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Autore: Mew_vale    25/10/2014    6 recensioni
4 anni dopo il matrimonio tra Betty e Armando, in azienda ci sono dei ritorni, che comportano inevitabilmente nuove grane all' Ecomoda, ai suoi componenti e ai coniugi Mendoza.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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NUOVI PROBLEMI



CAP.21: Una brutta notizia per Nicola.



SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.
Aspetto con paura l’arrivo delle candidate per il posto di Natasha… Di sicuro ci saranno ragazze bellissime tra loro. Sto diventando paranoica, riguardo a questa faccenda! Mio marito in passato aveva la fama di playboy. Sì, oggi mi fido di Armando ma resta che è un uomo bellissimo, ancora desiderato e in più ha una moglie incinta che ora non può dargli ciò che agli uomini piace tanto e di gatte morte pronte ad approfittarne ce ne sono ovunque ti giri! Mi mangio la pellicina del pollice accomodata alla mia poltrona, quando sento mio marito urlare nel corridoio.

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI ARMANDO.
“BERTA! Ha chiamato gli altri dipendenti e dirigenti?”
“Lo sto facendo Dottor Armando…”
“Ma insomma, Armando Mendoza! Piantala di urlare o sarò costretto a ricoprire le pareti della sartoria con cartoni di uova per isolare il tuo vocione!”
“Ugo!? Fai come credi! NON E’ GIORNATA! Lo capisci?”
“Va bene Armando, ma sappi che tutte quelle uova saranno a spese dell’Ecomoda! No, anzi a tue spese!”
“UGO! SPARISCI!”
Stamattina sono molto alterato! Primo perché non riesco a spiegarmi lo stato d’animo di Betty, insiste a non dirmi nulla! E la situazione è peggiorata quando sono arrivato in azienda e ho appurato che a nessuno importa di far uscire la prossima collezione!
“Dottore, sono al telefono con Mariana.”
“Passamela!”

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARIANA.
Quando apro gli occhi, la prima cosa che vedo è l’amore fatto a persona. Ottavio si appoggia al braccio sinistro, e mi osserva. Chissà da quanto tempo è lì!
“Buongiorno…”
“Buongiorno, piccola…Dormito bene?”
“Mai così bene…Ma che ore sono?”
Chiedo, notando che il sole è alto nel cielo. Mi volto verso la radio sveglia e vedo che sono le…
“Le otto e un quarto?! Oh mio Dio, i miei capi mi ammazzeranno!”
Affermo, tutta trafelata mentre mi infilo la biancheria intima. Improvvisamente squilla il mio cellulare, mi chiamano dall’Ecomoda. Alzo gli occhi al cielo facendo il Segno della Croce, prima di rispondere.
“Pronto?”
“Mariana, sono Berta!”
Mi urla la mia amica, per cercare di farsi sentire. In sottofondo, per così dire visto che si distinguono benissimo, avverto le urla di Armando.
“Berta, accidenti il Dottor Armando è arrabbiato come una iena!! Amica mia, mi sono addormentata! Il fatto è che non ho dormito a casa mia, sono stata con Ottavio e chi si voleva più alzare! Berta, per favore cerca di placare l’ira di quella bestia di Armando mentre arrivo… Sarò lì in un attimo!”
“NO IN UN ATTIMO, IN UN BATTIBALENO!”
“S-Signor Armando?”
“Esatto, in persona! Il Vice Presidente dell’Ecomoda, alias Direttore Commerciale, alias azionista e per finire alias iena o bestia che dir si voglia, esatto?!”
“Dottor Armando… Non intendevo offenderla…”
“Ora, quando si sentirà appagata e avrà voglia di lasciare le braccia del suo amato, si deciderà a venire in ufficio o devo rispondere io al telefono?!”
“Arrivo subito Dottor Armando!”
Credo non mi abbia sentito, perché ha sbattuto il telefono. Che Dio mi aiuti!

