Première di mezzanotte
« Non sei emozionato? Io quasi non mi reggo in piedi dalla gioia! »
« Jemma, è almeno la dodicesima volta che lo ripeti, e non è passata nemmeno un'ora. Siediti e cerca di riposarti, o ti addormenterai in sala nel bel mezzo del film. »
Fitz si riappoggiò allo schienale della sedia e chiuse gli occhi, sia per tentare di rilassarsi che per evitare di avere la stressante vista della ragazza, che saltellava fuori di sé dalla gioia in mezzo al marciapiede, lontana dallo sguardo.
« Come potrei addormentarmi nel bel mezzo del film? Sono troppo emozionata! »
Lo scienziato maledisse mentalmente il giorno in cui aveva acconsentito di accompagnare Jemma alla première di mezzanotte di chissà quale trasposizione cinematografica di chissà quale libro: quando si entusiasmava così tanto diventava davvero ingestibile.
« Peggio per te. »
Leo lo aveva predetto: gli veniva voglia di svegliare Simmons solo per farle presente che lui gliel'aveva detto. Però, la vista della ragazza, così pacifica e tranquilla, gli aveva impedito di mettere in atto il suo piano di vendetta, e, in un certo senso, il profumo e il calore della testa di Jemma posata sulla sua spalla era piacevole.