Scusatemi se ho tardato così tanto nell'aggiornamento, ma ho avuto seri problemi con questa raccolta. Ho quasi picchiato il mio portatile perché accidentalmente ha (ok, ho =_=) cancellato il file su cui stavo scrivendo gli ultimi capitoli, ed ho impiegato un po' per riscriverli. Mi perdonate? *-*
Infondo, mancano soltanto due capitoli alla fine, epilogo incluso. Quindi non vi romperò le scatole ancora per molto! XD
Sopportate ancora un po'! *__* Ringrazio chi ha avuto tanto coraggio da seguirmi finora, prometto di impegnarmi per non farvi aspettare di nuovo così tanto! T_T
E come sempre..
.. Onore e gloria alla somma Tanemura Arina-sensei!
You Fool
Him [And the others]
[245 words]
Ogni volta che Maora metteva piede a scuola, provava una sensazione orribile dentro sé.
Era stato così finché aveva frequentato le elementari, dove i suoi amici ridevano di lei appena se ne presentava l'occasione. - Le loro risate erano fastidio. Il silenzio di Maguri era tormento. - Alle medie si era salvata poiché nessuno dei suoi compagni di classe la conosceva.
Il suo nome di battesimo, certo, sembrava tradire il suo segreto; ma guardandola bene, tutti si convincevano stupidamente che fosse una normalissima ragazza. - La loro cecità era irritante.. - Ma lì c'era lui, e lui sapeva tutto, lo sapeva bene. E la guardava da lontano come gli altri. - .. La distanza di Maguri era lacerante. - Alle scuole superiori, poi, le cose erano andate di bene in meglio.
La sua reputazione era alta, e benché alcuni sapessero della sua insolita sessualità, ormai la cosa era considerata abbastanza comune.
Quel tanto da non attirare troppi sguardi; quel tanto da mettere a tacere le risatine alle sue spalle. Ma ogni volta che Maora metteva piede nell'istituto, il suo cuore smetteva di battere, nonostante lei si sforzasse di mostrare un sorriso a chiunque osasse dubitare della sua forza d'animo. - Perché l'indifferenza degli altri aveva un sapore amaro. Ma che Maguri la mettesse da parte, quello faceva male. - Allora, quando il ragazzo le passava accanto per raggiungere Shizumasa-sama, lei gli sussurrava poche parole.
Smettila di torturarti così. Lui non ti vuole.
Quelle stesse, poche parole che bisbigliava ogni sera davanti al suo specchio.