<<
Alison... >> disse Max, rialzandosi, mentre lei si
metteva a braccia conserte << ... Perchè non... >>
<< Perchè non ho salvato Joe e gli altri? >>
domandò lei,
interrompendolo: << Sono l'ultima GM rimasta, Max, mi ci è
voluto tempo
per accedere nuovamente ad alcuni privilegi, >> spiegò,
con tono
indifferente.
Plavis chiese a sua volta: << Che fine hanno fatto gli altri Game
Masters? >>
<< Morti, >> rispose ancora lei, seccata, mentre Nas,
l'unico che
capiva l'italiano e l'inglese, si impegnava a tradurre la conversazione
per il
resto del team straniero.
<<
Avete riconosciuto la mappa, vero? >> domandò lei
subito dopo, aprendo una grande schermata di fronte al gruppo, che
d’istinto si
mise immediatamente in riga.
<< Grand Coast, >> disse Plavis, aspettando il resto della
spiegazione.
<< Tetsuo ha risanato le vecchie planimetrie, ignorando la vostra
presenza, >> continuò lei, con un ghigno: <
Si
scostò i capelli con una mano, così che la frangia non le
coprisse
più l'occhio sinistro, per poi far apparire il resto delle mappe
su quella
schermata: << Sul quarto piano c'è la console d'emergenza.
Dovrete
arrivarci e far finire questo disastro. >>
<<
Ehi! >> esclamò Max, facendosi strada tra i membri:
<< Non so se sei al corrente dei recenti avvenimenti, ma siamo
stati
presi a calci nelle palle fino a due secondi fa! >> urlò
ancora, con le
lacrime agli occhi, mentre Alison si avvicinava a lui, notando la sua
barra
vita in condizione fatale.
<<
Lo so Max, >> mormorò quella, mettendo una mano nel
marsupio della cintura e lanciandogli una pozione di color rosso rubino
:
<< E so anche che sei molto arrabbiato in questo momento,
>>,
continuò poi, abbracciandolo il ragazzo e facendogli quasi venir
voglia di
piangere.
<< Ma devo chiedervi questo favore. Se andassi da sola Testuo mi
troverebbe
di sicuro, >> spiegò, accarezzandogli i capelli, mentre
Plavis azzardò
un’altra domanda: << Siamo su Avon? >>.
Lei
rispose immediatamente: << Si. Tetsuo potrà anche sembrare
invincibile, ma non è scaltro quanto sembra...>>
A quel punto il fratello maggiore fece un rapido ragionamento: <<
Sei
riuscita a disattivare il suo sistema di localizzazione? >>
<<
Si. Prima che potesse finire anche me. Inoltre i suoi
privilegi di teleport istantaneo ovunque nel mondo sono disattivati.
Insieme a
quello, non ha neanche altri poteri standard da Founder. Praticamente
ha creato
una trappola senza guardiano, e lui è la chiave. >>
<<
Ottimo lavoro ... >> commentò lui, mentre il resto del
gruppo diede solamente un cenno di approvazione con la testa,
osservando Max
che era ancora fra le braccia della ragazza e si stava lasciando
coccolare.
<<
Come volete organizzarvi? Non posso procurarvi oggetti
particolari se non l'equipaggiamento di partenza... Anche io ho diversi
diritti
negati dal sistema, >> domandò poi lei, stringendo
leggermente più a sé
il ragazzo, che con il viso le arrivava si e no sopra la spalla.
<< Se ci muoviamo tutti in gruppo, l'attenzione comunque
sarà su di
noi... Ci serve un diversivo, >> azzardò quindi Plavis,
pensando sul da
farsi, quando Max si staccò dalla presa di Alison asciugandosi
le lacrime.
<< I can be your diversive, >> disse, con tono risoluto,
per farsi
capire da tutti.
<< Are you
sure? >> domandò Alison, preoccupata: << You're
risking your life
for real on this... >>
<< I'm not the best part of the team... Besides, I love having
the
spotlight on me, >> continuò lui, con un sorriso un
po’ tirato per
cercare di sembrare abbastanza convincente.
<<
Max, non devi sentirti tirato in causa per Joe, >> si
intromise Plavis, preoccupato quanto la ragazza: <
Ma
Max lo fermò subito: << No! Posso farcela! >>
Era davvero determinato, una risoluzione ferma e indistruttibile
traspariva dai
suoi occhi: << Tetsuo will pay, >> finì, stringendo
il pugno, per
poi prendere al volo la spada che Alison gli lanciò subito dopo
con un sorriso
vero stampato sul viso: << Ora ti riconosco. >>
Riposarono
nelle tende, ognuno nella sua, fino alle prime luci del
giorno dopo. Avevano dormito tutti si e no 6 ore, contando il fatto
che, quella
notte, nessuno era riuscito ad addormentarsi immediatamente...
Oltretutto Will
non si fece vedere per tutta la serata.
