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Autore: Mew_vale    05/11/2014    5 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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Ci tengo a precisare una cosa ovvero che di Economia e gestione aziendale non so nulla! Quindi se scriverò qualche cavolata, chiedo scusa in anticipo! Cercherò di non essere troppo approfondita per non scrivere cose non vere.

CAPITOLO 11.

Paola
Dalla discussione con Diego, quando mi ha schiaffeggiato, non ho più risposto a nessuna chiama, messaggio o notifica e ho dato buca a mia madre, la quale ha continuato a chiamarmi, ma io sono stata totalmente in catalessi, immersa nel mio dolore. Questo fin quando ho finito le lacrime, ora ho gli occhi secchi e credo di essere disidrata. Avverto il mio stomaco brontolare ma non riesco a ingoiare niente. Ora sono seduta sul tappeto del soggiorno, e faccio coriandoli con le brochure dei vestiti da sposa, del ristorante che avevamo scelto e con i vari menù che ci hanno proposto. Dopo di che mi dedico alle cose che mi ricordano troppo Diego, distruggendo i vestiti, che ha lasciato a casa mia, i vari regali come peluches e cuoricini, e le nostre foto. La mia casa sembra una pattumiera quando suonano alla porta, mi domando chi possa essere. Mi trascino allo spioncino, sperando in cuor mio che sia Diego pronto a redimersi. Sono i miei genitori, quando apro mi guardano choccati e si accorgono subito che qualcosa non va visto che sono in pigiama, con gli occhi rossi e cerchiati e i capelli visibilmente da lavare.
“Bambina mia, ma che ti è successo? E’ da ieri che non ti fai né sentire nè vedere!”
“Ciao mamy, ciao papy!”
Dico, prima che si riaprano le fontane. Mi porto le mani in viso, e la mamma mi accoglie fra le sue braccia. Mio padre entra il soggiorno.
“Paola, cos’è successo? Che è sto casino?”
“Amore, cos’hai combinato qui? Perché hai fatto a pezzi i menù, i regali di Diego…?”
“D-die-go mi ha l-lasciata!”
Singhiozzo. Mia madre spalanca la bocca e strabuzza gli occhi e mi abbraccia nuovamente mentre papà mi accarezza la testa.
“Che cosa?! Perché ha fatto una cosa simile?! Tesoro di mamma calmati adesso, esigo di sapere tutto!”
“Mariapaola, non vedi che è sconvolta?Come fa a parlarti?”
“Osvaldo! Non t’impicciare, sono cose da donne. Lasciaci sole e vai a preparare una camomilla!”
Mio padre ubbidisce. Non so per quanto piango, appoggiata alla spalla di mamma con le gambe raggomitolate sul divano. Quando finalmente mi calmo, sorseggio il liquido caldo e inizio a raccontare.
“Ha detto di non essere pronto per sposarsi, e che non mi ama più, mamy!”
“Che cosa?Ma come si permette!! Una settimana fa ha annunciato le nozze e adesso dice di non amarti più?! Bambina mia, guardami. C’è un’altra? Ti ha tradito di nuovo?”
“Mamma, io non lo so… Non penso…Non capisco più niente!”
“Non ha alcun senso, perché annunciare le nozze se non ne era sicuro di essere all’altezza?”
“Non lo so papà, non lo so!”
Dico, sedendomi per accogliere la testa tra le mani.
“Osvaldo, ma non ascolti? Diego non ama più la nostra bambina! Per questo ha annullato le nozze e l’ha lasciata! Quel disgraziato pagherà amaramente questo affonto! Te lo prometto figlia mia, adesso mi sentirà quel maledetto!”
Mamma afferra la sua shopper, e si dirige a passo svelto verso la porta ma papà la ferma, io mi rannicchio sul divano. Li sento parlare di fronte alla porta.
“Dove vai?”
“A difendere nostra figlia! Quel miserabile di Diego Mendoza e tutta la sua famiglia passeranno una pessima serata!”
“Intendi fare una scenata? E poi cosa c’entra il resto della famiglia, Armando, Beatrice, Lorenzo e Camilla?”
“Cosa c’entrano? Ti sei dimenticato cos’ha fatto quell’altro disgraziato del fratello alla nostra Maria?! Sono una famiglia di miserabili! Per non parlare di Armando e Betty, si sono tanto predicati amici in questi anni e non hanno nemmeno fatto una telefonata per dirci << ci dispiace molto per come si è comportato nostro figlio >>! Noi stavamo per imparentarci con gente simile!”
“Piombare a casa delle persone a ora di cena per fare scenate da mercato, non è il modo esatto di agire! Adesso Paola ha bisogno di noi!”
“E va bene, ma io intendo passare la notte qui con lei.”
“Sono d’accordo amore mio. Quando avrai la mente fresca, andremo a parlare con Diego e la sua famiglia, va bene?”
“Va bene.”
I miei genitori restano ancora un po’ con me per consolarmi, dopo di che papà se ne và. Ha un’azienda da mandare avanti e per farlo deve alzarsi presto. Quando se ne và, sto per addormentarmi quando sento mamma che esce, so bene dove sta andando ma sono troppo stanca per alzarmi e fermarla.

