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Autore: Mew_vale    29/11/2014    6 recensioni
4 anni dopo il matrimonio tra Betty e Armando, in azienda ci sono dei ritorni, che comportano inevitabilmente nuove grane all' Ecomoda, ai suoi componenti e ai coniugi Mendoza.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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NUOVI PROBLEMI
 
 
 
CAP.27: A poche ore dalla sfilata.
 
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.
Oggi è un giorno molto importante, dato che lanciamo sul mercato la nuova collezione e la prima linea d’intimo col marchio Ecomoda! Già normalmente, mio marito raggiunge livelli di nervosismo mai registrati prima, non voglio immaginare oggi come starà! Infatti, lo sento urlare e quando mi volto, vedo che cerca malamente di tamponare con un tovagliolino la macchia di caffè sulla camicia. Come se così andasse via!
“Armando, accidenti!”
“Accidenti, accidenti Dovrei dirlo io, accidenti! Ora mi toccherà cambiarmi e faremo tardi!”
“Non ci vuole mica una vita per cambiare una camicia! Dammi qui.” Gli dico, mentre gli sfilo la cravatta e inizio a slacciargli i bottoni della camicia. Quando alzo lo sguardo verso di lui, vedo sul suo volto, quel sorrisetto che conosco bene!
“Armando?”Gli dico sorridendo.
“Se fai così, mando al diavolo tutto, impresa e sfilata e ti chiudo in camera per il resto della giornata, anzi fino al Bogotà Fashion!” Mi dice, prima di dedicarsi al mio collo.
“Bhe, questo bambino o nascerà troppo romantico o troppo desideroso di sesso!” Affermo con divertimento, riferendomi ai miei continui sbalzi ormonali e agli ormoni perennemente impazziti di mio marito!
“Sarà un Mendoza di denominazione di origine controllata e garantita!” Risponde lui.
“Questo mi spaventa un po’!”
“Che vuoi dire? Volevo dire che s’innamorerà e farà perdutamente innamorare di sé la donna della sua vita, desiderando solo lei!”
“Ah, per un momento temevo che ti riferissi a qualcos’altro! Allora, ti sei un po’ più rilassato?”
“Mmmm… No, non troppo!” Mi risponde, mentre mi sbottona la camicetta.
“Bettina, Armando?” Strilla mio papà il quale ha appena varcato la soglia dell’ascensore. Siamo costretti a separarci.
“Siamo in cucina papà!” Li avverto.
“Buongiorno ragazzi!” Ci augura mia madre, entrando.
“Buongiorno Don Hermes, signora Giulia!” Saluta mio marito.
“Buongiorno!” Saluto io.
“Buongiorno. Ma tu stai ancora così? Farete tardi in ufficio!” Dice mio padre ad Armando il quale è ora in canottiera.
“E’ che mi sono rovesciato il caffè addosso, vado a cambiarmi!”
“Tuo marito è agitato?” Mi domanda mia madre.
“Lo conosci mamma! Per i lanci si agita quasi come se fossi in sala parto!” Affermo.
Armando torna vestito di tutto punto, perciò ci avviamo verso l’uscita ma non prima di aver salutato la nostra piccolina.
“Ciao piccolina, fai la brava con i nonni!” Le dico.
“Ciao topolina, ci vediamo più tardi! Buona giornata!”
“Papà, dovresti farmi un favore! Ho bisogno che vai in tintoria per ritirare il mio abito rosa e il completo grigio di Armando, ci servono per questa sera!”
“Certo Bettina, ci vediamo più tardi!” Ci saluta mio padre. Sono pronta ad andare in ufficio, dove, fino al dopo-sfilata di stasera, dovrò fare da giudice tra mio marito e tutti quelli con cui discuterà e cercare di mantenerlo calmo!
“Hai dimenticato una cosa!” Gli dico.
“Cosa?” Mi chiede. Io estraggo dalla mia borsa una sua pallina anti-stress e gliela mostro, ridendo. Lui, dopo aver incrociato le braccia e aver girato il volto dall’altra parte, gesto che compie quando gli sono fatte osservazioni che non gradisce, afferra la pallina e inizia a stritolarla. Quanto lo conosco!
 
