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Autore: fredlove    23/11/2014    3 recensioni
Emma Jo Mitchell è la nipote di Peter ed Elizabeth.
Neal Caffrey... è Neal. Sicuro di sè, di far sempre colpo sulle donne, abituato a vederle a cadere ai suoi piedi.
Tutto inizia con delle frecciatine, battibecchi finché ci scappa anche un bacio! Ma... Emma si tira indietro.
C'è un passato che lei vuole dimenticare, e Neal non fa altro che ricordarglielo inconsciamente.
Bene, vi ho incuriosito? Leggete!!!
[... ]
Dal capitolo 3
Peter scosse il capo, mentre Emma rimaneva a guardare Neal che continuava a provocarla.
- Te crois-tu tout permis pour ta beautè et pour charme de tes yeaux bleus.* - sibilò, sorridendo con una smorfia alla sua espressione interrogativa.
Neal finì di sorseggiare il caffé, prima di alzarsi con eleganza, indossare il cappello e seguire Peter verso l'uscita.
Poi si voltò, un'ultima volta. - Ciao Eli, ci vediamo. -
- Ciao Neal. - gli rispose dalla cucina.
- En passant, merci pour le compliment.* - disse poi, rivolgendosi ad Emma che si era portata la tazza alle labbra.
La ragazza tossì, visto che le era andato di traverso il contenuto ed alzò lo sguardo su di lui.
- A più tardi, Emma. -

[...]
Non meno importante. La storia è in collaborazione con la mia amica Ambra.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elizabeth Burke, Neal Caffrey, Nuovo Personaggio, Peter Burke
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nda: Chiedo scusa, per l'enorme ritardo di questo nuovo capitolo. Purtroppo, e chi mi segue su fb lo sa, due settimane fa un corto circuito dell'enel mi aveva mandato il pc in tilt. Spegnendolo definitivamente.
Oggi, ho riprovato ad accenderlo *e sì, dite pure : dopo due settimane riprovi? - come ha detto mia sorella* e puf! Magia! Il pc ha ripreso a funzionare.
Il bello, è che avevo sognato - stanotte nel dormiveglia - che il pc funzionava di nuovo. E che il cubo di emergenza tornava funzionante... XD
Okay, ora bado alle ciance... vi lascio al capitolo.
Mentre io riprendo a guardare Arrow! Dunque, baciotti miei fans!







Dedicato a voi, che avete aspettato con pazienza il mio ritorno! ♥ ♥ ♥








Cap 66




Il vento gelido di New York, entrò, sibilando dalla finestra socchiusa.
Emma si frizionò le braccia, con forza, mentre il suo ragazzo era seduto al tavolo e finiva di leggere dei fascicoli.
Non essendo ferrata nell'argomento, truffa e frode, lei poteva ben poco.
- Neal?-
- Mh? -
Lei posò una tazza di tea fumante, sul tavolo. - Secondo te, sono ingrassata?-
- Questa domanda, perché? - ma continuò a trascrivere alcuni appunti.
- Beh, sono quasi tre giorni che non riesco ad infilarmi nei jeans. Non come prima, in modo così fluido. Veloce. -
- Può capitare. -
Lei borbottò qualcosa, così fu costretto a sollevare lo sguardo. - Da quando ti interessa, qualcosa del genere? -
- Non dico che è un problema, per me. - incrociò le braccia sotto al seno, e Neal notò con soddisfatto piacere l'anello che brillava al dito.
- Sei bellissima, e non vedo il problema. Come non capisco il nesso della conversazione. - fece spallucce. - Insomma, con tutto quello che mangi... cioccolata, ed altro, come anche il gelato in inverno, ah non sei incinta, vero? -
- No. Non lo sono. - fece una smorfia. - Mi piace il gelato, anche d'inverno. -
- Emma, il punto è che non sei ingrassata di un filo, nonostante 'tutto' ciò che mangi a sbaffo. -
- Ma tu, in caso, mi diresti se sono grassa o meno?-
- Se devo, lo faccio. - la guardò ancora più stranito. - Ma non lo sei. -
Lei fece un sorrisetto. -Beh, metabolismo nervoso. Mangio ma non ingrasso. - lo guardò - Poi con il programma 'sesso bollente con il mio ragazzo' - e mimò le virgolette. - Qualche chilo si perde... -
Neal sorrise, come ogni volta che lei dice 'mio ragazzo' riferendosi a lui. - Allora, non vedo il perché della domanda. -
- ... Mi stavo annoiando. - ammise. - Okay, ti lascio leggere... -
Neal riprese a leggere, stranamente in silenzio.
La ragazza si allontanò di poco, prima di tirargli contro qualcosa.
- Emma, è importante per il caso. -
- Guarda, prima cos'è. Poi mi dirai se è importante, più il caso. -
Era un paio di slip. Rosato con i ricami neri che lo abbellivano.
Neal sollevò nuovamente lo sguardo. Vedendo solo allora, che la ragazza si era avvolta in un plaid. Mentre i suoi indumenti erano, senza forma, sul pavimento.
- Ora mi sto solo congelando. - borbottò. - Continui a leggere....?-
Non disse altro, sorridendo. Mentre Neal, in meno di pochi secondi l'aveva presa in braccio e gettata sul letto.




