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Autore: Kaito Dark    17/11/2014    1 recensioni
Alicia è sconvolta per via di un incidente in cui è morto un ragazzo e per cui si da la colpa. Quando la sua disperazione raggiunge il limite, la ragazza tenterà un gesto estremo. Proprio quando tutto sembra finito, però, un ragazzo la salva. Così inizia la storia di Alicia alla ricerca della verità sul suo misterioso salvatore
Genere: Mistero, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: anche i demoni possono piangere...

 

Il giorno successivo, mentre si dirigeva verso la scuola, Alicia continuava a ripensare alle parole di Alexander:

Perché mi ha detto una cosa del genere!?

“ ciao Alicia!”.

La ragazza si voltò. A chiamarla era stata una fanciulla dai lunghi capelli neri e dagli occhi marroni con indosso una maglietta bianca e dei pantaloni blu:

“ ciao Cleo, come stai?”

“ io bene, tu invece?”

“  abbastanza bene...”

“ ieri è stata proprio una giornata insolita, vero?”

“ in che senso insolita?”

“ beh, pensaci: siamo stati praticamente sequestrati da uno dei ragazzi più popolari e rispettati della scuola. Inoltre, e questa è la cosa più incredibile, a salvarci è arrivato il Demone Rosso Sangue, un teppista famoso per la sua crudeltà. Sono cose che non succedono tutti i giorni...”

“ in effetti...”

devo scoprire il perché di quell'affermazione!

“ Cleo, posso farti una domanda?”

“ dimmi pure...”

“ se qualcuno ti aiutasse sempre nel momento del bisogno ma poi affermasse di non sopportarti, anzi, di detestarti e ti ordinasse di stargli alla larga, tu cosa faresti?”

“ che strana domanda, lasciami riflettere... credo che farei di tutto per scoprire il motivo del suo comportamento, gli starei appiccicata tutto il tempo e non lo mollerei neanche per un'istante... comunque, perché me lo chiedi?”

“ ah, per nessuna ragione... era solo curiosità!”

“ sarà...”

“ ora scusami ma devo andare in classe, ciao...”.

Alicia corse via:

Cleo ha ragione: da oggi starò appiccicata ad Alexander, così riuscirò a scoprire il motivo del suo strano comportamento!

Dopo qualche minuto tutti gli studenti si sistemarono nei loro posti ed entrò il professore:

“ ragazzi, prima di iniziare la lezione ho un annuncio da fare: alla scuola è giunta la notizia che ieri si è verificato un fatto molto grave in cui sono stati coinvolti prevalentemente due alunni di questa classe: Arthur Anderson e Alexander Hunt; di conseguenza voi due ora dovrete recarvi nell'ufficio del preside per discutere dell'accaduto.”.

I due ragazzi si alzarono in piede ed uscirono dalla classe, dirigendosi verso la presidenza. Una volta entrati, si trovarono davanti il preside, un professore ed un uomo molto simile ad Arthur. Il direttore esclamò:

“ ragazzi, conoscete già il motivo per cui vi ho convocati... ora, la situazione è la seguente: sappiamo per certo che ieri è accaduto qualcosa di molto grave e che il responsabile è uno di voi due tuttavia, prima di prendere provvedimenti, vorremmo sentire le vostre versioni. Alunno Anderson, inizi lei.”

“ va bene, signor preside. Ieri ho organizzato un party a casa mia per festeggiare l'inizio di questo nuovo e bellissimo anno scolastico. Circa a metà della festa, tuttavia, Alexander si è introdotto in casa mia e, senza alcuna ragione apparente, ha iniziato a colpire con pugni e calci me ed i miei collaboratori fino a farci perdere conoscenza.”

“ però, diversi studenti affermano che tu gli hai offerto soldi e li hai minacciati affinché lasciassero la nostra scuola...”

“ ... credo di essere stato frainteso: io volevo solo aiutarli; la borsa di studio non copre tutte le spese scolastiche così ho offerto loro dei soldi affinché non avessero grossi problemi finanziari.”
“ ho capito, hai altro da aggiungere?”

“ no, ho concluso.”

“ bene, alunno Hunt, tocca a lei raccontarci la sua versione...”.

In quel momento il professore che stava alla destra del preside gli sussurrò:

“ con il dovuto rispetto signor preside, non credo ci sia bisogno di sentire la sua versione: le ricordo che l'alunno Anderson è uno dei migliori della nostra scuola, senza contare che è anche il figlio di uno dei maggiori finanziatori dell'istituto; inoltre molte voci di corridoio sostengono che l'alunno Hunt sia un pericoloso teppista...”.

In quel momento intervenne l'uomo somigliante ad Arthur:

“ signor preside, il professor Palmer ha ragione: mio figlio è uno studente modello e questa specie di teppista deve averlo aggredito semplicemente per gelosia! Mi aspetto che voi prendiate seri provvedimenti.”

“ ora basta! Signori, comprendo le vostre posizioni, tuttavia, bisogna dare a tutti la possibilità di raccontare la propria versione! Prego, ragazzo, parla liberamente...”.

