Videogiochi > Dragon Age
Segui la storia  |       
Autore: Inquisitor95    17/11/2014    1 recensioni
"Il Quinto Flagello era iniziato. L'orda dei prole oscura avanzava correndo dal sud del Ferelden, la battaglia decisiva si sarebbe dovuta tenere a Ostagar, ma Re Cailan era stato sconfitto con il suo esercito e i Custodi Grigi erano stati terminati. L'orda avanzava velocemente verso Lothering, poche settimane prima qualcuno, una bella ragazza, si aggirava per la città come una profeta: parlava dell'avanzare dell'orda, incitava la folla a fuggire via dalla città che sarebbe stata rasa al suolo dalla prole oscura. Ma in pochi avevano accolto il suo invito, tra di loro non faceva parte Enyalis Hawke, la sua famiglia era rimasta ancorata alla propria terra nel Ferelden. Questo perché il padre era morto, la madre era rimasta sola ad accudire i due gemelli, Enyalis e sua sorella Bethany e il fratello minore di un anno, Carver, che aveva già visto l'orrore della prole oscura a Ostagar." tratto dal Capitolo Primo.
Questa è la storia di Enyalis Hawke, raccontata da uno dei personaggi più carismatici di Dragon Age a mio parere, la sua storia viene richiesta dalla Cercatrice, ella cerca il Campione e la verità. Ma cosa riuscirà a scoprire?
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Anders, Hawke, Un po' tutti, Varric Tethras
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Leggende del Thedas'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO QUINDICESIMO
DISPERAZIONE


Enyalis indossava la sua armatura da Campione quando era andato alla Fortezza del Visconte, si era tirato a lucido e sistemato i capelli per il grande incontro con Re Alistair del Ferelden; dentro di sé era in ansia, si chiedeva cosa mai potesse volere il Re in persona da lui, Aveline aveva inoltre insistito per poter essere presente all'incontro, tuttavia il ragazzo era certo che se il re l'aveva convocato era per un motivo importante e che richiedeva assoluta segretezza soprattutto. Quando aprì le porte però si trovo una scena molto diversa da come la immaginava: un ragazzo dal fisico muscoloso si trovava in piedi, indossava un'armatura fatta interamente in oro vulcanico e che aderiva perfettamente al corpo, i capelli biondi e tendenti al castano, gli occhi dello stesso colore e attorniati da alcune rughe, un filo di barba sul mento. Aveva le braccia incrociate e il viso annoiato davanti alla figura con cui stava litigando, la comandante Meredith.
« Sono basita dal fatto che non vogliate fare nulla. Tre maghi sono fuggiti dal Ferelden! Mi chiedo se forse il popolo avrebbe dovuto pensare prima a quale sovrano eleggere! » disse la donna urlando contro il Re. Era forse impazzita? Non poteva di certo riferirsi al Re con quelle parole!
Gli sguardi di entrambe le figure si erano spostati su Enyalis al suo ingresso ma nessuno dei due gli aveva fatto un cenno. « Non credo di essere sicuro di volervi aiutare Meredith... con tutto il rispetto che meritate... » il Re aveva una voce dolce, profonda e fu brutalmente interrotto da Meredith.
« Rispetto? Cosa ne sapete voi del rispetto!? Dopo sei anni che siete al trono avete guadagnato l'approvazione della gente senza fare nulla per migliorare la nazione! » Meredith continuò a urlare più forte per sovrastare il sovrano.
Qualcuno però interrompette il litigio facendo calare la sala nel silenzio più totale. Dalle scale del piano superiore, una figura elegante scese, indossava un vestito di sete pregiatissime color del mare, intonato ai bellissimi occhi azzurri della stessa ragazza, un trucco forte attorno agli occhi che la faceva sembrare più grande e i capelli scuri e mossi lasciati liberi a cadere verso il basso. Un aspetto fiero e di ghiaccio, la pelle candida e un rossetto color rubino che la faceva sembrare ancora più spettrale. Nonostante tutto quel trucco e gli anni passati, Enyalis riconobbe immediatamente la ragazza, forse perché una forza potente li aveva attratti tempo prima.
« Sua Altezza Reale, Regina del Ferelden, Myalee Cousland Theirin. » annunciò una guardia mentre la Regina scendeva per le scale e affiancando il marito, appoggiandogli una mano sulla spalla e lasciandola scendere in modo seducente.