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARCELLA.
Sento uno squillo in lontananza, e non capisco se sia nel mio sogno o nella realtà. Apro piano piano gli occhi e me li stropiccio, mentre quel suono continua a ronzarmi nelle orecchie. Ho passato la mia prima notte accanto a Michel, come una coppia! Ed è stata bellissima!
“Marce… Rispondi al telefono…”
Mi dice Michel, con la voce impastata prima di girarsi dall’altra parte.
“Pronto?”
“Ehm…Signora Marcella? Sono Berta, la chiamo dall’Ecomoda. La chiamo per conto del Dottor Armando, che è qui di fronte a me ed è molto alterato.”
“Ma che ore sono?”
Chiedo ancora confusa.
“Esattamente le otto e diciotto minuti, Signora.”
“Come?!”
Chiedo, balzando seduta.
“Marcella? Sono Armando. Mi stavo chiedendo se intendi onorarci della tua presenza, quest’oggi in azienda!”
Mi domanda Armando, con tono irato.
“Armando, perdonami ma non ho sentito la sveglia! Sarò lì il prima possibile!”
“No, ma fai con calma! TANTO QUI TUTTI SE LA PRENDONO COMODA STAMATTNA!”
Mi strilla, prima di buttarmi il telefono in faccia. Non è cambiato per niente, insopportabile era e insopportabile è rimasto. Grazie al cielo è toccato a un’altra!
“Insomma, che diavolo aveva Armando da strillare così per un po’ di ritardo? Sei anche un’azionista!”
“E’ sempre il mio lavoro Michel, e siamo vicino a due sfilate importanti… Ho degli impegni precisi…”
“Ho capito, ma potrebbe darsi anche una regolata!”
“Oramai noi dell’Ecomoda ci siamo abituati a sentirlo!”
Gli dico per poi stampargli un bacio sulle labbra. Sto per dirigermi i bagno, ma lui mi ferma.
“Dove vai amore mio…”
“Michel, sono in ritardassimo… Se non mi lasci andare le grida di Armando, le sentirai da qui, senza bisogno del telefono!”
“Per stavolta ti lascio andare, ma dovrò dire due paroline ad Armando, per come si rivolge a te!”

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARIO.
“Sandra! Non trovo la mia giacca blu!”
“Nell’anta a destra amore! Sbrigiamoci, oddio Armando ci ammazzerà!”
Stamattina ci siamo presi a letto poiché ieri sera abbiamo festeggiato fino a tardi l’arrivo del risultato del test! Ora siamo tutti trafelati, cercando di fare prima possibile poiché sono già le otto e mezzo. Mentre saltello e mi infilo i calzini, riesco a afferrare il ricevitore del telefono e lo fermo tra l’orecchio e la spalla per poter allacciarmi le scarpe.
“Pronto? Chi parla?”
“SECONDO TE CHI PUO’ ESSERE! Calderon, si può sapere, dove vi siete cacciati tu e la tua fidanzata?!”
“Armando, calmati ti prego! Ci siamo presi tardi a letto!”
“Sì, questo lo avevo intuito! O mi credi proprio stupido?! Calderon, ti ricordo che il tuo ruolo in Ecomoda è di occuparti del progetto di franchising, tra cui intrattenere i rapporti tra l’Ecomoda e l’estero. E TI RICORDO CHE NON MI HAI ANCORA CONSEGNATO LA LISTA DEGLI INVITATI ESTERI ALLA SFILATA! Pensi di farlo dormendo?!”
“Armando, sei troppo tragico! Mancano ancora diverse settimane alla sfilata! Ti assicuro che al massimo domani te la consegnerò, parola di scout!”
“No domani, la voglio per le diciotto di oggi! Si può sapere perché non vi siete alzati a un’ora cristiana?!”
“Ieri sono arrivati i risultati del test Armando, e siamo usciti per festeggiare! Così siamo rientrati tardi e il resto perdonami ma non te lo racconto, quindi non insistere!”
“Calderon, MA COSA VUOI CHE ME NE FREGA! Vi voglio in azienda tra cinque minuti!”
“Ricevuto capo! Ma non vuoi sapere il risultato del test? Pronto?”
Mi rendo conto che ha sbattuto il telefono.
“Mamma mia che caratteraccio!”

