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Autore: toujourscannelle    08/11/2014    0 recensioni
"Lei, in un certo senso, rappresentava la speranza per loro.
Rappresentava il futuro, la certezza che il mondo andrà avanti.
Una possibilità di salvezza."
Judith Grimes, i suoi primi momenti in un mondo popolato da erranti e umani che non si comportano più come tali. Una raccolta di brevi storie sulla sua vita, la sua crescita, i suoi approcci con un mondo in cui non esiste niente di sicuro. Una bambina che diventa grande circondata da strani personaggi e con strane abitudini. Dai primi passi al primo errante, dai giocattoli improvvisati alle armi, da bambina a donna.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carl Grimes, Daryl Dixon, Judith Grimes, Rick Grimes, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.Tracking

 

 

Judith Grimes adorava il suo grande Orso.
Era decisamente il suo compagno di giochi preferito, ma solo dopo Carl, è ovvio.
Sopra ad ogni cosa le piaceva quando la portava nel bosco, a volte seguivano insieme le tracce che riuscivano a trovare e lei stava diventando davvero brava. Ormai riusciva ad indovinare quasi sempre quale fosse l'animale che stavano cercando.
Altre volte uscivano per una semplice boccata d'aria fresca, si sedevano e quando tornavano indietro il suo Orso la prendeva sulle spalle e correva più veloce che poteva tra gli alberi.
Era bello sentire il vento sul viso e anche vedere il mondo da così in alto non le dispiaceva.
Da quello che riusciva a ricordare durante la sua lunga vita, ben cinque anni e tre quarti, lui era sempre stato con lei e l'aveva sempre portata con sé nei boschi.
Suo padre a volte le diceva di andarci piano con lui, insomma il suo Orso spesso voleva essere lasciato in pace, preferiva stare da solo, ma Judith era sicurissima che gli facesse sempre piacere la sua compagnia.
Proprio perché era convinta di questo passava le giornate attaccata alla gamba del suo grande amico per non lasciarlo mai privo della sua compagnia.
Dovunque andasse c'era anche lei.
Se usciva, voleva a tutti i costi uscire anche lei.
Se voleva fare qualcosa, immediatamente anche lei voleva farlo.
Se diceva qualcosa, lei tentava di ripeterlo, anche se suo padre stava cercando di scoraggiare questa abitudine in ogni modo.
Nessuno la lasciava libera di fare ciò che voleva e nessuno le insegnava cose altrettanto interessanti e divertenti.
Per questo, quando suo padre dava il permesso, prendeva il suo Orso per mano e uscivano insieme dalla base. Quelle erano le giornate che Judith preferiva.
L'Orso, dal canto suo, si era ormai rassegnato alla costante presenza della bambina ed era ormai abituato a sentire i suoi passi dietro le spalle praticamente ogni volta che decideva di muoversi.
Doveva però ammettere che Judith non gli dispiaceva, era decisa, curiosa e imparava in fretta.
L'unica cosa di cui Daryl Dixon non poteva fare a meno di lamentarsi era quella sua fastidiosa abitudine di rivolgersi a lui con uno stupido soprannome.
L'aveva accettato quando la piccola Spaccaculi non era in grado di pronunciare il suo nome e, dopo aver decretato che le ricordava un grosso animale peloso, aveva cominciato a chiamarlo “Orso”, una parola decisamente più semplice rispetto a “Daryl”.
Ormai però la piccola aveva cinque anni e nessun problema ad esprimersi, anzi aveva sviluppato una notevole parlantina. Questo purtroppo non l'aveva fermata e lui portava ancora quel nomignolo.
Spesso pensava di aver oltrepassato il limite, si era affezionato fin troppo ad una bambina il cui futuro era più incerto di quello di tutti loro messi insieme.
Per questo, d'accordo con Rick, aveva deciso di rafforzare al massimo le protezioni. Loro due e Carl avevano cominciato ad insegnarle come sopravvivere in quel mondo fin da subito. Aveva già imparato i piccoli segreti per riuscire a cavarsela e ogni giorno le mostravano qualcosa di nuovo.
Judith, come era normale, prendeva tutto come un divertente gioco, una continua acchiapparella tra loro e gli erranti.
Se ti prendono hai perso.
Era la prima cosa che aveva imparato.
Anche quel giorno aveva promesso alla piccola Spaccaculi che sarebbero usciti a “giocare” nel bosco e, come al solito, quando Daryl aprì gli occhi vide che la bambina lo stava già aspettando impaziente di uscire.
Suo padre tentava, senza successo, di trattenerla, ma la bambina era dura. Rick Grimes in passato aveva ammanettato alcuni fra i più ricercati criminali della Georgia ed erano tutti stati più semplici da gestire rispetto a sua figlia.
“Judith”
“Allora papà, adesso ti spiego. Se le tracce sono...”
“Judith” continuava a mormorare Rick.
“Prendi lezioni dalla bambina adesso? Se vuoi porto fuori anche te qualche volta”
“Grazie, Daryl” rispose ironico l'ex-sceriffo.
La piccola Spaccaculi non appena vide il suo insegnante, o Orso, preferito corse verso di lui lasciando incompiuto l'interessante insegnamento mattutino che aveva imposto al padre.
“Andiamo?” domandò ripetutamente tirando con fare insistente i pantaloni del suo compagno di giochi.
Lui annuì.
“Fate attenzione, non spingetevi troppo lontano. Questa notte una coppia di erranti è arrivata verso di noi mentre Glenn era di guardia. Si sono allontanati senza dare problemi, ma evitate di andare verso Est. Non è sicuro” lo avvertì Rick prendendo improvvisamente un'espressione seria.
“Sarà fatto, Sceriffo. Non stare in pensiero”
Daryl fece un cenno alla bambina che, come ormai era abituata a fare, si sistemò alla sinistra dell'arciere tenendosi ben stretta ai suoi pantaloni.
Rick li condusse all'entrata della base, aprì lentamente la pesante porta di metallo e attese qualche secondo.
Il campo pareva libero.
Daryl e la bambina si accostarono a lui. Prima uscì l'arciere controllando ripetutamente che ogni direzione fosse priva di pericoli, poi con la mano che non reggeva la balestra fece cenno a Judith di seguirlo.
Anche la piccola era fuori.
Rick li osservò un'ultima volta e sigillò nuovamente quello che ormai da mesi era divenuto il loro rifugio.

