Durch die Augen von einem Kind
Un segreto non più segreto
-Gustav, le cose stanno degenerando…-
-E te ne sei
accorto solo ora?- gli diede uno scappellotto sulla nuca.
-Ma no demente!
Solo che ora è tutto più palese! E’ da giorni che Tom e Bill non si parlano… e nessuno sembra voler far tornare i rapporti come
prima!-
-Georg… noi non possiamo fare nulla!-
-E chi lo
dice??- disse con fare cospiratore.
-Io! Noi non ci
intrometteremo!-
-Guarda che, se
te ne fossi dimenticato, facciamo parte anche noi del gruppo! Va bene lasciare
da una parte il rapporto che li lega… ma si parla
anche di amicizia…-
-Ti dispiace
parlare in tedesco, Georg?-
-Ma porca vacca
Gustav Schafer! Sono nostri amici e noi siamo qui con
le mani in mano a vederli mandarsi saette invisibili tra loro!-
Gustav pestò
piano i pugni sul tavolo della cucina, alzandosi in piedi.
-Cazzo!-
-Attacco d’ira?-
Georg spostò la sua sedia lontano dall’amico intimorito.
-Che cazzo sta
succedendo a quei due! Dove sono adesso, eh? Bill è uscito come al suo solito
per andare in quel condominio, Tom è sparito chissà dove…-
-E noi siamo qui
a impazzire… soprattutto tu…-
-Esatto!
Impazzire!- Gustav alzò il volume della voce.
Georg lo guardò
con tanto d’occhi.
-Calmati…-
-Come diavolo
faccio! Qua se ne va tutto a fanculo per la loro
testardaggine!-
-Sono gemelli… qualcosa in comune ce l’avranno…-
-Non
l’intelligenza!-
-Dobbiamo
parlare con Bill!-
-Non possiamo
intrometterci! Combineremmo casini…-
-Ma potremmo
anche risolvere la questione! Mettiamoci una buona parola…-
-E come? Li
chiudiamo in una camera da soli e buttiamo la chiave?- buttò li Gustav.
-Ma sei un
genio!!- si alzò di scatto il bassista –Faremo proprio così!-
-Ma per favore
Georg! Non li riusciremo mai a chiudere insieme!-
-E’ per questo
che prima parleremo con Bill… lui è molto più ragionevole…-
-Ah certo, gli
diciamo “Bill, ora ti chiudiamo in camera e tra poco ti buttiamo dentro pure
Tom, così potete chiarirvi!” . Senz’altro si siederà sul letto, chiederà una
tazza di te e annuirà comprensivo!-
-Stai diventando
malefico!-
-No, realista!-
-Basta lasciarlo
in camera sua, tanto ci va sempre! Prendiamo le chiavi…e
quando ci entra anche Tom li chiudiamo dentro! Piano semplice ed efficace!-
-Spero che torni
prima di Tom a questo punto, perché, o la questione si risolve oggi, o giuro
che spezzo le mie bacchette in testa a quei due!-
-Oh, faranno di
un male…- commentò ironico il moro.
-Allora gli
spacco il tuo basso sulla schiena!-
Sentirono le
chiavi girare nella serratura e subito si zittirono.
Georg si mise
contro il muro, appiattito, di fianco alla porta della cucina, per vedere chi
fosse entrato.
-Preghiamo di
vedere una spazzola nera…-
-Ti prego!! Fai
che sia una spazzola e non un moccio vileda….-
Il bassista fece
un salto felice.
-Siii!!!! Una spazzola nera e bianca!- poi
uscì dalla cucina –Bill, amico mio!-
Il cantante lo
guardò stranito.
-Che ti prende?-
balbettò quando lo vide venirgli incontro a braccia aperte ed abbracciarlo.
-E’ scemo, lo sai…- commentò Gustav.
-Dov’è Tomi?-
-E’ uscito…- rispose Gustav.
-Ah… e non è ancora tornato?-
-Tu lo vedi??-
-Ok…-
-Senti Bill…penso che dovremmo parlare…-
si sedettero tutti e tre sul divano.
-Lo so… scompaio un po’ troppo spesso…-
-Spesso?- ripetè Gustav –Ogni santo giorno! E senza dare una
spiegazione! Tu non sai come si possa sentire Tom!-
A quel nome lo
sguardo di Bill si rabbuiò.
-Che è
successo?- chiese il biondo.
-Ragazzi, vi ringrazio
per l’interessamento, ma è una cosa mia- fece per alzarsi.