Diego
“Certo che, quando hai deciso di dare una cena a casa tua potevi anche fare una breve visita al super mercato! Presente di cosa parlo, fratellino?”
“Cami, quando sarei dovuto andare? Questa cena è stata organizzata così su due piedi.”
“Non ti lamentare del cibo che ti viene dato, i bambini dell’Africa darebbero tutto l’oro del mondo per assaggiare anche solo una semplice frittata e patate lesse!”
“Ma come sei tenero questa sera Lorenzo! Potevamo ordinare la pizza, al cinese, da un qualsiasi altro take-away allora!”
“La frittata è l’unica cosa che so preparare! E mi viene anche buona!”
“Mmmmm…”
“Ti ricrederai donna di poca fede!”
“Abiti da solo da 10 mesi, possibile che tu non abbia imparato a preparare niente’altro? Adesso mi domando anche com’è possibile che casa tua sia tanto pulita e ordinata!”
“Si chiama sistema colf! Lava e stira, full optional!”
“E tu permetti a una donna qualsiasi di mettere le mani nella tua biancheria?”
“Avrà sessant’anni!”
“Per forza l’ha assunta vecchia, o le salterebbe addosso!” Io fulmino mio fratello Lorenzo con lo sguardo.
“Dai Lorenzo. Ti ricordo che il nostro caro fratello ha ormai un piede sull’altare!”
Io e Lorenzo ci guardiamo negli occhi. Certo, come no… E’ una grazia divina che, arrivato sotto casa mia, non abbia trovato carri armati e gente armata pronta a giustiziarmi.
“Come mai Paola non partecipa alla serata? E Silvia, quando ce la presenti?”
“E tu come fai a sapere di Silvia?”
“Le voci corrono fratellino…”
“Ad ogni modo perché volevamo fosse una cena di famiglia, vero fratello?”
“Già!”
Rispondo, con sorriso tirato. Torno a controllare il fornello chiedendomi come prenderà la notizia Camilla, così amica di Paola. Suonano alla porta e quando Camilla posa il flute di vino per andare ad aprire, entra Mariapaola con un fil di ferro in mano. Lo strattona e si avvicina a me con aria minacciosa, mentre Camilla guarda la scena con stupore.
“DIEGO MENDOZA! I TUOI GIORNI SU QUESTA TERRA SONO FINITI!”
“Signora, parliamone, la prego!”
“Sai cosa farò con questo fil di ferro?”
“No, che cosa?”
Domando, spaventato. Entra il padre di Paola il quale m’immobilizza mentre Maria, la sorella, mi cala i pantaloni e i boxer.
“Lo scoprirai presto!”
“NOOOOO!”
La voce di Camilla mi riporta alla realtà.
“Diego?Diego! Non apri? Hanno suonato! Ho capito, vado io. Certo che non hai un minimo di cortesia per gli ospiti.”
Sento la porta che si apre e Camilla che saluta il mio peggiore incubo.
“Signora Mariapaola, buonasera!”
“Salve Camilla, dov’è quel disgraziato di tuo fratello?”
Me la vedo entrare marciando in cucina, seguita da Camilla la quale mi osserva interrogativamente, mentre delle rughe le si formano tra gli occhi.
“Signora, che sorpresa.”
“Che sorpresa?CHE SORPRESA? TU L’HAI FATTA LA SORPRESA A MIA FIGLIA, LURIDO MALEDETTO!”
“Signora, io penso sia meglio parlarne in privato e direi con più calma.”
“MA COME TI PERMETTI? DISGRAZIATO! MIA FIGLIA TI HA DONATO TUTTO L’AMORE DI CUI ERA CAPACE, E TU LA RIPAGHI COSì??”
“Mi spiegate cosa sta succedendo?”
“Camilla, credo sia meglio andarcene. Buona serata!”
“No Lorenzo, scordatelo! Io voglio sapere cosa sta accadendo!”
“Davvero non sai nulla?”
“No, Mariapaola… Che succede?”
“Questo miserabile che ti ritrovi come fratello, neanche una settimana dopo aver annunciato le nozze con mia figlia, ha deciso di lasciarla in tronco, dicendole di non essere più innamorato di lei da molto tempo! L’ha raggirata per bene!”
Camilla mi osserva con stupore chiedendomi se è vero. Io annuisco.
“Diego… Ma com’è possibile… Sabato sei andato con lei a scegliere le bomboniere… tre giorni fa!”
“NON HA NEMMENO IL CORAGGIO DI RISPONDERE, QUESTO DISGRAZIATO!”
Mi arriva un man rovescio da parte di Mariapaola, e anche piuttosto doloroso. Quindi abbandona casa mia. Io, mia sorella e mio fratello restiamo in silenzio per un po’ di tempo.
“Diego, ti dispiace spiegarmi?”
“Camilla, cosa c’è da dire?Mariapaola è stata abbastanza esaustiva.”
“NO DIEGO, UN CORNO! Perché hai chiesto a Paola di sposarla, se già non l’amavi più?”
“Io… Io credevo che questo sentimento sarebbe rinato…”
“Non mi prendi in giro fratellino! Vuoi sapere cosa penso? Penso che il fatto che non l’ami più sia solo una scusa, penso che nella tua vita sia entrata un’altra donna in questi giorni!”
“Che diavolo dici?”
“No Diego, tu sei il diavolo! Non credevo fossi così stronzo e privo di morale!”
Mi dice mia sorella, prima di prendere la borsa.
“E sognatevi che mi faccio ancora invitare a cena da voi due!”
Se ne va sbattendo la porta. Io, dopo aver spento il fornello, mi tolgo il grembiule e mi reco in salotto dove sprofondo sul divano tenendomi la mascella. Lorenzo mi passa un bicchiere di Disaronno e una busta di piselli surgelati, che appoggio alla guancia.
“Quella pazza isterica picchia come un boxer professionista!”
“Temo che questo sarà solo il primo round. E che non sarà facile riscattare la tua immagine agli occhi di Camilla!”
“Per lo meno non verrò picchiato anche da mamma e papà, loro almeno capiranno la mia scelta. Apprezzeranno che io abbia scelto di dire le cose come stanno, o papà non mi avrebbe fatto quel discorso.”
“Fratellino, non è che magari Camilla ha ragione? E nella tua vita c’è un’altra donna di cui non mi hai parlato?”
“Ma che stai dicendo? Non c’è nessun’altra. Io non amo più Paola, e basta!”
Perché, appena mio fratello mi ha chiesto se nella mia vita è entrata un’altra donna, ho pensato a Isabella? Questa ragazza compare troppo spesso nei miei pensieri, non capisco perché per lei mi faccio degli scrupoli come sentirmi in colpa per una stupida battuta… Bevo un sorso di Disaronno riflettendo su questo.

