Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Uthisha    04/11/2014    2 recensioni
-Ascoltate, pensavo – disse Remus mentre chiudeva il libro – come si entra nella Sala Comune dei Tassorosso?-
- Bho, non ne ho idea, sicuramente una parola d’ordine come la nostra – gli rispose Peter mentre si alzava da terra.
- Già molto probabilmente. Che dite? Verifichiamo?- chiese Sirius per poi sorridere e incominciare a salire le scale del dormitorio, seguito a sua volta dagl’altri.
- Non mi piace quel sorriso, che hai in mente?- chiese Remus mentre entravano in stanza.
- Sai ho pensato che dovremmo approfondire questa ricerca. Perché fermarci sulla fase teorica? Se la McGranitt vuole una relazione l’avrà completa -
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black, Tassorosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salsa di pomodoro


- Fermatevi tutti, per oggi abbiamo finito- disse la professoressa McGranitt mentre passava per i banchi a controllare. I ragazzi dovevano trasfigurare dei topini in una ciotola, inutile dire che a molti non riuscì la trasfigurazione, infatti molte di quelle ciotole avevano delle code, erano pelose, oppure avevano ancora le zampe e correvano avanti e indietro per il banco.
Tutti si fermarono di colpo per poi rivolgere uno sguardo stranito alla professoressa, visto che mancava ancora un quarto d‘ora alla fine della lezione.
I ragazzi appoggiarono i lavori davanti a loro, e poi c’era chi, invece, aveva dovuto mettere il suo topo-ciotola in tasca, in modo che non scappasse.
-Dovete sapere che oggi è l’anniversario della nascita di Tosca Tassorosso. Come sapete, Tosca è stata una delle fondatrici di Hogwarts, e mi sembra giusto dirvi alcune parole su di lei e sulla sua casata – disse rivolgendosi ai Grifondoro e i Corvonero che aveva davanti.
- Signor Parker, la annoio per caso?- disse ad un Corvonero che aveva sbuffato alzando  gli occhi al cielo e facendo dei gesti non ben definiti.
- No professoressa – rispose lui per poi appoggiarsi alla sedia.
- Allora ti da fastidio quello di cui sto per parlarvi- disse lei mettendo le mani sui fianchi e avvicinandosi al ragazzo.
- Non fastidio – disse lui ritraendosi un po’ sotto lo sguardo severo della McGranitt.
- Allora spiegami le ragioni per aver sbuffato, perché sto parlando di cose importanti. Tosca Tassorosso, era una delle fondatrici di questa scuola, e la sua casa ha ospitato alcune delle persone più intelligenti e importanti che il mondo della magia abbia mai avuto.- disse lei ad alta voce per poi riandare a grandi passi di fronte alla classe, però mantenendo sempre lo sguardo verso l’alunno.
-Ecco diciamo che… – incominciò a rispondere impaurito il ragazzo.
-…Diciamo che molti credono che la casata dei Tassorosso sia la più inutile- continuò un Grifondoro a poche bancate dietro il Corvonero.
- Mi state prendendo in giro?- disse lei spalancando un po’ gli occhi – E tutti la pensate così?-
Gli alunni rimasero fermi e con i visi un po’ chini verso i banchi.
- Perfetto, allora ecco cosa farete – disse lei andando dietro la cattedra e appoggiandoci le mani, guardandoli uno ad uno.
- Anche se non ha per niente a che fare con la mia materia, voglio che per la prossima settimana facciate una relazione sulla casa dei Tassorosso. Voglio sapere tutto, storia, maghi famosi usciti da lì, voglio sapere chi era Tosca Tassorosso. Ogni cosa riguardante quella casa. Sono stata chiara? – il gessetto intanto finì di scrivere quello che aveva detto, mentre gli alunni annuivano frettolosi per poi alzarsi sentendo il suono della campanella.
Appena fuori dalla classe tutti incominciarono a lamentarsi e a parlare tra loro.
- Lunastorta, è il tuo momento di eccellere, fammi un ululato quando hai finito di scrivere la mia relazione- disse James a Remus, mentre gli dava una pacca sulla schiena.
- Anche a me, e ricordati di non metterci tutto nella mia, sennò si vede che non sono io – Sirius affiancò l’amico mettendogli un braccio sulle spalle.
