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Autore: Mew_vale    25/11/2014    5 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 18.
 
 
 
Diego
Come se non fossi già abbastanza annoiato dalla mia vita e da tutti i casini che combino, oggi mi tocca anche una riunione famigliare al club! Non che mi dispiaccia passare del tempo con la mia famiglia, ma è il luogo che non mi piace. Non mi rispecchia e mi annoia! Mentre i miei fratelli si sentono a loro agio. Osservo Camilla che regge una fluite di champagne e chiacchiera con delle amiche di mamma  e Lorenzo che fa il cascamorto con le figlie di qualche industriale. Sono appena entrato nel club, che ha allestito un aperitivo in giardino, quando squilla il mio cellulare e devo che è di nuovo Paola. Nella mia testa reagisco gettando l’apparecchio nel laghetto, ma nella realtà prevale il buon senso e decido di risponderle… Chissà che, quando la avrò ascoltata, smetterà di rompermi!
“Pronto!” Affermo, seccato.
“Ciao Diego.”
“Ciao. Posso sapere cosa vuoi?”
“Sei molto gentile!”
“Paola, io non capisco l’utilità di queste telefonate! Ci siamo lasciati! E adesso mi trovo al club, devo raggiungere la mia famiglia!”
“Immagino che ti troverai a braccetto a quella sciacquetta!”
“Di chi parli?”
“DIEGO, NON PRENDERMI IN GIRO!”
“INNANZITUTTO… “ – affermo irato, per poi accorgermi che ho attirato delle attenzioni perciò modero i toni. – “ Innanzitutto, non gridare! E poi non capisco proprio di cosa stai parlando!”
“Diego, piantala di prendermi in giro! So perfettamente che hai una nuova relazione, che mi hai lasciato per lei!”
“Si può sapere che cavolo stai dicendo? Prima di tutto non ho nessuna nuova relazione, poi anche se cel’avessi perché dovrebbe essere un tuo problema?”
“NON MI COGLINARE, DIEGO! Non hai nemmeno avuto le palle di dirmi << Paola ti lascio perché amo un’altra >>!”
“Senti cara mia, non so se sia l’aria della California che ti ha resa ancora più insopportabile! Ma adesso ti lascio perché mi hai seccato!”
“Diego, io voglio che tu mi dica la verità! Me la merito!”
“La verità è che ti ho lasciato perché non ti amavo più, e non ti amavo più perché sei diventata insopportabile! Non te ne rendi conto?”
“Sei uno stronzo Diego! Io ti ho amato e rispettato per sei anni!”
“Mi dispiace Paola, ma le cose stanno così!”
“E comunque non me la fai… Io sono certa che c’è un’altra!”
“Certo, adesso capisco tutto! Hai chiesto alla mia simpatica sorellina di indagare nella mia vita privata, vero?”
“Vedi che ho ragione? C’è un’altra o non temeresti le domande di Camilla e le mie! E non avresti fatto scena muta davanti a lei!”
“Primo, non temo le tue domande perché non puoi impicciarti nella mia vita privata! E seconda cosa, è esattamente perché so che tu e Camilla siete legate che con lei non ne parlo!”
“E’ così allora? C’è un’atra nella tua vita?” Mi domanda, quasi piangendo.
“No, come ti ho già detto.” Affermo, con malinconia.
“Ti sei innamorato di un’altra?” Faccio scena muta.
“Diego, dimmelo! Merito di saperlo!”
“Forse, sei contenta? Questa informazione in che modo ti aiuterà?” Confesso, esasperato.
Tra noi due si creano istanti di silenzio, che sono io a rompere.
“E in ogni caso quando ti ho lasciato, lei non significava ancora niente per me!”
“Chi è?”
“Non te lo dirò Paola, ti sei impicciata abbastanza, non ti pare? E adesso corri pure a dirlo a mia sorella, dai! Mandala di nuovo nel mio ufficio a farmi il terzo grado, come se non avessi di meglio da fare durante le mie ore lavorative!”
“Vaffanculo, Diego! Vaffanculo! Divertiti al club! Ah… Spero vivamente che incontrerai mia madre, e che ti versi addosso una coppa di champagne da parte mia!”
“Che classe avrebbe la tua mammina!” Le dico, poco prima che lei chiuda la comunicazione. Ci mancava anche questa! Ora inizieranno le indagini di mia sorella ma tanto non scoprirà nulla, come può scoprire che… che… che FORSE mi sono innamorato di Isabella?
Vedo Lorenzo venire verso di me e porgermi un bicchiere di Disaronno.
“Ciao Diego! Problemi? Mi è sembrato che discutessi!”
“Ciao…. Sì! Al telefono era Paola!”
“Paola?! E che voleva?”
“Esaurirmi, rendermi nervoso, ecco cosa voleva!” Affermo, stringendo il bicchiere che tengo in mano. (Vi ricorda qualcuno in questo momento? NdA.)
“Puoi spiegarti meglio?”
“Credo che Paola abbia convinto nostra sorella, o forse è il contrario, non lo so ancora, che nella mia vita ci sia un’altra donna, e che per questo io abbia lasciato Paola!”
“Ed è vero?” Mi domanda mio fratello. Io distolgo lo sguardo e sorseggio dal mio bicchiere.
“Noooo! E non mi hai detto niente? E di chi si tratta? Di Pilar Robledo Vazquez?”
“Non eccitarti tanto! No, non è lei! E poi non ho lasciato Paola a causa di un’altra… L’ho lasciata perché mi aveva avvelenato il sangue!”
“E posso sapere chi è questa gentil donna che adesso ti tiene sveglio durante la notte?” Mi chiede mio fratello, conoscendomi bene.
“Non qui!” Gli sussurro, afferrandolo per un braccio per allontanarci. In lontananza vediamo i miei ex suoceri e alziamo i bicchieri verso di loro per salutarli. Mariapaola non saluta ma suo marito sì così, quando lei si accorge che Osvaldo ci ha salutato, lo trascina dalla parte opposta.
“Bisbetica!” Affermo.
 
 
 
Isabella
Sto pranzando a casa di Francesco e Silvia, e lei si alza quando sono quasi le tredici.
“Buongiorno!” Afferma, accomodandosi. Francesco si volta verso l’orologio.
“Buon pomeriggio vorrai dire!” Ironizza Francesco.
“Fra, ma chi è questa?” Chiedo.
“Sai che non lo so!”
“Assomiglia a una nostra amica che stava sempre qui… Te la ricordi?”
“Sì, quella… com’è che si chiamava? Silvia! Che da quando ha intrapreso una relazione con Lorenzo Mendoza, si fa vedere solo per prendere dei vestiti!”
“Ahahha, che ridere!” Afferma Silvia.
“E’ un evento mondiale vederti qui oggi!” Afferma Francesco.
“Lorenzo ha una riunione di famiglia al golf club!” Ci informa, informandomi quindi sui programmi del dottor Diego. Lusso e belle donne… il suo habitat!
“Mi domando, come mai non andate a convivere direttamente?”
“Non essere sciocco, Fra! Il nostro è un rapporto non convenzionale!”
“Una coppia aperta?” Chiedo. Se il dottor Lorenzo è dello stesso stampo del fratello, non mi sorprenderebbe se la mia amica si ritrovasse coinvolta in un’orgia!
“No, non esageriamo! Ma non facciamo progetti del genere, tutto qui!”
“E’ vero che lavorerai come modella all’Ecomoda?”
“Sì amica mia! Non ho niente contro il tuo bel bocconcino italiano, anche se mi ha soffiato il posto di receptionist! Come vedi ho rimediato… E con il tuo sexy ex come và?” Mi chiede.
“Và che… non è molto chiara la situazione!” Rispondo sbrigativamente, poi Silvia si allontana per prendersi un piatto. Non mi piace nascondere certe cose a un’amica, ma so che se raccontassi quanto successo con Massimiliano, dovrei parlarle anche dei miei dubbi e mi riempirebbe di domande! Non posso dirle che i miei dubbi derivano dal sentimento che provo per il fratello del suo ragazzo!
“Tranquilla, io non le dirò niente!” Mi sussurra Fra, leggendomi nel pensiero, come fa sempre. Il mio cellulare squilla, e vedo che si tratta di Massimiliano perciò mi allontano per rispondere.
“Pronto?”
“Ciao Isa! Ho un bel programmino per oggi!”
“Ciao Massi… Di che tipo? Io sarei con i miei due amici Francesco e Silvia…”
“Possono venire anche loro, credo che non ci saranno problemi. Bhe, è stato un colpo di fortuna più che altro! Ho fatto amicizia con il direttore dell’albergo, che sarebbe il figlio del padrone, il quale mi ha dato quattro inviti omaggio per il gofl club!”
Le parole << golf club >> fanno sì che il mio cuore si blocchi. Massimiliano mi chiede se sono ancora in linea.
“Io non se… Non saprei cosa indossare!” Affermo, accampando una scusa.
“L’abitino che avevi l’altra sera andrà benissimo! Dai, non saprei con chi altro andarci, qui non conosco nessuno! Quando ci ricapita un’altra occasione del genere?” Mi chiede tutto esaltato. Già, quando mi ricapiterà di entrare nel mondo del dottor Diego e di conoscerlo meglio?
“Aspetta un attimo…” – copro il telefono con una mano. –“ Era Massimiliano, ha ottenuto quattro ingressi omaggio per il golf club, pare ci sia una festa! Ven…”
“Sì!” Strilla Silvia, senza che io abbia il tempo di dire nè A nè BHA! L’idea riscuote anche il consenso di Francesco, ed io mi sento male!
“Massi… Hanno detto di sì! Come ci regoliamo?”
“Venite a prendermi in hotel?”
“Perfetto… a dopo!” Gli dico interrompendo la chiamata e chiudendo gli occhi. Non ci posso credere!
“Amica mia, questo sexy receptionist è una forza! Chi ci era mai stata al golf club? Potrò fare una sorpresa al mio Lorenzo!”
“Scusa ma, non hai detto che non fate progetti? E lì ci sarà tutta la sua famiglia di ricconi!” Le dice Fra.
“E cosa vuol dire? Non vado lì per dire ai suoi genitori che stiamo insieme! Potrei essere un’amica per oggi!”
“Ah, cosa non si fa per amore!” Dice Fra, sospirando.
“Però andiamo con la mia auto… Senza offesa per le vostre, ma la mia fa più bella figura! Adesso andiamo a prepararci!” Afferma Silvia, tutta concitata, trascinandomi in bagno.
Visto che io sono quello che si suol dire una frana, quando ha finito di acconciarmi mi rendo conto che su di me un po’ di trucco e la giusta acconciatura fanno un effetto straordinario! La prima cosa a cui penso è, cosa dirà il dottor Diego quando mi vedrà così? Silvia decide di prestarmi un suo abito: un vestito celeste, senza bretelle con una scollatura a cuore che, oltre a mettere in risalto il mio seno che di solito è sacrificato, scopre anche le gambe. Insieme, indosso delle ballerine color madre perla così come la pochette in cui riesco malapena ad infilare il cellulare, le chiavi di casa, lo specchietto e il rossetto. I capelli sono perfettamente piastrati e in ordine, così come la frangetta. Siamo tutti pronti, profumati e incravattati (da non sembrare noi) quando andiamo a prendere Massimiliano. Sono una corda di violino, non vedo l’ora di arrivare al club!
 