 



***

 

 

Le foglie secche scricchiolavano sotto i suoi passi, ormai si erano inoltrati nel bosco da un po' di tempo e la base era sparita oltre la linea degli alberi.
Avevano incontrato un solo errante fino a quel momento. Lo avevano trovato incastrato sotto ad un tronco, probabilmente abbattuto dal forte temporale di qualche sera prima, e vista la situazione aveva deciso di lasciarlo dov'era.
Per il resto del tempo aveva camminato con le chiacchiere di Judith in sottofondo. Daryl era sicuro che se la bambina gli avesse posto un'ennesima domanda non sarebbe riuscito ad evitare di prenderla per andare ad offrirla in dono all'errante di poco prima, lui sicuramente avrebbe gradito.
“No, non capisco” continuò Judith.
“Va bene Judith, allora diciamo che tuo padre è il capo” le diede infine ragione uno sfinito Daryl Dixon.
“Perché lui?”
“Perché sì”
“Carol dice che non è una risposta” lo sgridò la bimba.
“Allora perché era una persona importante una volta”
“Importante come George?”
“Sì, più o meno come George” rispose Daryl senza riuscire a trattenere una risata.
Mesi prima si erano stanziati in quella che ormai era divenuta la loro base fissa e inizialmente spesso alcuni di loro uscivano per recuperare ciò di cui il gruppo aveva maggiormente bisogno. Durante una di queste spedizioni Carl era riuscito ad entrare in quella che una volta era stata una scuola elementare. Gli era venuto in mente di cercare qualcosa che potesse aiutare Carol con le lezioni che impartiva a Judith e si era riempito le braccia di libri, colori e quant'altro.
In mezzo alla montagna di roba che riportò alla base trovarono anche un vecchio poster raffigurante George Washington.
Quando lo vide la piccola Spaccaculi rimase estremamente colpita da quell'oggetto, la pettinatura e i vestiti del primo presidente erano così buffi ai suoi occhi. Tutto il gruppo ci mise il massimo impegno per riuscire a spiegarle chi fosse quell'uomo che lei chiamava semplicemente “George”, non sapevano effettivamente quanto fosse riuscita a comprendere, ma la storia la impressionò a tal punto che decise di attaccare il povero George Washington sul muro accanto a dove dormiva. Proprio come una volta si usava fare con le foto di cantanti e attori prese dalle riviste di gossip.
“Quindi...”
“Aspetta” la zittì Daryl
“Vedi quelle?” le indicò una serie di piccole impronte impresse nel terreno fangoso. Si allontanavano dal punto in cui si erano fermati loro.
Judith si chinò appoggiando le piccole mani accanto alle tracce appena trovate.
“Cosa mi dici?”
“Sono molto nuove e le ha fatte un animale piccolo e leggero, non sono profonde.” rispose la bambina sfiorando con un dito le prove.
“Uno scoiattolo!” aggiunse poi tutta contenta.
“Ottimo lavoro piccola Spaccaculi. Adesso andiamo a prenderlo” disse lui scompigliandole i capelli con la mano sinistra.
Lei annuì e prese ad avanzare seguendo la scia lasciata di quello che sarebbe diventato parte del loro pranzo.
L'arciere la osservava restando indietro di qualche passo.
Era una bambina piuttosto minuta per la sua età con un buffo caschetto di capelli chiari. Maggie e Carol avevano tentato in ogni modo di tagliarglieli ma, nessuna sorpresa, si era rifiutata di stare ferma per il tempo necessario a compiere l'operazione.
Gli occhi erano senza ombra di dubbio quelli di Rick, due ampi occhi azzurri dall'aria furba e curiosa.
Era incredibile che fosse arrivata fin lì, che fosse cresciuta così tanto. Daryl ricordava perfettamente che una volta molti di loro avevano avuto dubbi persino sulla sua nascita.
Eppure eccola ancora con loro.
La piccola Spaccaculi era tosta e crescendo lo sarebbe diventata sempre di più, ne era sicuro. Ovviamente ciò non sarebbe successo se avesse continuato a mantenere quella parlantina, in quel caso si sarebbe occupato di strozzarla lui stesso.










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angolo autore: Salve! Eccomi qua con la seconda parte, sono passati un po' di anni e per Judith iniziano le prime lezioni per imparare a sopravvivere nel nuovo mondo. La OS questa volta è molto leggera, ma non potevo evitare di scriverla. Dopo aver visto una Fan Art (http://www.deviantart.com/art/Mama-Dixon-402093393) e immaginando come potrebbe essere il rapporto tra Daryl e Judith l'idea di loro due insieme mi ha fatta impazzire. Lui burbero e lei bambina chiacchierona e iperattiva. Duo meraviglioso.
Spero che la storia vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo molto!
Ci vediamo alla prossima con una Judith un po' più grande, qualche arma e un preoccupatissimo Rick.
A presto!

  
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