Alexander si mise le mani in tasca ed affermò:

“ signor preside, io non sono uno a cui piace sprecare parole per cui, con il dovuto rispetto, ritengo che sia inutile che io racconti cos'è successo...”

“ che cosa intende dire?”

“ voi avete già preso una decisione per cui mi pare inutile fare tanti giri di parole. Se avete deciso di espellermi, ditelo e facciamola finita.”.

Dopo qualche secondo di silenzio il preside disse:

“ ... alunno Hunt, dopo aver preso visione delle sue azioni, ho deciso che, per rimediare, d'ora in avanti dovrà venire a scuola ogni mattina, un'ora prima dell'inizio delle lezioni per aiutare i bidelli a preparare le classi.”

“ d'accordo signor preside...”.

“ la avverto: se si verificherà un altro avvenimento come questo, sarò costretto ad espellerla, sono stato chiaro?”
“ si, preside!”

“ bene, può tornare in classe. Alunno Anderson, dovrei discutere con lei per qualche altro minuto.”.

Alexander uscì dalla presidenza e si incamminò verso la sua classe. Ad un tratto si fermò:

“ non ti avevo detto di starmi lontano...”.

Alicia  uscì allo scoperto:

“ hai spiato tutta la discussione che ho avuto con il preside?”

“ perché non hai raccontato la verità al preside?”

“ non si risponde ad una domanda con una domanda.”

dopo qualche secondo di silenzio, il ragazzo fece un sospiro ed esclamò:

“ me ne torno in classe, good bye”.

Alexander se ne andò.

“ io quel ragazzo proprio non lo capisco... va beh, sarà meglio andare in classe; se mi vedesse un professore, mi rimprovererebbe.”.

Dopo pochi minuti che Alicia era rientrata in classe, tornò anche Arthur.

 

Al termine delle lezioni, quando Alexander stava per uscire dal territorio della scuola, venne fermato da Alicia:

“ si può sapere cosa vuoi da me?!”

“ voglio che mi dici perché mi odi!”

“ hai ancora il coraggio di chiedermelo!?”

“ parla!”

“ lasciami in pace!”.

Alexander si mise a correre ed in poco tempo riuscì a seminare Alicia:

“ Maledizione! quel ragazzo è un fulmine! Non sono riuscita a stargli dietro! Domani non lo lascerò scappare!”.

La ragazza si diresse verso casa. Ad un tratto, però, sentì qualcuno gridare e decise di andare a vedere cosa stava accadendo; quando arrivò, trovò un uomo molto alto e muscoloso steso a terra privo di sensi ed una bambina:

“ piccolina cos'è successo?!”

“ è stato incredibile! Quell'uomo voleva farmi del male ma un ragazzo dagli occhi rossi lo ha steso con un solo colpo, mi ha salvata!”

un ragazzo dagli occhi rossi, deve essere lui!

“ dove si trova quello che ti ha protetta?”

“ è corso in quella direzione!”

“ grazie!”.

Alicia corse nella stessa direzione che aveva preso Alexander. Ad un tratto arrivò ad un bivio:

“ destra o sinistra... proverò a destra!”.

Dopo qualche minuto di corsa, Alicia arrivò davanti ad un enorme cancello:

“ questo è un cimitero!”.

Dopo essere entrata nel camposanto, la ragazza vagò per un po'. Ad un certo punto vide Alexander in ginocchio davanti ad una tomba con dei fiori in mano:

“ chissà di chi è quella tomba.”

 

“ ciao Stephan, questa è la prima volta che ti vengo a trovare da quel giorno. Ho conosciuto la ragazza che hai salvato e adesso mi da il tormento... mi chiedo ancora perché hai sacrificato la tua vita per difendere la sua e probabilmente è questo il motivo per cui il solo guardarla mi fa infuriare... c'è una domanda a cui tuttavia non trovo risposta: perché, se la odio così tanto, l'ho soccorsa quando si è buttata in quel fiume e perché ho sentito il bisogno di lasciarle il tuo cappello?...”.

In quel momento delle lacrime iniziarono a scendere dal viso di Alexander:

“ adesso che non ci sei più, sono solo... non so cosa devo fare...”.

Il ragazzo si asciugò il viso con la manica del suo impermeabile e, dopo aver smesso di piangere, fece un sorriso:

“ devo smettere di piangere... dopotutto, i demoni non hanno sentimenti...”.

Passò qualche secondo:

“ spero che tu sia felice dove sei ora, vicino a mamma e a papà... ora devo andare, tornerò a trovarti molto presto... ti voglio bene fratellino, ciao”.

Alexander si rialzò e si incamminò verso casa. Alicia, dopo aver aspettato per qualche secondo, si avvicinò alla tomba:

 

Stephan Hunt

15 Marzo 1993- 8 Settembre 2010

ti terremo per sempre nei nostri cuori.

 

“ sono stata una stupida: continuavo a chiedermi perché mi odiasse quando il motivo ce lo avevo davanti agli occhi; invece di cercare di capire Alexander, non ho fatto altro che tormentarlo di domande e di dargli addosso... devo scusarmi con lui, però, per oggi sarà meglio lasciarlo stare, lo farò domani...”.

Alicia si diresse verso casa.

 
  
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