Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: JacobStark    27/10/2014    7 recensioni
Jelsa dovunque, come dice il titolo. La nostra raccolta.
Una parentesi di cristallino amore impossibile nella realtà tra la regina dei ghiacci il lo spirito d'inverno.
Sarete voi a dare la trama per le varie One Shot che scriverò. Accorrete numerose. Perché credo di essere l'unico maschio sul fandom.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Frozen amesy

 Dove mi trovo? la ragazza si chiedeva questo. Era in quello che sembrava un palazzo, ma non ricordava di esserci mai stata. In realtà non ricorda nulla, a parte il suo nome. Elsa. Ha un gran mal di testa. Indossa abiti comodi ed eleganti, e non capisce come mai sia lì. L'unica cosa che ricorda è un luogo. Un grande castello sulle montagne, fatto di cristallo. Almeno così le sembra.  Mette un cappuccio che le cela il volto, ed esce dal palazzo, senza che nessuno la noti. Qualcosa le dice che deve andare a nord. Intorno a lei l'inverno rendeva tutto scintillante, come un enorme torta glassata. Poco dopo uscì dalla città, ritrovandosi in un luogo freddo e innevato. Ma il freddo  non gli dava minimamente fastidio. Le sembrava di essere a casa. Più di quanto non si sentisse nel palazzo comunque. "Forse al castello troverò risposte. Spero che sia così." Pensa. E continua ad avanzare.
"Elsa? Elsa? Dove sei? Elsa! Dove ti sei cacciata!?" Anna è veramente arrabbiata. Ha davvero bisogno di parlarle. L'aveva cercata per tutto il castello. Aveva chiesto a tutti. Ma nessuno l'aveva vista da quella mattina. Cosa deve fare? Deve assolutamente parlarle. Decide di cercare Kristoff. Magari l'ha vista, ma non crede. Se Olaf, che è sempre in giro per il castello, non l'ha vista, dubita che Kristoff ne sappia di più. "Comunque, sempre meglio chiedere." si dice la principessa. Tra l'altro, entro breve un'ambasciata del regno di Crona arriverà per discutere di affari importanti, e non ha idea di come fare senza Elsa.
Elsa, almeno così crede di chiamarsi, sta camminando nella neve, e ogni passo si sente più libera. Ormai sono ore che cammina, e una strana sensazione la conduce verso le montagne.  Lì si trova il castello, l'unica cosa che ricorda. Spera di trovarci delle risposte. Intorno a lei sente dei lupi, ma non ha paura. Non ne conosce il motivo, ma sente che i lupi non la infastidiranno. Si sente sicura, sicura che niente possa fermarla. Decisamente si sente meglio che nel palazzo. Anzi, più si allontana più si sente libera. Ama quella sensazione. E si inoltra sempre più nelle montagne.
Jack Frost vola, assicurandosi che su tutto il nord europa arrivi l'inverno. Non ci tornava dall'inverno precedente, come era giusto, ed è curioso di sapere se è successo qualcosa ad Arendelle. Soprattutto ad Elsa. Certo, lei ora sarebbe dovuta essere regina, se ricorda bene, ma gli piacerebbe vedrela ancora una volta. Poi la lascerà andare per la sua strada. Ma una vocetta nella sua testa gli ricorda che l'aveva detto anche l'anno prima, e quello prima ancora, e quello prima ancora e .... Troppi. Zittisce la vocina squatendo la testa,e si assicura di andare nella direzione giusta. Cerca con lo sguardo la Montgna del Nord, un utile punto di riferimento. Qualcosa è cambiato, ma cosa? La stessa vocetta fastidiosa gli suggerisce che, forse, e forse, la cosa diversa è l'enorme castello di ghiaccio sul lato sud del monte. La zittisce di nuovo, poi scende sul castelloappresta ad entrare da una finestra, curioso di sapere cosa sia e chi ci abiti. Conosce solo una persona oltre se stesso in grado di creare il ghiaccio, e questa persona era Elsa, ma il suo potere non era così enorme. Almeno così crede. Una volta sceso sul castello si introdusse nella struttura da una finestra, atterrando in un'enorme sala, addobbata solo da un trono interamente di ghiaccio. Si sente un po' fuori posto vestito com'è, quindi, con un gesto, si diverte ad indossare un armatura da cavaliere fatta di ghiaccio. Si guarda in una delle pareti, tanto il ghiaccio riflette, e scoppia in una risata per l'assurdità del suo aspetto. Di certo non gli dona un gran che, ma è divertente, quindi la tiene. Gira per le stanze del castello, ma non vede nessuno. Comincia pensare di aver perso un abotta in testa e di stare sognando. Poi sentì una voce, una voce cristallina e glaciale. "C'è nessuno nel castello?" La riconosce. Elsa?
