POV
ELSA
Il
mattino ha l’oro in bocca, ma non mi aspettavo che qualcuno
potesse prendere
così alla lettera un proverbio; eravamo tutti stetti attorno
ad Andy che stava
gridando per il dolore dopo quello che era appena accaduto.
“Che cosa” vi state
chiedendo? Lasciatemi spiegare.
Quella
mattina mi svegliai più allegra del solito, quello che era
successo ieri mi
aveva reso molto felice e si vedeva. Mi vestii velocemente ed indossai
la
collana che Elson mi aveva regalato accarezzando la pietra centrale con
l’indice e il medio, poi uscii dalla camera fischiettando.
Non era un
comportamento che si addiceva ad una regina, ma d’altronde io
qui non ero
regina di niente.
Raggiunsi
la sala da pranzo, dove trovai Elson, i due pupazzi di neve, Andy e
Kristeen
già seduti a tavola. Mi salutarono tutti calorosamente e
anche io presi porto
aspettando mia sorella e Kristoff. Quando arrivarono ebbe inizio la
colazione,
la quale proseguì tranquilla e senza intoppi fino a che un
grido di dolore non distrusse
la quiete venutasi a creare.
-Andy!
Va tutto bene?- Elson si alzò di scatto dalla sedia
precipitandosi dal fratello
che si teneva una mano stretta sulla guancia. –no- intanto
prese qualcosa dalla
bocca usando due dita. Nella sua mano ora splendeva un anello
d’oro con al
centro un rubino. Tutti lo fissammo esterrefatti mentre Andy, dopo aver
gridato
per altri secondi a causa del male provocatosi ai denti, fece rigirare
l’anello
in mano ed esclamò –Eccolo qui! Pensavo di averlo
perso! Probabilmente l’altro
giorno dopo averlo mostrato alla cuoca deve essermi caduto in qualche
impasto e
ora eccolo qui nella mia pagnotta!-
-che
cos’è?- chiese Anna.
-Non
si vede? Un anello.-
-Cosa
te ne fai di un anello da donna?-
-Non
è mio! L’ho preso per chiedere a Kristeen di
sposarmi!-
Di
tutta risposta la bionda prese la ciotola del latte e la
versò in testa ad
Andy. Tutti ci facemmo cogliere dalle risate fino a che ci accorgemmo
dell’espressione
furiosa di Kristeen.
-adesso
facciamola finita. Andy io non ho intenzione di sposare nessuno, non
per ora.
Se non sei pronto ad accettare questa mia decisione allora è
meglio che la
facciamo finita qui!-
Si
alzò da tavola lasciando cadere a terra il candido
tovagliolo bordato di grigio
–quando avrai imparato ad accettare le decisioni altrui e a
non vivere nel tuo
egocentrismo fammelo sapere, magari vedremo se sarò in grado
di riaccettarti. Addio
per ora Andy.-
La
ragazza abbandonò la sala da pranzo nel silenzio
più totale. Andy si alzò
barcollando sulle gambe sottili –Kris, ti prego, aspetta!-
Elson lo fermò prima
che il fratello potesse correre dietro alla ragazza senza pensare alle
conseguenze. – Ascoltami Andy, lasciala da sola per un
po’, lei ti ama davvero,
vedrai che le passerà. Cerca solo di non stressarla troppo.-
Andy annuì
flebilmente, ma sul suo viso giovanile si leggeva chiaramente il
dolore, non
tanto per aver perso Kristeen, quanto per essere stato lui la causa
della
delusione della giovane.
A
pranzo Kristeen non si presentò, così come
neanche a cena. Il giorno seguente
scoprimmo che se ne era andata, lasciando un messaggio di poche ma
letali
parole, che diedero il colpo di grazia al cuore già crepato
di Andy, mandandolo
in pezzi.
Il mondo è grande,
cercherò qual è il mio
posto.
Spero di rivedervi un
giorno o l’altro.
Grazie per quello che
avete fatto per me.
Kristeen.
Andy
strinse il biglietto tra le mani accartocciandolo. Il suo viso era
distorto dal
dolore e una lacrima gli solcò la guancia.
–eeh…aah…scusatemi!- Si
voltò e
lasciò la stanza tra i singhiozzi. Noi rimanemmo li,
incapaci di trovare una
soluzione. Anna e Kristoff si allontanarono come a non voler ricordare
il
legame che c’era tra Kristeen ed Andy. Elson mi
guardò con espressione triste
prima di seguire il fratello per consolarlo.