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARCELLA.
Sono china sul water da diversi minuti, e rischio di fare tardi. Non penso siano nausee, visto che sono ormai nel secondo trimestre quindi deduco che si tratta dell’agitazione! Sto realizzando il mio sogno di diventare stilista, e lo devo a Kenneth, a Betty, ad Armando, a Mario, a Nicola e al resto dell’Ecomoda, che ha avvallato la proposta della linea d’intimo. Non credevo che un giorno avrei ringraziato Betty e Armando per avermi risolto la vita! Ma devo ammettere che, se Betty non fosse mai arrivata all’Ecomoda, non avrei mai conosciuto il mio Michel, non aspetterei un figlio da lui e non sarei una stilista, anzi sarei rinchiusa in un matrimonio infelice e quasi d’interesse con Armando. Dopo aver rimesso per la terza volta, mi alzo e mentre mi lavo il volto, sento Michel picchiettare sulla porta.
“Marce, stai bene?”
“Insomma…” Gli dico, uscendo dal bagno.
“E intendi andare all’Ecomoda in questo stato?”
“Per forza… Ti ricordi che giorno è oggi?”
“Lo so amore mio, ma sei pallida come un cencio!”
“Il fatto è che sono nervosissima… oggi presenterò i miei primi modelli!”
“E piaceranno un sacco!” Mi ritempra Michel, accogliendo il mio viso tra le sue gradi mani.
“Tu dici?” Lui annuisce.
“Ma adesso mangia qualcosa, devi riprendere colorito e mantenerti in forze! Marce, va bene se ti accompagna Matteo all’Ecomoda? Primo non mi fido a lasciarti guidare, e secondo sarà lui ad accompagnarti perché io devo andare a prendere altri scatoloni e fare due mille cose!”
“Non c’è problema amore mio!”
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI NICOLA.
Io e Patrizia abbiamo trovato una nostra serenità e, anche se sono passati solo due mesi da quando ci siamo messi insieme, stiamo bene come una coppia longeva! Allacciandomi le maniche della camicia, entro in cucina e vedo che Patrizia ha preparato la colazione. Mi avvicino a lei e le stampo un bacio su una guancia mentre lei mi accarezza la mia.
“Che profumino!” Dico.
“Spero che ti piacerà! Non sono mai stata abituata a fare la donna di casa!”
“Ottimo!” Dico, ancora con il boccone nella mia cavità orale. Mi dirigo in un camera da letto e afferro la giacca.
“Nicola?” Mi chiama Patrizia, titubante.
“Sì?”
“Mi domandavo… Stasera dobbiamo andare con auto separate alla sfilata? Come facciamo?”
“No, andremo con una sola auto!” Le rispondo, sorridendo. Vedo sul suo volto comparire un grosso sorriso.
“Veramente? Così tutti sapranno che stiamo insieme se andiamo insieme alla sfilata!”
“E’ quello che voglio. Sono passati due mesi ormai, abbiamo dimostrato a noi stessi di stare bene insieme! E’ ora che lo sappia anche il resto del mondo!”
“Nicola!” Mi dice, saltandomi al collo per poi avventarsi sulle mie labbra.
“Patty, così faremo tardi! Ti rendi conto cosa vorrebbe dire far arrabbiare Armando oggi?”
“Nicola, ma pensi ad Armano mentre mi baci?”
“Devo, o rischio di non controllarmi, e faremo tardi sul serio!”
 
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MATTEO.
Entro in un parcheggio vuoto, di fronte all’Ecomoda, e saluto mia cognata, la quale smonta dall’auto.
“Non strafare!” Le raccomando.
“Non bastava un padre iper protettivo?”
“C’è anche uno zio iper protettivo! Ciao, ci vediamo questa sera!”
Marcella entra all’Ecomoda quando una telefonata mi costringe a spegnere il motore e a trattenermi lì.
Mentre sono ancora al telefono, vedo un’altra auto arrivare, dalla quale smonta una coppia. Visto che sono senza ombra di dubbio attratto dalle donne, mi soffermo a guardare lei. Indossa una gonna sopra il ginocchio, non è un granché per osservarle le gambe, ma quel poco che vedo mi piace! Salgo con lo sguardo verso il fondo schiena.
“Wilson, la parcheggi in garage!” Le dice, con tono musone, l’uomo che è con lei, la quale voce mi rimanda a un evento passato, che però non riesco ad inquadrare. Io non stacco gli occhi da lei ed evidentemente se ne accorge perché si volta e quando il tizio entra, e viene verso di me.
“Mi scusi, dovrebbe andare via da qui, questi posteggi sono riservati ai dirigenti dell’azienda oppure ai visitatori! Lei non è un dirigente, quindi ipotizzo che sia un visitatore per sostare qui!”
“No, veramente non devo visitare l’Ecomoda!” Le dico, chiudendo la chiamata.
“Allora le devo chiedere di lasciare il posto!” Io smonto dall’auto, per osservarla meglio.
“Mi scusi. E io ipotizzo che lei sia una dirigente, per parlare così!” Le dico, sperando che mi riveli il suo nome!
“In effetti! Beatrice Pinzon Solano Mendoza, la presidente dell’azienda.” Si presenta. Ah, quindi lei è la donna che diversi anni fa aveva fatto correre il mio fratellino da Cartagena a qui, non che quella che l’ha deluso! Bhe, la descrizione di Michel non le ha reso giustizia. Sento un’auto dietro di me strombazzare. Mi volto e vedo un tizio e una bella sventola bionda, a bordo di una decapottabile.
“Mi scusi, quello sarebbe il mio posto!” Urla il tipo.
“Quello è il posto del dottor Mora, quindi, se lei se ne andasse e gli permettesse di entrare in azienda, gliene sarei grata!”
“Mi scusi ancora allora, dottoressa. Tolgo il disturbo.”
“Spero lei si ricorderà in futuro che questo non è un parcheggio pubblico. Buona giornata!”
Mi dice, per poi entrare in azienda. Io rimonto in macchina e osservo la bionda. Ma cosa fa una come lei con un tipo del genere? Poi me ne vado, tanto rivedrò la dottoressa Pinzon questa sera! Non vedo l’ora di lavorare all’Ecomoda!
 