Isabella
Sto cenando a casa di Francesco e Silvia. Mi stanno aggiornando sulla loro ricerca di un nuovo lavoro, che per ora non ha dato risultati. Silvia mi dice di aver letto l’annuncio ufficiale che l’Ecomoda ha emesso per trovare un addetto alla reception perciò ha telefonato e ha appuntamento dopo domani per un colloquio. E’ elettrizzata! Inizia a fare progetti su questa cosa.
“Sarebbe così comodo! Potremmo andare al lavoro con una sola auto, ci vedremo sempre e passerei tutto il giorno con Lorenzo!”
“A proposito di lui, com’è che stasera non vi vedete?” Chiede Francesco.
“Aveva una specie di cena di famiglia, o roba così…” Silvia s’interrompe quando riceve un sms.
“E’ lui! Dice che la cena è saltata e passa a prendermi!”
Dopo qualche minuto, restiamo soli io e Francesco, mentre Silvia ci saluta ed esce. Io e Francesco iniziamo a parlare.
“Allora, come va con il tuo capo?”
“Va che oggi aveva la luna talmente storta… Mi ha risposto male per una sciocchezza!”
“E non avete affrontato l’argomento << quasi bacio >>?”
“Certo che no! Figurati se lui ci da tanto peso! E poi ricordarti che è anche fidanzato.”
All’improvviso ricevo un messaggio su face book, e sul mio telefono mi arriva la notifica dal messenger. Non posso credere che mi abbia scritto, visto che non ci sentiamo e vediamo da mesi.

Ciao Isa, credo che il mio messaggio ti stupirà, visto che da quando sei partita non ci siamo più sentiti. Volevo sapere come stai, come te la passi e dirti che mi trovo a Bogotà. Mi piacerebbe vederti Isabella. Fammi sapere se ti và, ciao buona serata.

“Chi è?”
“Massimiliano.”
Non gli rispondo, perché non so cosa dirgli.

Roberta
Mi sto dirigendo a casa di David e Michael perché all’ultimo minuto David ha cambiato programma per la cena. Michael ha saputo della cena tra me e David ha chiesto se si poteva spostare a casa loro perché vorrebbe parlare con me. Sono nervosa perché, pur essendo mio fratello, non mi sono mai rapportata con Michael. Il nostro primo faccia a faccia come fratelli! Parcheggio, e mi avvio al bancone nell’androne.
“Buona sera. Sono qui per andare da David e Michael Valencia, mi stanno aspettando.”
“Prego, si accomodi. Gli ascensori sono oltre quella porta. Buona serata.”
Saluto il portiere e prendo l’ascensore. Quando busso alla porta, mi apre David con addosso un grembiule da cucina.
“Ciao Roby, accomodati. Perdona il cambio di programma!”
“Non importa David. Ciao Michael.” Gli dico, vedendolo arrivare dalla cucina. Lui mi guarda come se mi vedesse per la prima volta, e risponde al saluto.
“Ciao… Vieni, siediti pure sul divano.”
David si allontana per tornare alle sudate pentole, mentre io e Michael restiamo soli. Siamo come due sconosciuti e non sappiamo cosa dire!
“Sono rimasta molto sorpresa della tua volontà di volermi vedere…”
“Via il dente, via il dolore, no?” Sorrido timidamente. Lui continua a parlare.
“Ti avrà raccontato David che sabato mattina, quando ho lasciato di fretta e furia casa di Cèsar, sono andato dai miei a chiedere spiegazioni… Quando mi hanno confessato tutto, non potevo crederci!”
“Lo so Michael. Questo ha cambiato completamente la visuale che avevi del mondo, della tua famiglia…”
“Già… Scusami se non sono sceso con David quando è tornato da te a prendere le sue cose…”
“Non importa, è normale che tu non abbia voluto vedermi subito! Sono sorpresa che ti sia bastato così poco tempo per volermi incontrare…”
“Perché non dovrei volerlo?Tu non hai nessuna colpa se la mia famiglia si è sfasciata! Nessuno ha costretto mia madre ad andare a letto con tuo padre, e a fare quello che ha fatto… Noi figli ci siamo solo trovati in mezzo, pagandone le conseguenze!”
“Hai ragione…”
“E finalmente le stanno pagando anche i miei genitori!”
“Che intendi dire?”
“Mia madre ha lasciato mio padre, e adesso vive in fondo al corridoio…”
“Vive qui?” Dico, muovendomi nervosamente sul divano.
“Dietro alla porta G… ma non preoccuparti, non entrerà qui, non la dovrai incontrare per forza! Sa che sei qui stasera e non ha protestato quando io e David le abbiamo chiesto di non venire.”
“Va bene, vi ringrazio.”
“Figurati… Ma chi può essere?” Si domanda prima di andare ad aprire alla porta. Mi auguro non sia Patrizia! Ascolto tutto e sento che si tratta di Camilla, la quale si affaccia in salotto. David giunge dalla cucina e si salutano con un bacio sulla guancia e si guardano negli occhi. Io e Michael ci sentiamo di troppo!
“Scusate, io credevo che Michael fosse solo! Avevo capito che voi due foste a cena fuori…”
“Dovevamo, ma poi ho deciso di parlare con Roberta e abbiamo spostato la cena qui. Camilla ma cos’è successo?”
“Ho litigato con Diego, non avete idea di come si è comportato…”
“Che ti ha fatto?” Le chiede David, con apprensione, girandole un braccio attorno alle spalle.
“No non con me, con Paola! Ma torno un’altra volta, non mi va di rovinarvi la cena, questa è la vostra serata!”
“Non dire sciocchezze, tu non vai da nessuna parte!” le dice David, i due si guardano con le stelline negli occhi! Io e Michael ci scambiamo uno sguardo, sorridendo, e Michael tossisce.
“Aggiungo un posto a tavola allora!”
“Scusate, ma cucina David?” Chiede Camilla, indicando la sua mise. Lui annuisce.
“Togliti subito la traversa, o qui finiamo tutti in terapia intensiva!” Ridiamo e David ubbidisce passando il testimone a Camilla.

