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Autore: cherubina    04/11/2014    3 recensioni
Non è facile essere un capofamiglia, soprattutto, se si tratta di una delle famiglie più importanti degli Stati Uniti e si è giovani e ribelli. E se ci sono anche innumerevoli ostacoli da affrontare...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony Brown, Candice White Andrew (Candy), Un po' tutti, William Albert Andrew
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il fatto che gli Andrew fossero sulla bocca di tutta Lakewood non per merito del loro prestigio quanto a causa dei colpi di testa di uno dei suoi giovani membri aveva indispettito la zia Elroy al pari di quanto Albert ne era stato divertito.

Il giovane capofamiglia aveva riso fino alle lacrime nell'immaginarsi il compassato Anthony salire fin in cima al campanile di una chiesa e sgolarsi in un urlo liberatorio eppure era quella l'istantanea che i passanti avevano immortalato e, riconosciuto il giovane rampollo, non avevano avuto remore a postarla sui social network.

Con buona pace della zia Elroy che continuava ad additare Candy come "portatrice di tutti i guai della sua famiglia"

La matriarca, infatti, era sempre più convinta che fosse la cattiva influenza della ragazzina ad aver cambiato in peggio Anthony e anche gli altri ragazzi. E, ad avvalorare la sua tesi, c'era il fatto che Anthony e Candy erano sempre insieme durante quei colpi di testa.

La vecchia signora Elroy, tuttavia, non era disposta a tollerare oltre e perciò aveva deciso di parlare a quattrocchi con William: solo un confronto chiarificatore con lui avrebbe calmato le acque e rimesso i ragazzi in riga.

William Albert Andrew temeva e detestava quelle visite perciò quando la cameriera della zia aveva telefonato annunciando l'arrivo della rispettabile padrona a Chicago per il primo pomeriggio, l'uomo era diventato insofferente.

E, in pompa magna, la puntualissima signora Andrew arrivò all'orario prestabilito. Albert, nel frattempo, aveva provveduto a nascondere il piccolo cervo affidandolo alle cure del fidato George e aveva dato disposizioni perché la casa fosse calorosa e accogliente facendo trovare il caffè e un delizioso pezzo di torta per accogliere la zia.

Anche se per smussare l'area cinerea di Elroy non sarebbe bastata una semplice fetta di torta...

"Cara zia, benvenuta! È un piacere ricevere la tua visita!"

L'astuta Elroy aveva inarcato un sopracciglio al quanto contrariata.

"Risparmiati quell'aria ossequiosa William! Sappiamo entrambi che la mia presenza qui non è un piacere né per te, né per me!"

Lui non seppe come smentire il vero.

"Perciò non perdiamo tempo in inutili preamboli. Andiamo nel tuo studio: sai già di cosa voglio parlarti!"

Aveva sollevato l'orlo della lunga gonna e aveva preceduto il nipote nel corridoio abbellito da magnifiche tele.


"Così sei venuta fin qui per chiedermi di rinunciare ad essere il tutore di Candy?"

La voce di Albert aveva fatto da eco alla richiesta della zia. Una richiesta non del tutto inaspettata.

"Esattamente. So che hai un buon cuore, che anche Anthony, Archie e Stear spinti dalla loro magnanimità, ti hanno convinto a compiere un passo tanto importante ma...Ma quella ragazzina non è adatta alla nostra famiglia. Educarla è troppo anche per me. Una piccola selvaggia non potrà mai diventare una rispettabile signorina e, quel che è peggio, sta traviando anche Anthony..."

In un moto di stizza l'anziana signora aveva stretto forte il fazzoletto in pizzo tra le mani.

Albert si era alzato dalla scrivania e aveva raggiunto la finestra. Aveva fissato il paesaggio mentre la zia esponeva le sue ragioni poi, quando lei aveva finito di parlare, si era voltato per rispondere tranquillo.

"Mi dispiace di darti un dispiacere cara zia ma la mia decisione è irrevocabile. Candy è un membro degli Andrew ormai e non intendo tornare sui miei passi."

"Ma William..."

"Niente ma. Candy non ha fuorviato nessuno. E se Anthony si comporta in modo insolito, se vuole evadere, ogni tanto, dal mondo di rigidi schemi in cui è costretto a vivere un Andrew ben venga: significa solo che sta crescendo e sta crescendo bene..."

"Bene! Se per bene si può intendere andare a mangiare in un fast food come un rozzo ragazzo comune, fare a pugni con un pari età, addormentarsi sui libri durante le lezioni..."

Era saltata su la zia Elroy con foga.

"Non ci vedo nulla di male zia. Anzi ne sono contento: significa che il nostro Anthony non è un ragazzino viziato privo di spina dorsale come molti giovani dell'alta società. Anche fare a pugni con un altro ragazzo è un'esperienza da fare e se si addormenta sui libri non lo biasimo: rammento quanto siano noiose le spiegazioni del professor McWood. I ragazzi dovrebbero andare in una scuola vera, fare amicizie vere...Sono certo che imparerebbero molto, divertendosi!"

La zia aveva portato una mano alla fronte sconfitta. Doveva immaginare che cercare di persuadere William significava cozzare un muro armato.

"Sapevo che questa mia visita sarebbe stata inutile. D'altronde tu sei il perfetto esempio della ribellione alle regole e, a volte, temo per il buon nome della nostra famiglia."

La zia Elroy si era alzata per congedarsi. Ma prima di lasciarla andare Albert aveva un'ultima cosa da aggiungere.

"Forse dovresti essere meno rigida: se Anthony e Candy si divertono insieme lasciali fare e non cercare di separarli. Anche tu dovresti imparare a sorridere di nuovo, cara zia!"

  
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