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.
Che maleducato! Doveva telefonare e si è infilato nel primo posteggio che ha trovato! Che sgarbataggine! La giornata peggiora quando, in compagnia di Nicola e Patrizia, entro all’Ecomoda e vedo Armando che inferisce verbalmente contro Freddy.
“Immagino quali siano le cose importanti di Mariana! Starà spettegolando con le sue amiche!”
“Mmmmm, vedo che tuo marito è molto sereno!” Ironizza Nicola.
“Armando, cosa succede?” Gli domando, accarezzandogli il petto.
“Quello che succede sempre! Mariana non è al suo posto di lavoro, quanto scommetti che se saliamo la troviamo in bagno a spettegolare?”
“Buongiorno a tutti.” Afferma Calderon, entrando in compagnia di Sandra.
“Ma bene, arrivano in ritardo proprio nel giorno del lancio della collezione!” Strilla loro mio marito.
“Armando, devi calmarti!” Gli ordino.
“Aprite bene le orecchie! Vi voglio tutti al lavoro, forza, scattare!”  Ordina loro mio marito, quindi tutti si avvicinano all’ascensore.
“E tu come mai non sei entrata insieme a me?” Mi chiede.
“Stavo parlando con un tipo strano! Era parcheggiato al posto riservato a Nicola, e stava parlando al telefono!”
“Che maleducato!” Commenta Nicola.
“No, si bhe, questo è il massimo! Adesso siamo diventati un posteggio pubblico! Sen’è andato?” Mi domanda Armando.
“Sì, ma non prima di avermi esaminato per bene da testa a piedi! Che zotico!” Rispondo a mio marito il quale scatta verso l’esterno.
“Armando, ma sen’è andato!” Gli dico.
“Accidenti, che nessuno metta gli occhi sulle sue cose o è un uomo morto!” Commenta Calderon. Io raggiungo mio marito all’esterno.
“Wilson, il tipo che stava qui a telefonare sen’è andato?”
“Sì dottore, lo ha cacciato via la dottoressa Betty!”
“E mi dica, le è sembrato che guardasse mia moglie in modo indegno?”
“Armando!” – lo ammonisco. –  “Non risponda Wilson!”
Non ho intenzione di continuare così per tutta la giornata, così trascino Armando in un angolo.
“Armando, non puoi andare avanti così tutto il giorno! Quel tipo mi guardava in modo indecoroso, sì! Ma adesso sen’è andato... E tu devi rilassarti amore mio!”
“Mostro, oggi si apre una nuova fase nella gestione dell’Ecomoda! E poi questo idiota che ha osato guardare mia moglie, è la ciliegina sulla torta!”
“Dai amore mio. Tanto io non ho occhi che per te, lo sa bene! Anzi, per voi!” Dico, accarezzandomi la pancia.
“Lo so amore mio!” Io e Armando ci baciamo castamente, e spero che si calmi o non arriveremo a sera con la nostra sanità mentale! E spero che fili tutto liscio, oggi e durante le sfilata!
Ma quando arriviamo al secondo piano, Armando si fa nuovamente prendere dal nervosismo. Saliamo tutti insieme e troviamo le ragazze attorniate alla scrivania di Annamaria.
“MA BENE! Eccole qui che non fanno una demerita mazza!” Urla mio marito.
“Armando, ti prego, calmati!”
“Non dirmi di calmarmi Calderon! Non dirmi di calmarmi proprio tu che sei arrivato in ritardo, insieme alla tua fidanzata!”
“Siamo arrivati pochi minuti dopo di te, se siamo arrivati in ritardo noi lo sei arrivato anche tu!”
“CALDERON!”
“Ok, ok, va bene. Che nessuno risponda indietro a sua maestà oggi! Io vado nel mio ufficio, ci vediamo più tardi!” Saluta Calderon. E anche Armando si ritira.
“Io raggiungo Marce!” Dice Patrizia.
“Io vado nel mio ufficio!” Afferma Nicola.
“Ragazze, vi prego di non far innervosire Armando oggi! Sapete com’è prima di una sfilata!”
“Ci dispiace Betty, torno alla reception! Stavo solo raccontando che ieri sera è venuto da me Ottavio! E’ tornato prima per farmi una sorpresa!”  Mi dice Mariana.
“Sono molto contenta per te! Quindi verrà alla sfilata?”
“Certo amica mia!”
“E Fabian?” Chiedo a Sofia.
“Certo che verrà!”
“Molto bene. Ragazze, ora vado in ufficio! Ci vediamo dopo!”
 