David
Mi batte forte il cuore, non mi aspettavo di vedere Camilla entrare da quella porta. So che non è venuta per me perché pensava che non fossi in casa stasera, ma so che, quando fossi rientrato, l’avrei trovata qui ad aspettarmi con Michael. La vedo legarsi i capelli, lavarsi le mani e mi domanda costa stavo mettendo su di buono.
“Qui c’è il brodo e pensavo di preparare un risotto ai quattro formaggi.”
“Brodo granulato?” Mi domanda, scoperchiando la pentola.
“Esatto, il brodo di carne non lo so preparare! Ma il risotto sì!”
Lei osserva il ripiano della cucina, dove precedentemente avevo messo in fila tutto il necessario, elencando tutte le cose che vede.
“Burro, vino bianco, sale, pepe, noce moscata, formaggio grana e gli altri formaggi… C’è tutto!”
Mentre inizia sciogliendo il burro, mi perdo a osservarla. E’ bellissima… Lei vede che la sto osservando e sorridente mi chiede:
“Cosa c’è?”
Io scuoto il capo.
“Mi domandavo se avessi parlato con i tuoi fratelli di… di ciò che hanno visto oggi in caffetteria…” arrossisco, e lo fa anche lei.
“Non proprio… Sono rimasti molto stupiti sì, insomma… di vederci così! Stasera eravamo tutti a cena a casa di Diego per parlare, quando è arrivata Mariapaola Solari Ribeiro, ed è scoppiato il finimondo… e me ne sono andata!”
“Cos’è successo?” Michael e Roberta arrivano dal salotto.
“Diego ha lasciato in tronco Paola!”
“Che cosa? Ma le ha chiesto di sposarlo solo due settimane fa, e una settimana fa hanno dato una mega festa per annunciare il loro fidanzamento!”
“Lo so bene Roberta! Pare che Diego non sia più innamorato di Paola, da molto tempo…”
“Scusa se te lo dico Camilla, so che è tuo fratello, ma è un gran bastardo! Se non l’ama da molto tempo perché l’ha illusa con il matrimonio?”
“Lo so Michael, sono rimasta di sasso, non credevo che mio fratello potesse essere così meschino! So che tempo fa ha commesso uno sbaglio tradendola, ma sembrava molto innamorato dopo…”
“Certo, con Pamela l’ha fatta grossa quella volta… Quella poveretta si è licenziata per non vederlo più!”
Camilla mi osserva sconcertata, e capisco di aver fatto una mega gaffe.
“Di che stai parlando?”
“Tu… Tu non sai niente?”
“Cosa devo sapere? La tipa con cui mio fratello ha messo le corna a Paola non si chiamava Pamela, ma Claudia!”
Camilla osserva tutti i presenti per cercare delle risposte, ma Michael e Roberta alzano le mani. Io so che loro non sanno nulla, e so che sono un cretino!
“Camilla io credevo stessi parlando di Pamela… Ti ricordi la receptionist che avevamo fino a sei mesi fa? Sì licenziò perché aveva iniziato una relazione con tuo fratello Diego… Lui la illuse e lei decise di andarsene…”
“Non ci posso credere… Mio fratello ha davvero preso in giro quella poveretta di Paola! E tu come fai sapere questa storia?”
“Il giorno che decise di dimettersi, vidi Pamela uscire dal bagno disperata, era fuori di sé la poveretta! Le offrii una cosa calda per farla calmare e lei, sarà perché aveva bisogno di una valvola di sfogo, mi disse tutto e disse che aveva intenzione di andarsene. Io tenni per me questa storia perché non era affar mio, e non me ne veniva nulla in tasca a far scoppiare uno scandalo!”
“Non ci posso credere…”
“Tuo fratello si è comportato molto male con quella ragazza… Ma propongo di chiudere i brutti pensieri, buttare la chiave, risollevare il morale alla nostra stilista preferita e di goderci la serata!”
“Va bene, non rattristerò nessuno Michael, messaggio ricevuto!”
“I Valencia, I Mora e i Mendoza nella stessa stanza che preparano la cena… Chi se lo sarebbe mai aspettato!”
Dice Roberta, provocando una reazione di sorriso in noi. Io rispondo:
“Dovremmo scattarci una foto e mandarla ai nostri padri!”

Patrizia
Mi sto dirigendo velocemente verso l’appartamento dei miei figli. So che c’è anche Roberta, e che avevo promesso loro di dì stare lontana da lì, ma devo assolutamente parlare con loro! Busso e mi apre David.
“Mamma, che fai qui? Eravamo d’accordo!”
“Lo so David, perdomani…” Entro in sala da pranzo e vedo che c’è anche Camilla Mendoza. Sembra abbiano finito di mangiare. Roberta mi guarda con due grandi occhi e io non posso fare a meno di sentirmi angosciata guardandola. Lei abbassa lo sguardo.
“Mi dispiace per avervi interrotto, ma vostro padre mi ha mandato un messaggio pregandoci di guardare il canale 23. Dice che sta per fare un annuncio.”
Michael afferra il telecomando e accende la tv, e tutti la guardiamo. Mandano un programma di politica e ascoltiamo tutti le parole della giornalista.
”Buona sera a tutti, ben tornati a La Politica in Quaranta Minuti. Come annunciato nei titoli di introduzione, questa sera ci fa compagnia il Ministro dell’Economia e candidato al consiglio, Daniele Valencia. Ben tornato nella nostra trasmissione, Ministro!”
Mentre tutti ascoltiamo con attenzione, l’inquadratura si sposta su Daniele.
”Buona sera a tutti, grazie a voi per avermi accolto con così poco preavviso.”
“Ministro Valencia, lei ha chiamato la nostra trasmissione dicendo di dover fare un annuncio!”
“Esatto. Vorrei approfittare di questa sede per rendere nota la mia decisione di abbandonare la candidatura a Presidente del Consiglio.”