-No!- Gustav lo
bloccò.-Tu ora ci spieghi! Siamo un gruppo, siamo degli amici! Va bene i
segreti tra te e tuo fratello, ma questo ormai è diventato un comportamento
insostenibile per tutti quanti! Sono quasi le sette, tu sei appena tornato da
chissà dove, Tom è ancora disperso nei meandri della città probabilmente con
qualche ragazza o ad ubriacarsi…-
-Tu non vuoi
vedere Gustav posseduto con gli occhi rossi, vero?? Dagli retta una buona volta…-
-Se vuole
rovinarsi la vita…- bisbigliò il gemello oscurandosi.
-Fino a qualche
settimana fa non avresti risposto così…- intervenì Georg.
-Prima era diverso…-
-Diverso cosa?-
-Io voglio bene
a Tomi, un bene immenso… ma ora non posso perdonarlo…cioè… alla luce dei fatti non posso fare finta
di niente…-
-Ma che ha fatto
quel poveretto!-
Bill guardò
Gustav.
-Ragazzi… non posso dirvelo…-
-Bill… qui ormai non è più una cosa tua… riguarda tutto il gruppo…-
cercò di mantenersi calmo Gustav.
-E questa cosa non
riguarda solo me! Ho promesso che non ne avrei fatto parola con nessuno.-
-Bill…- lo sguardo del batterista si fece
minaccioso.
-Fidati, fa
paura quando perde le staffe! Per favore… evita di
farlo infuriare!- lo pregò il bassista.
Il cantante
appoggiò i gomiti alle ginocchia, con la testa tra le mani.
-E va bene…- bisbigliò infine –Prendete la giacca, fuori oggi fa
un po’ freschino.- e si alzò.
-Eh?- scese dal
pero Georg.
-Venite con me….-
I due si
guardarono, prendendo un giubbottino e uscendo di casa.
-E’ troppo
serio. Bill è troppo serio, la cosa non mi piace!-
-A me Bill non è
mai piaciuto…- commentò fuori tema Georg.
-Ma che cazzo
centra!-
-Insomma, Bill
non è il mio tipo…-
-Georg!- gli diede un pugno su una spalla.
-Ok ok…evito battute.-
Uscirono dalla
loro casa.
-Qui ci stiamo facendo
trascinare in qualcosa più grande di noi!- bisbigliò Georg all’orecchio di
Gustav, lanciando un’occhiata a Bill che camminava a pochi passi da loro.
-Spero che ne
valga la pena.-
-Mamma…domani torna lo zio Bill?-
-Si tesoro,
torna anche domani!- gli sorrise lei, prendendolo in braccio e facendolo sedere
sul seggiolone in cucina.
-Ma perché ha i
capelli così? Non gli cadono mai?-
-Glielo
chiederai!- rise
-Che fai da
mangiare?-
-Va bene un bel
risotto giallo, amore?-
-Si! Buono!- si
mise il dito in bocca.
-Tiralo fuori!-
lo sgridò lei.
Liesel mise la pentola sul fuoco, preparando il
soffritto e tutto il necessario, poi fece una piccola scappatella in camera,
mettendosi i soliti pantaloni della tuta rossi e una tshirt stretta bianca.
Diede
un’occhiata all’armadio e vedendo all’interno un casino che sarebbe potuto
benissimo essere paragonato all’esplosione di una bomba atomica, decise di dare
una sistemata veloce.
-Mammaaa!- l’urlo di Chris però la distrasse dal
suo intento.
-Che c’è?- lo
raggiunse.
-Hanno suonato!-
Stupita
raggiunse il citofono.
-Chi è?-
-Sono Bill…-
-Bill?-
-Si…-
-Vieni…-
Gustav e Georg
si scambiarono uno sguardo.
-Prima lasciate
parlare me…-
-Ma è quella Liesel dell’altra sera?-
-Si Georg…-
-E tu ci
abbandoni per venire da lei??- chiese Gustav.
-Non è come
sembra. Ora state tranquilli e il primo che bestemmia se la vedrà con me…-
-Non sia mai!
Noi non bestemmiamo!- lo ammonì Georg.
-Intendo
parolacce incluse!- lo mise a tacere.
-Sai che mi stai
facendo preoccupare?-
-Gustav…inizia a preoccuparti più avanti…-
-Oddio… che è successo? È stata trasfigurata?-
-Non dire
cazzate Georg… ma so la reazione che potreste avere!
Vi ho solo avvisati… e non ne farete parola con
nessuno, intesi??-
-Ma Tom lo…-
-No! Tom non lo
sa e per ora non lo verrà a sapere! Intesi?-
-Ok..- mormorò
restio Gustav.
-Si è tatuata la
faccia di Tom sulla fronte!?-
-Georg!- venne ripreso da entrambi.