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARIO.
Che Dio ci salvi da Armando oggi! Questa mattina era una furia! Ora è passata l’ora di pranzo e, tra parentesi, non ho neanche pranzato! Sto entrando nel suo ufficio e spero che non mi sbrani!
“Posso entrare o non hai ancora represso i tuoi istinti omicidi?” Gli chiedo, facendo capolino dalla porta.
“Cosa c’è Calderon?”
“Ti volevo solo chiedere se vuoi assistere alla prova dell’abito dello sposo!”
“No, grazie, non ci tengo a vederti spogliare!”
“Bhe questo lo farei nel camerino, ma se ci tieni, posso fare uno striptease solo per te!”
“No, per carità!” Afferma Armando.
“Potresti farlo per me!” – afferma Ugo, affacciandosi nella stanza. – “Non per essere pedante, ma io sono tornato dall’hotel, dove si terrà la sfilata, solo per la prova del tuo vestito e tu stai qui a bighellonare con il tuo amico isterico! Allora, vuoi o non vuoi provartelo questo vestito? Dimmelo subito, perché io me ne torno all’hotel dove ho lasciato da sola la povera Marce!”
“Ok, va bene! Siete tutti isterici oggi!”
Usciamo in gruppo dall’ufficio di Armando e a noi si uniscono anche Nicola, Wilson, Freddy e Gutierrez.
“Dove andate?” Mi chiede la mia splendida fidanzata.
“A provare l’abito del tuo futuro sposo!”
“Il tuo abito è già pronto?” Mi chiede stupita.
“Necessitava solo di un piccolo ritocchino. Ora vado, prima che Ugo diventi isterica!” Le dico, baciandola castamente.
Emozionato, indosso il mio abito da sposo e mi vedo più bello, già sull’altare!
“Sembri un pinguino!” Commenta Armando, beccandosi uno scappellotto da Ugo.
“Fuori di qui… ignorante! Questo non è un abito da pinguino, ma è un modello esclusivo!” Si lamenta Ugo verso Armando.
“Calmiamoci, per cortesia. Ugo, è perfetto!” Dico.
“Che complimento scontato!” Risponde lui.
“Viva la modestia!” Afferma Armando. Il telefono di Ugo, interrompe queste diatribe. Risponde Ines la quale, in seguito, è costretta a passare la chiamata a Ugo.
“Signor Ugo, è la signora Caterina, dall’hotel!”
Ugo sorridente afferra il ricevitore.
“Caterina cara, dimmi tutto!.... Si, hmh, hmh…. MA E’ MATTA, E’ UN’INCOSCIENTE!... No, mi sento male….” Ugo si siede sulla poltrona e capiamo che c’è puzza di guai. Armando riassume la sua abituale espressione da isterico e stressato!
“Ugo, cosa succede?!” Gli domanda, preoccupato, Armando.
“Oddio, mi sento male!” Risponde Ugo.
“Sentiti male dopo avermi detto cosa succede!” Lo rimprovera Ugo.
“Camila Suarez, quella brutta incosciente, ieri sera è andata a ballare con tacco 12, e si è slogata una caviglia!” Ci informa Ugo. Oh santo cielo! Io mi porto una mano alla fronte perché Camila era una delle modelle d’intimo e mancano tre ore alla sfilata!
“CHE COSA?! MA QUELLA PAZZA VUOLE FARMI VENIRE UN INFARTO!!”
“Armando calmati!”
“Calmarmi? Calderon, mancano tre ore alla sfilata!!”
“E invece di stare qui a perdere tempo dovremmo cercare al più presto una modella e insegnarle la coreografia!” Dico.
“Mi sento male, sì, sento che sto per svenire! Povera Marce, chissà come sarà angosciata!” Dice Ugo.
“In più Marcella adesso starà andando all’appuntamento per l’ecografia, quindi dovremmo risolvere questa faccenda noi, Betty e Caterina! Nervi saldi e, per cominciare, andiamo a informare tua moglie, Armando!”
Ci dirigiamo tutti in presidenza, senza che mi cambi. Mentre mi dirigo da Betty incrocio Sandra la quale mi osserva con gli occhi che brillano.
“Amore mio, sei… sei bellissimo!”
“Non avresti dovuto vederlo oggi, ma non ho fatto a tempo a cambiarmi!”
“Come mai?”
“Abbiamo ricevuto una chiamata dall’hotel, è successo un disastro epocale! Non hai sentito Armando che urlava?”
“Sì in effetti! Cos’è successo?”
“Una delle modelle di Marcella, si è slogata una caviglia e dobbiamo sostituirla in quattro e quattro otto! Ci vediamo dopo amore!” Le dico, entrando in presidenza. Mi accorgo che i presenti hanno già informato Betty della situazione.
“E adesso come facciamo? Non possiamo né rifare la coreografia, né togliere dei modelli!” Dice Betty.
“Non possiamo fare altro che cercare un’altra modella, e sperare che in un’ora al massimo impari al meglio la coreografia!” Dico.
“Io credo che questo problema sia da risolvere all’hotel!” Afferma Armando.
“Bene, mi cambio e ci vediamo lì!” Dico.
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.
E’ nell’ordine naturale dell’universo che nel giorno del lancio della collezione debba accadere di tutto! Dopo aver lasciato il comando dell’azienda a Nicola, siamo andati all’hotel per occuparci del “problema modella”. Quando entriamo, Caterina ci viene incontro.
