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Autore: LuxKatoUlisse    08/11/2014    1 recensioni
Nel 21° secolo sono passati 8 mesi da quando Lux Black, l'eroe che ha salvato il futuro, è ritornato a casa per ricominciare da zero una nuova vita.
Il ragazzo, cresciuto e maturato grazie alle esperienze ricevute, dirige uno stile di vita equilibrato insieme ai suoi nuovi amici, fino a quando un giorno viene richiamato dal futuro per affrontare una nuova terribile minaccia universale insieme ai suoi amici di sempre: Michelle, John e Alex.
Kim Arthur, il famigerato criminale della storia umana, sta formando un tremendo esercito di serial killer, intenti a distruggere su larga scala universale Human Nation e l'intera galassia; la posta in gioco è altissima stavolta.
Al gruppo di Lux si uniranno altre persone e altre alleanze militari, e insieme affronteranno nuove insidie, nuovi misteri e tanti colpi di scena.
Lo spazio e la tecnologia ritorneranno ad essere al centro della scena e questa sarà anche la volta buona in cui Lux conoscerà finalmente l'amore.
Il passato del ragazzo tornerà a farsi vedere, mostrando altri particolari nascosti e scomode verità che completerebbero il suo più grande puzzle della sua vita.
Un'altra grande battaglia (più terribile della precedente) sta per avere inizio.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 18 
La strega dell'ignoto della foresta nera

 


Martedì, 6 gennaio 3006

Passarono 6 giorni dall’entrata dell’anno nuovo.
Dopo quel sorprendente capodanno, Human Nation tornò alla normalità nel giro di un giorno (dopo il primo del mese).
Quella mattina dell'Epifania, la befana mutante (prodotta biologicamente da alcuni scienziati del 29° secolo d.c.) passò nelle case popolari a portare dolciumi e carbone di zucchero ma non era sola dato che ad aiutarla c’erano le sue duemila copie di cloni.

Lux vide dal terrazzo del suo appartamento una calza colorata di lana con all’interno alcuni dolci buonissimi:
biscotti, caramelle, cioccolata e tante altre cose.
Il ragazzo, però, non era più un bambino ma nonostante che la situazione gli sembrò alquanto imbarazzante, dopo aver riso molto egli accettò lo stesso il generoso regalo della befana.
Improvvisamente un Cyber cyp entrò dalla finestra di Lux e materializzò un videomessaggio da parte di Michelle.
La ragazza disse all'amico:

- Ciao Lux, sono a New Washington. -
- Hey, ciao Michelle. 
Perché sei qui? -
- Lady Earth ci ha convocati nella sua camera presidenziale per affidarci una missione molto particolare. -
- E quale? -
- Dovremo andare su Plutone ma lei ci spiegherà in seguito ciò che dovremo fare. -
- Su Plutone??? - le chiese stupito il ragazzo - ... ma lì non farà un freddo polare? -
- Un tempo era così lì fino a quando si decise di adoperare la famosa macchina degli Elhoim in grado di ripristinare un po' la sua geologia.
Il clima lì ora è mite ma essendo molto distante dal sole, questo nano pianeta non potrà mai paragonarsi al nostro, anche se ora vi siano poche foreste e delle abitazioni sparse per il pianeta. -
- Ah, si mi ricordo di averlo sentito da mio zio Albert la prima volta che venni in quest'epoca. -
- Se vuoi saperlo, ora Plutone è simile a Mosca durante l'inverno terrestre. -
- Ah, ok. 
Hai sentito John? È da stamattina che non riesco a contattarlo. -
- Come al solito lui si è sentito male.
Esagera sempre ogni volta che arriva il 6 gennaio; ha divorato tutta la calza con i dolcetti. -
- Poverino. -
- E per di più quando ha saputo che Lady Earth ci aveva convocati lui ha voluto unirsi a noi;
io gli ho consigliato di stare a casa ma niente da fare, è cocciuto!!! -
- Che ci vuoi fare?!! Lui è fatto così. -
- Ti aspetto fra un’ora. -
- Ok, giusto il tempo per lavarmi, vestirmi e fare colazione. -