Elsa è arrivata al castello, ed è esattamente come nei suoi, pochi, ricordi. Bussa alla porta, chiedendo se c'è qualcuno. Sfiora la porta. Il materiele di cui è fatta l'intra struttura non è cristallo, ma ghiaccio. Dovrebbe essere stupita, ammaliata dall'idea che un castello sia fatto di ghiaccio, eppure non è così. Anzi, la prima cosa che fa è darsi della stupida per non averlo capito dai suoi ricordi. spinge appena, e la porta si spalanca, introducendola ad un salone enorme, fatto anch'esso di ghiaccio. Rimane abbagliata dalla bellezza del luogo. Chiiunque l'avesse creato aveva di certo un potere enorme. Far scolpire tutto quel ghiaccio, con una maestria tale da sembrare creato lì per lì doveva essere un lavoro costoso. Chiunque potesse pagare per quello probabilmente doveva essere ricco. Poi, al centro della sala vede un cavaliere. Indosssa una armatura elegante, fatta di ghiaccio, decorata con motivi floreali appena scolpiti sulla supefice, dei meravigliosi arabeschi di ghiaccio simili a quelli che si formano sulle finestre quando arriva l'inverno. Perché ha così chiara quest'immagine in mente? Tutti qesti ricordi e sensazioni legate al ghiaccio cosa significavano? Poi il cavaliere, che sino a quel momento è rimasto così immobile da sembrare una statua, punta lo sguardo, o almeno così sembra, visto che l'elmo impedisce di socrgerne il viso, verso di lei. Una voce soffocata chiede "Elsa?" Elsa ha un tuffo al cuore. Quel cavaliere sa il suo nome! Forse sa anche chi è lei, cosa fa, perché nei suoi ricordi c'è quel castello. "Si! Tu chi sei, cosa sai di me?" chiede, implorante. Il cavaliere non risponde subito. Sembra quasi stupito dal fatto che lei non si ricordi di lui. Anzi, sembra stupito del fatto che lei lo veda. tanto che, con una cautela incredibile si toglie l'elmo, rivelando il viso di un bellissimo ragazzo. Ha i capelli bianchi, come se fosssero coperti di brina, ed il colore di chi è affogato. O almeno crede, lei un affogato non l'ha mai vito. Spera. Gli occhi sono la cosa più incredibile. Sono del colore di un torrent di montagna, profondi e con una perenne scintilla divertita. In quel momento, tuttavia, hai bordi deglio occhi si sono formate delle piccole lacrime. Perché piange? non sembra averne motivo. Che sia lei la causa di tutto questo? Domande, domande e ancora domande. Lei vuole delle risposte. 