“Finalmente siete qui!”
“Caterina, si può sapere cosa diavolo è successo?!” Urla Armando.
“Calmo Armando! Camila Suarez non si è presentata, e ha fatto sapere poco fa che ieri sera si è slogata una caviglia sui tacchi!” Ci Informa Caterina.
“Quella stupida! E perché diavolo non ci ha avvertiti prima?!”
“Armando, non lo so! Adesso l’unica cosa da fare è trovare alla svelta una sostituta.”
“Caterina ha ragione, non serve a niente farsi prendere dal panico! Ugo ed io ci occupiamo subito di trovare un’altra modella, tu Armando rilassati!” Dice Mario.
“Rilassati, rilassati! Non sapete dirmi altro!”
Mentre mio marito si serve da bere, anche se è ancora pomeriggio, io parlo in privato con Caterina.
“Signora Caterina, mi aiuti con Armando! Potrebbe fare una delle sue magie?”
Le chiedo, riferendosi ai suoi massaggi e ad altri metodi di rilassamento.
“Ci penso io Betty!” Mi risponde, strizzandomi l’occhio.
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARCELLA.
Questo non ci voleva! E sicuramente quella ragazza, non sfilerà fino a che nell’Ecomoda ci sarà il nome dei Valencia! Poteva avvisarci per tempo e avremmo potuto correre ai ripari! Ho lasciato questo problema agli altri, ma non potevo fare altrimenti, visto che ho appuntamento dal ginecologo. Michel nota la mia irrequietudine, e mi accarezza una gamba.
“Dai amore mio, vedrai che Betty e gli altri risolveranno il problema e che tutto andrà benissimo!”
“Sei molto dolce amore mio, ma temo che non sarà così! Abbiamo troppo poco tempo per insegnare alla nuova modella la coreografia!”
“Speriamo sia una tipa sveglia allora!”
“Marcella Valencia?” Chiama l’infermiera. Michel ed io ci alziamo ed entriamo nell’ambulatorio.
“Ben tornata signora Valencia. Salve, sono il dottor Sanchez.”
“Michel Doinel, molto piacere.” Gli risponde Michel, stringendo la mano del medico.
“Allora signora, è stata diligente e ha seguito tutte le mie direttive?”
“Glielo giuro dottore!”
“Ha avuto particolari fastidi?”
“Molte nausee, ma sono cessate qualche giorno fa!”
“Ma questa mattina hai rimesso!” Precisa Michel.
“E’ vero, ma credo sia stato a causa dello stress. Sa dottore, oggi è una giornata cruciale per la mia carriera e sono sotto pressione.”
“Signora, deve cercare di rilassarsi! Si stenda sul lettino, così diamo una controllatina!”
Io seguo le direttive del dottore, collocandomi sul lettino. Il freddo gel mi fa tremare. In un attimo la giornata, la stanza, il mio volto e quello di Michel si tingono di felicità quando sentiamo il battito del cuoricino. Ci baciamo contenti e commossi, anche se qualcosa fa insorgere dei dubbi in noi!
“Ma come mai sentiamo un’eco?” Domanda Michel al medico.
“Perché sono due cuori quelli che sentite!”
Michel ed io ci guardiamo negli occhi, mentre lui mi stringe una mano, colti da un batticuore carico di emozione.
“Due gemelli?” Chiedo, sconvolta, commossa, sorridente!
“Esatta signora, sono due sani gemelli!”
“Non posso crederci, sono due amore mio!” Afferma contento, Michel, baciandomi.
“E… e mi dica, si vede di che sesso sono?” Domanda Michel.
“No, mi dispiace! Sono messi in una posizione che ne impedisce la visuale! Posso solo dirvi che sono monozigoti, ovvero gemelli con lo stesso patrimonio genetico quindi stesso sesso e saranno praticamente identici!” Ci informa il medico, provocando una nostra iniziale espressione di delusione, perché volevamo sapere il sesso,  che però passa subito. Avrò due bambini in un colpo solo! Ma sarò pronta? Come si fa la mamma?
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MICHEL.
No, non me lo aspettavo! Due. Due? Saranno due! Avrò due bambini da cullare, a cui cambiare il pannolino, a cui cantare la ninna nanna, a cui dare la pappa. Due insieme! Uno a me e uno a Marce, perfetto no? Bacio di nuovo Marcella, mentre in medico ripone in ordine l’attrezzatura e regge a mezz’aria una scatola di salviette, indirizzata a Marcella, la quale però non se ne accorge.
“Dottore di perdoni!” Afferma Marcella, afferrando la scatola. Strappa una salvietta ma anziché pulirsi dal gel, la usa per asciugarsi delle lacrime.
“Di cosa signora! Allora, mi raccomando di continuare a prendere l’acido folico e di proseguire la dieta, e direi di fissare un’altra ecografia tra sei settimane!”
“Va bene dottore, seguirò le sue direttive alla lettera!” Dice Marcella.
“Ed io starò attento che lo faccia!” Affermo, sorridendo largamente.