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI SOFIA.
Apro gli occhi sentendo le grida dei miei figli che picchiano sulla porta. Ma che hanno da urlare così presto? Mi volto verso il comodino e vedo che sono da poco passate le otto e mezzo. Balzo giù dal letto e sveglio Fabian, che dorme accanto a me.
“Svegliati, dai! Faremo tardi al lavoro!”
“Perché, che ore sono?”
“Le otto e mezzo passate!”
“Che cosa?!”
Quando Fabian si è infilato i suoi vestiti, apro la porta consapevole del fatto che dietro ci sono i miei due figli. Quando apro, i due si soffermano a guardare Fabian il quale agita la mano. Loro rispondono all’unisono, senza prestargli troppa attenzione.
“Mamma, abbiamo perso lo scuolabus!”
“Non preoccupatevi, vi porto a scuola io! Vi preparo una cosa veloce per colazione!”
Improvvisamente squilla il telefono e chiedo a Fabian di rispondere. Non posso occuparmi anche di quello! Mentre lavoro in cucina, sento cosa dice Fabian.
“Pronto, con chi parlo?... No, è evidente che non sono Sofia! Si calmi signore… Posso sapere chi è lei? Armando Mendoza…”
Dice Fabian rivolgendosi verso di me. Santo cielo, quella bestia del Signor Armando! Io afferro il ricevitore, quindi Fabian passa a occuparsi della cucina.
“Pronto, signor Armando?”
“INSOMMA SOFIA! Che fine ha fatto stamattina?! Non mi risulta che avesse delle ferie!”
“No Dottore, non le ho infatti…. Sono desolata ma… La porta di casa non si apriva e sono rimasta bloccata!”
“SOFIA, DANNAZIONE! NON MI PRENDA IN GIRO! Quanto pensa di impiegarci ancora per venire qui? O desidera la mattinata libera?”
“No Signor Armando, sarò subito lì. Mi scusi.”
Mamma mia, sarà una giornata infernale oggi! Fabian mi chiede chi è il pazzo che strilla così!
“Armando Mendoza, è uno dei soci di maggioranza dell’Ecomoda, il Vice Presidente e il Direttore Commerciale.”
“E non avete ancora pensato di regalargli un corso di yoga, un rifornimento di camomilla? Come fate a sopportarlo?”
“Non me ne parlare!”

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI FREDDY.
La mia principessa è incinta, io sto per diventare papà! E’ vero che in un certo senso già lo sono perché considero Jimmy come mio figlio, ma questo avrà proprio il mio sangue. Dopo aver mandato Jimmy a scuola, non abbiamo resistito e siamo tornati sotto le coperte per concederci qualche altro attimo di tranquillità senza accorgerci dell’ora, fin quando non ha squillato il telefono e ho risposto di corsa.
“Freddy. Le faccio una domanda semplicissima… Sa che ore sono?”
“Le nove meno un quarto Signore…”
“ESATTAMENTE! E PERCHE’ LEI E ANNAMARIA NON SIETE IN AZIENDA?!”
“Dottore, siamo mortificati! Il fatto è che ieri sera siamo usciti a festeggiare un lieto evento…”
“Oh, sì! A QUANTO PARE IERI SERA TUTTI SE LA SONO SPASSATA TRANNE ME E BETTY! Non mi frega un tubo di cosa ha fatto ieri sera Freddy, MUOVETEVI! E quando arrivate vi aspetto nella sala del consiglio!”
Mi urla contro, prima di sbattere il telefono.
“Era il Signor Armando?”
“Sì, mia principessa, credo si sia sentito! Mi ha portato via un orecchio!”
“Freddy!! Ci licenzierà, proprio ora che sono incinta!”