Mi siedo per non cadere per terra, mentre tutti noi guardiamo la tv esterrefatti!
”Ministro, posso chiedere quali motivi la spingono a prendere questa decisione?”
“Motivi professionali, che riguardano i miei impegni come Ministro dell’Economia e gli impegni con l’Ecomoda, l’impresa di cui sono proprietario e azionista, ma soprattutto impegni personali. La mia vita è sufficientemente piena, e io ritengo che nella vita di un uomo debba esserci anche spazio per qualcos’altro oltre che al lavoro! Non intendo più sottrarre tempo alla mia famiglia.”
“La sua bella moglie e i suoi figli saranno orgogliosi di lei!”

Daniele cerca di assumere un’espressione convincente mentre risponde di sì. Io non riesco più ad ascoltare niente. Non posso credere a ciò che ha fatto!
“Mamma, non ne sapevi nulla?” Chiede David.
“No, niente di niente!”
“Non posso crede che abbia abbandonato la poltrona per noi!” Afferma Michael.
“C’è una cosa che non vi ho detto. Quando stavo per andarmene, lui ha provato a trattenermi dicendo che è ancora innamorato di me, e che intendeva impegnarsi per rimettere in sesto il nostro il nostro matrimonio.”
“Io me ne vado, meglio che parlate fra di voi. Cami, vieni con me?”
“Ma certo.” Risponde Camilla Mendoza a Roberta, per poi alzarsi.
“Vi accompagno di sotto.” Dice David. Camilla e Roberta escono e salutano.

Camilla
Siamo fuori sotto il cielo nuvoloso e salutiamo Roberta che se ne va. Io e David restiamo soli.
“Mi dispiace per la serata, com’è finita…”
“La tua famiglia è davvero imprevedibile!”
“Già, e manda sempre all’aria le nostre cene!”
“Quella a casa mia è filata liscia!”
“Vero, ed è stata bellissima. Dovremmo cenare sempre lì per sicurezza!”
“Basta che non dici una parola mentre sono al telefono!”
“Ricevuto!”
David alza gli occhi al cielo plumbeo.
“Hanno annunciato un violento temporale per domani…” Dico.
“Così pare… Allora ci vediamo in azienda?”
“A domani. Spero che la tua situazione famigliare si stabilizzi…”
“Non so proprio cosa succederà ora, dopo l’annuncio di papà!”
“Io ci sono e ci sarò, per ogni cosa.”
“Lo so Camilla.”
I nostri sguardi s’incrociano ancora come stamattina, e riprendere il batticuore. E’ istintivo, le nostre dita s’incrociano ancora e ci avviciniamo per salutarci con un bacio sulla guancia ma quando entrambi ci stacchiamo per spostarci sull’altra guancia, i nostri nasi si sfiorano e il tempo si ferma. Siamo entrambi immobilizzati e, visto che lui non prende l’iniziativa, lo faccio io e chiudo gli occhi per poi baciarlo castamente. Sento che lui mi strige di più la mano. Io mi stacco e sto per allontanarmi ma lui mi fa sua posando una mano sulla mia schiena e mi bacia. Io gli passo la mano destra dietro al collo e con la sinistra, tocco la sua guancia destra. Delle gocce di pioggia iniziano a cadere bagnandoci, ma non ci importa.

Giulio
Spengo la tv, mentre Giulia seduta accanto a me mi pone domande sulla decisione di papà.
“Giulia, cosa vuoi che ne sappia?” Io inizio a pensare che forse ha preso in considerazione le mie parole di ieri, quando gli ho detto che per convivere mamma le parole non sarebbero bastate. Afferro il cellulare e compongo il numero di David. Mi risponde dopo molti squilli, con una voce seccata.
“Giulio, che diavolo vuoi?” Avverto una voce in sotto fondo, una voce femminile che non posso confondere che dice Ma lo fa apposta?. E’ con lei e la rabbia monta in me.
“Hai visto la tv o eri troppo impegnato?”
“L’ho vista, certo! Mi hai chiamato per questo? Non conosci l’esistenza degli sms?”
“Sì, ti ho chiamato solo per questo. Ti ho disturbato?”
“Non credo siano affari tuoi! Adesso parlo con mamma e con Michael, e ti faremo sapere cosa dirà mamma!”
“Va bene, io e Giulia aspettiamo notizie allora. Ciao.”
“Ciao.”
Metto giù e Giulia continua a parlarmi ma io non ascolto. Erano insieme. Lei era con David.

Daniele
Quando abbandono lo studio televisivo, incontro Xavier de la Fuentes, che fa parte del mio partito.
“Daniele, sei matto? Che scherzo è questo?”
“Nessuno scherzo.” Rispondo serio, continuando a camminare verso l’uscita.
“La campagna è iniziata, tu ti sei impegnato con il partito!”
“Prendi tu il mio posto, no? Hai sempre voluto farmi le scarpe.”
“Che cosa?”
“Hai capito bene, non sono nato ieri! Questa è la mia decisione e non torno indietro, quindi non mi infastidire ulteriormente. Arrivederci.”
Monto sulla mia auto, l’autista chiude la portiera e ce ne andiamo. Penso a come avranno reagito Patrizia e i miei figli.

David
“Ma ci spia per caso tuo fratello?”
“Inizierò a pensarlo!”
“Oggi mentre lasciavo l’Ecomoda è arrivato, ha iniziato a invitarmi a cena, a tirare in ballo quella cena che fecero insieme mia madre e tuo padre, quando tuo padre si comportò da villano con mamma, come se fosse un vanto! Poi è arrivato Diego che gli ha quasi messo le mani addosso e sen’è andato…”
“Tuo fratello avrebbe potuto lasciargli un ricordino, già che c’era! A me ha detto che non intende desistere, che intende darci ancora fastidio.”
“Sarò io allora a lasciargli un ricordino! Non ha idea di chi sia Camilla Mendoza Pinzon!”
“E forse non sa nemmeno chi sia suo fratello!”
“Io lo so chi è David Valencia…”
“E chi è?”
“Un ottimo baciatore.” Sorrido, imbarazzato. Poi lei si avvicina e ci baciamo ancora. Quando ci stacchiamo per riprendere fiato, le ricordo che mia madre e mio fratello mi aspettano, anche se vorrei passare la notte con le mie labbra incollate alle sue.
Quando torno su, mamma e Michael mi aspettano. Mi siedo di fronte a mamma.
“Non me lo sarei mai aspettato!”
“Cosa pensi di fare adesso?”
“Cosa farà tuo padre vuoi dire, mi sta chiamando.”
Incitiamo mamma a rispondere. Lei si sposta in un’altra stanza e torna dopo pochi minuti.
“Allora?” chiede Michael.
“Domani pranzerò con lui al Copernico, mi vuole parlare.”