Mi
sentivo impotente. Sapevo cosa voleva dire essere abbandonata da tutti,
non
volevo che anche Andy soffrisse tanto. Speravo solo che fosse una
complicazione
temporanea e che tutto si sarebbe risolto in fretta.
POV
ELSON
Raggiunsi
la camera di Andy e bussai tre volte, ma lui non rispose. Sospirai
rassegnato,
ma mentre stavo per andarmene mi tornò in mente cosa Andy
fece per me il girono
in cui morirono i nostri genitori. Tornai alla porta e schiarendomi la
voce
intonai la strofa di quella canzone.
-Andy,
puoi lasciarmi entrare,
prima
eri sempre accanto a me.
Vorrei
sapere perché proprio tu
Non
vuoi avermi più accanto a te…-
Stavo
per terminare quando Andy aprì la porta e tra le lacrime
bisbigliò –Non verrà
mai il giorno in cui non ti vorrò accanto a me Elson- mi
abbracciò appoggiando
il mento sulla mia spalla e in breve la sentii inumidirsi di lacrime.
Tenevo
stretto tra le mie braccia il mio fratellino, il bambino fragile ma
combattivo
che aveva passato anni a bussare alla mia porta per giocare e farmi
compagnia,
anche se andava contro le proibizioni dei nostri genitori. Ora era
cresciuto,
ma per me sarebbe sempre rimasto quel bambino bisognoso
d’amore e del suo
fratellone.
-Andy,
io non credo di poter capire come ti senti…ma se hai bisogno
di me ricordati
che io ci sarò sempre, così come tu ci sei sempre
stato per me.-
-grazie…-
Lo
riaccompagnai in camera e lo feci sdraiare sul letto facendogli
appoggiare la
testa sulle mie gambe. I sussulti del pianto si erano placati, ma
ancora non
aveva smesso di lacrimare. Mi abbassai per baciargli la fronte e feci
per
andarmene, ma lui mi prese una mano chiedendomi di restare ancora un
po’ con
lui. –Sei sicuro? Non preferisci restare solo?-
-no,
era da tanto che non passavamo da soli nel tempo noi due.-
-si
è vero!-
Mi
sdraiai di fianco a lui sul letto accavallando i piedi. Andy rimase in
silenzio
per qualche minuto ma poi mi fece una richiesta che non udivo da molti
anni
ormai. – Elson…mi canteresti la ninna nanna di
mamma? Eri piuttosto bravo…-
Quando
avevo dieci anni, ormai la mia voce aveva cambiato timbro, ma lo
accontentai
comunque. Mi resi conto come quella canzone cadesse sempre
perfettamente per Andy.
-Non
pianger tesoro, sono qui con te.
Se
non mi vedi non temere perché,
ovunque
sarò, su di te a vegliare starò.
Scende
la neve l’inverno è inoltrato,
ma
nel tuo cuore il
fuoco hai appiccato,
con
il tuo amore il mondo riscalda…-
Mi
bloccai quando mi accorsi che Andy si era già addormentato.
Silenziosamente mi
alzai e uscii dalla camera chiudendo la porta.
Davanti
a me trovai Elsa molto preoccupata. –Cosa
c’è?-
-Giugno!
Elson è giugno!-
-Si
lo so! Allora?-
-Olaf…Olly…si
stanno sciogliendo…-
ANGOLO
DELL’AUTRICE
Buonasera!
Sono finalmente tornata, volevo chiedervi scusa per il ritardo, ma voi
potete
solo immaginare quanto la scuola mi stia impegnando
:’-( Per questo mi addolora
dirvi che
ho preso una decisione. Per tutto il mese di Dicembre non
pubblicherò
più, se non uno speciale di “Cuori di
ghiaccio” e di “La sirena di Grandeblu”
per natale. Questo per due motivi:
2. La scuola sta diventando un incubo ad occhi aperti. Per questo ho bisogno di tutto il tempo possibile. Non smetterò di scrivere, tranquilli, ma mi prenderò questo mese sabbatico per poter scrivere più capitoli e meglio, così che da gennaio potrò pubblicare più regolarmente. Anzi ne approfitto per chiedere scusa se questo capitolo sarà disordinato, ma ero fuori allenamento.
Bacioni
Signorinas