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Autore: TheMadDollhouse    06/11/2014    2 recensioni
Eccomi finalmente tornato con una nuova storia. Ho deciso di scrivere ancora di Amar e George (Amarge è il nome dell'OTP :3) perché, ripeto, sono troppo dolci e credo si meritassero più spazio in Allegiant. Questa fanfiction è una minilong, infatti è composta solo di due capitoli. Ci sono due punti di vista, nella storia, quello Amar e quello di George. Mi sono lasciato andare alla sdolcinatezza più sdolcinata per questa storia e spero che vi piaccia. Il seguito di "Buon Anniversario"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Amar, George
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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George.

Ovviamente del matrimonio me ne sono dovuto occupare io.

Devo ammettere che Amar, per quanto io lo ami, ovvero tantissimo, con queste cose non ci sa proprio fare. Durante questi mesi ha anche provato ad aiutarmi, ma gliel'ho impedito, perché volevo che tutto fosse perfetto. Il nostro giorno perfetto. Abbiamo deciso di sposarci nella stazione di polizia, in una grande stanza che prima non veniva utilizzata e che è abbastanza spaziosa per tutti gli invitati. Sono davvero emozionato per questo matrimonio, però cerco di non farlo trasparire troppo, almeno uno dei due deve rimanere calmo.

 

*

 

Il grande giorno è arrivato. Mi sveglio è controllo l'ora...sono le 10 e 23 minuti...mah, mi sarei dovuto svegliare prima! Do un bacio sulla guancia ad Amar, che continua a dormire. Mi alzo in fretta e corro in bagno, mi guardo un attimo allo specchio...Sì, la mattina ho decisamente un aspetto orribile. Entro nella doccia e apro l'acqua fredda, mi serve per svegliarmi. Sento il box doccia aprirsi, chiudo l'acqua di scatto e un attimo dopo vengo circondato da due famigliari braccia in un caldo abbraccio

“Amar!”

Urlo sorpreso, lui sbuffa

“Volevo solo abbracciarti”

“Sto facendo la doccia”

“Uffa, solo un abbraccio! Oggi ci sposiamo, dovresti essere più gentile con me”

“Se non esci seduta stante, riapro l'acqua, Amar”

Quello mi guarda un attimo, sembra offeso, così gli scocco un bacio sulle labbra e gli ritorna il sorriso

“Ok, ti lascio fare la doccia.”

Alla fine quando esco, prendo il mio accappatoio verde e me lo infilo. Amar non è in camera, ma dal piano di sotto arriva un odore di...pancakes! Mi metto dei boxer e un paio di pantaloncini, ad Agosto fa davvero caldo, e scendo le scale. In cucina trovo Amar che serve dei pancakes su due piatti, poi va verso la credenza e cerca di prendere lo sciroppo d'acero, ma non ci arrivo. Rido e gli dico

“Dai, lascia fare a me, tappo”

Mi siedo a tavola, lui resta lì a guardarmi con un cipiglio

“Oh, andiamo, se non vieni qui mi mangio tutto”

“Così, magari ingrassi e non entri più nello smoking per il matrimonio”

“Cosa?”

Guardo inorridito il piatto davanti a me, lui si siede a tavolo, sorridente

“Stavo scherzando George, sei prefetto così e lo smoking ti andrà una favola”

“Dici?”

“Sono assolutamente sicuro di stare per sposare la persona più meravigliosa di questo mondo”

Si china su di me e mi da un altro bacio, io gli sorrido e metto lo sciroppo sui pancakes e quando Amar fa per prendermi la bottiglietta, gli dico

“Faccio io”

E accidentalmente spruzzo un po' di sciroppo sulla sua maglietta

“George! Era la mia maglietta preferita”

“Questo è per avermi chiamato ciccione, tanto quella macchia andrà via con del detersivo”

Controllo l'orologio sul muro: Sono già le 11! Mangio in fretta i pancakes e mi alzo

“Dove vai, George?”

“Come dove? Tra 3 ore dobbiamo sposarci! Vado a controllare che tutto sia perfetto”

“Ok, ma ora posso vedere il tuo vestito per il matrimonio?”

“No, tu non vedrai il mio finché non saremo al matrimonio”

“Ma tu il mio lo hai visto!”

“Ovvio, l'ho scelto io”

Gli do un bacio sulla guancia

“Ti amo, Amar”

“Anche io, andrò alla stazione tra mezz'ora “

“Amar Smith, se osi arrivare in ritardo, ti uccido con le mie mani”

Gli sorrido ed esco dalla porta.

 

Amar.

 

In realtà esco di casa un'ora e mezza. Sono praticamente in iperventilazione, insomma, sposare George è la cosa che desidero più al mondo, ma se per lui non fosse così? Eppure tutte le volte che mi dice “Ti amo” Lo fa con sincerità. E io gli credo. Sì, perché lo amo. Entro nella mia auto e nel tragitto fino alla stazione mi batte forte il cuore. Quando arrivo noto un grosso striscione all'ingresso su cui è scritto “Amar e George sposi”

Scendo dall'auto ed entro dentro. All'ingresso non c'è nessuno, così mi dirigo nei camerini. E, appeso ad un gancio trovo una giacca nera da smoking e lì accanto un paio di pantaloni dello stesso colore, e una cravatta bianca. Sì, George conosce i miei gusti, me li metto pensando a lui che si da' da fare per cercare i vestiti adatti a me, ora mi vergogno un po' ad aver dubitato del suo amore. Quando ho finito di cambiarmi mi guardo allo specchio. Mi sta benissimo.