« È un onore avere il piacere della vostra presenza! » disse Meredith facendo un inchino profondo, lo stesso movimento fu fatto da Enyalis.
« Grazie per avere almeno rispetto per le formalità! » disse la Regina Myalee con distacco. « Comandante Meredith... voi saprete benissimo la definizione di rispetto, dovrei forse ricordarvi che state alzando la voce a un Re!? »
« Voi non capite la gravità della situazione che Kirkwall... » qualunque scusa di Meredith fu vana visto che la Regina alzò la voce per sovrastarla e per zittirla definitivamente, una scena che a Enyalis piacque molto.
« Io pretendo rispetto! E voglio che ne portiate a mio marito, il Re! Non state parlando con uno dei vostri subordinati! » a quel punto la sua voce tornò normale e quasi angelica. « Detto questo; mio marito vi ha già detto cosa pensiamo della vostra richiesta... non intendiamo aiutarvi! »
« Grazie lo stesso! » con quella frase la comandante si congedò.
A quel punto Enyalis si fece avanti e sia la Regina che il Re si avvicinarono a lui, entrambi uniti in una sorte di abbraccio, ognuno sosteneva l'altro. Si vedeva lontano un miglio quanto i due ragazzi si amassero. La Regina Myalee si soffermò pochi istanti su Enyalis e infine lo riconobbe mettendo su un'espressione meravigliata. « Tu sei Enyalis Hawke non è vero? Ti ricordo sette anni fa a Lothering accidenti come sei cambiato! » poi la sua espressione divenne più triste « È bello che tu sia riuscito a scampare al Flagello... »
« Se non sbaglio c'è un Carver Hawke tra i Custodi Grigi... è un tuo parente immagino? » aggiunse anche Re Alistair, Enyalis annuì a entrambi.
« Sì Carver è mio fratello. È un piacere rivedervi in vesti così diverse! » disse Enyalis accennando a un inchino alla Regina, lei fece un bellissimo sorriso mostrando una dentatura perfetta e pallida come l'alabastro.
« Il piacere è mio di rivedervi sotto forma di Campione di Kirkwall... » disse lei chinando appena il volto. Allora toccò al marito parlare.
« Accidenti non mi sgridano così da molto tempo... mi ha letteralmente fatto a pezzi! Certo essere fatti a pezzi non è poi tanto male no? » disse lui con sarcasmo rivolgendo una sguardo alla moglie, con un cenno di intesa capì a cosa di riferiva Re Alistair ma Enyalis non lo comprese. « Vi avevo convocato per parlarvi... ma temo che ormai qualunque cosa che io vi possa dire sia inutile. » proseguì il sovrano. « Kirkwall è divisa mi hanno detto... la Divina è parecchio agitata per questo e speravamo in una collaborazione con voi... ma ora che Meredith ha saputo della nostra presenza temo si impossibile! » spiegò brevemente Re Alistair. Enyalis capiva certamente il fatto che il loro ruolo nella storia poteva causare dei problemi.
« Capisco benissimo... ma cosa possiamo fare allora? » chiese quindi il Campione.
Entrambi i sovrani si scambiarono uno sguardo e poi si voltarono verso Enyalis. « Resta forte! » rispose la Regina. « In questa storia Kirkwall vedrà una totale scissione... dovi proteggere la città dell'unica vera minaccia... » lasciò la frase in sospeso. « E quella minaccia è proprio uscita cinque minuti fa dalla porta d'ingresso! » aggiunse indicando la direzione verso cui era uscita Meredith.
« Lo farò! »
« Ora è tempo che torniamo nel Ferelden credo... » disse molto vaga la Regina Myalee. « Duncan sarà impegnato con il mentore ma Alenah starà piangendo se non può stare con me! Non credo le piaccia la nostra balia... »
Era strano: sette anni prima aveva visto quella ragazza, ora era Regina, sposata con due figli, con quell'ultima frase il mago si dovette congedare, tuttavia sentiva qualcosa di molto potente, una sorta di presentimento che gli diceva che non sarebbe stata l'ultima volta in cui avrebbe visto Myalee, i due si scambiarono uno sguardo, probabilmente sentendo le stesse sensazioni.
