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Autore: Seira Katsuto    17/11/2014    1 recensioni
Sara è una ragazza di tredici anni che vive la sua prima esperienza amorosa, e come in ogni storia lei deve affrontare sia la sofferenza che la felicità.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lo guardavo sempre, ogni volta dopo la scuola, mi dirigevo al campo da calcio per vederlo giocare. Trovavo che fosse più bello quando si impegnava, il suo sguardo mi provocava sempre un forte batticuore.
Sono Sara Castiglione, ho 13 anni e penso di essermi innamorata di Matteo Trezza. L’unico che lo sa è il mio più caro amico dall'infanzia Andrea. Ricordo ancora la prima volta che ho parlato ad Andrea dei miei sentimenti per Matteo, credeva che stessi scherzando, ma quando ha capito che ero seria, mi ha detto: << Non ti consiglio di innamorarti di lui >>.
Allora credevo che fosse solo geloso…
Un giorno però, dopo la scuola, ero andata a vedere Matteo giocare. A fine partita mi accorgo che Matteo non ha il suo asciugamano e allora io, visto che mi porto sempre un asciugamano in più (non si sa mai), andai da lui e, emozionatissima, glielo diedi, poi mi ringraziò con un sorriso. Ero felicissima, il suo sguardo mi aveva fatto venire il batticuore e in tutto il tragitto per tornare a casa non riuscivo a smettere di sorridere.
Era ancora presto, allora decisi di fare un giro tra i negozi del centro…

Sentii improvvisamente la voce di Matteo provenire da un vicolo, mi avvicinai, guardai dietro il muro e li vidi tutta la sua squadra di calcio. Rimasi lì ad origliare per un po’ e le cose che sentii mi scioccarono, non volevo crederci.
<< Sapete credo proprio di avere un’altra ragazzina ai miei piedi, quella Sara, prima aspetterò la sua dichiarazione, la accetterò e quando mi sarò stancato, la lascierò da sola in mezzo alla strada. Il momento più bello però sarà quando la vedrò piangere, poverina ahahah >>
Le sue parole erano così taglienti che corsi via, lontano...
In quel momento avrei desiderato vedere Andrea, che mi coccolasse e mi stesse vicino, non so il perché ma desideravo vederlo. È sempre stato così, ogni volta che mi succedeva qualcosa di brutto lui arrivava a consolarmi. Mi rifugiai al parco giochi dove andavo sempre da piccola, mi rannicchiai sull'altalena e non riuscii più a trattenere le lacrime. Ad un certo punto mi sono ritrovata avvolta in un caldo abbraccio, era lui. Ero così felice che fosse arrivato Andrea, con lui mi sono sempre sentita al sicuro e protetta. Solo quando lo guardai in faccia capii, il suo sorriso dolce, il suo sguardo sempre pieno d'affetto per me e il suo abbraccio parlava più di mille parole.
Smisi di piangere, mi alzai sorridendo e gli dissi: << come ho fatto a non accorgermene prima? >>. Lui chiuse gli occhi e mi baciò sulla fronte dicendo << Sei sempre stata tu per me >>. Ritornammo a casa, insieme, mano per la mano.

   
 
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