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI PATRIZIA.
“NICOLA! SVEGLIA!!”
Gli urlo, mentre mi aggiro per casa ancora senza scarpe e con i capelli bagnati. Ieri sera abbiamo bevuto abbastanza, anche se quello che ci è andato giù pesantemente è stato Nicola. Alla fine ho dovuto caricarlo su un taxi e portarlo a casa mia, siccome non so dove lui abiti! Arrivati qui, è crollato come un pero sul letto e io ho dormito sul divano letto. Quando ho aperto gli occhi, erano le otto e mezzo, ho provato a chiamare Nicola in ogni modo e, finalmente, solo ora sembra reagire. Apre gli occhi a fatica, e mi sembra confuso.
“Patrizia?”
“Esatto Nicola! Muoviti presto, sono le nove meno dieci! E lavati la faccia, non puoi venire in ufficio con quella cera!”
“Ma che è successo? Perché solo nel tuo appartamento?”
Non faccio a tempo a rispondere alla sua domanda, perché squilla il telefono.
“Pronto!”
“PATRIZIA FERNANDEZ, VOLA IMMEDIATAMENTE QUI ALL’ECOMODA!!”
“Armando, non strillare ti prego!”
“Non strillare?! MI DICI DI NON STRILLARE?! Tu ti sei presa una giornata di ferie non autorizzata ed io non dovrei strillare?!”
“Armando, non mi sono per niente presa una giornata libera senza permesso! Mi sono semplicemente addormentata, e stiamo uscendo da casa in questo momento!”
“Stiamo? Stiamo chi?”
“Ehm… Io e Nicola Mora!”
“Nicola è da te? Di mattina presto?”
“Sì Armando, ma non per quello che pensi tu! Ieri sera siamo usciti a cena e ha bevuto troppo…”
“Ecco perché non rispondeva a casa sua né al cellulare… Patrizia, fallo alzare e vi voglio vedere qui in azienda IMMEDITAMENTE! E farete i conti con me!”
“Va bene Armando…” – dico, prima di non sentire più nulla. Fisso il telefono dicendo: - “Odioso, c’è modo e modo!”

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BERTA.
Per tutto il tempo, non ho fatto altro che osservare con paura il Dottor Armando limitandomi a dire “si Dottore”, “faccio subito Dottore”. Oggi è davvero incavolato! Ma a cosa sarà dovuto questo esodo di massa del personale amministrativo? Dalle telefonate, sono riuscita a carpire qualcosa e ho scoperto che Nicola era a casa della bionda finta! Quella era l’ultima telefonata. Si sta allontanando con faccia scura quando gli chiedo:
“Dottore? Si è sfogato a sufficienza per oggi?”
Lui mi rivolge un’occhiataccia e mi ordina di mandare tutti i ritardatari da lui in sala riunioni appena saranno arrivati. Che Dio ci protegga da lui oggi!

