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Autore: SSJD    12/11/2014    8 recensioni
Questa storia è una trama alternativa a ciò che è stato raccontato nel manga originale nel periodo che va dal ritorno di Goku dal pianeta Namec all'arrivo dei Cyborg. Cosa sarebbe successo se fosse stato Goku ad aiutare Vegeta a diventare un ssj? Come sarebbe stato il loro rapporto se l'orgoglio di Vegeta per ciò che erano i Sayan, avesse conquistato anche il cuore "terrestre" di Goku? Quale sentimento unisce i due guerrieri da far arrivare Goku ad aiutare il principe a far nascere suo figlio e Vegeta a salvare la vita all'unico suddito che gli è rimasto?
Il titolo spiega in parte il rapporto che si instaura fra i due una volta che entrambi si trovano a vivere sulla Terra.
NA: storia completamente revisionata, infatti il rating è cambiato da rosso ad arancio. Facendo parte di una saga di tre long, non aveva molto senso che la prima non fosse dello stesso rating delle altre due.
Ho messo l'OOC perchè il carattere dei protagonisti, soprattutto di Vegeta, si scosta molto da quello del manga originale, ma qui i protagonisti hanno vissuto vicende diverse, quindi è ovvio che i loro caratteri siano decisamente modificati.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Gohan, Goku, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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GOTEN
 
 
 