Dopo essersi lavato e vestito, Lux fece prima un salto da Cramsh per fare colazione e poi si diresse insieme a John,


Michelle e Alex verso la Casa Bianca.
Una volta entrati nella sala ovale, John (avendo un viso verdastro) si toccò continuamente la pancia; Michelle lo riprese chiedendogli a bassa voce:
 
- Perché cavolo sei voluto venire? Non stai bene, cacchio!!! Dovresti stare a casa a riposarti. -
- Non so resistere al richiamo delle missioni di serie A. - le rispose John.
- Parli proprio tu che sei allergico a questo tipo di missioni. -
- … Non dobbiamo fare una cosa impegnativa questa volta, lo so. -
- Non cambierai mai:
sei sempre il solito idiota. -

Lady Earth, fissando John, gli domandò preoccupata:

- John, ti senti bene? Conciato così dovresti stare a casa a riposarti. -
- Glielo detto anche io, mia signora. - intervenne Michelle - 
Ma John non mi vuole proprio ascoltare. -

- John, che dobbiamo fare con te?!! - si rivolse di nuovo la presidentessa al ragazzo - Ogni 6 gennaio dobbiamo dirti sempre le stesse cose? -
- Mi scusi, mia signora … - rispose John con un aria malandata - … ma non so resistere al richiamo delle missioni di serie A. -
- Io lo dico solo per il tuo bene, tesoro. 
Comunque te la senti di affrontare questa missione? Altrimenti non fa niente. -
- Mia signora … voglio essere d’aiuto ai miei amici!!! … Non sarei degno di me stesso … se li abbandonassi … -
- Oh, John … - invocò Michelle commossa.
- Sei un ragazzo dal cuore d’oro. - rispose Lady Earth - Beh, vedo che te la senti di partire per Plutone. -

Lady Earth, prendendo dalle sue tasche la matrice (la pietra nera) e la pietra del coraggio, li diede in mano a Michelle e poi disse ai ragazzi:

- Su Plutone dovete dirigervi verso la FORESTA NERA. -
- LA FORESTA NERA??? - gridarono sbalorditi i ragazzi.
- Si. La foresta nera si trova in una zona di montagna nei pressi della capitale del pianeta di nome “Portaskieuw”. -
- Sembra un nome russo. - notò Lux
- Non a caso Plutone venne conquistato dai russi. - affermò la donna.
- Perché dovremo dirigerci nella foresta nera? - le domandò Alex.
- Per cercare la Strega di Portaskieuw… - rispose la presidentessa - … nota anche come "la strega dell’ignoto della foresta nera". -
- Una strega??? - si chiese stupito Lux
- Mi raccomando ragazzi… - raccomandò la donna - Quando troverete la strega non vi spaventate:
è una mia amica e ditele che siete i miei soldati e che vi ho mandati da lei per dirle di creare la “bevanda a nove vite”, la bevanda speciale che vi avrà accennato il sign. Pitt quando dovevate recuperare la pietra del coraggio. -
- Perché si chiama “bevanda a nove vite”? - le domandò Alex
- Proprio perché se vieni ammazzato una volta, essa può subito farti resuscitare e tornare a combattere. -
- Woh… - esultò felice Lux - Cioè si ritorna in vita ogni volta che la si perde? Proprio come nei video giochi? -
- Esatto!!! Non è stregoneria questa, è solo scienza biochimica del 31° secolo d.c. -
- Ma "tornare in vita" nel vero senso della parola? -
- Se sei in fin di vita, questa bevanda è capace di ripristinare tutte le tue funzioni vitali; ovviamente se vieni direttamente ucciso, a quel punto non si potrà fare più niente per strapparti dalla morte. -
- Ah, ho capito. 
Se questa bevanda è così miracolosa, perché non è in commercio? - le chiese Lux
- Proprio per non farla cadere nelle mani sbagliate. -
- Ho capito. -
- Quindi non ci sarà nessun combattimento questa volta? - le chiese Michelle. 
- No. - le rispose Lady Earth - Però può darsi che la strega vi chieda di fare un piccolo servizio per lei ma con Lux al vostro fianco non dovreste avere alcun problema. -
- Ogni volta che si dice questa frase, succede sempre qualcosa di brutto. - disse John.
- Non fare il sarcastico, John!!! - gli gridò Michelle, calpestandogli un piede.
- Ti sei fissata con i miei piedi, cacchio! Me li calpesti sempre. -
- Ragazzi, BONI!!! - li richiamò la presidentessa - Fra dieci minuti vi verrà a prendere il pullman spaziale. 
Preparatevi! -
- Siamo pronti per riceverlo!!! - disse Lux a nome di tutti.
- Benissimo. - rispose la donna - Ora andate e fatevi onore. -
- Ok. -
 