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.
Mio marito ha urlato fino a poco fa, al telefono con tutta la gente che non si è ancora presentata al lavoro, e non ha tutti i torti! Abbiamo un’azienda da mandare avanti, e si concedono il lusso di prendersi la giornata libera! Quando entra nel mio ufficio, si accomoda sul divano.
“Allora, perché nessuno viene a lavorare oggi?”
“A quanto pare hanno fatto tutti quanti tardi perché ieri sera hanno festeggiato chi una cosa, chi l’altra! Pensa un po’! Ma appena arrivano mi sentono, sono già convocati tutti in sala del consiglio con Gutierrez.”
Rispondo a mio marito con un cenno del capo e con un mugugnino.
“Insomma, si può sapere cos’hai?”
“Niente Armando, tel’ho già detto.”
Mio marito ignora la mia ennesima risposta, simile alle altre cento che gli do da ieri sera.
“Sai cos’ha fatto Nicola? Ha passato la notte dalla bionda finta!”
Osservo mio marito, allibita.
“Che cosa?!”
“Esatto, a casa sua non rispondeva, e quando ho chiamato Patrizia mi ha detto che Nicola stava lì!”
“Ma no! Perché Nicola deve sempre mettersi nei guai? Quella donna sarà in grado di portargli la stessa serenità di cui è stata portatrice Natasha!”
Bussano alla porta, e dopo che ho detto “avanti” si affaccia Berta. Ci informa che alcuni dei ritardatari, sono arrivati. Dopo pochi minuti arrivano tutti quindi ci spostiamo in sala riunioni, Gutierrez è già arrivato e sta tenendo la sua arringa. Notiamo che mancano Nicola e Patrizia. Quando entriamo con espressioni severe, notiamo tutte le loro facce colpevoli. Mio marito inizia subito a innervosirsi.
“SI PUO’ SAPERE PERCHE’ ARRIVATE A QUEST’ORA?! E Nicola e Patrizia dove diavolo sono?”
“Dottor Armando… Ci dispiace immensamente per il ritardo… Per quanto riguarda Patrizia e il Dottor Mora, non sappiamo dove siano.”
Afferma docile, Annamaria.
“Armando, scusaci. Non si ripeterà più!”
“Mi sembra il minimo, Calderon! Non siete mica pagati per dormire, o per assentarvi a vostro piacimento!”
“Armando, non lo abbiamo di certo fatto apposta e non ci siamo messi d’accordo!”
“Marcella, osi dirmi che sono in torto? Che mi sto arrabbiando per nulla?!”
“Non dico che tu abbia torto Armando, ma adesso siamo qui quindi puoi smettere di urlare!”
“Dottor Gutierrez, cosa dovremmo fare?”
Intervengo, per frenare la discussione prima che degeneri.
“Applicare la solita punizione, la sottrazione di un giorno di stipendio!”

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI NICOLA.
E’ ridicolo essersi addormentati nel letto di una donna come Patrizia! Ma forse è meglio così, la mia vita di recente è già stata fin troppo rumorosa. E credo che la situazione stia per peggiorare… Quando parcheggio di fronte all’Ecomoda, vedo Natasha.
“Che ci fa quella, qui?”
“Non lo so Patrizia…”
Quando smontiamo, si avvicina con passo da combattente.
“Perché sei arrivato con quella?!”
“Si calmi signorina! E poi non capisco cosa ci fa ancora qui, visto che non ci lavora più!”
“Ragazze, calmiamoci! Natasha, non devo più giustificare niente a te! Detto questo, cosa ci fai qui?”
“Devo parlarti Nicola!”
“E’ un brutto momento Natasha, sono in ritardo! E poi non ti ascolterei!”
Le dico, mentre mi avvio con Patrizia verso l’entrata. Lei mi ferma per un braccio ma io mi divincolo.
“NO, NICOLA ASCOLTAMI TI PREGO! Io sono incinta!”
Di colpo ci immobilizziamo. Che cosa ha detto?
“Che cosa?”
“Aspetto un figlio.”
“Ah sì? E come fa a dimostrare che è di Nicola e non di quell’altro, emh, come si chiama?”
“Tommaso.”
Suggerisco a Patrizia.
“Tommaso, esatto.”
“MA LEI DI COSA S’IMPICCIA, BIONDA FINTA FICCANASO!!”
“Natasha, calmati! Io non ti credo…”
“Nicola come puoi dire questo…”
“Non ti credo!”
Le dico, per poi entrare in Ecomoda seguito la Patrizia. Natasha viene bloccata da Wilson, quindi non può seguirmi.

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI PATRIZIA.
Non posso credere che quella pazza si sia inventata una cosa simile per riprendersi Nicola! Quando saliamo al secondo piano, vediamo tutti uscire dalla sala riunioni e mi chiedo cosa sia successo. Mentre vedo Armando marciare verso di noi con aria arrabbiata, Nicola gli passa oltre, entrando nel suo ufficio e sbattendo la porta.
“NICOLA!”
“Armando, non è il momento, lascialo in pace!”
“Che cosa, Patrizia?! Ti tendi conto che sei arrivata in ufficio alle nove e mezza?!”
“Lo so Armando, tel’ho detto che mi sono addormentata!”
“E ti permetti di darmi ordini?!”
“Armando, ti ho solo chiesto di lasciare in pace Nicola, in questo momento! Ma dimmi una cosa, cos’è successo? Come mai siete usciti tutti dalla sala riunioni?”
“Vuoi sapere perché? Quest’oggi tutti voi avete indetto uno sciopero, perché quando siamo arrivati, alle otto, io e Betty non abbiamo trovano nessuno se non Berta, Ines, Gutierrez e Ugo Lombardi!”
“Ah, non ne avevo idea Armando…”
Vedo Betty allontanarsi per raggiungere Nicola nel suo ufficio.