Enyalis andò quindi via dalla Fortezza del Visconte, aveva intenzione di andare a trovare Merrill visto che era passato molto tempo da quando l'aveva fatto, non sapeva come la ragazza stava reagendo alla solitudine nell'Enclave, le aveva promesso di esserci sempre per lei eppure non si era dimostrato molto presente in quei sei anni in cui si conoscevano, senza dubbio era stato molto vicino ad Anders, a Isabela, a Varric o ad Aveline visto il legame che li univa fin da Lothering. Prese quindi le strade della città inferiore spostandosi per i vari vicoli e salutando qualche vecchia conoscenza, vidi persino sua cugina nel mercato, tuttavia non volle fermarsi a parlare con lei. Entrò nell'Enclave e subito fu inebriato dal profumo che faceva il grande albero, una sensazione di pace e quiete lo invase e si sentì rilassato. Girò per la strade fino ad arrivare davanti all'abitazione, bussò e non sentì nessuno in risposta per un po', poi Merrill andò ad aprire la porta, aveva l'espressione pensierosa.
« Scusami ero nella mia camera, non ti avevo sentito... » disse lei, lo invitò ad entrare, Enyalis sentì subito che qualcosa non quadrava e temeva di sapere cosa.
« Sembri pensierosa... qualche problema? » era spesso in pensiero per l'amica, non si era inserita ancora nel contesto dell'Enclave, forse perché gli altri elfi sentivano quanto Merrill potesse essere potente e soprattutto perché avvertivano la presenza di qualcosa di negativo in lei, Enyalis poteva ormai distinguere la forza del demone.
« Si tratta dell'Eluvian... credo di dover ricorrere al demone per scoprire come completarlo. È troppo importante per me... potrebbe cambiare il volto della storia elfica, potresti aiutarmi? » chiese l'elfa in difficoltà.
Enyalis cercò di respirare per non voltarsi male nei suoi confronti. « Merrill... l'Eluvian ti sta facendo solo del male, il tuo legame col demone è pericoloso. Come potrei aiutarti? Evocando un demone!? » questo significava confermare le paranoie di Meredith.
Lei scosse il viso con sorpresa di Enyalis. « No, se il demone dovesse possedermi vorrei che tu mi uccidessi! Te le chiedo per favore... » aveva il viso chino e a quel punto Enyalis non ci viste più dalla rabbia.
« Sei impazzita? Vuoi che ti uccida!? » non era riuscito a contenere l'urlo ma l'elfa sembrava ancora non aver capito la gravità della situazione.
Nonostante fosse chiaramente nel torto, Merrill non si diede per vinta e chiese aiuto ancora una volta a Enyalis che alla fine cedette nel volerla aiutare, la vita dell'elfa non gli apparteneva e lui non poteva salvare tutti, specialmente quando le persone non volevano farsi salvare; decise di accompagnarla da solo fino alla caverna su Monte Spezzato, passarono per il clan degli elfi e videro molti sguardi persi, qualcuno chiese persino a Merrill se avesse visto la guardiana ma i due arrivati non ne sapevano nulla. Enyalis si preoccupò che la donna potesse essere stata rapita, forse dai prole oscura visto che ultimamente avevano ripreso a circolare, c'era persino in giro la notizia che i Custodi Grigi fossero tornati a Kirkwall, dentro di sé pregava per rivedere Carver, sperava quasi che lo avessero mandato in missione là. Ovviamente non poteva essere possibile visto che ormai i Custodi Grigi erano molti di più in tutto il Thedas.
La caverna era abbastanza piccola, dall'altro lato dell'ingresso c'era uno strano altare, stalattiti minacciose scendevano dal tetto, Enyalis e Merrill si avvicinarono a quell'altare dove doveva essere conservato il demone, tuttavia non sentiva una forza demoniaca nell'area; era come se la caverna fosse vuota. Merrill stessa poté confermarlo una volta che si avvicinò all'altare invocando la creatura. Dietro di loro qualcuno mosse dei passi silenziosi fino ad arrivare dietro di loro. Un'elfa con le vesti di pelle, la guardiana Marethari stava con l'espressione afflitta dal dolore.
« Sapevo che il demone ti avrebbe chiamata qui per cercare di riparare l'Eluvian... mia piccola Merrill... » qualcosa non quadrava, la guardiana aveva gli occhi lucidi, le guance rigate dalle lacrime. Persino Merrill non capì.
« Che cosa avete fatto? » chiese Enyalis per cominciare.
La guardiana socchiuse gli occhi piano. « Ho accolto il demone in me visto che non potevo distruggerlo del tutto. Merrill... uccidimi e finalmente saremo liberi per sempre da questo inferno! » a quel punto la ragazza scosse il viso, la sua voce prese una vena di tristezza e le lacrime scorsero il suo viso.