Usciamo dallo studio medico abbracciandoci e baciandoci.
“Amore mio, avremmo due bambini! Due, ti rendi conto?” Mi chiede, sorridente più che mai!
“Vuol dire che dovremmo fare un altro salto al grande magazzino! Serve un altro fasciatoio, un’altra carrozzina e via dicendo!” Ironizzo, lei sorride.
“E una casa bella grande!”
“Adesso l’idea di quella casa enorme non sembra poi così malvagia! Sai ci stavo pensando anche prima e mi dicevo che potremmo sempre fare delle modifiche e trovare lo spazio per il camino!” Le propongo.
“In effetti hai ragione. Tutte quelle stanze ci torneranno utili dato che quando i gemelli saranno grandi vorranno stanze saparate!” Mi dice.
“I gemelli…. Assurdo sentirlo!” Le dico, ancora scosso.
“Lo so amore mio! E anche i nostri futuri figli vorranno stanze separate!” Mi dice, suscitando in me un sorriso.
“Futuri figli?” Le domando.
“Sì amore mio, sto così bene che so già che vorrò ripetere l’esperienza!” Mi dice.
“Ti amo Marcella, e amo la nostra famiglia.”
“Vi amo anch’io.” Mi risponde, con tutta la dolcezza di cui è dotata.
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI DANIELE.
Non mi è andata giù la conversazione di ieri con Loredana! Dal mio ufficio, le telefono.
“Ecomoda, sono Loredana. Come posso aiutarla?”
“Ciao, sono Daniele.” Le dico, secco.
“Salve dottore, posso essere utile?” Mi chiede formalmente, credo per non farsi sentire dalle segretarie racchie e pettegole che girano da quelle parti.
“Volevo sapere a che ora mando l’auto con il vestito stasera.”
“Daniele, ti ho già detto che andremo separatamente! Nessuno deve sapere di noi!” Ribadisce, sotto voce.
“Non capisco quale sia il tuo problema!”
“Ed io non capisco quale sia il tuo! Due mesi fa mi hai puntata unicamente per iniziare una relazione a sfondo sessuale, o sbaglio? E adesso cosa vuoi?” Mi chiede con onestà. Io non rispondo, perché non so cosa rispondere! Come interpretare ciò che sento e trasformarlo in parole?
“Come non detto, ci vediamo direttamente all’hotel! E in ogni caso ho già il mio accompagnatore per stasera!” Mi confessa. Confessione che mi provoca molta nittitazione!
“Come? E questa che novità è?!”
“A stasera!”  Mi dice, prima di chiudere il telefono. Io poso il ricevitore, irato. Pensavo di andare alla sfilata accompagnato, ma non sarà così! Non vedo l’ora di guardare in faccia quel maledetto che mi ha soffiato l’accompagnatrice!
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARCELLA.
Questa notizia mi ha risollevato il morale! Quando torno all’hotel, accompagnata da Michel, incontro Armando e Betty.
“Salve Armando, Betty!” Saluta Michel.
“Salve Michel!” Salutano loro in coro.
“Ciao, allora ci sono novità sulla modella?”
“Ugo e Mario la stanno cercando!” Ci informa Betty.
“Spero che questa serata andrà bene, non so come reagirei se dovesse andare tutto al catafascio!” Affermo.
“Stai tranquilla piccola, andrà bene.” Mi rincuora Michel, accarezzandomi una spalla.
“E l’ecografia?” Mi domanda Armando. E’ assurdo parlare con lui, anzi con loro, in questi termini! Oggi sembra che il passato sia stato cancellato con un colpo di spugna. Tutte le discussioni con Armando, le sue corna, le litigate a causa di Betty e con Betty, la relazione clandestina di Armando con Betty che ha determinato la fine del nostro rapporto... Tutto è stato cancellato via dall’entrata di Michel nella mia vita!
“Sono due gemelli!” Affermo, sorridete. Armando e Betty si congratulano con me e Michel, quando vediamo arrivare Mario, Caterina e Ugo.
“Allora, avete trovato questa modella?” Domanda Armando. Ma le facce di quei tre non annunciano niente di buono!
“Che succede?” Domando, con preoccupazione.
“Qualcosa che non gradirete! Abbiamo preso contatto diverse modelle, ma hanno tutti impegni e altri ingaggi per stasera. Finche Camila Suarez non ci ha chiamati per segnalarci una sua collega con cui ha collaborato ultimamente. Ho telefonato al suo agente, dice che è una ragazza sveglia, che si muove bene e non avrà problemi a subentrare così rapidamente nella sfilata!” Ci spiega Mario, interrompendosi bruscamente e lasciandosi perplessi. Io sposto lo sguardo su Ugo e non mi piace!
“E come si chiama questa modella? Ci avete già preso contatto?” Chiede Betty.
“Sì, sta per arrivare. Vi avviso preventivamente che non abbiamo altra scelta, abbiamo contattato una ventina di modelle senza successo! O viene lei o dobbiamo modificare lo show!” Afferma Mario, tenendoci sulle spine e facendoci preoccupare.