- Ti stavi annoiando, così te ne sei uscita con una domanda del genere?-
Qualche ora più tardi, dopo aver fatto l'amore, mentre lei gli era ancora tra le braccia. Poggiata contro il suo petto.
Neal la stava ancora accarezzando, giocando con le dita tra i suoi capelli.
- Esattamente. -
Intrecciò le dita della mano, con le sue, stringendole dolcemente. - Inoltre volevo... fare l'amore con te, ma non sapevo se chiedertelo o meno. Di solito sei tu che lo chiedi, o meglio che inizi. - ammise.
Neal la guardò. Era arrossita e continuava a mordersi il labbro per l'imbarazzo.
- Tutto quel giro di parole, per questo? - sorrise. - Guardami. - e quando lei lo fece, continuò. - La prossima volta, chiedi e basta. -
- Quindi se iniziassi io.. . -
- Non mi dispiacerebbe. - ammise.
- D'accordo. - e lo baciò.
Gli si accoccolò contro il corpo, mentre lui si metteva comodo. Lo baciò sulle labbra, di nuovo, con dolcezza.
- Ti amo. - gli disse. - E ho ancora voglia di te... -
Neal riprese a baciarla, stringendola fortemente. - Basta chiedere... -
Lei gli sorrise contro le labbra. - Amami ancora, Neal.-
- Dovrei studiare il caso... - si lamentò.
Emma gli morse il labbro inferiore. - Ti aiuterò io con il caso. - disse mentre lo accarezza sul corpo. - Ora, Caffrey, pensa solo a me. - si chinò verso di lui, ed i capelli piovvero come una tenda.
Neal, glieli scostò dal viso, poco prima di baciarla. Scendendo, poi, con una carezza giù per la schiena. Toccando con le dita, dolcemente, seguendo la spina dorsale. Fino ai fianchi, ancora giù verso le cosce. Stringendole forte.
Un gemito di approvazione, le sfuggì dalle labbra mentre lui iniziava a possederla lentamente.
Quello che era iniziato con una conversazione, un gioco tra loro, si stava trasformando in passione bruciante, alimentata dal desiderio costante di uno per l'altra, ancora una volta.
Fu Neal a gemere, a sua volta, quando lei si mosse più decisa.
Ed ancora lei, di seguito.
Danzando dolcemente, all'unisono. Prendendo l'uno dall'altro, donando a loro volta.
Poi il piacere giunse nuovamente, lasciandoli spossati, accaldati. Ancora uniti.
- Wuao. - emise lui, con il respiro corto.
Emma lo baciò di nuovo, accarezzandogli il viso.
- Dovresti annoiarti, spesso... -
Si misero a ridere, tra loro, mentre si scambiavano ancora baci fugaci.



Neal, nonostante il freddo, lasciò momentaneamente il letto. Spegnendo ogni luce, e raccogliendo poi gli abiti di lei.
Li posò su una sedia, poi tornò a stendersi accanto a lei. Restando, poi a guardarla.
Per quanto la luce della luna, che rifletteva sopra lo specchio, gli permetteva.
Dormiva, con i capelli sparsi sul cuscino. Le ciglia lunghe, gettavano un ombra leggera sulle guance. Ma lui era attirato soprattutto, dalle labbra socchiuse.
Erano perfette. Soltanto questo.
E non resistette a lungo, pensò, quando si chinò a posarvi un bacio delicato. Emma si mosse, ma continuò a dormire.
Le passò un braccio intorno alla vita, stringendola delicatamente. Poi, mentre pensava di aver raggiunto quel picco di felicità, che aveva da tempo dimenticato, si addormentò.







   
 
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