 
Diego
Io e Lorenzo ci accomodiamo al bancone del bar, dove ordino un aperitivo.
“Allora, sto morendo dalla curiosità! Chi è la tua nuova ragazza?”
“Non ho una nuova ragazza!”
“Su chi hai messo le tue mire allora, così va meglio?”
“Isabella.” Affermo in un sussurro.
“Non ho capito!” Mi risponde mio fratello. Io trangugio l’aperitivo e ripeto il nome, ma lui ancora non capisce.
“Isabella Carissi!”Gli dico, scandendo bene le parole e lui spalanca la bocca per la sorpresa.
“La segretaria?” Io annuisco.
“Bhe, dopo la mediocre immagine iniziale che ci ha regalato, l’altra sera, quando Camilla e Ugo l’hanno vestita per l’appuntamento con il suo ragazzo, ha dimostrato tutto il suo potenziale! A proposito, ma non ha un ragazzo?”
“Io non lo so chi sia quell’imbecille! So solo che l’affogherei nell’acido muriatico!”
“Accidenti… Sembra una cosa seria! Io non ti ho mai visto così!”
“Non lo so cosa mi stia succedendo… Quella ragazza… Lei mi ha… conquistato con uno sguardo.”
“Non posso credere alle mie orecchie. Wow… Credo che berrò un altro bicchierino, perché non credo che tu sia mio fratello!”
“Smettila di fare l’idiota! Io non so cosa mi succeda… Conosco quella donna da… Da dieci giorni!”
“Sono gli scherzi di cupido! Stavolta ti ha proprio fatto un bello scherzo! E lei? E’ rimasta abbagliata da te, immagino!”
“Immagini male. Non mi guarda neanche di stricio… E se mi considera… mi considera solo come un idiota, un ubriacone, un playboy, uno stronzo…”
“Ok, ok, ho capito! Bhe certo il fatto che ti ha sentito fare sesso con Giulia, mentre eri fidanzato con Paola, non avrà contribuito a crearsi una buona opinione di te!”
“Venerdì ho provato a spiegarle che Pilar è stata l’errore di una notte, ma ero ubriaco e l’ho baciata! Lei mi ha respinto, mi ha detto che non le piaccio, che le causo repulsione e che mi denuncerà se la molesterò ancora!”
“Non posso credere che il rifiuto di una donna ti abbia ridotto così!”
“Non posso crederlo neanche io, ma eccomi qui!”
“E a parte Venerdì, sono successe altre cose tra voi?”
“Una sera era rimasta in panne e, mentre eravamo entrambi chini sul motore, ho provato a baciarla ma quella volta si è sottratta in tempo. Poi ho provato a baciarla una seconda volta… La sera di quel tremendo temporale sono rimasto io a piedi e lei ha risposto al mio autostop dandomi un passaggio. Ma il mio attico era lontano, e siamo andati a casa sua. Mi ha prestato degli indumenti di un suo amico, abbiamo cucinato qualcosa e ho provato a baciarla ma si è sottratta e mi ha cacciato da casa sua!”
“Non posso credere che una donna ti abbia fatto quest’effetto… Ma adesso basta bere! Di carburante ne hai già assunto a sufficienza, e guarda dove siamo!” Mi dice, togliendomi il bicchiere dalle mani.
“Quindi la donna che Camilla e Paola stanno cercando, è Isabella?” Annuisco.
“Se lo dovessero scoprire, ti rendi conto come tratterebbero quella poveretta, che non ha fatto niente?”
“Paola la darebbe in pasto agli squali come minimo! Specie dopo le diatribe che ci sono state tra loro due!”
“Camilla ha esagerato, io le devo parlare!”
“Secondo me così le darai solo motivo per approfondire le sue indagini!”
“Ha esagerato!” Gli dico, allontanandomi per raggiungere mia sorella. La trovo che sta ancora chiacchierando con mia madre e altre socie del club.
“Ciao mamma!” La saluto.
“Ciao tesoro mio, tutto bene?”
“Sì, io vorrei scambiare due chiacchiere in privato con mia sorella! Perdonatemi.” Dico ai presenti, accompagnando dolcemente Camilla in un altro posto.
“Stavo parlando con delle persone, non lo hai notato? Sei l’educazione fatta a persona!” Mi rimprovera.
“E tu sei la reincarnazione della signora in giallo! Il vestito che indossi oggi è proprio adatto al tuo secondo impiego!”
“Di cosa parli?”
“Sai chi mi ha chiamato prima? La tua cara amica Paola, isterica e rompi scatole come sempre!”
“Diego… Tu sei ubriaco! Sei diventato pazzo?”
“No Camilla, sono stanco! Come vi permettente di ficcanasare nella mia vita privata?”
“Una cosa dovevi fare Diego, UNA! Dovevi dire a quella poveretta che ha sopportato sei anni di corna, la verità!”
“Peccato che non ci sia nessuna verità da dire, io non l’ho lasciata per un’altra! Basta Camilla! Non capisco perché t’impicci nella mia vita, quando hai un ragazzo a cui pensare!”
“Che centra David?”
“Penso che tu non voglia che lui venga a sapere cosa ti lega veramente a Giulio!” Mia sorella mi guarda con un misto di terrore e paura, e mi rendo conto che è stato l’alcol a parlare così a mia sorella!
“Tu… Tu sai?”
“Sì, io so! Ti ricordi la gita che facemmo in montagna, tu eri all’ultimo anno mentre noi al terzo? C’era anche Giulio Valencia, e non si parlava d’altro nei corridoi!” Mia sorella abbassa la testa sconcertata.
“Non glielo andrai a dire spero!”
“Continua a tirare la corda Camilla! Non capisco perché ti impicci nelle vite altrui, quando hai la tua dose di problemi sentimentali a qui pensare!” Le dico irato, prima di andare via e rendendomi conto che la nostra armonia di fratelli è irrimediabilmente compromessa.
 
 
 
Betty
Non capisco bene cosa sta succedendo tra Diego e Camilla! Sono piuttosto strani, formali e distanti. Credo che si siano dei problemi tra loro… A questo cocktail sono presenti anche MariaPaola e Osvaldo, e li vedo venire verso di me.
“Beatrice, buongiorno!” Mi saluta Mariapaola.
“Mariapaola, salve Osvaldo.” Li saluto.
“Salve Beatrice.” Mi saluta Osvaldo.
“Salve!” Li saluta Lorenzo, sorridendo beffardamente, unicamente che far saltare i nervi a questa megera. Lei risponde con distacco.
“Non vedo Armando!” Afferma Osvaldo.
“Sta guardando il torneo di golf!” Rispondo.
“Credo allora che ci vedremo più tardi, scusate ma abbiamo delle persone da salutare!” Afferma Mariapaola, vantandosi.
“Che befana! Benedetto il giorno in cui non ci siamo imparentati con loro!” Afferma Lorenzo, causando in me una reazione di risata. Subito dopo vedo Alvaro Lara e sua moglie avvicinarsi.
“Alvaro, Monica, che piacere!”
“Ciao Betty!” Mi saluta lei, con un guancia a guancia e Alvaro mi stringe la mano.
“Betty, buongiorno. Salve Lorenzo! Armando dove si trova? Non ci vediamo da una vita!” Afferma Alvaro, lasciandomi perplessa.
“Dovrebbe essere al torneo…” Affermo disorientata.
“Allora vado a cercarlo! A dopo!” I due si allontanando lasciandomi perplessa. Armando mi ha raccontato una bugia! Perché lo ha fatto? Lo vedo tornare e in quel momento passano Camilla e Diego con volti scuri.
“Tutto bene?” Chiede loro Armando.
“No!” Rispondo in coro, prima di prendere strade diverse e Lorenzo segue Diego.
“Ci sono problemi tra loro?” Mi domanda.
“Tra loro non lo so, ma tra qualcun altro sì, e molti!” Affermo furibonda, andandomene.
 
 
Armando
Riesco a raggiungere mia moglie e la trattengo per un braccio.
“Mostro, cosa succede?”
“E me lo domandi? Perché mi hai mentito?”
“Quando?” Chiedo, preoccupato.
“Come quando! Quando mi hai detto che eri uscito con Alvaro Lara!”
“Io… non ti ho mentito amore mio!”
“Armando, non insistere! Poco fa l’ho incontrato in compagnia di sua moglie, e mi ha detto che non vi vedete da molto tempo!”
Io resto impietrito a questa rivelazione. Non vedendo una mia reazione, Betty si volta per andarsene ed io la trattengo.
“Hai un’amate Armando?” Mi chiede, senza tanti giri di parole. Ma è ridicolo!
“No, amore mio, è ridicolo! Lo sai che amo solo te!”
“E allora con chi sei uscito?”
“Io…” Non faccio a tempo a rispondere perché arriva qualcuno che ci sorprende alle spalle. Non posso credere che sia qui!
“Salve Betty, salve Armando. Ma che piacevole coincidenza!”
Entrambi ci voltiamo, trovandoci di fronte Calderon. Io trattengo il respiro, scambiandomi uno sguardo con Betty.
“Calderon.” Lo saluto con disinvoltura.
“Io non l’apostroferei come una << piacevole coincidenza >>! Scusate, vado ad assicurarmi che nelle pietanze e nelle bevande ci sia abbastanza cianuro!”
Afferma Betty, allontanandosi.
“Tua moglie non potrà per sempre scappare ogni volta che m’incontrerà!”
“Calderon, cosa ci fai qui?”
“Sono ancora socio del club Armando, e oggi non c’è una festa?”
“Sì, ma non ti è venuto in mente che sarei potuto essere qui con la mia famiglia?”
“Armando, ci siamo incontrati casualmente al club! Cose che capitano! Allora, hai già detto alla tua signora che mi frequenti di nuovo?”
“No…” – affermo, spaventato. –“ ma lo devo fare! Poco fa ha incontrato Alvaro Lara, che le ha detto che non usciamo da un mucchio di tempo! Ha scoperto che non ero con lui, e pensa che io abbia un’amante!”
“Probabilmente Betty preferirebbe che tu avessi un’amante, anziché che uscissi con me!”
“Devo raggiungerla, ciao Calderon!”
“Ciao tigre, buona fortuna!”
 
 
Betty
Questo è il colmo! Speravo che Calderon fosse ripartito, e invece me lo ritrovo anche al club e interrompe una discussione con mio marito come se tutto gli fosse dovuto! Mi sto nervosamente tormentando le mani, seduta a un divanetto di una sala tranquilla, quando vedo Armando arrivare e sedersi accanto a me.
“Scusa…” – mi dice mestamente. –“Scusa per la bugia!”
“Perché mi hai mentito?” Gli domando.
“Io non sapevo come avresti reagito… Ti và se andiamo a casa e ne parliamo là?” Annuisco e ci dirigiamo verso l’uscita. Invio degli sms ai ragazzi per dire loro che ce ne siamo andati.
 