Dopo aver salutato Lady Earth, i ragazzi si diressero alla fermata del bus – space, dove Steve li condusse su Plutone alla velocità della luce.

 

Una breve storia sulla conquista di Plutone

Plutone venne conquistato dai russi nel lontano 2242 d.c., dopo le conquiste di Marte, di Giove, di Saturno, di Venere, di


Nettuno, di Mercurio e di Urano, ma tale missione si rivelò molto ardua per i seguenti motivi:

  • Plutone, essendo molto distante dal sole (circa 6 miliardi di Km), aveva una temperatura sui 200°C sotto zero; a tale temperatura nessuna creatura vivente poteva sopravvivere.
  • Il secondo ostacolo fu quello della sua massa gravitazionale, superiore a quella della Terra (New Gaia), ragion per cui i coloni russi fecero molta fatica a muoversi sul pianeta.

Si usò la macchina degli Elohim per ripristinare, anche se di poco, il pianeta ma con il passare dei secoli molti coloni persero la vita e purtroppo il progetto di conquista dell’ultimo nano pianeta del sistema solare fallì.
Nel 2500, però, il famoso scienziato Alfred Synton, sempre in collaborazione con alcuni Elohim, spedì su quel pianeta uno dei suoi macchinari più ingegnosi:
Il "gigantesco convertitore climatico” era un apparecchio in grado di dare vita ad un pianeta creando con alcune onde elettromagnetiche precipitazioni ed eruzioni vulcaniche, ristabilendo così il suo clima per renderlo abitabile quasi come la Terra ma anche questo risultò un ennesimo fallimento;
più tardi si scoprì che l’atmosfera di Plutone non poteva essere più rigenerata.
Quando tutto stava andando a farsi benedire, ecco che nel 2699 un altro scienziato ottantenne di Mercurio, di nome Pericle Domus, mandò sul nano pianeta il suo gioiellino della tecnologia sofisticata:
la gigantesca macchina rigeneratrice”, in grado di rendere sterile un pianeta morto geologicamente come Plutone, rigenerando il suo DNA naturale.
Questa macchina era in grado di rigenerare un DNA distrutto di un fossile, o di un pianeta.
Nel 2791, Plutone divenne un pianeta quasi abitabile come la Terra e 2/4 dei russi decisero di andare a vivere lì.
Dal 29° secolo d.c. in poi, Plutone divenne meta di turismo come gli altri pianeti.
A partire dal 30° secolo, il nano pianeta divenne famoso anche in tutto l’universo per le costruzioni di belle e affascinanti metropoli, per la sua mite vegetazione, per la purezza dei ghiacciai e per gli allestimenti di casinò da lusso.
Plutone divenne la nuova Las Vegas, molto noto il gioco d’azzardo anche lì.