« Non potete chiedermi questo! » ma in effetti non lo aveva chiesto a Enyalis? Era la stessa identica cosa. La guardiana a quel punto cominciò a tremare, stava perdendo il controllo del demone? Forse stava smettendo di fare forza per farsi del tutto possedere, a quel punto Merrill sarebbe stata costretta a ucciderla.
« Sapevi che la magia del sangue aveva un prezzo; io ho scelto di pagarlo al tuo posto... ti voglio bene piccola! » disse, il suo corpo era ormai giunto allo strazio, Merrill gettò un urlo di rabbia ed estrasse un coltello che lanciò direttamente nel cuore della guardiana proprio prima che il demone ne prendesse il controllo.
« Perché l'ha fatto!? » chiese la ragazza cadendo sulle ginocchia e cominciando a piangere, Enyalis capiva il momento di tristezza, non poteva però trattenersi.
« Avresti dovuto ascoltarla quando hai deciso di assimilare il demone in te! Sapevi benissimo che la magia del sangue aveva un prezzo da pagare; lei ha fatto una scelta... una scelta stupida sacrificandosi; ma l'ha fatto perché ti voleva bene... »
A quel punto la ragazza non era più in grado di parlare, lasciarono il corpo là, presto gli elfi del clan lo avrebbero portato via, con la morte della guardiana sarebbero anche emigrati verso nuove terre, specialmente visto che la colpa era di Merrill. Quando tornarono a casa Merrill era piuttosto scossa dall'accaduto, specialmente visto che il suo clan l'aveva ripudiata. Ora era davanti all'Eluvian, pensierosa.
« Che cosa farò adesso? Il mio clan non mi vuole più... la vita qui a Kirkwall è orrenda, non conosco nessuno... eccetto i presenti! » aggiunse colma d'imbarazzo. « Volevo comunque ringraziarti per l'aiuto... solo che non so cosa fare ora! »
« Io lo so: distruggi l'Eluvian e vivi finalmente libera e in pace. Hai sacrificato tanto per colpa di quell'oggetto, è giunto il momento di vivere nella luce... » consigliò Enyalis, la ragazza lo fissò negli occhi, si voltò nuovamente verso lo specchio e si prese tra le mani il pugnale che aveva lanciato alla guardiana, era ancora macchiato del sangue della donna, prese una boccata d'aria e trattenne il fiato.
Con un semplice e rapido movimento piantò il coltello al centro dello specchio che si incrinò in grandi pezzi, nel momento in cui estrasse il pugnale si ruppe ancora di più, la superficie dello specchio cadde a terra rompendosi sempre di più, la nebbia bianca che rifletteva scomparve del tutto tingendo lo specchio di nero. Entrambi sentirono un cambiamento nell'aria e Merrill in particolare fece un sospiro che la fece sentire finalmente libera. Il pugnale le cadde dalla mano e si voltò con un sorriso.
« È meglio che io ripulisca il danno dello specchio. Grazie per essermi stato vicino, ti seguirò in qualunque cosa tu voglia fare! Sei il mio migliore amico... anche l'unico direi! » aggiunse con una vena di sarcasmo che Enyalis trovò stranamente divertente. Era quasi il tramonto e aveva deciso di tornare a casa per passare un po' di tempo a casa visto che non aveva neanche pranzato ma quando arrivò Feddic gli consegnò subito una lettera.
Una grafia strana, complessa e scritta con inchiostro bluastro, era una scritta nuova agli occhi del ragazzo, quando lesse la lettera però capì chi poteva essere il mittente. Veniva richiesta nuovamente la presenza di Enyalis alle sale dei templari, non nell'ufficio di Meredith però. Era stato Orsino a scrivere la lettera, voleva riceverlo nel suo ufficio per un'importantissima questione che riguardava non solo maghi ma anche dei templari, poteva essere una cospirazione in atto e il Primo Incantatore non voleva che Meredith ne venisse a conoscenza; la questione doveva rimanere assolutamente segreta. La cosa più importante: Orsino richiedeva la presenza del Campione tra un'ora esatta; l'idea di riposarsi o mettere qualcosa nello stomaco era quindi discutibile.
Quando Enyalis arrivò nelle sale dei templari era da solo, c'erano alcuni uomini in giro per il giardino, alcuni lo fissavano male probabilmente per il fatto che fosse un mago, ancora una volta il ragazzo vide Cullen aggirarsi tranquillamente, stavolta ebbe il tempo di salutarlo per primo e quello subito gli risolve un sorriso e corse contro di lui per stringergli la mano. Il mago si diresse poi verso l'ufficio del Primo Incantatore.