-Ascolta Bill,
io davvero non capisco! Cosa può avere quella ragazza di tanto esilarante!? È
molto bella ok, ma niente di anormale o shokkante!-
-Georg, se tu tacessi una buona volta
eviteremmo ulteriori casini!-
-Poi mi prometti
di spiegarmi nei dettagli il perché Tom non lo possa sapere!-
-Penso che lo
capirai da solo…-
-Lo reputi così
intelligente!?- chiese Gustav.
-Fidati Gustav,
non ci vuole un genio…-
Arrivarono
davanti ad una porta.
Bill prese un
bel respiro.
-Chi era?-
-Bill…-
-Lo zio Bill???-
esclamò contento il bambino tentando di scendere da seggiolone, aiutato da sua
mamma.
-Già…avrà dimenticato qualcosa…-
-Gli facciamo
una sorpresa?? Io mi nascondo dietro il divano!- rise il bambino correndo.
Liesel rise in risposta, scuotendo la testa.
-Fai silenzio,
altrimenti ti scopre subito!-
-Tu non dire
nulla!-
-Certo! Metti a
posto la chitarra però!-
Aprì la porta
nell’esatto momento in cui Bill aveva alzato la mano per bussare.
E vide anche
loro.
Gustav e Georg.
-Liesel!- le sorrise il bassista, ricordandosi
di lei.
-Cosa significa?-
fissò Bill.
-Il gruppo ne
sta risentendo…-
-Non sono affari
miei-
Fece per
chiudere la porta, ma il cantante la bloccò.
-Bill, non farmi fare e dire cose che non
vorrei!- lo minacciò.
-Per favore, Liesel… sono persone di cui fidarsi!-
-Oggi due, domani
altre tre e poi tutto il mondo a casa mia!-
-Liesel!-
Georg e Gustav
accorsero in aiuto dell’amico, aiutandolo ad aprire la porta.
-Ma bene! Una
congiura!- la mora si mise davanti all’entrata per non farli entrare.-Se avete
un po’ di sale in zucca andatevene!-
-Liesel, loro possono saperlo! Non ne faranno
parola con nessuno!-
-Non mi
interessa! Io non voglio che si sappia in giro! Non voglio diventare un
fenomeno da baraccone!-
-Ma cosa stai
dicendo? Come puoi solo pensarlo!-
-Lo so cosa si
pensa delle persone come me! E mio padre ne è l’esempio!-
-Ti prego Liesel! Sei stata solo sfortunata a fidarti della persona
sbagliata! Ma loro sono diversi!-
-Me l’avevi
promesso Bill!-
-Ma di che state
parlando!?- si intromise il biondo.
-Nulla!- decretò
Liesel.
-Non è “nulla”!
Per favore….-
-No!-
-Tom non lo verrà a sapere!-
Georg e Gustav
si scambiarono un’occhiata.
-Non me ne può
importare di meno di quello stronzo!-
Gustav chiese
qualcosa sottovoce al bassista.
-Andiamo Liesel! Ti giuro su tutto quello che ho di più caro a
questo mondo che loro sono persone di cui fidarsi…
quando Tom saprà tutto lo verrà a sapere da te, promesso!-
-Tu non hai
capito che Tom non saprà mai nulla e questa è la mia risposta definitiva!-
-E va bene,
rimarrà nell’ignoranza completa!- le diede il contentino-Ma
ora… per favore… Se non fossero persone di cui
fidarsi non le avrei portate qui, lo sai!-
Lo sguardo che
le lanciò il moro la fece completamente sciogliere.
Bill si era
dimostrato affidabile.
Bill non era
come Tom e non lo sarebbe mai stato.
-Se solo ne fate
parola con anima viva io distruggo la vostra banda e non scherzo.- con questa
minaccia li fece entrare.
Bill le schioccò
un bacio sulla guancia, mentre gli altri due lo seguirono dentro timorosi.
-Chris?- chiamò Liesel.
Un bambino uscì
da dietro il divano col broncio.
-Ma non valeee!! Hai rovinato la sorpresa allo zio Bill!- il
biondino si catapultò tra le braccia del cantante, che lo prese in braccio
ridendo.
La mandibola di
Georg toccò terra, mentre Gustav rimase immobile come un sasso.
-Z..zio..?-
balbettò il bassista.
Il bambino si
voltò verso di loro guardandoli interrogativo.
-Oh mio …Dio…- sibilò Gustav guardando il suo volto.
Gli occhi.
Il neo sulla
guancia.
-Zio… zio?- continuava a ripetere Georg come
un disco rotto.
-Devo sedermi…- bisbigliò il batterista senza staccare un attimo
gli occhi dal ragazzetto tra le braccia dell’amico.
-Lui è Chris…- disse Bill.
-Zio…-
-Si Georg, zio!-
si stancò il cantante.