Armando
Non posso credere a ciò che ho appena sentito! Daniele Valencia che rinuncia a un posto tanto prestigioso per la sua famiglia? In che universo parallelo mi trovo?
“Magari è rinsavito…”
“O magari si è drogato! O aveva un gemello nascosto, o quello in tv era un robot creato a sua immagine e somiglianza, o l’hanno clonato!”
“Dai Armando… Meglio per lui se ha finalmente imparato a stare al mondo!”
“A sessant’anni suonati è un po’ tardi però!” Rispondo a mia moglie, la quale si alza per aprire la porta.
“Ma chi è quest’ora?”
Dal salone sento che si tratta della mia cara consuocera e mi chiedo che cavolo voglia! Mi alzo e mi ricompongo.
“Mariapaola, buona sera.”
“Buona sera una mazza! Mi sorprendo di voi e del vostro comportamento! Nemmeno una telefonata avete fatto!”
“Scusa ma…” Cerca di esprimersi mia moglie, probabilmente per chiederle cos’è successo.
“Scusa un corno!”
Prendo la parola urlando, perché è l’unico modo per farla smettere di fare la pazza.
“MI PERDONI! Ma chi le ha insegnato a venire a casa delle persone a quest’ora, inveendo contro i padroni di casa? Prima di alzare la voce in casa altrui credo che dovresti spiegarci cosa diavolo è successo!”
“Glielo spiego subito, caro dottor Mendoza! Il vostro caro figlio ha lasciato la mia bambina come se non fossero mai stati insieme, come se non le avesse promesso il matrimonio!”
“Veramente? Mariapaola, ti assicuro che non ne sapevamo nulla!”
“Suo marito non sembra poi così sorpreso!”
“No, è vero, non lo sono. Ho parlato personalmente con mio figlio, dato che l’ho visto perplesso sul matrimonio, e gli ho consigliato di prendere una decisione definitiva.”
“Ma guarda che bell’esempio che dà ai suoi figli!”
“Do loro l’esempio che credo migliore! O, oltre a obbligare mio figlio a sposare sua figlia, deve anche venirmi a dire come educarlo?”
“Armando, calmati. Mariapaola ci dispiace per questo, ma non credi che sia stato meglio così? Immagina se si fossero sposati, avessero messo su famiglia e Diego avesse preso questa decisione dopo… Sarebbe stato molto più devastante per tutti!”
“Non so cosa mi aspettavo da voi! Da due che hanno educato un figlio alla poligamia!”
Dice quella matta, prima di abbandonare casa nostra portandosi dietro l’animale morto che usa come cappotto. Sbatte la porta e mi salta la mosca al naso. Apro la porta d’ingresso e, prima che prenda l’ascensore, le grido.
“E NON SI PERMETTA PIU’ DI TORNARE A CASA MIA PER OFFENDERE LA MIA FAMIGLIA E SBATTERE LA PORTA, MALEDUCATA! SONO CONTENTO CHE MIO FIGLIO NON SI SIA IMPARENTATO CON LEI! SOLO IO POSSO SBATTERE LA PORTA IN CASA MIA!”
Sbatto la porta e rientro. Mia moglie si tocca le guance con le mani.
“Armando, non dovevi risponderle così!”
“E cosa dovevo fare? Spero di non vederla più quella strega!”
“Amore mio, credi che Diego abbia tradito altre volte Paola a parte quella volta con quella Claudia? Che l’abbia lasciata perché c’è di mezzo un’altra donna?”
“No, non credo! Quando ho parlato con lui non sembrava… Dovremmo parlare con Diego…”
“Domani pomeriggio andremo all’Ecomoda.”
“Perché non domani mattina?”
“Perché ho parlato con Lorenzo prima e domani mattina hanno una riunione che si protrarrà.”
“Fortuna che dovevo stare tranquillo e senza preoccupazioni!”
“Tranquillo potresti starci, se contassi fino a 100 prima di parlare!”
“Mi scusi, dottoressa mostro ma quando ha pronunciato il fatidico sì, sapeva di sposarsi con un isterico!”
Le dico, sorridendo.
“Se solo lo avessi saputo…!”
“Cos’ avresti fatto, ah?” Le dico, bloccandola al muro con i palmi delle mani appoggiati alla parete. La bacio con passione e lei ricambia, girando le mani attorno al mio collo. Io le appoggio una mano all’altezza del coccige e, continuando a baciarci, andando verso la stanza da letto.

Cèsar
Quando arrivo di fronte alla caffetteria, lo aspetto per qualche minuto di fronte all’entrata. Non so cosa aspettarmi da questo ritorno improvviso nella mia vita! Quello che so è che non posso scoprire se sono gay se non mi lascio andare con qualcun altro… Mi interessa Michael Valencia e invece di cercare di capire di più su di lui, sono qui a perdere tempo con un passato che non ha niente di nuovo da dirmi! Vedo arrivare Martìn.
“Ciao Cèsar,è tanto che aspetti?”
“Ciao! No, solo qualche minuto.” Entriamo, e scegliamo subito un tavolo. Io ordino una cioccolata alla meringa, lui un caffè macchiato e un bicchiere d’acqua.
“Come procedere la tua nuova attività?” Chiedo per rompere il ghiaccio.
“Procede. E a te come va il tuo lavoro? Quando ti stanchi di lavorare all’Ecomoda, puoi sempre decidere di lavorare per me!”
“Grazie, ma non penso che ciò accadrà! Anche se non ne sono un’azionista, ci sono cresciuto all’Ecomoda. Mio padre ci ha lavorato per anni, la migliore amica di mio padre è stata presidente per anni ed è sposta con uno degli azionisti di maggioranza, con i loro figli sono come un cugino praticamete… E’ casa mia non il mio luogo di lavoro!”
“Mi sembra molto bello.”
“Come mai sei tornato in Colombia per aprire la tua attività e non lo hai fatto in Spagna?”
“Sono tornato perché mio padre si è ammalato…”
“Mi dispiace molto! E adesso come sta?”
“E’ morto tre mesi fa.”
“Ah… Perdonami, non ne avevo idea!”
“Lo so, tranquillo!”
Arrivano le nostre bevande e iniziamo a mescolare mentre la conversazione procede. E’ una bella serata e mi trovo bene, anche se il mio pensiero è fisso su Michael e su quel bacio che mi ha dato.