Ray si alzò prima di tutti, ritirando la tenda nella sezione
oggetti e
dirigendosi subito dopo verso l'Armor Merchant.
Comprò
un nuovo scudo; non aveva le statistiche pari a quello del drop
del Seaman, ma si sarebbe accontentata lo stesso. Subito dopo
iniziò a chiedere
in giro ai giocatori se per caso qualcuno era a conoscenza di info
utili sul
dungeon della Death Valley, e se per caso qualcuno avesse visto Will
tornare al
campo quella notte.
Alla domanda riferita al mago, risposero tutti affermativamente,
indicandole
anche la tenda dove stava dormendo, ma per le informazioni sulla
caverna...
Nessuno seppe dirle dei dettagli in particolare.
"Max..."
pensò mentre, dirigendosi verso l'ingresso della
vallata fra le montagne, estraeva le armi pronta ad aprirsi la strada
fra i
mostri.
"Perché ci hai abbandonato così? Avevi tutto il tempo di
farmi avere tue
notizie prima che iniziasse tutto questo..." si domandava ancora,
mentre
il terreno, mano a mano che si avvicinava all'area dei non morti,
diventava
sempre più simile a della fanghiglia; "Ti dimostrerò che
anche io posso
essere forte."
Alla
fine arrivò di fronte a quella "spaccatura" fra le
montagne, come l'aveva definita Will, e la trovò invasa dalla
nebbia. Dei
rumori ben poco rassicuranti provenivano da una zona più avanti,
immersa ancora
di più in quella bruma fitta e densa.
"Sto
arrivando." La ragazza prese un bel respiro e,
facendosi coraggio, corse all'interno dell'area oscura, incontrando
poco dopo i
primi avversari.
Nox, Felt e Will si svegliarono mezz'ora più tardi, circa nello
stesso lasso di
tempo, ma il mago fu quello che si attardò maggiormente: a
quanto pareva aveva
faticato più degli altri due la sera prima. Inizialmente non si
accorsero della
mancanza della loro amica, ancora un po’ frastornati dal sonno
com’erano.
L'arciere ne approfittò per comprare un pezzo di torta alle mele
venduto dal General
Merchant; anche se sembrava essere stata conservata nel peggiori dei
modi, la
giovane sapeva che non avrebbe potuto trovare cibo migliore,
così si
accontentò.
Felt invece se la prese comoda, andando a recuperare un po’
d'acqua al pozzo
poco lontano per bere e lavarsi la faccia, mentre il mago si
adoperò per
smontare le tende.
Nox lo raggiunse mentre addentava l'ultimo boccone di dolce. <<
Hai visto
Ray? >> domandò quindi, sbadigliando, e Will rispose
puntando il dito
verso il punto in cui la ragazza aveva piazzato la tenda la sera prima:
<< Dovrebbe essere...>>
Ma
quando il ragazzo guardò in quella direzione, non vide alcuna
tenda
ad occupare lo spazio: << ... Là. >>
Lui e l'arciere si diedero uno sguardo di intesa molto veloce, e,
subito dopo,
la ragazza tirò fuori l'arco, correndo ad avvisare Felt, che
ancora si stava
svegliando.
<<
Felt! >> urlò Nox mentre correva verso di lui, che
stava bevendo dal secchio d'acqua: << Ray è sparita!
>>
E
a quel punto il giovane spadaccino sputò tutto il liquido,
gettando
l'oggetto di nuovo dentro il pozzo.
Anche lui prese le spade in fretta e furia dall'inventario,
raggiungendo la sua
amica subito dopo a passo veloce. << Come, è sparita!?
>>
<< La sua tenda non c'è! >> gridò ancora una
volta la ragazza,
allarmata più di lui.
Subito dopo arrivò anche Will: aveva chiesto a qualche
giocatore, cercando di
capire se l’avessero vista, e fortunatamente Ray non aveva
chiesto a poche
persone le informazioni per raggiungere il dungeon.
<<
È andata al T’au Dungeon. Da Max. >> A quelle parole
lo
spadaccino si morse il labbro, con rabbia.
<<
Dobbiamo raggiungerla, e in fretta, >> disse ancora il
mago, facendo cenno agli altri due di seguirlo.
Senza perder tempo corsero fino all'entrata della Death Valley,
cercando di non
scivolare per il terreno fangoso.
Mentre
scattavano, i due ragazzi che erano in squadra con Ray
continuavano ad osservare la sua barra della vita: a quanto pareva
stava
prendendo qualche colpo, ma nulla di grave.
"Ray... Perché ti ostini a seguire quel pazzo?" si
domandò Felt
mentre correva, arrabbiato fino al limite per quella sua azione
sconsiderata:
"Ti porterà alla morte prima o poi."
I
suoi pensieri erano fissi sulla ragazza, e, da una parte, si stava
già preparando mentalmente ad un pestaggio di quel fuori di
testa di Max.