-E’ di Tom?-
-Si Gustav…-
-E non lo sa!-
si intromise Liesel dando una carezza alla testa del
bambino.
-O santo cielo…-
-Georg piantala…-
-Gustav…Tom è papà!!- si affiancò a lui sul divano,
scuotendolo
-L’avevo capito…-
-Chi è Tom?-
domandò il bambino
-E non lo deve
sapere!- disse Liesel.
-Quanti anni
ha?-
-Tre…-
-Oh Madonna…-
-Smettila di
imprecare Georg! Sei peggio di me la prima volta che l’ho visto!-
-Perché, che hai
fatto tu, ti sei messo a saltare per la casa urlando “ho un erede, che bello,
ho un erede”??- Gustav si avvicinò al bambino per analizzarlo con accuratezza.
-No… ma diciamo che mi sono arreso all’evidenza…-
-E voi volete
tenere nascosta una cosa del genere a Tom?- chiese Gustav scettico prendendo
una ciocca di capelli del bambino come se fosse un animale raro, che subito si
discostò offeso.
-Si! Non lo
voglio vedere!-
-Mi sembrava
strano che dopo tutte le sue storielle non avesse ancora sparso in giro per il
mondo il suo seme!-
L’uscita di
Georg, simpatica in un altro contesto, fece girare gli altri tre verso di lui
con sguardo omicida.
-Ok, pessima battuta… e capisco anche che tu Liesel
voglia tenere lontano il bambino dalla stampa…-
-No no, voi non
avete capito! Io lo voglio tenere lontano da Tom e dal suo mondo!-
-Lo odi così
tanto??-
-Vedi un po’ te!
Mi ha scopato, se n’è andato, non si è più fatto sentire e mi ha messo pure
incinta! Dovrei fargli una statua!?- si incavolò.
Chris la
guardava cercando di capirci qualcosa, ma fu distratto dalle mani di Bill che
gli tapparono le orecchie.
-Posso chiederti
una cosa Liesel?- Bill fu preso da una folgorazione,
ma cercò do mantenersi indifferente.
-Dimmi…- si buttò stancamente sul divano.
-Se quella notte
– iniziò calmo guardandola –Fosse successo comunque quello che è accaduto, ma
tu non fossi rimasta incinta… ora vorresti ancora
rivedere Tom?-
La ragazza non
rispose.
Fece per aprire
bocca, ma subito la richiuse confusa.
Non lo sapeva.
Cosa avrebbe
fatto?
Bill le sorrise.
-Ti piace…- commentò con un sorrisetto divertito.
-Cosa??- chiese
presa alla sprovvista.
Gustav e Georg
si scambiarono un sorrisetto.
-Tom! Ti piace ancora!- continuò il cantante
-No!- negò
arrossendo.
-Oh, se ti
piace! Non l’hai mai dimenticato! Non sopporti però di aver tenuto sulle spalle
solo tu il peso di un bambino, mentre lui ha vissuto la sua bella vita! Non
sopporti che si sia dimenticato di te quando invece tu non hai mai potuto
scordarlo a causa di Christopher…e forse anche per
altri motivi…-
-Io…- inizò
combattiva, ma Bill la precedette continuando nel suo discorso.
-Ed hai ragione,
per carità! Il punto è Liesel, che probabilmente
nemmeno Tom si è mai scordato di te! Sei solo cocciuta e testarda!-
-E come me lo
spieghi che non mi abbia riconosciuto al Karma! Non sono cambiata poi così
tanto!- gli diede le spalle per non fargli notare la delusione nei suoi occhi.
-E’ vero, non ha
subito collegato… ma ammettilo…
non ti vede da tre anni ed è sempre in giro per il mondo vedendo milioni e
milioni di persone diverse! E ti posso assicurare che non si è mai scordato di te…- terminò dolcemente.
-Scusate…- intervenne Gustav –Ma quindi se a lei
piace lui e lui non si è mai dimenticato di lei…-
-Perché non riassembliamo la famigliola felice??- terminò Georg alzandosi e sorridendo raggiante.
Mi inginocchio e
chiedo scusa per questo immeeeenso ritardo!! Non ho
proprio scuse… Spero di farmi perdonare con questo capitolo… e prometto che in un paio di settimane uscirà il
prossimo perché… udite udite…
LUNEDì PARTO PER LONDRA! E andrò il 6 novembre a
Liverpool agli EMA!*_*
Ho vinto il concorso FANWALK… Se avete voglia, seguite le mie avventure su www.fanwalk.tv (non è pubblicità occulta,
spero!)
Baci! Alla prossima!
Ringrazio CHI HA COMMENTATO IL CHAP SCORSO!^^
*ruka88*