 
Isabella
Quando arriviamo ai cancelli del club, mostriamo gli inviti e ci lasciano passare. Io ho preferito sedere davanti per evitare momenti imbarazzanti, seduta dietro con Massimiliano. Ma quando smontiamo dall’auto, mi cinge una spalla e in questo stato sembriamo una coppia! Io mi sento al posto sbagliato, e mi guardo in giro mentre il mio cuore palpita. Questo posto è da veri signori! Entriamo in una grande sala che si affaccia sul giardino, dove hanno allestito il buffet. Tutti noi prendiamo una fluite di champagne e iniziamo a girovagare, osservando la sontuosità di questo posto!
“Il tuo amico direttore?” Chiede Francesco a Massimiliano.
“Bho, immagino sia qui intorno! Isa, cerchi qualcuno?” Mi domanda Massimiliano, notando il mio continuo scandagliare le persone con lo sguardo.
“No… Cioè, io guardavo se vedevo il ragazzo di Silvia!” Affermo.
“Non preoccuparti, chiederò a qualcuno! Mi scusi, ha visto per caso Lorenzo Mendoza?” Chiede la mia amica a un cameriere.
“Certamente signorina, l’ho visto poco fa in compagnia di suo fratello, DiegoArmando Mendoza, si allontanavano verso i campi da golf per assistere al torneo!”
“Grazie! Dai, andiamo!” Ci esorta Silvia. Iniziamo a passeggiare in quest’immensa distesa verde e quando vediamo una folla di persone, mi sento male. Lui è lì! Ci avviciniamo e il dottor Lorenzo ci nota, venendoci incontro.
“Ciao piccola! Come fai a essere qui?”
“Ciao piccolo! Ho i miei contatti! Ti presento i miei amici… Per cominciare, Isabella e Massimiliano, che conosci già!”
Il dottor Lorenzo mi osserva con un’espressione strana, diversa dall’espressione formale dell’ufficio e si guarda intorno, come se avesse appena visto un fantasma!
“Salve, come state?” Ci domanda porgendoci la mano, che stringiamo.
“Bene, grazie dottore!” Affermo.
“E lui è il mio amico Francesco Mèsa!” Lo informa Silvia.
“Piacere di conoscerla, dottor Mendoza!”
“Piacere mio! Mio fratello è nei dintorni, venite…”  Ci invita, e tutti noi lo seguiamo. Il mio cuore perde diversi battiti!
“Ma come hai fatto a entrare? L’entrata costa un patrimonio!” Domanda il dottor Lorenzo alla mia amica.
“Non si preoccupi, ho avuto degli ingressi omaggio da un mio conoscente!” Lo informa Massimiliano.
“Diego!” Lo chiama il dottore, e lui si volta e osserva con sorpresa me e Massimiliano, il quale mi cinge una spalla. Io divento paonazza e giro la testa di lato.
 
 
 
Diego
Mio fratello si è allontanato per fare non so cosa, ed io sono contento di poter stare un po’ in pace senza le sue domande e i suoi rimproveri per come ho trattato Camilla! Quando mi chiama e mi volto, non mi aspetto di certo di ritrovarmi di fronte Isabella e Massimiliano avvinghiati come una coppietta! Lei diventa rossa e distoglie lo sguardo da me e qualcosa dentro di me si rompe. Nello stesso tempo, avverto una sensazione di calore e di nausea attanagliarmi lo stomaco!
“Salve Diego!” Mi saluta sorride dente Silvia.
“Ciao.” Le rispondo, salutandola con un guancia a guancia.
“Dottor Mendoza, come sta?” Mi chiede Francesco.
“Bene grazie, salve.” Gli rispondo, stringendogli la mano.
“Dottor Mendoza! Bel posto!” Mi saluta l’incubo peggiore della mia vita. Stringo la sua mano con vigore, e noto che barcolla per la stretta.
“Salve.” Gli rispondo, freddo. Mio fratello tossisce.
“Salve Isabella.” La saluto, non staccando un attimo gli occhi da lei.
“Salve dottore.” Mi saluta, senza prestarmi troppa attenzione. Bene, la mia giornata non poteva che migliorare! Osserviamo tutti il torneo disponendoci in fila uno accanto all’altro. Alla mia sinistra ci sono Silvia, poi mio fratello. Alla mia destra Isabella, Massimiliano che non stacca le sue zampacce da lei, e infine Francesco. Con il mio braccio, sfioro la spalla nuda di Isabella, e vorrei maledettamente essere a braccia nude anch’io per godere a pieno di questo contatto, ma non mi è concesso! A braccia conserte, osservo Isabella di sghembo e lei fa lo stesso con me. I nostri sguardi s’incrociano per una breve frazione. I suoi occhi sono la cosa più bella che io abbia mai visto! E vengono messi in risalto dal vestito celeste che indossa. Quando Massimiliano le sussurra qualcosa all’orecchio, lei abbandona i miei occhi. Poi lui le bacia una guancia ed io non ho mai staccato gli occhi da loro. Poi lei riporta gli occhi su di me, e noto il suo torace espandersi e rilassarsi velocemente, segno che è a disagio. Io invece sono incazzatissimo, e sto per usare la testa di questo cretino come pallina, tanto le misure sono quelle, oppure potrei usare direttamente i suoi testicoli! Non c’è nessuno che mi presta una mazza? Ho udito ciò che le ha detto nell’orecchio, le ha detto << sei bellissima oggi >>! Sono io stavolta a distogliere lo sguardo per primo e torno a concentrarmi sul torneo, quando mio fratello mi trascina in disparte.
“Ma che diavolo ci fa qui quell’idiota? Non posso crederci che lo abbiamo fatto entrare!”
“L’idiota come lo chiami tu, ha rimediato degli inviti, da una conoscenza importante ovviamente!”
“Ma se è qui da tre giorni!”
“Non è poi così cretino!”
“Dì quello che vuoi, ma io sto per giocare a golf con delle palle molto personalizzate: le sue!”
 
 
Betty
Entriamo in casa e appoggio le chiavi nel centrotavola e osservo mio marito, aspettando che tiri fuori il fiato.
“Io non ti ho detto niente perché… Perché la persona con cui sono uscito è Calderon!” Mi rivela. Io chiudo gli occhi e tiro un respiro profondo perché questa è una doccia fredda!
“Forse era meglio se fosse stata un’amante!” Affermo.
“Ma cosa dici amore mio?”
“Armando, è assurdo che tu frequenti ancora quell’essere!”
“Amore mio, io sapevo che ti saresti arrabbiata perciò non ti ho detto nulla…”
“Hai preferito mentirmi allora!”
“Mi dispiace amore mio…”
“Quante volte vi siete visti?”
“Due, dopo quel giorno in cui l’ho incontrato all’entrata dell’Ecomoda…”
Io cammino nervosamente per il soggiorno e mi siedo sul divano, Armando si siede accanto a me. Non posso credere che abbia rivisto quel tipo e che non me lo abbia detto! Non posso credere che abbia rivisto quel tipo! Lui cerca di appoggiarmi una mano sulla spalla ma io la evito alzandomi.
“E’ logico che mi sarei arrabbiata! Non posso credere che tu abbia dimenticato cosa mi ha fatto quel tipo!”
“Mostro, io non me ne sono dimenticato! Ma sai perfettamente che la mia collera verso di lui si è dissipata da tempo…”
“Ah, quindi io sarei un’esagerata ad avercela ancora con lui dopo tanti anni?”
“Non ho detto questo Betty! Dico solo che… che…”
“Che le cose che mi ha fatto e detto per te sono meno gravi di quanto lo siano per me!”
“No amore mio, no!” Afferma, avvolgendomi di spalle con le sue braccia possenti.
“Amore mio tu sei la persona più importante della mia vita! Ti amo da morire mostro, e non mi sono dimenticato di ciò che è successo con Calderon, credimi!”
“E allora perché hai deciso di frequentarlo di nuovo?”
“Se vuoi la verità… Appena l’ho visto mi sono reso conto che mi mancava la sua presenza. Mi mancavano le sue battute, anche le sue sciocchezze!” Mi racconta, poi ci stacchiamo e ci guardiamo in faccia. Armando si mette a nudo su questa faccenda e la mia collera si placa mentre esprime le sue emozioni e mi spiega le vere ragioni che l’hanno spinto a mentirmi per uscire con Calderon.
“Amore mio, tu hai riempito la mia vita e Nicola per me è come un fratello! Ma quando ho rivisto Calderon… Lui è stato il mio primo amico, il mio compagno di… di bagordi! Può spaventarti ciò che sto dicendo, ma non ti sto dicendo che andrò con lui a donne, o… o a ubriacarmi! Ma con Calderon ho condiviso tante cose… E dopo di te è la persona che mi conosce meglio! Tu non devi mai smettere di avere fiducia in me amore mio….” Mi rassicura, accarezzandomi le guance.
“Io non rivoglio quell’uomo nella mia vita! Se deciderà di restare, sarà un grosso supplizio doverlo vedere in azienda alle sfilate e ai consigli di amministrazione!”
“Mostro, se tu mi chiedi di non vederlo più, io non lo vedrò più!”
“Ma lo faresti a malincuore….” Gli dico, guardandolo negli occhi i quali parlano per lui. Lo abbraccio, e non so come gestire la situazione!
 
 
 
Patrizia
Entro nel club in compagnia di Daniele, di Giulio e Giulia, quando vediamo di spalle Michael e David. Li chiamo e si voltano.
“Ragazzi! Non sapevamo che sareste venuti!”
“Neanche noi lo sapevamo.” Risponde David, osservando Giulio il quale ricambia lo sguardo.
“Ciao Giulio. Vedo che stai meglio se hai tolto il collare.” Lo saluta David.
“Ciao. Non proprio, l’ho tolto perché non è elegante in certi contesti! Ciao Michael.”
“Ciao Giulio, ciao a tutti.”
Ci salutiamo a vicenda, come se non ci vedessimo da un milione di anni.
“Camilla?” Domando a David. Giulio incrocia le braccia e diventa più serio di quanto non lo sia abitualmente, ma deve abituarsi al fatto che suo fratello sta con Camilla.
“Sono appena arrivato, adesso vado a cercarla. Scusate.” Si congeda da noi David. Poco dopo si allontana anche Michael e sopraggiunge Mariapaola Solari Ribeiro.
“Patrizia e Daniele! Era da un pezzo che non vi vedevo insieme, iniziavo a pensare che aveste divorziato!”
Ci dice, starnazzando.
“No, mi dispiace per te Mariapaola ma sto ancora con mia moglie! E comunque anche se fosse, non poserei di certo gli occhi su di te!” Afferma Daniele, cingendomi la vita. La sua affermazione mi fa scappare un sorriso e Mariapaola perde la sua espressione da pettegola e si concentra su mio figlio Giulio.
“Giulio, cosa ti è successo in viso?” Gli domanda, riferendosi ai punti che ha in fronte.
“Come, non hai visto? Appena ti ho visto e quando hai aperto bocca, ho dato una testata al muro!” Giulia a quest’affermazione non trattiene una risata e questo fa allontanare Mariapaola.
“Scusate, ci vediamo dopo!” Afferma Giulio allontanandosi. Se ne và anche Giulia.
“Desideri qualcosa da bere?” Mi chiede Daniele, non lasciandomi andare.
“Sì. Spero solo che i nostri figli non si scannino proprio qui!” Affermo.
 