<< Ci siamo! >> esclamò Will, che, accelerando
ancora di più il
moto, entrò nella fitta nebbia della vallata.
Ray
arrivò dinanzi all'ingresso, dopo diverse disavventure con
zombie
e scheletri ritornati a vivere per qualche strana ragione che solo il
programmatore del gioco poteva sapere.
"Eccoti qua."
L'ingresso
alla caverna era come una normale rientranza nella roccia,
un normalissimo tunnel.
Sempre sull'esterno, ai lati dell'entrata, vi erano due pilastri
rettangolari,
su cui erano scolpiti degli strani simboli simili a dei geroglifici.
L'interno
era invece illuminato da diverse torce, che però riuscivano a
malapena ad
illuminare tutto l'ambiente.
La ragazza entrò, tenendo alto lo scudo e pronta la mazza, anche
se in
quell'area il sistema non aveva previsto nessun mostro, come per dare
una
qualche sicurezza ai giocatori appena arrivati.
Una volta dentro si trovò davanti a dei tracciati, anzi, a delle
rotaie in
disuso su cui poggiavano dei carrelli minerari, che segnavano
l’ingresso a due
diversi passaggi.
"Tunnel A o Tunnel B?" pensò, notando i cartelli che
denominavano i
percorsi nel medesimo modo.
Si avvicinò al secondo, ormai decisa ad entrare, notando qualche
dettaglio
raccapricciante come gli scheletri appesi al muro da un dardo di
freccia o
trafitti da una spada.
Quando
provò a mettere piede nel percorso, però, una barriera
invisibile le impedì il passaggio.
"Cosa?" si chiese, non riuscendo ad avanzare, e subito dopo una
schermata le apparve davanti agli occhi.
Il messaggio recitava:
Access Denied
Course already in use by
another
party
N. of members: 1 - Samosimx
Immediatamente
si guardò alle spalle, adocchiando l'altro percorso.
Diede un ultimo sguardo al secondo tunnel, per poi girare i tacchi ed
avviarsi
dall'altra parte: "Sto arrivando," si ripeté mentalmente.
Convinta della sua scelta, corse quindi verso il passaggio numero due,
riuscendo finalmente ad entrare nel dungeon vero e proprio.
<<
Dietro! >> esclamò ancora una volta Will, coprendo con
un dardo fulmineo Felt, che si stava facendo prendere alla sprovvista
da uno
scheletro armato di spada, e mandando il suo bersaglio in mille pezzi.
A sorpresa c'era proprio Nox come capofila, e la ragazza si stava
aprendo la
strada a forza di Triple Perill, uccidendo con quella sola skill
qualsiasi
mostro le si parasse davanti.
La determinazione nel gruppo era decisamente aumentata, dato che c'era
una vita
in pericolo, e neanche il mago e lo spadaccino stavano discutendo.
Altri
due scheletri si pararono davanti alla giovane, ma fu Felt a
prendere l’iniziativa eseguendo uno Slash Dash, ovvero
una skill che gli
permise di avanzare in un solo scatto fulmineo contro il nemico facendo
poi
seguire ad esso due veloci fendenti.
Gli
avversari svanirono subito dopo, lasciando loro altri metri liberi
verso il dungeon.
<<
Quanto manca!? >> esclamò Nox, scagliando l'ennesimo
triplo dardo contro altri mostri che le erano appena spuntati davanti
agli
occhi, mentre Will teneva lontano l'alto numero di zombie che avanzava
alle
loro spalle a suon di saette: << Poco! Ci siamo quasi! >>
I
mostri continuavano a star loro dietro, ma, quando il gruppetto
raggiunse pressappoco l'entrata del dungeon, quelli si fermarono,
ignorando i
ragazzi e tornando alle loro posizioni originali.
<<
Bene, abbiamo perso l'aggro che avevano su di noi... >>
constatò Felt, per poi entrare insieme agli altri due
all’interno dell'area
protetta della caverna.
Una volta dentro, i ragazzi notarono subito le due diverse vie:
<< Dov’è
andata Ray? >> si domandò a voce alta Nox, mentre si
avvicinava al
percorso A. Non dovette neanche soffermarsi a pensare ad una possibile
risposta
che le apparve dinanzi una schermata recante la semplice domanda:
A Party member
is already inside the dungeon.
Want to join?
Yes/No
<< Io non posso seguirvi perché non sono in party con voi, ma ci rivediamo qui appena avremo recuperato entrambi, >> disse Will, avviandosi invece all’interno del tunnel B all’inseguimento di Max.
Lo spadaccino rimasto nella zona sicura si diede uno schiaffetto in viso, per concentrarsi: la minaccia che attendeva lui e i suoi compagni all’interno era sconosciuta, ignota, ma non potevano certo tirarsi indietro.
<< Andiamo! >> esclamò allora, estraendo ancora le spade e correndo dentro il percorso scelto dalla loro compagna scomparsa, facendo attenzione a non inciampare sulle rotaie.