- Non farò la relazione a nessuno dei due, questa volta ve la caverete da soli – disse togliendosi dalle grinfie dei sue amici.
- Dai lo sai che non ci saremmo mai approfittati di te lupacchiotto, ce la caveremo come al solito – rispose Ramoso dando un’altra pacca sulla schiena a l’amico, rischiando di farlo inciampare sulle scale.
Fece per dire qualcos’altro, ma una chioma di capelli rossi lo distrasse. Scese i gradini due alla volta, per poi arrivare dalla ragazza e mettersi di fronte a lei.
- Evans! Esci con me?- disse lui mentre lei lo superava e continuava a scendere.
- Nei tuoi sogni Potter – rispose lei per poi andarsene, riprendendo il discorso che aveva con l’amica.
James venne raggiunto dai suoi amici.
- Non dirmi che ti ha detto di si, questo vorrebbe dire che il suo standard per quanto riguarda i ragazzi si è abbassato – Disse Sirius vedendo il sorriso dell’amico.
- No, mi ha detto “Nei tuoi sogni”, capite, non il solito “no”… vuol dire che ho più possibilità -  dalla felicità abbraccio Peter, che rimase in disparte per tutto il tempo, per poi farlo girare ancora tra le sue braccia.
Gli amici risero alla reazione dell’amico, per poi continuare tutti insieme ad andare verso alla Sala Comune.


- Scacco matto- il cavaliere rosso di Peter distrusse il re di Sirius. Quest’ultimo sbuffò per poi alzarsi dalla sedia e sedersi affianco a James di fronte al camino.
- E’ solo fortuna, si sa che i topi sono molto fortunati- rispose lui non accettando la sconfitta.
- Certo perché tutti conoscono il famoso detto “fortunato come un topo”- rispose Peter ridendo per poi sedersi per terra, ai piedi di Sirius.
In quel momento dal buco del quadro entrò Remus carico di libri e pergamene tra le braccia.
Si avvicinò agli amici per poi dargli alcune pergamene e libri.
- Ma che…- incominciò a dire Peter ma venne interrotto da Remus.
- Felpato, quella è una lista dei maghi più famosi nel mondo della magia, cerchia quelli che sono Tassorosso, James, lì in quel libro c’è qualcosa che riguarda Tosca quando era piccola. Peter, lì ci dovrebbe essere qualcos’altro tipo perché il loro simbolo è il tasso e altre cose – Remus poi si sedesse su una poltrona lì vicino e aprì il libro di storia di Hogwarts.
- Non capisco com’è che ti dobbiamo aiutare, noi lavoriamo da soli, mica come te- disse James rigirandosi il libro tra le mani.
- Ho chiesto alla McGranitt se potevamo fare la relazione insieme e lei ha acconsentito, quindi incominciate a leggere – Rispose Remus per poi incominciare a cercare informazioni.
Gli amici a loro malgrado fecero come gli aveva detto l’amico.
Sirius prese la penna e l’inchiostro e incominciò a cerchiare attentamente tutti i nomi.
Dopo un bel po’ di minuti passati a leggere, scrivere e raccogliere informazione dai vari libri Sirius borbotto tra sé e sé –Io non capisco-
- Non ne capisci tante di cose- rispose James dando uno sguardo veloce all’amico che gli fece una smorfia.
- Qua è pieno di gente importante che era Tassorosso, come facevamo a non saperlo?- continuò Sirius dopo l’interruzione dell’amico, per poi appoggiare la penna sul bracciolo del divano.
-Perché i Tassorosso non se ne vantano- rispose la voce di Alice Perwett mentre scendeva le scale del suo dormitorio. I quattro si girarono a guardarla.
- Per esempio, i Corvonero stanno sempre lì a dire che i maghi più intelligenti erano da loro, i Tassorosso non lo fanno. – disse lei avvicinandosi a loro e sedendosi nel bracciolo della poltrona di Remus – perché? Che hai trovato?-
Sirius guardò la pergamena con i nomi e incominciò a leggere – Grogan Stump, Artemesia Lufkin e Dugald McPhail sono stati tutti Ministri della Magia. –
- Stump era Tassorosso?- disse Peter stupito.