 
Giulio
A questa festa non posso neanche bere alcolici perché sono ancora sotto medicinali! Come posso impiegare il tempo? Mi guardo intorno nell’intento di rimorchiare qualche ragazza, quando sento una voce alle mie spalle.
“Ciao Giulio.” Mi saluta Camilla.
“Ciao.” Le rispondo con distacco.
“Mi fa piacere sapere che stai meglio…”
“Non ti senti leggermente ipocrita?” Le chiedo con un leggero ghigno.
“Con te è inutile!” Afferma mentre si allontana, ma riesco a prenderla per un braccio a trascinarla nel salottino adiacente al guardaroba, che è deserto.
“Io non spreco neanche più energie con te! Ma non stai con mio fratello?”
“La mia era solo gentilezza!”
“Bhe, risparmiatela!”
“Sei ridicolo! Dovrei essere io ad avercela con te per come mi hai trattata anni fa! Ti sei preso la mia purezza e mi ha gettata come una pezza!”
“E pensi di vivere a pieno la storia con mio fratello continuando a rinfacciarmi il mio comportamento? A proposito, lui lo sa?”
“Non sono affari tuoi come gestisco il rapporto con il mio fidanzato!”
“Se sei così innamorata di David, cosa ci fai qui con me?”
“Sei tu che mi hai trascinato qui!”
“Ma tu stai qui ad ascoltarmi e a fornirmi spiegazioni! Non ti ho ammanettato al termosifone!”
“Hai ragione, non ha senso parlare con te!”
“Aspetta…” L’afferro per un braccio e lei mi guarda con sconcerto. La faccio mia e la bacio perché non resisto! Camilla si dimena e quando riesce a liberarsi, mi tira un ceffone e se ne va.
“Aspetta!” Grido, affacciandomi sul corridoio. Ma lei sen’è andata… Quando mi volto dall’altra parte, vedo una ragazza bionda e riccia che probabilmente ha assistito alla scena.
“Bhe?” Le chiedo.
“Tu chi sei?” Mi chiede.
“E a te cosa te ne frega?”
“Me ne frega visto che hai baciato la sorella del mio ragazzo!”
A quest’affermazione metto a fuoco la situazione. Questa bella gnocca è la mia preda, la nuova modella di sartoria!
“Quindi tu sei la nuova modella di sartoria? La ragazza di Lorenzo Mendoza?”
“Tu fai parte dell’Ecomoda?”
Ridacchio e rispondo.
“Non proprio… Un pezzo dell’Ecomoda appartiene a me! Sono Giulio Valencia Fernandez!”
“Ah! Quello che ha fatto a botte con il ragazzo di Camilla e che è stato trattato a pesci in faccia da lei, giusto?”
“Farai meglio a prenderti gli affari tuoi!”
“E come mai ciò?”
“Lei vuole il posto di modella?”
“Quel posto è già mio e rimpiazzerò sua sorella! E non credo che da parte sua sarebbe saggio ricattarmi per convincermi a non raccontare ciò che ho visto poco fa, visto che è il presidente a decidere se assumermi! E thò, ma guarda un po’! La presidenza è stata vinta da Diego Mendoza!”
Mi risponde quell’insolente, per poi andarsene. Mi sta già sulle scatole, e non so se ho voglia di faticare tanto per portarmela a letto!
 
 
Camilla
Non posso credere che quel brutto stronzo abbia avuto il coraggio di baciarmi! Ora mi sento sempre più in difficoltà con David, ma non posso tacergli una cosa del genere! Quando ce ne saremmo andati dal club gli racconterò tutto. Devo farlo prima che lo sappia da Giulio o da mio fratello! Ci mancava anche lui, con i suoi ricatti e le sue sbronze. Diego ha ormai perso la bussola! Mi guardo in giro in cerca di David, quando mi abbraccia da dietro. Mi rendo conto che è la nostra prima uscita ufficiale in società come fidanzati!
“Ciao amore mio!” Mi sussurra, come ieri mattina quando mi ha dato il buongiorno.
“Ciao amore!” Gli rispondo, voltandomi per baciarlo.
“Stanotte mi sei mancata molto…” Mi dice.
“Lo so, anche tu! Ma credo che convivere sia un po’ prematuro!”
“Hai ragione!”
“Sei qui con Michael?”
“Sì, che è finito non so dove! Ci sono anche i miei genitori, Giulio e Giulia!”
“Capito!” rispondo semplicemente. Lo so perfettamente che c’è anche Giulio!
“Amore mio va bene se stasera vieni tu da me? Io ti devo parlare di una cosa…” Gli domando.
“Di che si tratta? Sembri così seria!”
“Stasera lo saprai…” Quando vediamo avanzare verso di noi i genitori di David, ci stacchiamo.
“Dottor Valencia, signora Valencia.” Saluto. Mi tornano alla mente le parole che ho dedicato al padre di David! Quell’uomo non sembra guardarmi con cattiveria.
“Salve Camilla.” Mi saluta.
“Camilla, ciao!” Mi saluta con contentezza Patrizia, baciandomi sulle guance.
“Mi aspettavo di vedere i tuoi genitori!” Mi dice Daniele.
“Se ne sono andati. Ma dovrebbe esserci il dottor Calderon qui in giro!”
“Ah, ecco perché se ne sono andati!” Afferma. Cosa vorrà dire?
 
 
Roberta
Io e Cèsar arriviamo al cocktail ed io mi guardo in giro per cercare Lorenzo. Cèsar si allontana e mi domando cos’abbia! Mi sembra distratto e pensieroso. Osservo ancora la gente attorno a me quando sento la voce di Lorenzo e mi volto. Il mio sorriso perde d’intensità quando vedo che tiene per mano la sua ragazza. L’ha portata al club! Insieme a loro c’è anche Diego che ha un’aria strana.
“Ciao Roberta!” Mi saluta.
“Ciao Lorenzo, ciao…” Dico, fingendo di non rammentare il suo nome.
“Silvia!” Mi aiuta lei.
“Giusto! Non immaginavo di vederti qui!” Le dico.
“Massimiliano, il nostro receptionist non che il ragazzo di Isabella, ha ottenuto degli inviti perciò sono potuti venire qui.” Mi spiega Lorenzo.
“Mi fa piacere.” – mento con disinvoltura. –“ Scusate, vado a prendere qualcosa da bere!” Affermo allontanandomi. Questo sarà un lungo pomeriggio!
 
 
Lorenzo
“Amore mio andiamo a salutare tua sorella?” Mi chiede la mia ragazza.
“Va bene!” Le rispondo. Mio fratello Diego mi trattiene per un braccio, chiedendomi nell’orecchio, attraverso la mia ragazza, di indagare sul rapporto tra Massimiliano e Isabella. Penso che mio fratello si stia rodendo troppo il fegato! Potrebbe avere tutte le donne che vuole! Ci avviciniamo a Camilla che si trova in compagnia di David e dei suoi genitori.
“Salve Camilla!” La saluta Silvia.
“Silvia che piacere!” La saluta Camilla.
“Dottor Valencia, signora. Vi presento Silvia Duarte, la mia fidanzata.”
“Molto piacere, Daniele Valencia.”
“So perfettamente chi è lei!” Gli dice Silvia, riferendosi al fatto che è un ministro.
“Patrizia Fernandez Valencia, molto piacere.”
In quel momento sopraggiunge Giulio Valencia. Mi aspetto che scoppi un putiferio ma invece la situazione si mantiene normale!
“Giulio ciao. Ti presento Sivia Duarte, la mia ragazza. Non so se l’hai già conosciuta!”
“No, non ho avuto il piacere. Giulio Valencia!” Afferma lui sorridendo. Ma sta facendo il cretino con lei? Vuole morire di morte orribile per caso?
“Piacere mio dottor Valencia.” Le risponde lei stringendogli la mano.
“Amore mio che dici se andiamo in cerca di Isabella e del suo ragazzo?” Mi domanda.
“Va bene, a dopo signori!”
Affermiamo, congedandoci da loro. Devo approfittarne ora che siamo soli per fare ciò che mi ha chiesto mio fratello!
“Amore mio, posso chiederti una cosa? Ma da quanto tempo stanno insieme Isabella e Massimiliano? Insomma, lui è qui a Bogotà da poco tempo ed è arrivato all’Ecomoda pochi giorni fa!”
“Ma loro si conoscevano già! Vedi, Isabella ha vissuto per degli anni in Italia con sua nonna, e Massimiliano era il suo ragazzo!”
“Ah, quindi sono già stati insieme?”
“Esatto! Per sette anni.”
“E come mai è finita?”
“Lui le ha chiesto di sposarlo, ma lei ha rifiutato perché si è spaventata, sua nonna era appena morta e non sapeva come reagire a questa novità! Perciò si sono lasciati ed è tornata in Colombia, questo sei mesi fa!”
“E lui cos’è venuto a fare qui?”
“E’ venuto qui per lei! Non è romantico?” Mi dice sorridendo.
“Molto… E adesso stanno di nuovo insieme?”
“Onestamente non lo so, non è molto chiaro! Ma come mai tutta questa curiosità su Isabella?”
“No, così! Tel’ho detto, mi sembrava strano che si fossero fidanzati in quattro e quattro otto! Mi raccomando amore mio, non dirle ti ho fatto delle domande su di loro, non vorrei pensassero che m’impiccio, sono pur sempre un dirigente dell’azienda per cui lavorano!”
“Va bene amore mio, sarò una tomba!”
“Mi perdoni un secondo? Vado a cercare mio fratello e ti raggiungo!”
“Va bene! Io vado alla toilette!”
Silvia mi congeda con un bacio, ed io posso raggiungere mio fratello che ovviamente sta prendendo da bere!
“Non sei ancora stanco di bere?” Gli domando.
“Ti ha detto qualcosa?”
“Sì. Non ho buone notizie per te! Pare che quando viveva in Italia, fosse fidanzata con quel tipo. Sono stati insieme per sette anni ed è finita quando lui le ha proposto il matrimonio, ma lei ha rifiutato. Era confusa a causa della morte di sua nonna e si è spaventata e ha deciso di tornare qui! E pare che Massimiliano abbia fatto il giro del mondo per riconquistarla… Silvia mi ha anche detto che però la situazione tra loro non è molto definita, non stanno proprio insieme!”
“Almeno una bella notizia!”
“Ma perché ti sei incapricciato su di lei?”
“Perché lei è diversa!” Mi risponde.
“Come vuoi, io vado in cerca di Silvia. Riguardati.”
Spero che mio fratello non si spappoli troppo in fegato per quella ragazza! Mi sto dirigendo verso le toilette, quando incrocio Roberta che barcolla un po’. Ma sono tutti ubriachi a questo cacchio di party?
“Roby, tutto bene?” Le domando sorreggendola.
“Insomma… C’è troppo ghiaccio qui dentro!”
“E’ una grazia che si annacquato! Su, siediti. Posso sapere come mai ti sei ridotta così?”
“Il ragazzo che mi piace è venuto a questa festa con la sua ragazza!”
“Mi dispiace, sono cose che capitano purtroppo!”
“Tutto qui?”
“Roberta, può capitare! Questa festa è piena di giovanotti, dovresti guardarti in giro e scegliere quello che più ti aggrada!”
“Ma sono gli uomini che non mi guardano!”
“Ma dai, che dici!”
“E allora perché tu non mi degni di uno sguardo?” Mi domanda.
“Eh? Io?” Le chiedo, dubbioso.
“Sì, tu! Lorenzo sei tu il ragazzo di cui parlo!” Mi rivela, girandomi le braccia attorno al collo.
“Roberta, ma che dici? Sei ubriaca, non sai quello che stai dicendo!” Le rispondo, cercando di tenerla a debita distanza da me.
“So perfettamente quello che sto dicendo. Tu mi piaci Lorenzo.” Mi confessa. Io non credo alle mie orecchie! Resto immobile. Quando lei prova a baciarmi, io contrasto il bacio con una mano. Sarebbe come baciare mia sorella! Lei abbassa la testa delusa.
“Roby, senti… Non so se sei tu o l’alcol a parlare, ma io ti voglio bene… ma come una sorella, o una cugina! Tutto lì…”
“Io… mi dispiace Lorenzo!”
“Io… Io torno da Silvia. Cerca di non bere altro, ci vediamo domani in ufficio!”
“Ciao.” Mi dice. Non posso crederci! Roberta è veramente attratta da me? Ma che storia è questa? Raggiungo Silvia con una faccia sconvolta.
“Tutto bene?” Mi domanda. Io rispondo con consenso, e ci avviamo verso i campi da golf.
 