Lorenzo
Silvia, accavallata su di me, emette il suo ultimo gemito e si siede vicino a me. Io tiro la testa indietro sul divano, dato che ci troviamo seduti tra il divano e il tavolino.
“Perdonami, non ti ho chiesto com’è andata la cena con i tuoi fratelli… Come mai è saltata?”
“E’ successo un casino… “ – le rispondo, accendendomi una sigaretta. Appoggio un braccio sul divano e lei si accoccola sul mio petto. – “ E’ arrivata Mariapaola Solari Ribeiro, la madre della ragazza che mio fratello Diego avrebbe dovuto sposare, incazzata nera perché Diego ha lasciato Paola.”
“Come mai l’ha lasciata?”
“Non è più innamorato di lei, sarebbe stato uno sbaglio sposarsi.”
“Chiaro! Sai che dopo domani ho un colloquio per il posto di receptionist all’Ecomoda?”
“Bene, sono contento! Spero tanto che verrai assunta!”

Paola
Mi sveglio e guardo l’ora, sono le sette di mattina. Torno ad appoggiare la testa sul cuscino sperando di essere in un brutto sogno. Diego mi ha lasciata. Non sento mamma in giro per la casa, perciò mi reco in cucina e leggo un biglietto appeso al frigo. Dice che è passata da casa per cambiarsi e che torna presto. Mi siedo al tavolo ascoltando il silenzio dei miei pensieri. Non so più nemmeno cosa pensare. Sento suonare alla porta e quando guardo chi è vedo che si tratta di Camilla e apro. Lei mi saluta con un abbraccio stretto.
“Ciao Paola…”
“Ciao. Vedo che le notizie corrono…”
“Ieri sera ero a casa di Diego e c’era anche Lorenzo, quando è arrivata tua mamma per fare una piazzata…”
“Immaginavo avesse fatto qualcosa di simile.”
“Ma cos’è questa roba?” Mi chiede, guardando la montagna di coriandoli accanto al camino.
“Questa una volta era una foto mia con Diego al Cairo, quest’altra era una sua cravatta…”
“E cosa pensi di risolvere così?”
“Di distruggerlo, in qualche modo…”
“No! Tu ti devi comportare come la donna di classe che sei! Dovresti raccogliere le sue cose, quelle ancora intere, metterle in una valigia, andare dal parrucchiere, mettere un bel vestito e riportargliele guardandolo in faccia!”
“Io non ce la faccio…” Le rispondo con le lacrime agli occhi.
“Si che puoi!”
“E sia, ma domani partirò, andrò per qualche tempo a Los Angeles.”

David
Parcheggio la mia auto nel garage, e corro verso l’ascensore, sorprendendo Camilla da dietro.
“Buon giorno!”
“Buon giorno” Com’è finita ieri sera con i tuoi?”
“Mio padre ha telefonato a mia madre, oggi pranzeranno insieme. Chissà cosa accadrà… Dimmi una cosa, ma dobbiamo per forza parlare dei miei?”
“Perché, cos…”
Le chiudo la bocca con un bacio. Da ieri sera, l’insicurezza che provavo per lei è un po’ diminuita.
“Per tutta la notte non ho pensato ad altro…”
Lei mi bacia ancora, e non ci accorgiamo che l’ascensore si apre.
“Potete evitare in azienda? Non è un buon modo di tenere la cosa segreta!”
Ci dice Lorenzo, che passa di lì. Ci stacchiamo velocemente, ringraziando la nostra buona stella perché la banda delle racchie non è ancora arrivata!