“Calderon, arriva al sodo! Che cos’ha che non va questa modella?” Chiede Armando, irritato. Mario ci guarda tutti negli occhi e annuncia la pessima notizia!
“E’ Claudia Bosh.” Afferma, lasciandoci di stucco. Ecco spiegata l’espressione di Ugo!
“STAI SCHERZANDO VERO?! Non permetterò che quella pazza cretina sfili per noi!” Incalza Armando.
“Io sono d’accordo con Armando! Quella non sfilerà con i miei modelli al mio debutto, scordatevelo!” Affermo.
“Come mai siete così arrabbiati con questa ragazza?” Chiede Michel.
“E’ una lunga storia Michel! Te la racconterò più tardi!” Gli rispondo.
“Comunque non abbiamo altra scelta ragazzi, o così o rivediamo tutta la coreografia! E poi Claudia sta per arrivare!”  Dice Mario.
“Perfetto, ma sappiate che se cascherà dalla passerella ubriaca e si spezzerà l’osso del collo, io me ne laverò le mani!” Afferma irato Armando.
“Se quella ragazza oserà bere anche solo dell’acqua minerale, non ci arriverà alla passerella!” Dice Ugo.
“Io vado a casa a cambiarmi. Ciao amore mio.” Saluta Armando, per poi andarsene.
“Ti raggiungo Armando!” - Afferma Betty, per poi avvicinarsi a Caterina.- “Caterina, mi raccomando che vada tutto bene!”
“Farò il possibile Betty! Tu tieni calmo Armando!”
“Fosse facile. A dopo!” Dice Betty, salutandoci.
“A dopo.” Saluto io.
“A dopo Betty!” Salutano Michel e Mario.
“Io torno in camerino, e mi faccio portare una tisana da Ines! INEEEEES!” Afferma isterico Ugo, allontanandosi.
“Manteniamo la calma ragazzi! Vado all’Ecomoda e poi a cambiarmi!” Dice Mario, allontanandosi.
Restiamo io e Michel, visto che Caterina si allontana per mettere a punto gli ultimi dettagli.
“Come mai vi sta così antipatica questa tipa?” Mi domanda Michel.
“E’ una vecchia storia, che risale a quando io ero fidanzata con Armando e Betty era la sua assistente! Io sospettavo che tra Claudia e Armando ci fosse del tenero, ma Betty non faceva che coprirlo! Claudia doveva sfilare per noi e visto che Armando non voleva consegnarmi la sua testa, io pretesi quella di Betty. Infine la cosa si risolse, diciamo così, quando Armando cacciò Claudia visto che a poco tempo dalla sfilata era ubriaca!” Gli racconto.
“E pensate di far sfilare una tipa che si ubriaca prima di salire in passerella?”
“Mario ha parlato con il suo agente, e secondo lui è in gamba. Magari ha imparato come si lavora! E comunque non abbiamo altra scelta! Michel, non sopporterei uno scandalo o imprevisti per causa di quella ragazzina!”
“Spero non avvenga, amore mio!” Mi risponde, abbracciandomi.
“Sono così preoccupata… Ho aspettato per così tanto tempo questo giorno! Oggi sfonderò come stilista, e i problemi sono all’ordine del giorno ovviamente!”
“Calmati, dai. Fallo per i nostri bimbi!”
“Farò il possibile amore mio! Sai, ho in mente una sorpresa per questa sera… per Betty, Armando, Kenneth e tutti coloro che mi hanno permesso di realizzare il mio sogno!”
“Sei fantastica, è un bel gesto! E non vedo l’ora di vederla questa sorpresa! Quindi questa sera ci sarà anche Kenneth Jonhson?”
“Esatto. L’ultima volta che ci siamo sentiti per e-mail sono stata piuttosto sintetica, non sa che sono fidanzata con te. Ma credo lo immagini, che sono fidanzata col padre dei miei figli!”
“Credi sia ancora preso da te?”
“Io spero di no. Kenneth è una persona meravigliosa, mi ha aiutato moltissimo! E sarebbe complicato mantenere con lui un buon rapporto, se fosse ancora attratto da me!”
“E sarebbe difficile per me contenere i miei indomiti pugni!”
“Per favore, ci basta già un isterico in Ecomoda! Vedrai che Kenneth avrà capito, è un uomo intelligente e maturo, non credo che riserberà rancore per questa storia!”
“Se lo dici tu. Ne parli così bene che non vedo l’ora di conoscerlo adesso!”
“Mmmm, ne dubito! Paparino geloso!” Gli rispondo, sorridendo per poi baciarlo castamente.
“No, davvero. Ne parli così bene, sembra una brava persona!”
“Lo è, e vedrai che andrete d’accordo! E poi la nostra storia è stata piuttosto breve, anche se in pratica è finita per la scoperta di questa gravidanza. Ma Kenneth non porterà rancore!”
“Credi che se non fossi rimasta incinta non ti saresti mai accorta di amarmi e non ci saremmo mai messi insieme?”
“Non saprei… Ma sono certa che questa gravidanza ci ha salvato la vita!” Gli dico, specchiandomi nei suoi occhi celesti. Michel mi bacia dolcemente.
“Io vado da Ugo! Ci vediamo più tardi amore mio, ti amo!”
“Ti amo anch’io Marce, non esagerare!” Mi dice, strizzandomi l’occhio per poi allontanarsi.
 