 
Cèsar
Ho notato alla festa la presenza di Daniele, David e di Patrizia e spero che non ci sia anche Michael! Sento il mio cellulare squillare e mi apparto per rispondere.
“Martìn, dimmi! Sono a una festa al golf club… L’aereo è Martedì mattina alle otto? Perfetto!... Sì, ci vediamo direttamente all’aeroporto. Passa una buona domenica!”
“Parti?” Mi chiede una voce familiare alle mie spalle, quando chiudo la chiamata. Mi volto e mi trovo di fronte Michael Valencia. Rivedendolo, il mio disagio diventa qualcosa di concreto.
“Esatto. Sarete informati tutti domani in azienda!”
“Parti con il tuo amico?”
“Mi sembrava di essere stato chiaro, non accetto che t’intrometti nella mia vita privata!”
“Parti per scappare da me?” Mi chiede schietto.
“Perché dovrei? Io confido che… che dopo ciò che è successo Venerdì tu abbia capito come sono!”
“No, non l’ho capito! Come sei?”
“Lasciami passare!” Gli dico, cercando di passare oltre la porta che lui blocca.
“Per favore!” Insisto.
“No! Tu ora mi dici come stanno le cose.”
“Io non capisco quale sia il tuo problema!”
“Da quel messaggio in segreteria, non sembra che quel Martìn sia solo un amico! Qual è il problema allora? Non ti piaccio? O… ti piaccio troppo?”
“Tu non sai di cosa stai parlando! Fammi passare.”
“Stai con quel tipo?” Mi chiede, a pochi centimetri dal mio viso. Posso specchiarmi nei suoi occhi scuri.
“Non sono affari che ti riguardano!”
“Non sono ancora matto, e io sono sicuro che tra noi è scattato qualcosa!”
“Non ho voglia di ascoltare le tue baggianate!”
“Perché non mi dici chiaramente che non sei omosessuale? Che non t’interesso?”
“Non sono omosessuale e non m’interessi, contento?”
“Non mi sembri troppo convinto!”
“Adesso ne ho abbastanza!” Gli dico, afferrandolo per un polso e spostandolo dalla porta.
“Io parto con un mio amico per affari e se vuoi sapere che mi piacciono gli uomini, la risposta è no!” Affermo irato, per poi uscire da quella stanza.
“Non ci credo!”
“Credi quello che vuoi!”
 
 
Diego
Le informazioni che mi ha dato mio fratello, mi hanno fatto più male che bene! Hanno un passato in comune! Temo che lei senta ancora qualcosa per lui, e che riesca a riconquistarla! E la cosa peggiore è che non sono ancora riuscito a stare un minuto solo con lei! Noto che si trova a un tavolo con il cretino e Francesco, e loro due si alzano e si allontanano. E’ il mio momento… Respiro profondamente e mi siedo di fianco a lei. Isabella s’innervosisce ma non dice una parola.
“Annoiano molto anche me queste feste!” Esordisco.
“Ma se è il suo ambiente!”
“No, questo è l’ambiente della mia famiglia!” Le rispondo. Tra noi si crea un momento di silenzio che decido di spezzare.
“Isabella, io le devo delle scuse per ciò che ho fatto Venerdì in azienda.”
“Scuse accettate, dottore.” Mi risponde. Ci guardiamo negli occhi e mi sembra di sentire il battito del suo cuore, o forse è ciò che spero. Spero che per lei, come per me, l’atto di guardarci negli occhi costituisca un momento emozionante.
“Lei ha detto una frase Venerdì. Mi ha detto Mi ascolti dottore, stia lontano da me perché io non voglio essere uno dei suoi trofei.… Ma io le posso assicurare che non sarebbe così.” Le dico sussurrando, buttandomi nel vuoto dell’incertezza, avvicinandomi al suo viso e guardandola negli occhi.
“Dottore… Lei è di nuovo ubriaco!” Mi dice, quando sta per alzarsi. Io la trattengo prendendole una mano.
“La prego, mi ascolti.” – quando lei torna a sedere, io posso continuare. –“ Sì, è vero che sono un po’ brillo ma non per questo non sto ragionando. Le posso assicurare che… che forse per la prima volta nella mia vita, è il mio cuore a parlare!”
Lei mi guarda negli occhi sorpresa e sconcertata. Sì, posso distinguere nei suoi occhi che brillano, emozioni autentiche. Le mie parole hanno fatto colpo!
“Isabella…” Cerco di dire, quando qualcuno alle nostre spalle ci interrompe.
“Isabella?” Dice quel tipo, dai capelli mori e dagli occhi azzurri, con espressione di autentica sorpresa. Isabella si volta è lo osserva con altrettanta sorpresa. E adesso chi è questo tizio in cerca di una gran dose di cartoni?
“Leon!” Afferma lei alzandosi. I due sembrano essere intimi perché si abbracciano con calore. Quando si staccano, si guardano negli occhi e lui le accarezza le guance. Ma perché vogliono morire tutti passando sotto le mie mani?
“Isabella, non posso credere che tu sia qui! Ma quando sei arrivata?”
“Più o meno sei mesi fa…”
“Potevi anche fami uno squillo!” La rimprovera lui.
“Hai ragione, perdonami.”
I due si stringono ancora in un caloroso abbraccio ed io tossisco per far notare la mia presenza.
“Mi scusi dottore. Lui è mio cugino Leon Carissi. Leon, ti presento DiegoArmando Mendoza, è il proprietario e il presidente dell’azienda per cui lavoro.”
Ah, è un suo consanguineo meno male! Posso depennare un omicidio dalla mia agenda!
“Molto piacere.” Affermo stringendo la mano del tizio.
“Piacere mio dottor Mendoza.”
“Tu cosa fai qui?” Gli domanda lei.
“Sono a un pranzo aziendale. Sono socio di uno studio legale! E tu?”
“Io sono qui con degli amici, uno di loro ha ottenuto degli inviti per oggi!”
Se, un amico!
“Credevo fossi a una riunione di lavoro con il dottore!”
“No… Per la verità ci siamo incontrati qui.” Afferma Isabella guardandomi.
“Già, io sono qui con la mia famiglia. Che al momento sembra essersi dispersa!” Affermo.
“Permettetemi di presentarvi il mio socio, l’avvocato Bruno Diaz!” Afferma il tizio, presentandoci.
“Salve, io conosco già il dottor Mendoza, sono il legale dell’Ecomoda!”
“Salve dottor Diaz, come sta?”
“Scusate, non ne ero al corrente. Sa, sono da poco diventato socio! Avvocato, le presento mia cucina Isabella Carissi, che è appena tornata avendo vissuto diversi anni in Italia!”
“Molto piacere avvocato.” Afferma Isabella.
“Piacere mio.” Le risponde quello facendole il baciamano. Vecchio maniaco!
“Leon, non mi avevi detto di avere una cugina così graziosa!” Afferma l’avvocato. Io cerco di trattenere l’Otello che è in me!
“Graziosa e ingrata! Visto che non mi ha fatto neanche una telefonata per dirmi che era tornata in Colombia! Da quanto tempo è che non ci vediamo?” Le chiede.
“Sette anni, grossomodo!”
“Già, dal tuo diploma! E stai ancora con Massimiliano, o lo hai lasciato in Italia?Se ben ricordo all’epoca avevi iniziato una relazione con lui!” Le chiede Leon. Il sangue mi va alla testa! Isabella s’imbarazza e mi guarda.
“No, non stiamo più insieme.” Risponde sbrigativamente, e regalandomi una stupenda sensazione di sollievo!
“Scusate, io scambierei due chiacchiere con mia cugina.” Dice Leon, cingendola per le spalle.
Vorrei tanto che gli dicesse << veramente avrei un discorso in sospeso con il dottore >> invece lei si congeda da noi e se ne va con il cugino. Si allontana anche l’avvocato. In quel momento arrivano Francesco e Massimiliano.
“Isabella dov’è?”
Mi domanda Massimiliano.
“E’ andata via con il suo amante!” Affermo con disinvoltura e guardandolo dritto negli occhi, per poi allontanarmi.
 
