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Autore: FairySweet    13/11/2014    1 recensioni
... "Perché sei ancora qui?" ma quello sguardo orgoglioso e vivace, figlio del tempo, figlio di un ricordo che custodiva gelosamente non accennava ad abbassarsi "Perché sei qui?" ma più provava a parlare con lui e più tutto diventava lontano e sfocato, lontano da loro, lontano dal mondo, lontano da ogni cosa che fino ad ora l'aveva sempre tenuta al sicuro ...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna Ristori, Antonio Ceppi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                   Passato e Presente




“Come stai?” la giovane sorrise lasciandosi baciare amorevolmente “Lo sai, mia sorella crede che mangiare più mele possano aiutare la creatura che porto in grembo a crescere sana e forte” “E io che credevo di essere medico” ma lo sguardo divertito sul viso della ragazza bastò a farlo sorridere “Com'è stata la tua giornata?” “Stancante” mormorò sedendo di fronte a lei “L'ospedale era pieno di pazienti e cerchiamo altri medici. Una giornata orribile” “Mi dispiace” “Non dispiacerti amore mio, sei la prima cosa bella che vedo oggi” “Allora ne sono felice, se posso farti sorridere con la mia presenza questo mi basta” per qualche secondo davanti agli occhi riapparve un immagine sfocata e due ragazzi che ridevano spensierati mentre attorno a loro le persone danzavano allegre … “Sei bellissima lo sai?” “Smetterai mai di ripetermelo?” sorrise divertito sfiorandole le labbra con le dita “Sei la prima cosa bella che vedo da questa mattina Anna” “Ed è bastato così poco per farvi sorridere? La mia presenza?” “Ti sembra poco?” “Allora vorrà dire che verrò a trovarvi ogni mattina” … scosse leggermente la testa divertito da quel ricordo insulso “Cosa leggi?” domandò poi soffermandosi sul volto della moglie “La storia di un amore diverso” amava quel sorriso tenero e innocente che appariva sulle sue labbra ogni volta che parlavano assieme.
Ludovica era diversa da Anna, era pacata, silenziosa, avvolta da un alone di innocenza che spesso la costringeva ad arrossire.
Quel giovane amore che le bruciava dentro era riuscito a dargli una ragione per dimenticare, per andare avanti giorno dopo giorno perché Ludovica aveva bisogno di lui, come un cucciolo indifeso si aggrappa alle mani amorevoli del padrone così lei si aggrappava a lui per respirare.
Anna non era mai stata così, a dire la verità, era l'esatto opposto di sua moglie, vivace, indipendente, allegra, a volte più veloce della vita stessa.
Non era mai riuscito ad amarla come meritava perché Anna era amore, l'amore più puro che brucia le vene e costringe i polmoni ad annaspare alla ricerca di aria pura.
A volte, si divertiva ad immaginare Ludovica correre a perdifiato in un prato per il semplice gusto di vedere quanto forte potesse essere la carezza del vento, la immaginava mentre imparava a cavalcare, mentre giocava con gli sguardi di giovani innamorati persi di lei e poi scoppiava a ridere perché di certo sua moglie non avrebbe fatto nessuna di quelle cose.
Cavalcare era prettamente da uomini, correre? Per quale motivo! Era così diversa da Anna.
Graziosa nell'aspetto, con lunghi capelli color del grano e la carnagione chiara, due occhi azzurri come il cielo e le labbra color di pesca.
Un fisico minuto ma ben proporzionato, avvenente e sensuale nei movimenti riusciva a conservare quella pennellata di pudore che le arrossava le guance per innocenti sciocchezze.
Anna? Lei era notte, era alba e tramonto. Quella bellezza violenta che le bruciava dentro non diminuiva mai, non si allontanva mai, nemmeno nella malattia era meno bella di quello che ricordasse.
Gli occhi scuri di notte, i capelli come ebano e la pelle di luna. Conosceva bene il suo corpo, le curve delicate di quella meraviglia che tante volte era stata soltanto sua e che ora, riposava al sicuro tra le braccia di un altro uomo.
Ricordava Anna adolescente, con le curve acerbe di un corpo indeciso e poi Anna diversa, giovane donna carica di emozioni, di passione e sensualità.
Anna che sorrideva senza sosta, che regalava al mondo, a lui, un po' di quella luce che le brillava dentro.
Anna che piangeva se un cucciolo arruffato dalla pioggia cercava rifugio nel suo immenso palazzo, Anna che si innamorava della musica, che imparava l'arte del ricamo e che scappava dalle imposizioni dell'etichetta cavalcando con suo fratello per i boschi e le radure.
Passato e presente assieme nello stesso cuore, assieme nello stesso pensiero ma passato e presente non possono camminare per mano.
C'è qualcosa nel passato che rende il presente privo di significato così come nel presente, c'era una piccola vita che rendeva il passato senza alcuna importanza eppure, quegli occhi di notte restavano ben inchiodati nel cuore, lontano dalla luce, dove solo il buio e le lacrime potevano arrivare.