« Mi trovo in una posizione difficile Campione, sospetto un incontro nella notte... dei maghi eretici fuggiti dal Circolo. Ho bisogno del vostro aiuto per debellarli... vorrei che fosse un errore ma temo che le mie informazioni siano troppo corrette! » disse subito venendo al sodo, Enyalis sentiva qualcosa che non andava in quella strana richiesta ma non riusciva a chiarirsi i dubbi.
« Debellarli? Sono dei maghi o sbaglio? » chiese lui stranito. Orsino annuì.
« Credo che sia un piano di Meredith per incastrarmi. Voglio che indaghiate... in fondo ho sentito che avete aiutato Meredith giusto ieri; vi chiedo anch'io un favore personale... » era una richiesta che non ammetteva repliche.
Enyalis dovette quindi confermare al Primo Incantatore che avrebbe fatto come richiesto; andò prima a casa per radunarsi un piccolo gruppo di amici che lo avrebbe aiutato, portò con sé Anders e Fenris vista la forza bruta di quest'ultimo inoltre portò anche Isabela, dopo di ché si spostarono verso la Costa Ferita, luogo dove l'incontro sarebbe dovuto avvenire a mezzanotte precisa. Enyalis non aveva idea di ciò che poteva trovarsi davanti, inoltre come avrebbe dovuto fare? Chiedere prima spiegazioni forse, non poté pensarci più di tanto visto che Fenris lo disturbò con le solite paranoie contro i maghi; restò concentrato nel seguire le indicazioni che Orsino gli aveva fornito sul dove sarebbe avvenuto l'incontro. Quando arrivarono videro non solo dei maghi, ma con loro c'erano anche alcuni templari proprio come detto dal Primo Incantatore, sembravano troppo d'accordo per un comune incontro per incastrarlo però; tra di loro però c'era qualcuno svenuto, il corpo di un ragazzo con l'armatura dei Custodi Grigi, il viso dai tratti marcati e capelli scuri come quelli di Enyalis. Non resistette dall'urlare il suo nome.
« Carver! » a quel punto sbucò fuori dal suo nascondiglio e si avvicinò correndo con il bastone sguainato pronto a distruggere chiunque avesse cercato di fare del male al proprio fratello!
Sia maghi che templari si voltarono verso la direzione di Enyalis, il ragazzo si soffermò pochi istanti prima di decidere come distruggerli anche perché avrebbe dato loro una chance per spiegargli la situazione, magari stava fraintendendo anche se non c'era spazio per la ragione in quella situazione: i fatti erano evidenti. Uno dei templari si fece avanti, sembrava avere una carica importante in quell'incontro, la situazione era parecchio complessa. « Speravamo di potervi incontrare Campione, mi scuso per aver coinvolto vostro fratello ma era necessario per portare il tutto alla vostra attenzione... » cominciò quello cercando di spiegare la situazione.
Le parole non servivano più e lo irritavano ormai. « Liberate mio fratello! Giuro che se gli farete del male vi farò a pezzi! » disse il mago digrignando i denti per la rabbia, nessuno però si mosse per fare qualcosa.
Enyalis non pensò neanche all'ipotesi di poter risolvere la cosa pacificamente, la dimostrazione dei fatti fu quella dei maghi che cominciarono ad irritarsi e misero mani alle loro armi. « È inutile. Il Campione non appoggerai mai il nostro piano per rovesciare Meredith! Uccidete l'ostaggio! E il Campione! E tutti coloro che ci ostacoleranno! » urlò una maga dall'aria potente.
Ecco che Enyalis si sentì il mondo crollare sulle spalle; era quello che pensavano gli altri? Che lui stava dalla parte della comandante? Non ebbe l'opportunità per spiegarsi visto come entrambe le parti erano già partite in quinta: lo scontro fu violento e Enyalis pensò unicamente alla salute del fratello, rivolse i suoi fulmini verso i templari la cui armatura fatta di metallo era un buon conduttore e li avrebbe o paralizzati o direttamente uccisi, nel frattempo sia Isabela che Fenris andarono ad attaccare i maghi che utilizzarono i loro incantesimi per contrastarli, nel momento in cui stavano rilasciando gli incanti Enyalis lanciò sui propri alleati delle barriere magiche per proteggerli, un piccolo trucchetto che aveva imparato da Anders. Con rabbia evocò poi una tempesta di fuoco che bruciò i maghi restanti e terminò con gli incanti del ghiaccio sui pochi templari ancora in vita. In breve tempo si trovarono nuovamente soli, Enyalis corse subito dal fratello cadendo sulla sabbia appena arrivò al corpo, respirava lentamente, era semplicemente svenuto.