 

Dopo una ventina di minuti (che ho passato a fissare il muro), qualcuno entra nei camerini. È Tobias, il mio testimone

“Ehi, ciao, Amar”

“Ciao, Tobias”

“Tutto bene Sei pronto?”

“Sì, insomma, ho il battito cardiaco a mille”

“È normale, stai tranquillo...sai, penso che a lei sarebbe piaciuto”

Ci metto un nanosecondo a capire che si riferisce a Tris

“Immagino di sì. Lei è stata la prima a sapere di...beh...me e George”

Lui mi sorride, è un sorriso malinconico.

“Dai andiamo, gli invitati stanno già arrivando”

“D'accordo”

Ci dirigiamo nella sala del matrimonio. Tobias aveva ragione, già tre quarti degli invitati è già arrivato, cammino fino al fondo della sala, dove si trova l'uomo che deve sposare me e George. Nei 5 minuti seguenti, la sala si riempie, e alla fine entra George. È fantastico. Indossa uno smoking bianco, in completo contrasto coi suoi capelli neri, i nostri occhi si incontrano e, ancora una volta, riusciamo a dirci un sacco di cose senza muovere la bocca. Anche se questa volta di diciamo solo due parole: Ti amo.

George, arriva di fronte a me

“Georgie, sei mozzafiato, letteralmente”

“Grazie, anche tu sei bellissimo”

Arrossisco, e prima che possa rispondere il giudice di pace ci dice

“Possiamo cominciare?”

“Certo”

Rispondiamo all'unisono. Guardo gli ospiti, c'è tutto il corpo di polizia, ci sono anche Christina, Cara, Caleb, Zeke e Shuna. Poi riposo lo sguardo sul mio amore. È decisamente perfetto, i suoi lineamenti orientali spiccano sul suo fantastico volto, gli occhi leggermente a mandorla che mi fissano amorevoli e le labbra che mi fanno venire voglia di baciarlo in questo preciso istante.

Il giudice parla

“Vuoi tu, George Wu, nel pieno delle tue capacità, prendere il qui presente Amar Smith, come tuo legittimo sposo, e amarlo per il resto della vita?”

Georgie, senza staccarmi gli occhi di dosso, risponde

“Lo voglio”

 

George.

 

Amar, col vestito che ho scelto io è decisamente sexy.

“Vuoi tu, Amar Smith, nel pieno della tua capacità, prendere il qui presente George Wu, come tuo legittimo sposo,e amarlo per il resto della vita?”

“Lo voglio più di ogni altra cosa al mondo”

Risponde Amar.

“Scambiatevi la fede”

“Tobias e Matthew, il mio testimone, ci porgono gli anelli, entrambi con un piccolo diamante incastonato, io lo metto al dito del mio Amar e lui lo mette a me.

“Bene, io vi dichiaro marito...e marito, beh insomma, baciatevi”

Non aspettavo altro. Lo bacio con passione, forse un po' troppa e tutti cominciano ad applaudire.

Posso finalmente dire "Io sono suo marito"

*

 

Dopo il banchetto e gli ultimi saluti, io ed Amar usciamo dalla stazione di polizia, dove ad aspettarci c'è...una limousine.

“Amar! Non sapevo avessi preso una limousine”

“Per te questo ed altro, e comunque le sorprese non sono finite”

Mi prende per mano e mi apre la portiera dell'auto, entro e gli dico

“Grazie”

Lui si siede accanto a me e, usando il termine giusto, mi ficca la lingua in gola. Io rispondo al bacio. Dopo che ci stacchiamo, lui grida qualcosa all'autista e dopo qualche secondo parte una canzone

“Oddio, Amar! È la nostra canzone!”

“Sì”

Mi risponde, sorridendo. La canzone è “Can't take my eyes off you.”

 

Finalmente arriviamo a casa, dopo aver cantando insieme la canzone per tutto il tragitto. Usciamo dall'auto e Amar fa una cosa che mi sorprende parecchio. Mi prende in braccio e mi porta fino alla porta d'ingresso. Traffica con la chiave ed apre la porta, ancora con me in braccio. Entrati in casa, mi lascia e mi dice

“Andiamo su, devo farti vedere una cosa”

Mi prende per mano, sento le fedi che si toccano, e saliamo le scale, entrando in camera. Rimango a bocca aperta. Amar ha rifatto il letto e ha messo delle nuove lenzuola di pizzo!

“Da quand'è che rifai il letto?”

Lui ride

“Sai com'è, essendo la prima notte da sposati”

“Cosa intendi?”

Lui sorride, ma non risponde e mi spinge su letto, avvinghiandosi a me e baciandomi con foga.

 

Nota dell'autore: Mi scuso per non averla pubblicata ieri, ho avuto da studiare. Spero vi sia piaciuta questa mini-long. Mi sono divertito molto a scriverla perché sono una coppia dolcissima che meritava molto più spazio in Allegiant. Alla prossima ;)

 
   
 
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