Jack è stupitissimo. Elsa lo vede. Lo vede davvero. Ma cosa le è sucesso? Sembra ricordare a mala pena il suo nome. I suoi occhi sono pieni di dubbio. "Sei stato tu a creare questo castello, cavaliere?" Cavaliere? Jack non capisce. Poi si ricorda dell'armatura. La fa svanire in una pioggia di cristalli azzurri e bianchi. Tuttavia non si mostra con i suoi normali vestiti da pastore, ma mantiene comunque un aria quasi principesca, con un vestito bianco e con finiture azzurre. Si presenta. "Regina Elsa, io sono Jack Frost, spirito dell'inverno. E credo che questo castello sia opera vostra." "M-mia? Regina? Spirito?" Si vedeva se Elsa era stupita. Un sorriso ironico comparve sulla bocca di Jack. L'aveva vista stupirsi altre volte, ma mai come ora. Sembrava una bimba a cui sia stato datu un bambolotto brutto. "Non sto mentendo. Concentarti, il tuo potere tornera nelle tue mani." le dice lo spirito, sorpreso delle sue stesse parole. Da quando lui riesce a parlare in maniera simile? Fatto sta che Elsa muove appena le mani, e dei minuscoli cristalli di ghiaccio si formano, creando, attorno alle mani, dei guanti fatti di ghiaccio e fredo, quasi impalpabili. Un sorriso le spunta sul volto, quel bellissimo volto pallido coronato da due occhi che sembravano diamanti e una treccia biondo platino. Più la guarda e più si  innamora di lei. Ma cosa gli sta succedendo? Lui dovrebbe essere refrattario all'amore. Eppure sembra che Elsa  stia lentamente infrangendo la sua corazza fatta di solitudine e invisibilità. Quando i suoi occhi tornano a vedere come si deve vide che Elsa stava cambiando completemante i suoi vestiti, trasformandoli in un elegante abito azzurro, con un provocante spacco alla coscia. I capelli si sono sciolti in una treccia che ricade sulla spalla, rendendola più bella che mai. Jack prega che la ragazza non noti lo sguardo da pesce lesso che sicuramente gli è comparso sul volto. Per fortuna Elsa è troppo occupata a ridere, felicissima. Poi gli si butta tra le braccia, stringendolo. "Grazie Jack!" La felicità di Elsa commuove e stupisce Jack allo stesso tempo, oltre ad arrossire come un peperone a causa dell'abbraccio di Elsa. L'aveva vista per anni maledire sé stessa e il suo potere, odiare il ghiaccio e tenere lontana Anna per paura di farle del male. Ed ora gioiva nel giocare con il ghiaccio, come lui aveva sempre desiderato. Non ebbe il coraggio di dirle la verità. Voleve che la regina si divertisse con lui. Solo un pochino. Tanto, evidentemente, lei, che sicuramente aveva creato il castello, evidentemente andava e veniva dal castello, dato che vi erano mobili e  cibo. "Jack? Se sono la padrona del castello, tu perché sei qui?" "I-io? sono passato a trovarvi." "Davvero? Siamo amici? Non ricordo nulla." "Stia tranquilla principessa. Posso aiutarla a ricordare i suoi poteri, e la gioia che provava nell'usarli." "Jack, dammi del tu." "Certo principess... Elsa." 
Passano i giorni. Jack a deciso di dirle tutta la verità, e le ha fatto tornare la memoria. Ma Elsa non se l'è presa troppo, anche se è tornata subito ad Arendelle, in tempo per  l'incontro con la regina Rapunzel di Corona, loro parente da parte materna. Ovviamente un po' si è arrabbiatacon Jack, ma alla fin fine lo ha perdonato, perché quello che le serve ora è lui. Si è innamorata di lui sin dal primo momento in cui l'ha inocontrato. Quel sorriso divertio e ironico, quel tono allegro e spensierato le hanno fatto capire che è lui che lei vuole accanto per sempre. E più restano insieme più si chiede come abbia fatto a non vederlo per tutti questi anni. Anche lui gli lancia spesso degli sguardi dolci, ed in una occasione si erano quasi baciati, ma Anna si era presentata in camera sua con la forza di un ciclone e una notizia esplosiva. Era incinta di tre settimane. Il momento, da romatico, era diventato imbarazzante per Jack e felice ma strano per Elsa, perché lei sapeva di essere stata beccata, ma la sorella ha visto solo aria, e non un ragazzo. Tuttavia la notizia che aveva da darle Anna era davvero speciale. Era incinta! Aspettava il figlio  suo e di Kristoff. Suo nipote! Era abbastanza emozionata all'idea. Tuttavia passarono ancora dei giorni prima che Jack trovasse il coraggio di baciarla. Ed era stato bellisssimo. Le labbra si erano unite, e pura felicità si era riversata nei due giovani. 


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Niente moralina idiota come in January love,, contente?
Spero di si. La storia è un regalo di Irian, su cui ho messo un po', si fa per dire, le mani. Comunque grazie, grazie e grazie. Spero che vi piaccia, almeno un pochino, e vi ripaghi dell'attesa. Che, lo so, è stata infinita. Maledetta la scuola, la poca ispirazione e un milione di altre cose. Presto, il più presto possibile, metterò l'altra storia che mi è stata inviata, ma non siate timide! Continuate a mandarmi le vostre idee!
Personaggi: 
Ambientazione: (Precisi, mi raccomando. AU, normale o altro.)
Ratings: 
Trama:
Autore: ( se volete che inserisca il vostro nome) Si/ no

Ciao!
Poseidonson97
  
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