Orsino non fu soddisfatto di com'era andata la situazione, ammise persino di essere deluso da come la situazione si era evoluta contro il suo interesse visto che il gruppo voleva spodestare Meredith. Enyalis era più o meno d'accordo, una Kirkwall senza Meredith poteva essere molto più tranquilla anche se le forze dei maghi erano ormai troppo dipendenti dalla magia del sangue. La situazione era davvero difficile.
Nel frattempo Carver ebbe il tempo di riprendersi, Enyalis l'avevo portato alla clinica di Anders in modo che il fidanzato potesse curarlo e tenerlo sott'occhio, a casa non c'era quasi sempre nessuno e non voleva che qualcuno potesse fare del male al fratello, la clinica era un luogo sicuro nonostante la minaccia templare. Carver si svegliò quando Enyalis era impegnato per le strade di Kirkwall nei suoi soliti giri e nelle sue solite commissioni; dovette passare buona parte del tempo fuori visto che c'erano alcuni problemi con delle miniere nella Fossa delle Ossa, non poté stare con il fratello alla clinica di Anders, non era molto felice all'idea che Carver non fosse a casa però forse si era esaltato troppo dal ritorno del fratello ed era anche giusto che lo stressasse con domande improvvise. Doveva dargli il tempo di riprendersi. Il fato però fu avverso contro Enyalis e contro Kirkwall stessa. Quella sera qualcosa doveva accadere, il destino di una città doveva decidersi: un'altra lettera era arrivata a casa quando il sole era ormai tramontato sulla città.
Una scritta con inchiostro bluastro, la mano di Orsino aveva scritto quel testo, richiedeva ancora la sua presenza; aveva avuto un'accesa discussione contro Meredith e aveva intenzione di dirigersi nella cattedrale per chiedere aiuto alla somma sacerdotessa Elthina visto che non riusciva più a sopportare le angherie della comandante e i maghi del Circolo soffrivano troppo. La situazione era più grave di quanto sembrasse e dalle sbavature intorno alle scritte poteva dire che Orsino tremava per la rabbia mentre scriveva la lettera. Prese il suo bastone magico e fece in modo di far sapere ai suoi amici di incontrarsi a metà strada per trovare Orsino e per incontrarsi quindi all'uscita della città inferiore per salire a quella superiore, era certo che Meredith non avrebbe lasciato il Primo Incantatore con facilità e che li avrebbero trovati entrambi per la strada, sperava solo di non arrivare troppo tardi.







Angolo Autore:
Ed eccoci ancora una volta... e sorpresa direi visto che ho anticipato xD questo perché vorrei parlare più accuratamente dello scontro finale che è ormai alle porte, andiamo però a vedere nel dettaglio questo capitolo :)

Ammetto che questo capitolo non è uno di quelli che mi è riuscito meglio però sono comunque soddisfatto. È andato un po' a scemare credo: l'incontro con Alistair e Myale... awwww credo di aver iniziato questa ff solo col pensiero di questo incontro *-* Non ho potuto riportare l'esatto dialogo per l'aggiunta appunto della mia Warden-Queen. Poi ci spostiamo alla quest di Merrill... santo cielo come mi è stata sulle palle -.- ma come può essere così stupida!? Solo che mi piace averla viva e “amica” anche se dovrei dirgliene quattro per quanto sia stupida con quel dannato demone e l'Eluvian! Infine ecco un riassunto della quest di Orsino... una missione che non mi ha fatto impazzire nel gioco ma che ho cercato di migliorare un po' qui (forse non del tutto riuscito) ed ecco che rientra in gioco Carver *-* adorato e bellissimo fratellino! <3

Un grazie... Alithea non ci sono parole per descrivere quanto io sia felice non solo per le recensioni splendide ai capitoli, soprattutto perché ho trovato un'amica pazza per Dragon Age come me :) Ringrazio tutti coloro che sono arrivati fin qui, a presto con l'ultimo capitolo.

 
(-3... ormai manca poco!)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Dragon Age / Vai alla pagina dell'autore: Inquisitor95