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI NICOLA.
Non posso credere che sia la realtà… Natasha non può essere incinta, è senza dubbio una sua macchinazione! E se lo è, non lo è di me! L’entrata di Betty, mi distoglie dai miei pensieri.
“Nicola, si può sapere perché hai dormito con Patrizia? Che cosa ti passa per la testa, lo sai che lei ti porterà altri problemi!”
“Non ho dormito con Patrizia, ho dormito da Patrizia. Il che è diverso!”
“La frequenti ancora?”
“Betty, in questo momento, questo è il più insignificante dei miei problemi!”
“Nicola ma che è successo? Sei sconvolto…”
“Sapevi che Natasha era qui sotto ad aspettarmi?”
“Ha avuto il coraggio di tornare qui?!”
“Esatto…”
“E cosa voleva?”
“Rovinarmi la vita. Ha detto di essere incinta.”
Vedo Betty sbiancare completamente.
“Che cosa?”
“Così ha detto lei…”
“Non ci credi?”
“Onestamente? No. Io sono sempre stato molto scrupoloso! E poi ricordati che fino a poco tempo fa, stava con Tommaso, ci è tornata insieme per un mese!”
“Sarebbe una bugia veramente stupida, un’esagerazione!”
“Bhe, ha dimostrato di non essere troppo normale e moderata, negli ultimi tempi!”
“Nicola, devi scoprire se è vero o no…”
Vede che sono sconvolto quindi mi abbraccia. Restiamo nel mio ufficio a parlare per un bel po’.

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.
Spero per Natasha che il suo non sia un tranello, che non voglia incastrare Nicola sennò, la distruggo con le mie mani! Nicola è rimasto veramente sconvolto, e non mi è sembrato il caso di approfondire il discorso bionda finta. Quando abbandono il suo ufficio, vedo che le candidate per sostituite quella pazza sono già arrivate, e Armando sta parlando con alcune di loro.

