubante, non avrebbe voluto ma sapere che Azzurra si era tanto preoccupata per lei e che comunque poteva fare poco, avrebbe approfittato solo per un po’ della gentilezza strana di Azzurra.
<< Certo >>.
Disse subito la più grande andando a prendere la sedia e avvicinandola al letto, nel frattempo Rosa si era messa seduta e appoggiando a terra il piede che non le faceva male e stando attenta alla gamba sinistra che era rotta, Rosa riuscì a sedersi da sola su quell’affare.
<< Non è complicato >>.
<< Certo, imparerò anche a spingerla.. Non vorrei chiederti mai di accompagnarmi anche in bagno >>.
Azzurra rise scuotendo la testa e uscendo con Rosa dalla stanza.
<< Suor Angela e Suor Costanza >>.
<< Ragazze ciao.. Rosa come ti senti ? >>.
Chiesero le due donne avvicinandosi la piccolo quadretto famigliare, era bello vederle insieme finalmente.
<< Bene, stavo per fare una passeggiata >>.
Rispose lei sorridendo, Azzurra annuì dicendo che sarebbe andata con lei.
<< E’ bello vedervi finalmente andare d’accordo >>.
Azzardò a dire Suor Costanza.
<< Bene, noi andremo >>.
Disse ad alta voce Suor Lucia, non aveva ancora riferito alla madre superiora che Rosa non sapeva ancora della parentela con Azzurra.
<< Guido non è qui ? >>.
Chiese poi Rosa guardando l’altra ragazza.
<< Prima è venuto a trovarti ma tu dormivi >>.
<< Oh cavolo.. Perché non mi ha svegliata ? >>
Chiese delusa Rosa.
<< Forse è scappato via perché russavi >>.
Scherzò azzurra beccandosi un occhiataccia dalla sorella.
<< Ah-Ah che simpatica ! Io non russo >>.
Disse indignata la più piccola ed incrociando le braccia al petto.
<< Vuoi sederti a terra ? >>
Chiese Azzurra indicandole un grande albero che vi era fuori nel giardinetto del convento, l’erbetta fresca sotto di  loro aveva alcune gocce di rugiada sulle foglie.
<< Si, sai che da piccola mi piaceva sedermi sull’erba ? >>.
Disse Rosa lasciandosi sfuggire qualche confidenza, avvolte si chiedeva perché non andavano quasi mai d’accordo, quando erano insieme riusciva a dirle tante cose.
<< Anche a me, da piccola mi sedevo sempre fuori sull’erba.. Era come poter essere libera e io ero sempre chiusa in casa da sola.. il giardino per fortuna era enorme e quindi sembrava di poter essere lontana dalle mura domestiche >>.
Disse Azzurra aiutando Rosa e notando Guido che le stava raggiungendo.
<< Vado dentro.. Tanto non sei sola >>.
Rosa guardò prima Azzurra e poi Guido sorridendogli.
Rimasti soli Rosa lo baciò sulla guancia.
<< Mi hai fatto prendere un colpo sai ? >>
<< mi Spiace, quella macchina non l’avevo vista e..  >>.
<< Devo parlarti >>.
Disse Guido interrompendo la sua ragazza, lei annuì confusa e curiosa di sapere cosa avesse da dirle Guido.
***
Azzurra aveva appena finito di bere quando vide Guido rientrare dentro al convento con il viso affranto dal dolore.
<< Ehi e Rosa ? >>
<< E’ voluta rimanere fuori >>.
Rispose lui.
<< Vado da lei allora >>.
Disse Azzurra guardandolo confusa, sembrava triste e non capiva il perché, se parlare con sua sorella l’aveva rattristito era successo qualcosa.
Dal canto suo quando Azzurra vide Rosa in preda alle lacrime si dimenticò quasi del tutto di Guido e s’inginocchiò di fronte a lei.
<< Rosa che hai ? Perché stai piangendo, senti dolore.. Vuo.. >>
<< Guido mi ha lasciata >>.
Disse la più piccola frenando il vagone di domande che l’altra le stava facendo.
Azzurra rimase senza parole.
<< Perché ? >>
Le chiese con calma.
<< Perché ? Vuoi sapere perché ? Beh lui dice che non vuole mentirmi più che se prova qualcosa per me è affetto ma non è amore, non è lo stesso amore che provo io per lui.. Dice che voleva lasciarmi poi c’è stato l’incidente e non l’ha fatto più.. Lui ama te, per questo non vuole più mentirmi >>.
Concluse Rosa guardando Azzurra che era già scattata in piedi.
<< Dove vai ? >>
<< Vado. Lo ammazzo. E torno >>.
Rispose con rabbia lasciando Rosa li da sola e ancora in preda alle lacrime.
Trovare Guido non era stato difficile, perché era rimasto dove lo aveva lasciato prima in cucina mente beveva dell’acqua.
<< Guido >>.
Sentendo l’urlo l’uomo si girò di scatto e vide Azzurra piena di rabbia avvicinarsi a lui.
<< Perché hai fatto piangere Rosa ? Perché l’hai lasciata proprio ora ? >>
<< Perché ho capito che ti amo e che non amerò mai lei, per quando ci ho provato.. Lei era diversa da te ma i tuoi difetti i tuoi mille difetti io li amo uno ad uno.. E non riesco più a far finta di nulla >>.
Rispose afferrandole le mani, Azzurra si allontanò.
<< Ascoltami, devo sapere cosa provi per me >>
<< Io sto con Dario >>.
Disse con calma lei.
<< Non è questo che volevo sapere.. Mi ami ? >>.
Azzurra rimase in silenzio ora era più calma, cosa provava lei per lui ? Era davvero arrivato quel giorno che doveva fare i conti con il suo cuore ? Beh avrebbe detto quello che pensava davvero.
<< Mi spiace.. Ora devo pensare a recuperare il rapporto con Rosa e non voglio che tu ostacoli tutto >>.
<< Ma.. >>
<< Se io e te torniamo insieme lei mi odierebbe per sempre e neanche sapere che siamo sorelle aggiusterebbe la cosa.. Io sono sicura che prima o poi avrai la risposta che desideri, mentirei se ti dicessi di no.. Che non ti amo, ma se saprai aspettare un giorno ne potremmo parlare.. Ora no, ti prego non rovinare le cose.. Lasciamole così come sono per il momento.. Mi spiace Guido >>.
<< Quindi ora per te è importante di più il rapporto che hai con Rosa >>.
Concluse lui, la vide annuire e cercare di nascondere le sue lacrime, Azzurra se le asciugò con rabbia e si voltò mordendosi le labbra.
<< Devo andare da lei. Ci vediamo in giro >>.
Guido si sentì solo per la prima volta in tutta la sua vita dopo la morte di sua moglie, così tanto che neanche la voce di suo figlio che lo stava tirando per la mano riuscì a farlo distrarre dal dolore che provava in quel momento.

  
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