 

Atterrati su Plutone

Una volta atterrati su Plutone, i ragazzi si trovarono in una zona di montagna.
Lux, osservando alla sua sinistra l’imponente edificio di ferro con una grande insegna all’ultimo piano con la scritta “Space Master” e con un ascensore magnetico all’interno di un lungo parallelepipedo di vetro, domandò ai ragazzi:

- Cos’è questo edificio? -
- Quello è il più grande e famoso casinò di tutta Human Nation. - gli rispose Michelle
- Un casinò? -
- Esatto!!! Lì ci abita il nuovo Space Master di Plutone, eletto tale nel 3003. -
- Woh, lo Space Master di Plutone, che bello. -
- Hey, ragazzi:
bella quella piscina circolare vicino al casinò, è? - fece notare John.
- Sei sempre il solito. - lo riprese Michelle
- Ma è bella la piscina, Michelle. -
- Io dico di sbrigarci. - suggerì Alex - Non siamo venuti qui per perdere tempo!!! -
- Hai ragione Alex. - disse Michelle
- Quindi se il casinò si trova alla nostra sinistra, allora vuol dire che… - disse Lux
- … Vuol dire che la foresta nera si trova davanti … a noi. - disse spaventato John.
- Dai ragazzi, FORZA  E  CORAGGIO!!! - li incoraggiò Lux

 

La foresta nera

Man mano che i ragazzi si avventurarono nella foresta nera, l’atmosfera divenne sempre più sinistra, tenebrosa e grottesca.
 

La maggior parte degli alberi erano spogli e avvolti da una fitta nebbia, dando l’impressione ai passanti di creature sinistre.
La temperatura cominciava a calare ad ogni passo, rendendo l’aria a sua volta putrida, come se puzzasse di melma o di palude.
I ragazzi udirono continuamente delle risate sinistre, stridule e grottesche da parte di una creatura femminile (probabilmente ripugnante, dato che tali risate sembravano quelle di una strega).

- Oddio, io ho paura!!! - gridò John, nascondendosi da dietro a Michelle.
- Smettila di fare il bambino! - lo rimproverò lei.
- Hey, GUARDATE LASSÙ. - fece notare Lux agli altri, indicando con l’indice una figura sinistra arrampicata su un albero spoglio.

 

La strega della foresta nera

Un essere sinistro si spostò furtivamente da un albero ad un altro, muovendo quelle poche foglie sui rami secchi con i suoi movimenti furtivi del corpo, provocando a loro volta fruscii di vento.
Improvvisamente la figura misteriosa si presentò ai presenti sbucando dalle tenebre e dalla nebbia, dirigendosi poi verso la luce della luna piena plutoniana.

- Ahaaaaaaaaaaaaa!!! - gridarono dallo spavento i ragazzi.
- Che ci fate voi quì, poveri stolti??? - chiese la figura sinistra con un accento russo.

La figura sinistra non era altro che una donna anziana con un lungo naso raggrinzito e pieno di brufoli e nei, con una maschera nera sugli occhi a forma di pipistrello, delle lunghe orecchie grandi e simili a quelle di un elfo, un viso pieno di rughe, delle unghie sporche e nere, e indossava un abito da strega con addosso degli indumenti pagani:
la stella di Davide intorno al collo e dei “ caccia sfighe” napoletani come orecchini.
La donna decrepita era piena di indumenti pagani che facevano pensare alle arti oscure, come la magia nera.

- Dev’essere la strega della foresta nera - disse in mente sua Lux.
- Si, mio caro Lux, sono la strega della foresta nera. - rispose la donna.
- HEY… MA… MA  COME  HA  FATTO??? - le chiese stupito il ragazzo - Come sa il mio nome??? -
- Ti ho semplicemente letto nel pensiero, giovanotto. -
- Lei sa leggere nel pensiero??? - le chiese impaurito John, nascondendosi da dietro le spalle di Lux.
- Oh, si. Io sono la strega dell’ignoto, colei che può comunicare anche con il mondo degli spiriti. -
- Comunque se lei sa leggere nel pensiero allora già sa il motivo della nostra visita, non è vero? - le disse Lux.
- Volete che io vi prepari la “bevanda a nove vite”, non è così? - chiese la strega.
- Esatto!!! - affermò Alex
- Però ve la dovrete guadagnare, miei cari ragazzi, he – he – he. -
- Cosa dovremo fare? - le chiese Lux
- Oh, vedo che Lady Earth già vi ha detto tutto, è??? Ebbene che voi sappiate, miei cari ragazzi, che io ho una certa età ormai:
ho 600 anni con l'esattezza. -
- 600 anni sono anche troppi!!! - ironizzò John con aria stupita.
- Bando alle ciance… - disse la strega - … dovrete fare per me una cosa molto importante:
tempo fa, mentre volavo con la mia scopa elettrica qui nel bosco, mi cadde un mio libro molto speciale per me: 
un libro sulla magia oscura. -
- Ah, fantastico, un libro. - disse ironicamente John
- E dove si troverebbe questo libro??? - le chiese Lux
- In cima a quell’albero laggiù, lo vedete? Quello più alto di tutti. - rispose lei.
- Ah, si, lo vedo!!! - confermò Michelle.
- E perché non se lo va a prendere lei? - le chiese John.
- STAI  ZITTO, SCEMO!!! - lo rimproverò Michelle, calpestandogli un piede.
- E che cacchio con questi piedi. - gridò l'amico, saltellando dal dolore.
- La mia scopa elettrica andò distrutta e dato che c’ho una certa età, non riesco ad arrampicarmi ad un elevata altezza. - rispose la strega.
- Per mezzo del problema all’anca, vero? - le chiese John - Ah, quello è un problema tipico degli anziani. -