Quando tornarono a casa, Chichi e Goku salutarono Giuma, il padre di Chichi, che per tutto il giorno aveva curato Gohan, gli aveva fatto fare i compiti e lo aveva mandato, nel pomeriggio, ad allenarsi con Junior. L’uomo raccontò loro che il bambino aveva sentito che suo padre si era risvegliato e che avrebbe voluto restare sveglio per salutarlo, una volta rientrato a casa, ma lui, vedendolo così stanco, lo aveva convinto ad andare a dormire, con la promessa che, il giorno dopo, si sarebbe allenato con il suo amato papà. Goku era felicissimo di poterlo fare e fece un enorme sorriso di gratitudine al suocero che, vista l’ora, salutò la figlia con un bacio in fronte e se ne andò.
Goku e Chichi rimasero soli, finalmente il sayan poteva baciarla di nuovo, stringerla forte e amarla come non faceva ormai da molti giorni a causa di quella brutta malattia.
I due non persero nemmeno un minuto e corsero in camera da letto. Quando Goku si avvicinò per abbracciarla e baciarla però, sentì che c’era qualcosa di strano, qualcosa che non aveva mai provato prima: una sensazione nuova che il sayan non riusciva a decidere se mettere tra le cose spiacevoli o, viceversa, gradevoli. Quando le scostò i capelli per baciarle il collo, capì da dove veniva il suo stupore e le disse:
“Chichi… sento… sento l’odore di Vegeta…”
Lei si ritrasse e arrossì. Con un filo di voce gli disse:
“Oh Goku, ti prego, perdonami… io… non ho nemmeno pensato di farmi una doccia… se hai la pazienza di aspettarmi due minuti, vado e torno…”
“No!” rispose lui facendola indietreggiare fino ad incastrarla tra il suo corpo statuario e la parete “Non mi dà fastidio, anzi, mi ha fatto venire una voglia…”
“Goku... una v-voglia?” balbettò lei in un misto tra eccitazione e paura.
“Sshhh, lasciami divertire e fidati” fu l’ultima cosa che disse prima di iniziare a baciarla per molti, interminabili minuti, mentre le sue mani percorrevano il corpo di lei levandole ad uno ad uno tutti gli indumenti che impedivano il contatto delle loro pelli.
Poi prese a baciarle il collo e i seni che le furono “torturati” per un tempo che a lei parve infinito. Non contento del piacere che le aveva procurato fino a quel momento, il sayan decise di abbandonare la sua posizione e di continuare a divertirsi accovacciandosi e facendosi spazio tra le sue gambe.
Goku sentiva il respiro di sua moglie diventare sempre più veloce e, quando capì che ormai era vicina alla fine, si ritrasse e, con un sorriso sadico le disse:
“E no tesoro, non così in fretta…per te sarà molto dura stasera…”
“Goku, nooo... ti prego, mancava solo un pochino... sei... sadico...” rispose la donna supplicante.
In tutta risposta lui si rimise in piedi e senza dire niente la fece voltare mettendola nella stessa posizione in cui, poche ore prima, l’aveva costretta Vegeta.
“No, aspetta, Goku...che intenzioni hai?” chiese la donna impaurita dall’atteggiamento del tutto innaturale del sayan.
“Chichi, ho detto che ti devi fidare di me...
“Nooo!” gridò lei non appena sentì una pressione all’altezza del suo fondo schiena.
Il cuore di Chichi batteva in un modo del tutto irregolare: non poteva credere che suo marito volesse farle del male. Non era mai successo e la donna iniziò a pensare che fosse colpa della malattia che lo aveva colpito o, più semplicemente, del non piacevole risveglio che gli aveva propinato Vegeta.
Scosse la testa per allontanare dalla mente il pensiero che Goku si stesse comportando più come Yamko che come il sayan premuroso con cui era stata sposata per anni e, in un istante, decise che la cosa migliore da fare era fidarsi di lui.
Riprese a respirare normalmente e voltò la testa leggermente di lato sussurrando al marito che le stava baciando il collo e la schiena:
“Goku... fa’ piano”
Il giovane interpretò le parole come consenso a farsi spazio tra le sue gambe e scivolare dolcemente dentro di lei, non riuscendo a trattenere un gemito di immenso piacere. Prima che potesse iniziare a muoversi però, Chichi lo bloccò chiedendogli stupita:
“G-Goku... hai... non hai... voglio dire...
“Cosa?” chiese lui altrettanto meravigliato.
“Pensavo volessi... beh... non so... cambiare... ehm... abitudini...” balbettò lei imbarazzata.
“Eh, no, tesoro, così non posso avere ciò che voglio...” rispose candido prima di iniziare a muoversi lentamente e strappandole sempre più evidenti gemiti di godimento.
Quando Chichi poco dopo si lasciò andare all’oblio del piacere immenso che solo Goku riusciva a donarle, lui stesso non riuscì più a controllarsi. 
Aspettò qualche istante che il respiro di Chichi tornasse normale, dopodiché la fece di nuovo voltare e, con le mani sotto le natiche, la sollevò di peso, per portare a termine il suo piano godendo della visione del suo seno perfetto e poter disporre delle sue labbra da baciare fino alla fine. 
In un istante Goku si trasformò in ssj e quando sentì le dita di lei accarezzargli la cicatrice della coda, non poté più resistere e venne a sua volta illuminando il ventre di Chichi nonché il buio della stanza per interminabili secondi. 
“Ti amo” gli sussurrò guardandolo negli occhi color ghiaccio.
Lui la lasciò scivolare a terra, per poi prenderla in braccio e adagiarla delicatamente sul letto. 
Le accarezzò il ventre, ancora leggermente luminoso per poi alzare lo sguardo e con un sorriso malizioso dirle:
“Tesoro, di’ ciao a nostro figlio”
Dopo un primo momento di totale sconcerto in cui gli occhi di Chichi si erano sgranati così tanto che sembravano stessero per cadere, la donna riuscì nell’impresa di tornare miracolosamente a respirare. Poi, come solo la magia dell’amore tra i due era capace di fare, la sorpresa svanì, lasciando spazio ad una gioia infinita. Chichi aprì un sorriso e, accarezzandosi il ventre dolcemente, sussurrò:
“Ciao, Goten”
 
 
      
 
FINE
 
   
 
 
 
 
 
NA: Ringrazio chiunque abbia letto, recensito e inserito la storia in una delle categorie (e siete davvero tanti!). Per chi non ne avesse ancora abbastanza e volesse 'cimentarsi' con il proseguo di questa storia, vi rimando a 'Come fratelli, 2'. Buona lettura e alla prox!
SSJD
   
 
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