Mi rincresce non potervi vedere in questa giornata per voi così importante ma voglio che voi sappiate che il vostro compleanno, è sempre stato per me motivo di gioia. Vi auguro il meglio che la vita possa … strappò il foglio senza nemmeno finire di leggere e con indifferenza lo gettò tra le fiamme del camino“Questa è la terza che bruci” “Esattamente come le prime due” sussurrò gelida “Dovrebbe smetterla di scrivere!” “Il sole dovrebbe smettere di sorgere?” si voltò confusa verso il fratello ma lui sospirò accavallando le gambe “Il sole non smetterà mai di sorgere Anna così come l'amore nascosto non smetterà mai di bruciare. Non puoi chiedergli di smettere di amare, sarebbe come chiedergli di smettere di respirare” “Almeno non perderebbe tempo con stupide parole” “Uao” sussurrò divertito “Ho saltato una parte della tua vita sorellina. Quando sei diventata così dura e severa con il mondo?” “Quando il mondo mi ha insegnato che l'amore ferisce più di un colpo di pistola!” “Ancora?” “Tu lo scorderesti?” esclamò piantando gli occhi nei suoi “Guardami negli occhi e giurami che lo scorderesti” ma lui non rispose “Perché allora dovrei farlo io? Cosa lo favorisce in questo? Ho smesso di cercarlo tanto tempo fa ma lui continua a ...è ingiusto” “No” puntualizzò alzandosi in piedi “È innamorato” “Io non lo sono!” urlò ma le mani dell'uomo si strinsero attorno alle sue spalle bloccando quel tremito violento “Non lo voglio nella mia vita … lui non … non può tornare indietro” una lacrima gelida scivolò via dagli occhi, una stupida lacrima insolente e senza cuore “Non lo voglio nella mia vita” “Sarà sempre nella tua vita Anna, è stato la tua vita per anni interi. Ascoltami …” sussurrò sollevandole dolcemente il volto “ … niente a questo mondo è giusto o sbagliato. Ci sono decisioni da prendere, vite da vivere e amori infiniti che legano due cuori per l'eternità. Non puoi scegliere chi amare e chi dimenticare perché la vita non funziona così” “Questo non è giusto” Fabrizio annuì leggermente asciugando quelle lacrime fresche che le correvano sul viso mentre un bambino se ne stava nascosto tra le tende a spiare sua madre.
Gli occhi carichi di confusione, di giovane paura mischiata a indecisione perché vedere sua madre piangere non aiutava per niente il suo piccolo giovane cuore ma vederla parlare con l'aria era ancora più doloroso.
Avrebbe voluto abbracciarla, stringerla forte fino a quando papà non fosse tornato a casa ma lui così piccolo che altro avrebbe potuto fare? Si fece ancora più minuto nascondendosi tra i pesanti drappeggi di velluto e in silenzio restò lì, immobile ad ascoltare un pianto sommesso che mai avrebbe dimenticato.
  
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