Michelle, dando un forte pugno in testa a John, gli gridò con rabbia:

- Dovresti portare più rispetto a lei, lo sai??? -
- E tu invece dovresti smettere di continuare a maltrattarmi così!!! - le disse furioso il ragazzo.
- Ha – ha – ha, sei troppo forte, John!!! - disse ridendo la strega.
- Ragazzi, andiamo:
questa è una missione solo per noi!!! - incoraggiò Lux.
- D’ACCORDO!!! - risposero i ragazzi in coro.
 

Comincia la sfida della strega

I ragazzi si diressero in fretta e furia verso l’albero più grande della foresta ma una volta arrivati lì si chiesero come avrebbero raggiunto la cima.
Lux, trasformandosi nel guerriero dark con l’aumento del suo maleficio oculare in 2700 Sfiga volt, volò in aria con le sue imponenti e grosse ali demoniache, arrivando poi in cima.
La salita inizialmente fu faticosa ma il ragazzo continuò a proseguire, finché dal lontano vide un qualcosa luccicare;
il luccichio proveniva dal un lucchetto del libro della strega.
Una volta notato, Lux volò più velocemente ma ad un tratto venne fermato da una tigre ferocissima che era arrampicata sui tronchi dell’albero per fare da guardia al libro.
Il giovane aveva solo un modo per sbarazzarsi dell'animale e lo provò togliendosi per un attimo le lenti a contatto.
Fissando negli occhi la tigre, l’aria divenne improvvisamente putrefatta, fino a quando dall'alto un tronco appena spezzato si abbatté violentemente sulla belva, scaraventandola poi verso il basso.

 

La strana visione di Lux

Una volta toccato il libro, Lux ebbe una strana visione, nella quale il ragazzo vide una serie di immagini scorrere ad alta velocità come un tramonto di un sole, un occhio oscuro che incuteva terrore, delle nubi nere in movimento e udì dei strani versi oscuri da parte di una figura sinistra a lui sconosciuta.
Poi per sorpresa il ragazzo vide una donna dal lontano soffrire e udì le sue strazianti urla.
Per un attimo quella donna sembrava sua madre e infine, inaspettatamente, egli vide proprio la strega della foresta nera parlare con Lady Earth, dicendole:

- Quel bambino non lo dovrà mai venire sapere, Angel. - chiamò Lady Earth con il suo nome di battesimo.
- Non ti preoccupare... - disse la presidentessa alla strega - ... ma quando lui diventerà maturo, allora sarà pronto per la verità. -
- Per il momento lui non lo dovrà sapere. -
 
La visione terminò bruscamente per l’arrivo di grossi tronchi dall’alto; il grosso albero della foresta stava crollando.
Lux corse volando giù a tutta velocità per evitare di farsi male, anche se l’albero si stava sgretolando man mano.
Egli, una volta atterrato al suolo, si spostò dai tronchi cadenti, avendo così salva la vita.
Improvvisamente, però, un altro gigantesco e pesante tronco d’albero si stava abbattendo sulla testa di Lux ma fortunatamente Michelle, spingendolo in avanti, gli salvò la vita.
Il ragazzo, essendo riconoscente all’amica, le disse