- Appunto, chi se lo aspettava – disse Sirius per poi continuare – Bridget Wenlock, esperta di Aritmazia, scoprì le magiche proprietà del numero sette. Hengist, folletto dei boschi che fondò Hogsmade. Capite? Dobbiamo ringraziare i Tassorosso per Hogsmade. Poi vabbè ce ne sono ancora tantissimi- disse lui guardando anche le altre pergamene con i nomi.
- Visto, noi non lo sapevamo perché non urlano ai quattro venti, come invece fanno anche alcuni noi – disse Alice alzandosi e andando verso l’uscita della Sala Comune – Comunque- continuò – se avete  bisogno di aiuto per la relazione, io ho un’amica nei Tassorosso, si chiama Rose. Se me lo dite vi porto da lei, sono sicura che sarà felice di aiutarvi. –
- Poi ti diremo. Grazie Ali – le disse James.
- Di niente ragazzi, ora vado, ci vediamo a cena – poi uscì, lasciando di nuovo i Malandrini da soli.
- Invece tu che hai trovato Ramoso? – Chiese Sirius avvicinandosi a lui.
- Sinceramente non c’è molto di quando Tosca era piccola, dice solo che si dice che provenisse da una vallata. Poi parla di quello che ha fatto ad Hogwarts, quindi che ha messo gli elfi domestici nelle cucine, che le ricette dei cibi le ha ideate lei e che era paziente, leale molto determinata e onesta. – James chiuse il libro con uno scatto per poi girarsi verso Peter – tu Codaliscia?-
-Allora- prese il libro e incominciò a leggere quello che aveva sottolineato di importante – L’animale simbolo dei Tassorosso è il tasso, un animale spesso sopravvalutato perché vive tranquillo fino a quando non viene attaccato, ma che, se provocato, è in grado di lottare anche con animali più grandi, compresi i lupi. I suoi colori sono il giallo e il nero e il Tassorosso corrisponde al simbolo della terra – Poi alzò lo sguardo verso i compagni. Decisero di continuare a cercare altre informazioni l’indomani in biblioteca.
-Ascoltate, pensavo – disse Remus mentre chiudeva il libro – come si entra nella Sala Comune dei Tassorosso?-
- Bho, non ne ho idea, sicuramente una parola d’ordine come la nostra – gli rispose Peter mentre si alzava da terra.
- Già molto probabilmente. Che dite? Verifichiamo?- chiese Sirius per poi sorridere e incominciare a salire le scale del dormitorio, seguito a sua volta dagl’altri.
- Non mi piace quel sorriso, che hai in mente?- chiese Remus mentre entravano in stanza.
- Sai ho pensato che dovremmo approfondire questa ricerca. Perché fermarci sulla fase teorica? Se la McGranitt vuole una relazione l’avrà completa, e questo vuol dire che dobbiamo vedere anche la loro sala comune. Sono curioso di vedere com’è- disse mentre rovistava nella valigia di James per trovare il mantello dell’invisibilità e la Mappa dei Malandrini.


-Sicuro che sia qui?- sussurrò James a Sirius.
Erano vicino al quadro che portava alle cucine di Hogwarts, sotto il mantello dell’invisibilità, in modo che se fosse passato qualcuno avrebbero potuto ascoltare la parola d’ordine senza problemi.
-Certo che sono sicuro- rispose l’altro guardava la mappa.
- Secondo me stiamo solo perdendo tempo – disse Remus più a se stesso che agl’altri, che stava un po’ accovacciato dietro di loro, in modo che il mantello potesse contenerli tutti.
- Aia! Remus sta attento con quel gomito! – disse James venendo colpito alla schiena.
- Scusa io non… Codaliscia, attento nella tasca! Le tuo zampette mi fanno male – disse Remus a Minus, che si era trasformato in topo per fare in modo che ci stessero tutti sotto il mantello.
Tra loro i tre ragazzi incominciarono a spingersi per farsi spazio e non colpirsi, ma Sirius con una mossa goffa inciampò e cadde sopra di James, che a sua volta fece cadere anche Remus.
Tutti fecero per imprecare, ma si accorse che in quel momento un Prefetto dei Tassorosso si stava dirigendo verso l’entrata della sala comune.
Sirius e Remus sistemarono meglio il mantello, James ci provò ma era sotto il peso di Sirius e schiacciato così al pavimento non poteva fare un granché.