 
Isabella
Trovare mio cugino qui, è stata una vera e piacevole sorpresa. Leon ha trentadue anni, e ricordo che da piccoli eravamo molto uniti, inseparabili! Quando ho lasciato la Colombia, io avevo 14 anni e lui 21, e ci siamo ritrovati alla festa del mio diploma, in Italia. E’ vero, non l’ho avvertito del mio ritorno a Bogotà, perché temevo che la notizia potesse arrivare alle orecchie dei miei genitori tramite i miei zii. E lo temo ancora!
“Come mai non mi hai avvertito del tuo arrivo a Bogotà?”
“Io... Non voglio che lo sappiano i miei genitori!”
“Capisco. Non lo sapranno!”
“Tu li hai più visti?” Mi risponde con diniego.
“Io, mia sorella e i nostri genitori non li abbiamo più visti da quella volta in cui spaccammo la faccia a tuo padre!”
Si riferisce al giorno in cui Leon e la sua famiglia hanno scoperto gli altarini che si nascondevano dietro alla mia partenza. Quella volta Leon e mio zio, si fiondarono a casa mia dove riempirono di cartoni mio padre. Una lacrima esce dai miei occhi, e lui mi accarezza il mento con due dita.
“Ehi… Appartiene tutto al passato! Tu adesso sei una donna nuova, sei una donna in gamba e hai un bel cavaliere che ti fa la corte!”
“Io e Massimiliano non stiamo più insieme da sei mesi! E’ venuto in Colombia per me ma io non so se…”
“Oh, andiamo! Non mi riferivo a Massimiliano!” Mi dice, sorridendo.
“E di chi parlavi?”
“Cuginetta, sono più vecchio di te quindi sono nato prima di te! E anche prima del tuo spasimante! Poco fa il dottor Mendoza avrebbe volentieri tagliano le mani al mio amico avvocato!”
Arrossisco alla sua affermazione.
“Ma che stai dicendo!”
“Sei cotta anche tu!”
“Non sai quello che dici, il dottor Mendoza è il padrone dell’azienda dove lavoro! E non sai che tipo è!”
“La famiglia Mendoza è una delle più importanti famiglie di Bogotà, quel tipo è una settimana sì e l’altra anche sulle riviste scandalistiche quindi lo conosco di fama! Ma resta che ti guardava con lo sbrilluccichio negli occhi!”
“Ecco, lo hai detto tu! Quel tipo è una settimana sì e l’altra anche sulle riviste!”
“Questo è vero, ma da avvocato posso dirti che i giornali calunniano continuamente, e che esasperano tutto!  Sai quante persone vengono da me per intentare cause contro quel giornalista che ha scritto così, quell’altro che ha scritto colì…”
“E i fatti dove li metti? Io l’ho visto ubriaco provarci con me, prima ancora l’ho sentito consumare una sveltina in ufficio con la prima che passava…”
“Ma adesso ti guarda con le stelline negli occhi. A te interessa il DiegoArmando Mendoza delle riviste?  O quello reale?”
“E qual'è quello reale?”
“E come fai a scoprirlo se non gliene dai la possibilità?”
“Lo hai visto per pochi istanti! Come hai fatto a capire tante cose? E perché mi spingi tra le sue braccia?”
“Mi è bastato vedere come vi guardate! E scusami se vi ho interrotto prima!”
“Perché non ti ho telefonato prima? Mi sei mancato così tanto!” Gli dico con le lacrime agli occhi, saltandogli al collo.
“Io penso che dovresti andare in cerca di lui e finire il discorso che avevate intrapreso prima che vi interrompessi!” Annuisco.
“Grazie Leon.”
“Vai, corri! Ci vediamo!”
“A presto, salutami Antonella!”
Gli dico, per poi alzarmi e andare in cerca del dottor Diego. Grazie a Leon ho le idee chiare!
 
 
Diego
Ero riuscito a stare da solo con lei e stavo per convincerla che posso essere migliore di ciò che pensa! Che lei non è come le altre per me! Mi domando dove avrebbe portato il discorso se suo cugino non ci avesse interrotto, cosa sarebbe successo? Mi guardo in giro per vedere se la vedo, ma invece vedo Giulia venire verso di me.
“Ciao Diego! Non mi hai neanche saluatata!”
“Ciao Giulia, non mi ero neanche accorto che fossi qui!”
“Non ci credo!” Afferma lei ammiccando. Ma non mi fa più alcun effetto!
“Giulia, credevo di essere stato sufficientemente chiaro con te!”
“Ma a me non sta bene ciò che hai detto…” Mi risponde, accarezzandomi in bavero della giacca.
“Giulia, io non voglio più avere a che fare con te! Dimenticati di ciò che è successo!”
“Non posso Diego!” Mi risponde. Quando giro la testa di lato, vedo Isabella di spalle che si allontana velocemente. Cazzo! Che mi abbia visto? Spingo via Giulia e la rincorro.
 
 
Isabella
Sono un’illusa, e continuo a credere a una favola che non si avvererà mai! Il dottore è ancora implicato con Giulia Valencia, ed io sono una scema! Sto marciando verso il bagno e piango, quando mi scontro contro un signore.
“Mi scusi!” Dico senza osservare chi sia.
“Scusi lei Isabella! Si sente bene?” Si tratta dell’avvocato Diaz. Io annuisco, poco convinta mentre le lacrime continuano a bagnare le mie guance. Nel corridoio non c’è nessuno.
“Ne è sicura?” Mi chiede.
“Sì avvocato, non si preoccupi!”
“Permetta che l’aiuti!”
“No, non si preoccupi. Buon proseguimento!”
“Aspetti Isabella!” Mi dice, afferrandomi per un braccio. Questo gesto mi lascia del tutto perplessa. Poi il tizio mi passa una mano sulla guancia per asciugare una lacrima ed io la scanso.
“Ma che fa?”
“Ha ragione Leon, lei è davvero graziosa!” Mi dice con uno sguardo pauroso. Io provo a divincolarmi dalla presa, ma prima che io abbia il tempo per gridare lui mi tappa una bocca con una mano, mentre con un braccio m’immobilizza. Lui è dietro di me e posso sentire l’effetto che gli faccio. E’ orribile! Un angelo custode arriva poi a salvarmi perché l’avvocato viene sbattuto contro il muro. Mi volto e il dottor Diego lo tiene immobilizzato con un braccio davanti al collo, in orizzontale e lo guarda con uno sguardo da pazzo.
“CHE CAZZO LE STAVA FACENDO?!”
“Dottor Mendoza, niente glielo giuro!” Risponde quello, ma il dottore gli sferra un pugno nello stomaco che fa accasciare l’avvocato. Il dottor Diego calca la mano quando lo afferra per il bavero della giacca e gli molla un pugno in pieno volto. A quel punto cerco di contenerlo girandogli le braccia attorno al corpo. Siamo petto contro petto. Lo guardo in faccia e vedo che è fuori di sé! Allora tiene davvero a me?
“IO LA ROVINO, LA DENUNCIO, LA MANDO IN GALERA, L’AMMAZZO!” Urla il dottor Diego all’avvocato.
“Lo vedremo dottor Mendoza! Lo vedremo! Pagherà caro questo affronto, spingerò l’Ecomoda in un grosso scandalo!”
“LO FACCIA PURE, NON VEDO L’ORA DI SPUTTANARLA SUI GIORNALI E IN TELEVISIONE!” Il dottore vorrebbe avventarsi di nuovo sull’avvocato Diaz, il quale se ne và. Io lascio andare il dottore, che ha il respiro affannato, e mi appoggio con la schiena al muro nascondendo la faccia tra le mani. Quando quel tipo ha cercato di farmi del male, sono tornata a quand’ero bambina e mio padre mi prendeva a sberle e a pugni. Quando inizio a piangere, il dottore mi fa sua.
“Vieni qui.” Mi dice, prendendomi dolcemente per un polso e accogliendomi contro il suo petto. Questo è il posto più bello del mondo e mi accorgo di sentirmi al sicuro! Il dottore mi accarezza la testa continuando a ripetermi << shhhh, sono qui >> come a voler dire che non può succedermi nulla finche sarò accanto a lui e io sento che è vero. Quando stacco la testa dal suo petto, lui l’accarezza ancora con le mani. Non riesco a guardalo dall’imbarazzo.
“Mi scusi, le ho sporcato di trucco la camicia.” Gli dico.
“Ma cosa vuole che me ne importi? Andiamo via da qui.” Mi dice, prendendomi per mano. Passiamo dalla cucina e usciamo dall’uscita di servizio. Quando saliamo sulla sua auto, ci guardiamo simultaneamente. Lui afferra la mia mano che tengo sulla gamba, e sento il cuore balzare fuori dal petto.
 
 
Francesco
Stiamo girando da mezz’ora alla ricerca di Isabella. Quando siamo tornati al tavolo con qualcosa da bere e mangiare, era sparita e Diego Mendoza ha detto che sen’era andata con il suo amante! Che avrà voluto dire? Massimiliano non fa che riempirmi di domande, è davvero una palla costui! Ricevo poi un sms da Isabella che dice:
 
Sono andata via con il dottor Diego, poi ti spiegherò. Inventa una scusa con Massimiliano!
 
Ah, benedetta ragazza! E adesso come me la sbroglio?
“Era Isabella.” – azzardo –“ Stava poco bene e ha preso un taxi, dev’essere a causa di qualcosa che ha mangiato!” Spiego, sperando che mi creda!
“Poteva dircelo!”
“Non so cosa dirti. Cerchiamo Silvia così mi faccio dare le chiavi dell’auto e ce ne andiamo, tanto lei credo andrà via con il suo ragazzo!”
“Andiamo a vedere come sta Isa?”
“Mmmm, io credo sia meglio di no. Se è stata male per qualcosa che ha mangiato, non sarà un bello spettacolo!” Invento con astuzia.
“Hai ragione!” Oh, meno male! Ci avviamo verso l’uscita quando un tipo, e anche bello, mi casca addosso. Ma come sta messo?
“Ohi, attenzione!” Gli dico, sorreggendolo tenendogli le mani sotto le ascelle. Questo tizio non si regge in piedi!
“Signor Valencia!” Dice Massimiliano.
“Massimiliano, è lei!” Dice quello, sorridendo. Ha un sorriso niente male!
“Lo conosci?” Chiedo a Massimiliano.
“Sì, è Michael Valencia, un’azionista dell’Ecomoda!”
“Ah, che immagine seria che danno dell’azienda!” Dico.
“Che vuole dire? Lei chi è per parlare così?” Dice quello, diventando antipatico.
“Facciamo così, vado in cerca di Camilla Mendoza, loro due passano molto tempo insieme e potrà aiutarci! Tu portalo in un posto tranquillo!”
“Una parola, pesa un quintale con tutti questi muscoli! Andiamo Valencia!” Affermo caricandomelo, girando un suo braccio attorno al mio collo e il mio braccio attorno alla sua vita. Riesco a trascinarlo fino a una parte del giardino semi-buia e dove non c’è nessuno, e lo faccio sedere sul bordo della piscina, stando attento che non ci caschi dentro!
“Facciamo un bagno?” Mi chiede, alzandosi e iniziando a spogliarsi. Questo è fuori come un balcone!
“Per carità, stai fermo mentre arriva la dottoressa Mendoza, sperando che si sbrighi!” Riesco a farlo sedere ed io mi siedo accanto a lui. Non ho neanche il tempo di rendermi conto di quello che succede, che ci ritroviamo in acqua e lui ride! Ma che ridere!!
“Ma sei pazzo?! Piantala di ridere, tu sei completamente pazzo!”
Vedo Massimiliano affacciarsi alla piscina, in compagnia di una ragazza e un altro tipo.
“Cos’è successo?” Domanda la ragazza.
“Aveva caldo! Io no invece!”  Affermo, trascinando Michael vero la scaletta, dove Massimiliano e l’altro ragazzo lo afferrano. Risalgo anch’io e il tipo mi porge la mano.
“David Valencia, sono desolato per quello che ha fatto mio fratello!”
“Io sono desolato per il mio i-phone!” Affermo.
“Mi dispiace… Non so cosa dire!”
“Camilla Mendoza.” Mi dice la ragazza che sorregge Michael, porgendomi la mano.
“Francesco Mèsa, un amico di Massimiliano.”
“Facciamo così, le lascio il mio biglietto da visita e ci mettiamo d’accordo per un rimborso danni per i vestiti e per il suo cellulare…” Dice David.
“Dei vestiti non me ne importa nulla, non sono di qualità quanto quelli firmati Ecomoda! Ma per l’i-phone… Sì, di quello mi’mporta!”
“Sono desolato!” Ripete David.
“Per curiosità, Michael cosa vi ha detto?” Ci chiede Camilla.
“Niente, lo abbiamo trovato così al cocktail, ed è praticamente caduto addosso a Francesco!” Afferma Massimiliano.
“Niente di che, solo che voleva farsi un bagno. Ho cercato di fermarlo ma mi ha spinto in acqua insieme a lui!” Affermo.
“Non sappiamo come ringraziarvi! Ci vediamo domani Massimiliano, grazie signor Mèsa!” Saluta Camilla Mendoza.
“Arrivederci!” Saluto.
“Buonanotte dottoressa Mendoza, dottor Valencia!” Saluta Massimiliano.
“Arrivederci e grazie ancora!” Saluta il dottor Valencia, portandosi dietro il fratello sbronzo e fradicio. Che svitato!
 