- Oh Michelle, grazie per avermi salvato la vita. -
- Non c’è di che, Lux. - rispose contenta la ragazza - Tu avresti fatto lo stesso al posto mio. -
- Giusto. -

Mentre i ragazzi tornarono dalla strega, Lux si interrogò su quella stranissima visione che ricevette.
Chi era quella povera donna che urlava dal dolore?
A chi si riferiva la strega durante la sua discussione con Lady Earth?
E soprattutto, perché ebbe quella visione?
Tale enigma sconvolse molto il ragazzo.
Quando i ragazzi tornarono dalla strega, Lux le consegnò il libro e la donna anziana lo ringraziò, dicendogli:

- Solo una persona dotata del maleficio oculare come te poteva compiere tale missione. -
- Vedo che lei sa tutto in merito. - disse il ragazzo.
- Ti rammento che ti leggo nel pensiero, giovanotto. -
- Allora ci aiuterà a produrre la “bevanda a nove vite”? -
- Ve la siete meritata, ragazzi!!! Io mantengo sempre le promesse.
Dopotutto sono una strega buona, ha – ha – ha. -
- Si come no. - disse ironicamente John a bassa voce, bisbigliando di nascosto nell’orecchio di Michelle - Una strega buona con una risatina da iena. -
- JOHN!!! - lo riprese Michelle, dandogli una piccola gomitata al petto.
- Ti ho sentito giovanotto, he – he – he. - lo riprese la strega.
- Mi… mi… mi scusi, signora… s…!!! - gridò imbarazzato John, stando all’attenti come un soldato ubbidiente.
- John Mc Crockett, non è così che ti chiami? - gli chiese la strega, venendo verso di lui.
- A… a… Ha indovinato signora, si. - rispose il ragazzo, con la fronte sudata dall’imbarazzo.
- Hey, non ti mangio mica, figliolo. Ti volevo soltanto far notare che in mia presenza non puoi bisbigliare cose di nascosto, ha – ha – ha – ha – ha!!!
Tanto ti so leggere nel pensiero. -

 

La preparazione della bevanda

Detto ciò la strega fece comparire da una melma di catrame nero, situata accanto ai ragazzi, un grosso calderone pulito e splendente come uno specchio.


La strega riuscì anche ad accendere il fuoco sulla legna sotto al calderone, cacciandolo dalla bocca come un drago.
Il calderone conteneva acqua cristallina e brodo vegetale, che ben presto raggiunsero la temperatura di 100° C.
La strega disse a Michelle:

- So che c’hai tu la “matrice” e la “pietra del coraggio”. Me li potresti dare, per favore? -
- Ma certo. - rispose la ragazza ubbidendo.
 
La strega, prendendo le due pietre, le tagliuzzò con un coltello molto affilato e gran parte dei loro granuli andarono a finire nel brodo.
Improvvisamente tale brodo si espanse (sembrava che esplodesse) per tutto il calderone, assumendo un colore tra il rosa, il giallo e il blu.
Consultando il suo libro delle arti oscure, la strega disse ai ragazzi:

- Questa, ragazzi miei, è un’antica ricetta di famiglia che ci tramandiamo da generazioni in generazioni. -
- E ci credo che è antica: 600 anni, cacchio come sono lunghi. - bisbigliò John nell’orecchio di Michelle.
- È inutile John, ti ho sentito lo stesso. - lo riprese la strega.
- E che cacchio!!! - si lamentò lui.

La strega, poi, prendendo un coltello, si sfilò la manica e disse ai ragazzi:

- Devo tagliarmi una vena sul polso per produrre la bevanda. -
- Ma non sarà troppo rischioso??? - le chiese preoccupato Lux
- Giovanotto, questa cosa la faccio ormai da secoli e poi ho 600 anni. -

Dopo essersi tagliata una vena sul polso, ella versò il sangue che gli usciva dalla ferita nel calderone, facendo così bollire ancora di più il brodo.