Il Tassorosso nel mentre si mise di fronte a quella che doveva essere la porta della sala comune e incominciò con la mano a battere su di essa, in un ritmo ben preciso. Dopo che ebbe finito sentirono un suono come di qualcosa che viene spostato e poi lui entrò nella sala comune.
I tre si tolsero il mantello di dosso, e si alzarono da per terra con po’ di difficoltà. Sirius e James incominciarono ad andare verso la porta, mentre Remus, un po’ dietro di loro, faceva uscire Peter dalla tasca in modo che si potesse ritrasformare.
- Delle botti?- disse James guardando l’ingresso. Remus e Peter li raggiunsero.
Si trovavano di fronte a una nicchia di pietra e di fronte a loro si trovavano delle file di botti una sopra l’altra.
- Quindi dobbiamo colpire su una di queste botti e poi si apre, questo dovrebbe essere difficile?- disse Sirius ridendo per poi avvicinare la mano a una delle botti per bussare.
- Fermo! Molto probabilmente bisogna battere lo stesso numero di volte che a battuto quel Tassorosso – gli disse Remus prima che Sirius appoggiasse la mano.
Quest’ultimo sbuffo per poi ritirare la mano e metterla in tasca.
- Io mi ricordo il rumore esatto, stare nelle vostre tasche tutte queste volte mi ha affinato il senso dell’udito.-
- Codaliscia, credo di non averti mai voluto tanto bene – disse James dandogli una pacca sulla spalla.
Minus si mise di fronte alle botti e li guardò una ad una.
Avvicinò la mano su una botte sopra di lui, ma non appena l’appoggiò un’altra si aprì, versando su tutti e quattro dell’aceto. I quattro urlarono e imprecarono come sentirono l'aceto su di doloro.
L’odore forte del liquido gli entrava nelle narici in modo aggressivo, quasi non riuscivano a respirare dalla puzza.
A sentire quei rumori dei Tassorosso uscirono tutti dalla loro sala comune. Come i ragazzi e le ragazze li videro tutti scoppiarono a ridere vedendoli nelle loro condizioni.
Il prefetto che pochi minuti prima era entrato si fece spazio tra gli studenti per poi trovarsi di fronte ai quattro.
Fece per ridere ma si trattenne per poi dire cercando di essere serio – 20 punti in meno a Grifondoro per aver provato ad entrare – poi face per girarsi ma sembrò ricordarsi una cosa all’ultimo minuto – Sappiate che solo acqua e sapone non servono a niente, dovete farvi il bagno nella salsa di pomodoro per togliervi l’odore di dosso. Fidatevi, queste sono le esperienze del primo anno di Hogwarts – poi rientrò definitivamente nella nella sala.
Gli altri dopo aver rivolto un ultimo sguardo divertito ai ragazzi lo seguirono, ma un ragazzo e una ragazza rimasero ancora fuori.
- Venite – disse lei facendo segno con la mano per seguirla.
I Malandrini la seguirono lenti, per colpa dei vestiti zuppi di aceto.
Quando si ritrovarono di fronte al quadro che portava alle cucine si fermarono.
- Sapete come si entra nelle cucine?- chiese lui affiancando la ragazza. Il gruppo annuì.
- Perfetto, entrate e chiedete di Calengol, è l’elfo che di solito aiuta ai primini quando succede – continuò lei.
I quattro non riuscivano a parlare per colpa della puzza i aceto, avevano paura che se avessero aperto la bocca avrebbero rischiato di vomitare.
- Buona fortuna ragazzi –dissero i due in coro per poi dare una pacca sulla spalla a Sirius che era il più vicino a loro.
Dopo che i due se n’erano andati, James sospirò e disse – La prossima volta seguiamo il mio piano 
-Tu non avevi un piano – rispose Sirius girandosi verso di lui.
- No, ma se lo avessi avuto sarebbe stato di certo meglio di questo! –





Ciao a tutti! 
Spero con questa OneShot di avervi incuriosito su questa casa, che purtroppo in Harry Potter non è valorizzata abbastanza come le altre, a mio parere, ma so che questo non è perchè i Tassorosso siano di un grado minore rispetto alle altre case, ma non è valorizzata al massimo per un semplice fatto di trama.
Niente, spero che la storia vi sia piaciuta. Se avete dei pareri sia positivi che negativi vi invito a dirmeli con una recensione.


-Uthisha

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Uthisha