 
 
Leon
Spero che mia cugina abbia accettato il mio consiglio! E’ vero che mi sono intrattenuto con il dottor Mendoza per pochi attimi, ma mi sono bastati. Giro in cerca di Bruno e mi domando dove sia finito! Il parcheggiatore mi dice che anche la sua auto non c’è. Bho, non capisco! Mi avvio verso la mia auto, dato che ormai ha fatto buio, quando vedo una ragazza barcollare verso la sua auto. Le cadono le chiavi nel tombino e mi viene da ridere! Quella si china e urla << no, no! Non è possibile! >>, con una nota di disperazione. Io mi avvicino e ridendo dico:
“Grazie alla sua cattiva sorte e quella buona degli altri, non si è messa in macchina!”
“Lei cosa vuole? Non ci trovo niente da ridere!” Mi risponde, in modo scontroso. Io l’aiuto ad alzarsi.
“Si rende conto che poteva causare un’incidente mettendosi al volante in questo stato, e rischiare la vita oltre che attentare a quella degli altri?” Le dico.
“E’ della stradale per caso?” Mi domanda.
“No, sono un avvocato! E comunque non serve essere uno sbirro per avere un minimo di buon senso! Venga, le do un passaggio.”
“No grazie, non accetto passaggi dagli sconosciuti!”
“Vabbè che sembra più giovane di me, ma non credo che sia minorenne! In questo caso sono Leon. Lei si ricorda ancora il suo nome?”
“Sì, signore!” Mi risponde, stizzita.
“E si può sapere?”
“Roberta.”
“Allora Roberta, accetta questo passaggio?”
“E va bene, principe del foro! Solo perché non ho altra scelta!” Mi dice, mettendosi in macchina. Chissà perché si è ridotta così!
 
 
Diego
Non mi sono mai sentito così furioso! Ero sul punto di perdere completamente il controllo! La scena cui ho assistito cel’ho stampata nella mente e mi fa il sangue amaro! Quel tipo la pagherà cara! Entriamo in casa di Isabella mentre lei è ancora sconvolta. Io richiudo la porta alle mie spalle.
“Come si sente?”
“Bene, grazie dottore.” Mi dice, rendendomi la mia giacca che le avevo messo sulle spalle quando siamo usciti dal golf club. Prendendola mi duole la mano e lei nota la mia espressione di dolore. Mi afferra la mano con delicatezza e sento il mio cuore urlare, mi sta inviando un messaggio.
“Le fa tanto male?” Mi chiede.
“No, non tanto!” Rispondo, sminuendo il fatto per non farla sentire in colpa.
“Si accomodi, le prendo del ghiaccio.”
Io seguo le sue direttive e mi accomodo sul divano, lei torna con una busta di ghiaccio medico.
“E’ proprio vero che voi donne siete sempre organizzate, io uso una busta di piselli surgelati!” Le dico, riuscendo ad ottenere un suo sorriso, un sorriso che mi scioglie il cuore.
“Vuole dire che è solito a picchiare altri tipi per difendere le ragazze?”
“No, anzi. E’ la prima volta.” Le confesso. Lei alza la testa e mi guarda per una manciata di secondi.
“Io non intendo passare sopra a ciò che è successo! Vorrei che lei venisse con me alla polizia domani!” Le dico.
“Alla polizia? Questo vorrebbe dire coinvolgere anche lei, e quel tipo sarà una persona importante! Potrebbe comparire il nome dell’Ecomoda… Scoppierebbe uno scandalo dottore!”
“Ma cosa vuole che me ne importi? Quel tipo può anche denunciarmi per percosse, ma io intendo rovinarlo! Non la passerà liscia!” Le dico irato, ma vedo che lei ha ancora dei dubbi.
“Per cominciare deve raccontare a suo cugino quello che è successo! E’ un avvocato no?”
“Sì, è il socio di quel tipo!”
“E allora? E’ suo cugino e gliela farà pagare! Isabella, lei non può lasciar correre!” Le dico, spostandomi per prendere posto sul tavolino di fronte a lei. Poso il ghiaccio sul tavolino e con titubanza le accarezzo le mani. Lei non si allontana da me.
“Possiamo darci del tu?” – le chiedo. Lei annuisce timidamente. – “ Quel tipo è un pazzo! Se non fossi arrivato io chissà cosa ti avrebbe fatto! Io non intendo archiviare la questione come se niente fosse, no signore!”
“Come mai se la prende tanto?” Mi chiede, con un filo di voce e continuando a guardare le nostre mani unite. Perché me la prendo tanto… Come fare per spiegarlo?
“Perché… Perché quando ho visto quel tipo che ti voleva fare chissà che, mi è andato il sangue alla testa!”
“Non ha risposto alla mia domanda, dottore…”
“E lei non mi aveva detto che potevamo darci del tu?” Le ricordo, sorridendo.
“Resta che non ha…. Che non hai risposto alla mia domanda. Prima che mio cugino ci interrompesse, lei stava per dire qualcosa.”
Per la prima volta nella mia vita mi sento preda di sentimenti come la paura, la timidezza, l’insicurezza. Osservo questa donna nei suoi occhi azzurri domandandomi cosa di lei mi ha conquistato. Ma una risposta non c’è! Tutti di lei ha conquistato… La sua immagine acqua e sapone, la sua timidezza, il suo fascino celato dietro spesse lenti, la sua frangia sbarazzina. Non esiste una vera spiegazione a queste cose!
“Perché tengo a lei Isabella….” Riesco a dire.
“Io ho sempre pensato che fossi un buon capo, si vede che tieni ai tuoi dipendenti!” Mi dice, non accettando che dietro al mio gesto si nasconde ben altro che affetto verso una dipendente!
 “No, no…” Le dico, scuotendo leggermente la testa. Poi le accarezzo una guancia e ci guardiamo negli occhi.
“Tu per me non sei solo una dipedente… Io tengo a te perché… Perché mi hai conquistato! Perché mi piace tutto di te, perché muoio dalla voglia di darti un bacio…” Le dico, guardandola negli occhi. Ci guardiano negli occhi per qualche istante, ma io non mi muovo. Vorrei unire le mie labbra alle sue, ma non lo faccio per timore che lei possa allontanarmi. Isabella abbassa lo sguardo.
“Io ti vorrei fare una domanda…”
“Dimmi.” Le rispondo, pronto a dissipare ogni sua incertezza.
“Al club ti ho visto con Giulia Valencia…”
“Lo so, e sei scappata via.”
“Cosa voleva?” Mi domanda. Inevitabilmente mi scappa un sorriso perché questa ragazza è tenerissima e il pensiero che sia gelosa di me mi provoca felicità!
“Cosa c’è di divertente?” Mi domanda guardandomi. Io scuoto la testa.
“Solo che fino a poco fa brontolavi se ti fornivo spiegazioni sulla mia vita privata, e ora sei tu che me le chiedi!”
“Bhe, se non vuoi puoi anche non darmele.”
“La mia vita privata è la tua vita privata.” Le rispondo. Lei mi rivolge un timido sorriso.
“Voleva… Bhe, puoi immaginarlo!” Le dico, abbassando lo sguardo a mia volta. Lei risponde con un mugugnino.
“Io vorrei raccontarti tutto, anche se dopo potrai scappare! Vorrei raccontarti come stanno esattamente le cose con Giulia Valencia. Anche se, quando avrai ascoltato quello che sto per dirti, ti farò schifo…”
“Racconta.”
“Tutto è iniziato la sera della mia festa di fidanzamento con Paola. Giulia mi provocò, e andammo in magazzino dove… Puoi immaginare cosa abbiamo fatto! Per questo motivo ho fatto tardi all’annuncio del mio fidanzamento, e quando sono arrivato, ho fatto appena in tempo a dare l’annuncio che papà ha avuto l’infarto. Mi sono sentito così in colpa quella sera… Ero deciso ad allontanare Giulia, ma come sai ci sono ricascato… Quella volta in cui ci hai sentiti. Ma dopo ho chiuso con lei, non c’è più niente! Oggi cercava le mie attenzioni, ma le ho detto per l’ennesima volta che non voglio più averci a che fare!”
“E la signorina Paola perché l’hai lasciata?”
“Perché non l’amavo più.”
“Ma le avevi appena proposto il matrimonio… Così dal giorno alla notte non l’amavi più?”
“Io credevo che le cose sarebbero tornare come un tempo, ma mi sono sbagliato…”
“Con Giulia è stata l’unica volta in cui le hai messo le corna?”
“No, ci sono state altre volte. Tel’ho detto che avresti provato repulsione per me dopo aver saputo tutto!”
Osservo la sua espressione delusa. Vorrei tanto fare qualcosa per cancellare il mio passato, ma non posso!
“E quella ragazza, Pilar Robledo Vazquez, che venne a riportati le cravatta in azienda?”
“Lei… è stata un errore. Quella era la sera in cui tu sei uscita con Massimiliano. Poco prima di uscire dall’Ecomoda, mia sorella, Ugo e la banda delle racchie mi hanno detto che ti eri fatta bella per uscire con quel tipo! Sono stato a un cocktail con mio fratello e ho iniziato a parlare con quella ragazza, e poi mi sono ritrovato nel suo letto! Io di quella sera ricordo solo che il pensiero di voi due a cena da soli, mano nella mano, mi divorava! Ho bevuto un bicchiere dietro l’altro e mi sono svegliato a casa di quella ragazza. Appena ho aperto gli occhi mi sono sentito pentito! Perché ero preoccupato di quello che tu avresti potuto pensare se lo avessi saputo!”
Isabella mi guarda, senza dire nulla.
“Vorrei essere io ora a chiederti una cosa ora!” Le dico.
“Ti ascolto.” Mi dice.
“Cosa significa per te Massimiliano?” Le domando, mentre sento una spada che mi trafigge il petto.
“Io e lui stavamo insieme quando vivevo in Italia, siamo stati insieme per 7 anni. Poco dopo la morte di mia nonna, lui mi chiese in moglie ma io…. Non so cosa mi prese, mi spaventai e decisi di partire per tornare qui. Anch’io com’è successo a te con Paola, avevo smesso di amarlo…” Mi racconta con malinconia.
“Infondo ci è successa la stessa cosa… E ora state insieme?”
“No, non stiamo insieme.”
“Sembrava di sì! Io Venerdì sera ho visto che vi baciavate… Fuori dall’Ecomoda.” Le dico, fissandola.
“Io non sapevo che ci avessi visti.”
“E invece sì… Ho visto che l’hai baciato e… E mi sono sentito morire!” Le confesso. Lei mi guarda negli occhi e vedo perfettamente che sposta lo sguardo sulle mie labbra. Le brama esattamente quanto io bramo le sue! Lentamente mi avvicino a lei, mentre si mantiene immobile. Sono a pochi centimetri dal suo volto e il mio cuore accelera.
“Non respingermi, ti prego…” Le dico. Lei chiude gli occhi, io faccio lo stesso e unisco le mie labbra alle sue. La bacio dolcemente per farle capire che di me si può fidare, che con lei non mi comporterò come con tutte le altre. Isabella mi posa con dolcezza una mano sul mio viso, ed io torno a sedere a fianco a lei, senza permettere che le nostre lebbra si stacchino. Le poso poi una mano sulla schiena.
 