Diego
Io, Roberta e Lorenzo siamo da ore chini su carte e calcolatrice. Sono le due del pomeriggio, e moriamo di fame! Ma non possiamo alzarci prima di venirne a capo… E’ arrivata la stima degli immobili commerciali di Palm Beach, ma abbiamo calcolato che con quei soldi possiamo coprire solo due quarti dei debiti con le banche, un altro quarto con il ricavato della collezione, in base alle previsioni di vendita. I fornitori sono stati approvati da Camilla e Ugo e da domani inizieremo a produrre. Rimane scoperto il 25% del debito e non sappiamo come saldarlo in tempo, considerando anche che dobbiamo comprare i tessuti, tutti i materiali, investire nella sfilata, pagare gli stipendi e gli assegni dei soci e che quel 25% lieviterà a causa degli interessi.
“L’unica possibilità è che la banca ci conceda una proroga!”
“Un’altra, Lorenzo? No, non ci concederanno un’altra proroga… Dobbiamo trovare quello che ci manca per saldare in tempo il debito…”
“E come fare? Che problema…” Asserisce Roberta.
“Io un’idea cel’avrei, infondo siamo ancora in tempo per cambiare i fornitori!”
“Di che parli?”
“Comprare tessuti meno costosi!”
“No, Lorenzo! Tessuti meno costosi vuol dire pessima qualità, e io non farò mai una cosa del genere!”
“E allora ci ritroveremo in braghe di tela, e fra tre mesi quest’azienda verrà smembrata dalle banche!”
“No, dobbiamo trovare una soluzione… Io saprei come trovare quei soldi ma ho bisogno della vostra collaborazione…”
“A che hai pensato?”
“Di quanto disponete in banca?”
“Diego, nemmeno il patrimonio degli Windsor basterebbe a coprire quella cifra!”
“Non sto dicendo che dobbiamo risponderne noi! Sto pensando a un’azienda d’investimenti. Ogni uno di noi mette una cifra e potremmo investire quei soldi!”
“Parli di un’azienda parallela?”
“Esatto… Se la collezione non dovesse vendere quanto speriamo, dovremmo trovare una fonte da cui attingere denaro! Io ho già preparato un piano d’investimenti accurato, e per il lancio della collezione, fra due mesi, avremo la cifra che ci serve a coprire quel 25%!”
“Ci chiedi molto Diego…” Mi dice Roberta.
“Sì, lo so… Ma è più rischioso non tentare!”
“Io posso mettere colo 10.000 dollari, non di più!”
“Io 40.000.”
“Anche io… e arriviamo a 90.000 dollari. Che dite?”
“Dico che non abbiamo altra scelta! Come si chiamerà l’impresa?”
“Non ci ho pensato… Roberta, scegli un nome.”
“Perché io?”
“Perché sarà intestata a te!”
“Che cosa? Perché proprio a me?”
“Bhe… Perché io e lui abbiamo già le azioni dell’Ecomoda, abbiamo troppe cose a cui pensare!” Le rispondo, cercando di convincerla. Lei sembra titubante.
“Va bene. Cosa ne dite di << R.D.L. Investimenti >>?”
“E sia. L’azienda dovrà essere uninominale e, oltre a poter fare degli investimenti, dovrà anche erogare prestiti! Roberta, voglio che prepari tutto il necessario e che domani passi dal notaio, la registri alla camera di commercio e apri un conto alla Banca dell’Atlantico! Un’altra cosa. Questa storia deve restare fra noi tre, va bene?”
“Va bene Diego. Spero che tutto questo servirà a qualcosa!”
“Sarà così Roberta.” Roberta abbandona la riunione e restiamo soli io e mio fratello. Io tiro un respiro profondo, per fortuna ha accettato ed è andato tutto bene!
“Avanti, ora che siamo soli puoi dirmi cosa c’è sotto!”
“Di che parli?”
“Potevamo intestare l’impresa a me o a te, se era solo per investire quei soldi! O diventare tutti e tre soci…. Perché servirsi di un prestanome?”
“Non guarderò l’Ecomoda affondare!”
“Cos’hai in mente, realmente? A cosa serve la nuova azienda?”
“Se le cose dovessero mettersi male, se non dovessimo farcela a saldare i debiti con le banche, la RDL ci assorbirà, prima che le banche ci facciano a pezzi!”
“Ma questo significherebbe consegnare l’azienda a Roberta!”
“Lo so. Se questo avverrà, avremmo poi tutto il tempo di saldare i debiti con le banche!”
“Tu sei matto! Potevi almeno parlarmene!”

Olga
Mi trovo di fronte alla McNamara Publicity & Advertise, osservando l’imponente palazzo. Mi faccio poi coraggio ed entro. Mi trovo in una grande hall, e chiedo alla ragazza a che piano si trovi quell’azienda. Mi risponde di salire al decimo piano. Quando arrivo, mi trovo davanti ad un’altra hall.
“Benvenuta, posso esserti d’aiuto?”
“Salve… Io vorrei parlare con Alexander McNamara.”
“Ha apputamento?”
“No…”
“Allora non posso farla passare, mi spiace. Il dottore è molto impegnato. Può aspettarlo qui se è urgente, appena sarà libero proverò a sentire se può riceverla!”
Ringrazio e mi accomodo nelle sedie lì vicino. Vedo poi arrivare una bella signora, e la ragazza della reception si alza.
“Buon giorno signora McNamara!”
“Salve Melody. Mio figlio è in ufficio?”
“Certo, ma attualmente è impegnato con un cliente. Appena sarà libero la annuncio!”
“Grazie mille…”
Quella donna, si siede accanto a me e mi osserva. Ha lo stesso cognome di Alexander, che sia sua madre?
“E’ qui per un colloquio di lavoro?” Mi chiede.
“No, io veramente sono qui per vedere Alexander…”
“Sei un’amica di mio figlio?”
“Lei è la madre di Alexander?”
“Esatto, Marcella Valencia McNamara.”
Mi allunga la mano e la stringo… Marcella Valencia… Che cosa??? Quella mi chiede come mi chiamo ma io non rispondo e me ne vado.
“Non importa, non dica a suo figlio che sono passata. Arrivederci!”

Mario
Questa città è cambiata moltissimo. Uscito dal ristorante dove ho pranzato, mi avvio verso l’uscita del centro commerciale osservando la pioggia che batte sui vetri. E’ scoppiato un violento temporale! Mi avvicino all’edicola per comprare un giornale quando una rivista attira la mia attenzione, vedo che parlano di Diego, il figlio di Armando, e dice sta per sposarsi. Compro anche la rivista e quando salgo sul taxi la sfoglio, osservando le foto di tutti. Quando sono cambiati Armando e Betty!
“Signore, dove la porto?”
“In zona industriale, all’Ecomoda!”

FINE CAPITOLO 11.

Spero vi sia piaciuto!! Diego sta per commettere qualche sproposito con l’azienda… ma forse le cose non andranno storte? Dietro l’angolo c’è questo Massimiliano… Chi sarà mai? Che ruolo avrà nella storia? Camilla e David hanno raggiunto un nuovo livello de loro rapporto, vi è piaciuta la scena del primo bacio? Pensate che quello di Giulio sia solo un capriccio o che sia davvero interessato a Camilla? La reazione di Mariapaola è stata abbastanza esagerata? E quella di Camilla e di Armando la condividete? La decisione di Daniele vi piace? Come reagirà Patrizia a questa dimostrazione? E Mario è dietro l'angolo dell'Ecomoda! A presto!! Quiz facoltativo: quale momento del capitolo vi è piaciuto di più?
   
 
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