 
 
SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.
Esco dall’hotel e raggiungo mio marito che si sta avviando con passo sostenuto, verso la macchina. Quando lo raggiungo, riesco a fermarlo.
“Armando, dai, rilassati!” Lo esorto, accarezzandogli il volto.
“Questa giornata non poteva andare peggio! Ti rendi conto che quella tipa porterà solo guai? Sarà una sciagura!”
“Armando, ti prego! Su andrà tutto bene!”
“Per fortuna tu ci credi, perché io la vedo nera!”
 
 
 
 
FINE CAP.27: A poche ore dalla sfilata.
 
 
 
 
 
*rimproveri meritati*
So che è passata una vita dall’ultimo aggiornamento! Onestamente negli ultimi tempi mi sono messa poco a scrivere, dipende sempre da come e quando arriva l’ispirazione! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, così come i presupposti per la sfilata! Cosa accadrà? Cosa comporterà il ritorno di Claudia Bosh? E Daniele come si comporterà quando sarà face to face con il misterioso accompagnatore di Loredana? Come credete che andrà la sfilata? Quale sarà la sorpresa di Marcella? Cosa prevedete per il "primo" incontro fra Matteo e Armando? E quando Betty gli dirà che era lui quello che la puntava fuori dall'Ecomoda?
Alla prossima, vado a finire di guardare “Final Destination 3” e a seguire “Saw IV”, in onda su rai4! ;) Good Bye!

 
   
 
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