- E noi dovremmo bere questa roba? - si domandò perplesso John.
- JOHN!!! - gli gridò furiosa Michelle.
- Ha un sapore buono contrariamente a quanto si potrebbe pensare. - chiarì la strega al ragazzo.

Dopo venti minuti di cottura, la bevanda a nove vite venne prodotta con successo.
La bevanda era molto densa come una pozione e aveva assunto un colore verdastro.
Con un mestolo di legno la strega raccolse la bevanda, la riempì in una grossa provetta e poi, dandola a Lux, disse ai ragazzi:

- Questa è la bevanda a nove vite, ragazzi miei. -
- Woh!!! - esultarono stupiti i ragazzi.
- Fatene buon uso, mi raccomando. 
Potete anche portarla in laboratorio e clonarla, così ci saranno abbastanza bevande a nove vite per tutti voi. -
- Questa si che è una buona idea. - esultò Michelle.
- Mi raccomando:
salutatemi Lady Earth da parte mia. -
- Lo faremo senz’altro, signora. - le rispose Alex

 

La conversazione tra Lux e la strega

Prima che i ragazzi se ne fossero andati, la strega chiamò a rapporto Lux.
Portandolo in un posto non molto lontano dal calderone, dove i suoi amici non li potevano sentire, la strega disse al giovane.
 
- Ancora una volta ti devo ricordare che so leggere nel pensiero della gente.
So che un tuo amico di nome Cramsh ti abbia rivelato la non morte di tua madre, vero? -
- … ecco, io…  - rispose confuso e imbarazzato Lux
- Non preoccuparti, non dirò nulla a Lady Earth ma vorrei che tu sappia che a volte nella vita ci sono cose che non possono essere rivelate per nessun motivo. -
- Le stesse cose che mi dicono sempre Lady Earth e Cramsh. -
- Esatto!!! Ragazzo mio, sei ancora giovane alla tua età ma non troppo per essere sinceri. -
- Che vuole dire? -
- Da quando sei arrivato qui nel futuro per la prima volta, hai compiuto enormi progressi sia fisici ma soprattutto mentali.
Credo che presto sarai pronto per  la  grossa verità. -
- So che mia madre è viva ma nessuno mi ha mai spiegato perché non è più tornata da me. -
- È proprio a questo che mi stavo riferendo:
 quando sarai veramente pronto psicologicamente, allora potrai affrontare la verità che inizialmente ti farà molto male. -
- Quanto male? -
- Più di questo non posso dirti. 
Presto arriverà il dì in cui tutte le tue future scelte e tutti i tuoi desideri verranno messi a dura prova.
Dovrai essere molto coraggioso allora. -
- … Lei … lei … lei mi sta mettendo paura… -
- È normale. La paura è tipica della specie umana:
avere paura significa essere persone razionali; ti darei dello stupido se tu non ce l’avessi.
Ricordati, però, che anche nelle tenebre più oscure si può accendere una luce nel cuore, ricordatelo Lux, figlio della luce. -
- Come mi ha chiamato? -
-  “Figlio della luce”. 
Se vuoi meritare questo nome, dovrai essere degno di esso.
Sai? Non è un caso che i tuoi ti abbiano chiamato “Lux”. -
- Cosa sa in merito??? -
- CALMATI RAGAZZO!!! A tempo debito saprai ogni cosa.
Sicuramente ora ritornerai a casa pieno di dubbi ma ricordati che la verità viene sempre a galla.
Il segreto è “aspettare”. -
- Se le cose stanno così, allora io aspetterò. -
- Bravo, ragazzo!!!
Ora ritorna dai tuoi amici.
Un giorno ci incontreremo, Lux Black. -

Dopo tale discussione Lux se ne tornò dai suoi amici per uscire dalla foresta nera, mentre la strega si dileguò nel nulla, scendendo immobile sotto terra nella melma di catrame insieme al calderone.
All’arrivo del pullman spaziale i ragazzi se ne tornarono su New Gaia per dare la buona notizia a Lady Earth.  


Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).

   
 
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