 
Isabella
Tocco in cielo con un dito! C’è un altro modo per esprimere ciò che sento? Il dottor Diego… anzi, Diego, è stato perfettamente sincero ed io sento che tutto ciò che mi ha detto è l’autentica verità! Quando mi ha salvato dall’avvocato Diaz, non ho avuto neanche il tempo di realizzare che lui era lì per me, e non solo perché era la cosa giusta da fare. Lui mi ha protetto perché tiene a me!
Le sue mani sulle mie, i suoi occhi, sentirlo così vicino, mi mandano in visibilio. Non posso credere di aver rapito le attenzioni di quest’uomo, che l’uomo di cui mi sono innamorata per un fortuito colpo di fulmine ricambi i miei sentimenti! Nonostante in questo momento mi stia baciando e accarezzando con dolcezza, le paure non se ne vanno. Il terrore che da domani tutto questo sia solo un sogno e che un giorno mi getti via, mi tormenta. So che dovrei liberarmi di queste paure, vivere tutto questo con naturalezza ma non è facile. E cosa dirà la sua famiglia di noi? Loro sono benestanti, mentre io sono una semplice segretaria. Quando ha avvicinato le sue labbra alle mie, il mio cuore ha smesso di battere regolarmente, esprimendo tutto l’amore che sente per Diego. Non so da quanto tempo ci stavamo baciando quando ci stacchiamo, con dispiacere, per riprendere fiato. Diego mi accarezza le guance e i nostri nasi sono ancora uniti quando sorridiamo nello stesso istante. E una sensazione di serenità s’impossessa di me. Quando mi guarda negli occhi e mi bacia la punta del naso, mi accorgo che tutto questo è reale! Lui è qui! Le nostre fronti si uniscono ed entrambi chiudiamo gli occhi.
“Credo sia ora che io vada…” Afferma, sussurrando, quasi con dispiacere. Io annuisco e lui si alza. Io gli tendo la giacca e lui la indossa. Ci avviamo lentamente verso la porta… Il desiderio di passare la notte insieme è forte, ma nello stesso tempo mi spaventa a morte. Quando apro la porta, lui la varca.
“Allora ci vediamo domani in azienda?” Mi chiede, io annuisco. Diego tende la mano, la appoggia sulla mia guancia e fa di nuovo sue le mie labbra, stavolta per un tempo più breve.
“Buonanotte.” Mi sussurra.
“Buonanotte anche a te.” Gli rispondo, con il cuore vivo. Lo guardo scendere le scale, e voltarsi per agitare la mano sorridente. Quando richiudo la porta, vi appoggio la schiena e chiudo gli occhi. Subito dopo mi lascio andare a una risata liberatoria.
 
 
Diego
Esco dal palazzo dove abita Isabella e il mondo mi sembra più vivo, più bello, più colorato e lucente, benché sia notte! Alzo la testa in direzione delle sue finestre e sorrido. Ieri credevo che per me non ci fosse speranza. Avevo trovato la donna in grado di sconvolgere tutte le mie certezze e la visione che avevo del mondo, ma credevo che fosse fidanzata e innamorata di un altro. E invece aspettava solo che snidassi tutte le sue paure per poi dare loro un bel calcio! Con quel bacio prolisso e sentimentale ha persino placato la mia rabbia verso quel porco che la voleva… Non riesco neanche a dirlo! Dal taschino interno della giacca estraggo un pacchetto di sigarette ma non ne avverto in bisogno. No, perché non sono mai stato tanto in pace con il modo e con me stesso. Poso il pacchetto sul muretto di un’aiuola e me ne vado. Aspettando con ansia che arrivi domani mattina per rivederla!
 
 
Camilla
Questa è stata una domenica pesante. Ripenso a Diego, a ciò che mi ha detto a ciò che ha fatto a Paola, a Giulio, al suo bacio e al casino che ho combinato con David! Avrei dovuto dirgli tutto il giorno della rissa con Giulio. E poi ci si è messo anche Michael con la sua sbronza… Lo abbiamo messo a letto senza sapere cosa sia successo. E non ho avuto neanche il tempo di parlare con David! Ormai credo che la serata sia andata, e non so come intavolare l’argomento… Non credo sia il momento con ciò che sta succedendo a Michael. David mi tiene per mano e mi accompagna alla porta.
“Allora ci vediamo domani amore mio!”
“Ok amore… Chiamami se hai bisogno di me!”
“Ah, mi sono dimenticato che volevi parlarmi, perdonami!”
“Figurati, è normale che tu pensi a tuo fratello. Ne parliamo un’altra volta, va bene?” Annuisco.
“Buonanotte, vai piano per strada! Ti amo.” Mi dice.
“Ti amo anch’io, buonanotte.” Gli rispondo. Ci baciamo castamente ed esco da casa sua. Ho sbagliato, ho sbagliato e temo la reazione di David! Mentre sono in ascensore, suona il mio cellulare. Si tratta di Paola.
“Ciao Paola!”
“Camilla ciao…”
“Ti sento così abbattuta…” Le dico, immaginando il motivo della sua telefonata.
“Ho parlato con Diego oggi, mi ha confessato che si è innamorato di un’altra!”
“Lo immaginavo. Ci ho discusso e mi ha redarguito per le domande che gli ho fatto giorni fa!”
“Io voglio sapere chi è questa maledetta!”
“Senti io devo dirti una cosa, una cosa che non ti farà piacere…”
“Dimmi. Tanto sono già a terra!” Mi risponde.
“Io so che si tratta di una tua amica, ma oggi ho visto una cosa che no mi è piaciuta…”
“Di che si tratta?” Mi domanda preoccupata.
“Ok, te lo dico e basta. Oggi al party ho visto Giulia e Diego flirtare!”
Dall’altro capo del telefono non sento più niente e spero che non si sia sentita male!
“Paola?”
“Camilla ma che stai dicendo!”
“So bene cos’ho visto! Lei gli stava appiccicata, lo toccava… Poi lui si è allontanato di scatto. Anche se prima di allontanarsi lui la spinta via…”
“Ecco. Cami, è assurdo quello che dici! Giulia è mia amica! Piuttosto… Ci ho pensato e ripensato,e penso di avere un’idea su chi sia quella sgualdrinella!”
“Ovvero?”
“Credo che si tratti di Isabella, la segretaria!”
Scoppio a ridere a quest’affermazione!
“Cosa? Paola, è assurdo! Isabella? Ma dai! Tra l’altro ha un fidanzato, è il ragazzo che abbiamo appena assunto come receptionis!”
“ << appena >>? La ragazzina non perde tempo!”
“Ma dai Paola… Non so come sia possibile che stiano già insieme, comunque...”
“Perché quella lì è una gatta morta e nasconde la sua natura dietro la sua aria da santarellina!”
“Comunque, mi spieghi come mai hai pensato a lei?”
“E’ semplice! Da quando ha messo piede in azienda a quando Diego mi ha lasciato, non abbiamo fatto che litigare per causa sua! Lui mi obbligava a essere gentile con lei, saltava via se mi rivolgevo sgarbatamente e una volta mi ha schiaffeggiato perché l’ho offesa! Io credo che sia lei quella disgraziata!”
“Io non gli ho mai sorpresi in atteggiamenti compromettenti, però!”
“Io sono certa che centri lei!”
“Io credo che, se non c’è qualcosa adesso, ci sia stato in passato qualcosa tra lui e Giulia! Mi dispiace perché è una tua amica ma ne sono certa!”
“Ti sbagli Camilla, conosco bene Giulia e non sarebbe mai capace di commettere un atto simile verso una delle sue migliori amiche! E’ Isabella! E’ tutta colpa sua se Diego mi ha lasciato!”
“Paola, io credo che tu sia troppo ossessionata da questa storia! Con mio fratello è finita, e sei partita per riprenderti e invece non fai che pensarci e roderti il fegato!”
“Io non posso chiudere questo capitolo così!”
“Avevo bisogno anch’io di parlarti Paola, sai ho combinato un casino…”
“Perdonami Camilla ma mi sta aspettando il mio massaggiatore. A presto!” Mi dice, ignorando completamente ciò che le ho detto.
“Ciao.” Faccio in tempo a dire prima che lei chiuda la telefonata. Infilo la chiave nella toppa del motore, pensando a come affrontare la situazione con David.
 
 
 
 
FINE CAPITOLO 18.
 
 
 
Mi sono data a un full immersion e l’ispirazione si è impossessata di me!
Cosa ne pensate di questo capitolo, lontano dall’Ecomoda? Cosa ne pensate di Leon? E delle varie situazioni? E dei vari incontri? Camilla non ha potuto raccontare a David del suo passato con Giulio, e speriamo che lo faccia prima che la notizia gli giunga da qualcun altro! Cosa ne pensate delle scene tra Betty e Armando? E il primo bacio tra Isabella e Diego e il loro chiarimento è stato all’altezza delle aspettative? Cosa ne pensate dei nuovi incontri avvenuti alla festa? Come si risolveranno le diatribe tra Diego e Camilla? Paola indagherà a fondo, magari tornando a Bogotà? E tra César e Michael, cosa accadrà? Cèsar si accetterà e ammetterà la verità o prenderà un aereo per l’Europa con Martìn? Roberta ha confessato il suo interesse a Lorenzo, cosa accadrà quindi?
Cosa accadrà il giorno dopo?
Al prossimo capitolo, e grazie a tutti!


 
   
 
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