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI ARMANDO.
Quest’azienda si sta trasformando in un teatro di commedie e drammi! Vorrei proprio sapere cosa è successo a Nicola. Mia moglie è entrata nel suo ufficio diverso tempo fa e stanno discutendo a porte chiuse. Mentre passo in corridoio, tre ragazze che devono sostenere il colloquio per rimpiazzare la segretaria di Gabriella e Kenneth, mi fermano.
“Scusaci, tu lavori qui?”
“Esattamente, sono Armando Mendoza. Vice Presidente e Direttore Commerciale.”
“Non potresti fare qualcosa per noi?”
Mi chiede quella, ammiccando e giocherellando con i capelli. Io mantengo un tono più distaccato possibile, da molto tempo questi giochetti non assortiscono alcun effetto su di me, salvo che non sia la mia Betty a farli!
“Mi dispiace, niente favoritismi. Del personale si occupa il Dottor Gutierrez, vi farà lui i colloqui.”
“Ma che peccato…”
“Ma sei sposato?”
Mi chiede un’altra ragazza, toccandomi la mano sinistra che io ritraggo immediatamente. Betty spunta dal nulla e fredda queste tipe.
“Signorine, se siete qui per cercare lavoro come segretaria potete accomodarvi e attendere di essere esaminate, altrimenti quella è la porta! Questa non è un’agenzia matrimoniale, in cui si viene per trovare marito! Tanto più che il signor Mendoza è già sposato, come avete potuto constatare!”
Taglia mia moglie. Prima di andare nel suo ufficio, mi lancia un’occhiataccia. Ora basta, voglio vederci chiaro! La seguo, e quando entro nel suo ufficio la trovo seduta sul divano che si tormenta la pellicina del pollice.
“Si può sapere cosa ti è preso? Ora mi spieghi cos’hai, mostro! E’ da ieri sera che porti il muso lungo!”
“Armando… E’ per la lettura di carte che mi ha fatto Mariana!”
“Sentiamo, cos’ha detto?”
Le chiedo, sedendomi accanto a lei.
“Che qualcuno s’intrometterà tra di noi…”
Scoppio a ridere a quest’affermazione. Ma come potrebbe mai essere possibile? Io amo Betty, da morire! Lei ama me. Escludo categoricamente che una cosa del genere possa avvenire!
“Amore mio, ma come puoi credere a una cosa del genere? E’ impossibile che ciò avvenga… Per quello hai smorzato così quelle ragazze?”
Lei si alza, e inizia a vagare per l’ufficio.
“Io non sopportavo come si rivolgevano a te, come se fossero delle cagne in calore! Non potresti fare qualcosa per noi?, Ma sei sposato?, Ma che peccato!.”
Dice lei, imitando le loro voci. Io sorrido mentre la vedo così arrabbiata e gelosa!
“Mostro, amore mio… Quelle tipe possono fare le galline quanto vogliono! Io sono sposato e innamorato! E da me, tutte le altre donne non avranno mai nulla, hai capito?”
Le chiedo, accarezzandole una gota. Quando fa cenno di sì col capo, ci baciamo dolcemente.
“So che Mariana ci ha sempre azzeccato. Ha predetto che sarei diventato presidente, che l’azienda avrebbe navigato in cattive acque, che io avrei cambiato la vita a te e tu a me, ha predetto anche l’arrivo di Alessandra Zing * …Ma stavolta si è per forza sbagliata!”
“Hai ragione amore mio… Sono stata una scema a darci tanto peso!”
“E poi ha detto che una donna si sarebbe intromessa, o che qualcuno di sesso indefinito si sarebbe intromesso? Potrebbe anch’essere un uomo che si invaghirà di te!”
“Bhe, resterebbe a bocca asciutta! Io ho già il mio romeo!”
Le sorrido, prima di baciarci ancora. Mariana stavolta ha toppato alla grande! Una cosa del genere non avverrà mai! E in ogni caso, se qualcuno dovesse fare la corte a me o a Betty verrebbe spedito immediatamente al mittente, con tanti calci nel di dietro! Specie dal sottoscritto, se dovesse essere un uomo ad avvicinarsi a Betty!
“Mostro, cos’è successo a Nicola? E’ vero che ha passato la notte con la bionda finta?”
“Ah, amore… Lui dice che non è successo niente con Patrizia, ma non questo il problema più grave.”
“E quale sarebbe?”
“Qui sotto c’era Natasha che lo aspettava, ha detto di essere incinta di lui!”
“Che cosa?? Spero che sia uno scherzo!”
“Secondo Nicola non può essere possibile! Lui pensa che sia proprio una totale menzogna… O che sia di quell’altro tipo!”
“Ma perché in quest’azienda nessuno conosce l’esistenza dei contraccettivi?!”

FINE CAP.21: Una brutta notizia per Nicola



* Gisuto, o ricordo male? Nella puntata, in cui Betty è presidente, in cui pranzano e fanno la lettura in sala riunioni, quando la banda vede la foto con Michel. NdA.

Mi diverte troppo scrivere le scene dell’ “Armando furioso”! Spero di essere rimasta in linea col personaggio originale! Credete che la gravidanza sia vera, o che sia una macchinazione di Natasha? Vi è piaciuta la piccolissima piazzata di gelosia di Betty? ^^ E l’avvertimento di Mariana su questo fantomatico “terzo in comodo”, pensate sia solo una fantasia o che sarà vero? E sarà uomo per Betty, o una sensuale gatta morta che farà il filo ad Armando?
   
 
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