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Autore: SSJD    01/12/2014    2 recensioni
Per il compleanno di Vegeta, Bulma ha deciso di organizzare un torneo di arti marziali riservato ai soli sayan. Per l'organizzazione si è fatta aiutare dai suoi figli, oltre che da Goku e i suoi figli. Dopo una serie di malintesi e gelosie da parte di Vegeta, tutto finisce bene e il torneo è anche un'occasione per sanare vecchi rancori e dare spazio anche ad alcune sorprese...
Genere: Azione, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Pan/Trunks
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“EEEE siamo finalmente giunti, alla finale del torneo più bello che io abbia mai avuto l’onore di presentare, signore e signori….Salgano sul ring la nostra bellissima BRA e il nostro festeggiato VEEEEGETA!!!” annunciò allegro il presentatore.
“Scusa…hai per caso fatto un apprezzamento sulla mia fidanzata?” gli chiese Goten facendo finta di essere arrabbiato.
“Ehmmm…ma io…veramente…” rispose spaventato lui vedendo il sayan venirgli incontro con aria minacciosa.
“Eddai, Goten, piantala di scherzare, lascia in pace il presentatore e vieni a vedere se mio papà le darà a mia sorella o viceversa…sai, ho l’impressione che l’esito di questo incontro non sia così scontato come tutti si aspettano” intervenne Trunks.
Goten fece un sorriso al presentatore e gli disse allegramente:
“Mi ha rovinato lo scherzo che volevo farti…un giorno o l’altro ti dovrò insegnare a sentire le auree. Così se verrai ancora a fare da presentatore ad un altro nostro torneo, saprai sempre chi ha vinto e chi no…E soprattutto saprai se qualcuno ti sta minacciando sul serio o è solo uno scherzo!”
“Oh…grazie…sarebbe bello imparare…” concluse il presentatore che, riprendendo il microfono, tornò al suo lavoro annunciando l’inizio del nuovo incontro.

“Eheh…chi l’avrebbe mai detto che sarei arrivata in finale con te, papà….” disse Bra nervosamente.
“Già, è incredibile…ho già avuto due incontri molto difficili oggi…ma questo…penso sia il peggiore di tutti…” rispose Vegeta pensieroso.
“Eddai papà…non mi sembra di avere troppe possibilità di vincere contro di te, ti pare?” chiese la ragazza amareggiata.
“Questo è solo…per colpa mia…” rispose il principe abbassando lo sguardo.
“P-perché dici così, papà?”
Suo padre rimase in silenzio per qualche istante, poi, si avvicinò a lei e si mise alle sue spalle. Le appoggiò delicatamente una mano su un fianco provocandole una piacevole sensazione di calore e affetto.
“Cheffai, papà?”
“Fammi vedere come fai il Big Bang Attack”
“Cosa? Ma papà, perché?”
“Bra, fidati…fallo”
La ragazza si mise nella posizione che adottava di solito per sferrare il miglior colpo di suo padre, ma poco prima che facesse partire l’onda luminosa che aveva creato nella sua mano, lui la fermò:
“Aspetta, non lanciarla, tienila nella mano un secondo…”
“Ok…” rispose la ragazza che voleva capire dove volesse arrivare suo padre.
“Apri un pochino di più le gambe e tendi di più il braccio….” spiegò Vegeta prendendole delicatamente il polso con la mano libera e allontanandoglielo dal corpo.
“Così?”
“Sì, perfetto, ora chiudi un po’ le dita della mano e cerca di tenerla perfettamente verticale rispetto al braccio che deve restare sempre in linea con il busto…”

“Ma cosa stanno facendo?” chiese Goten a Trunks incuriosito dall’inconsueto rapporto padre-figlia.
“Non lo so…ma a Bra la cosa sta piacendo molto” rispose Trunks che aveva percepito la forte positività dell’aura della sorella.
Sugli spalti c’era un silenzio assoluto. Tutti gli spettatori osservavano la scena e cercavano di capire cosa si stessero dicendo padre e figlia. Solo una persona non era perplessa. Non appena Bulma vide suo marito mettersi dietro a sua figlia per correggere i suoi errori, scoppiò a piangere dall’emozione. Era la prima volta che Vegeta mostrava affetto verso uno dei suoi figli, anche se a modo suo.

“Va bene così?” chiese Bra a cui la spiegazione stava realmente piacendo parecchio, sia fisicamente che mentalmente. Sentiva il cuore che le batteva forte e la crescente emozione iniziava a tradire la sua sicurezza. Il braccio teso iniziò a tremare leggermente e, quando Vegeta se ne accorse, le disse:
“Bra…tutto bene? Se non ti metti nella posizione giusta, non ti verrà mai bene…concentrati!”
“Sì papà, scusa” disse la turchina ritrovando la concentrazione.
“Ora carica tutta l’energia che hai e, quando sei pronta, spara, è chiaro?”
“Sì, papà…grazie…”
Vegeta le fece un sorriso che lei non avrebbe mai potuto vedere e le disse:
“Aspetta che mi metto di fronte a te così hai un bersaglio a cui mirare, ok?”
“Cosa? No papà, io non voglio colpire te, non voglio farti male!” rispose lei che non ne voleva sapere proprio di esercitarsi su di lui.
“Sta tranquilla tesoro, non sono stupido. Non starò di certo lì a prenderla senza difendermi, ti pare?” la tranquillizzò lui.
“Ok” concluse lei ancora non molto convinta.
Vegeta si allontanò e si mise di fronte a lei nella sua stessa identica posizione, creando anche lui una sfera luminosa nella sua mano.
“Sei pronta, Bra?”
“Pronta!” rispose allegra la ragazza.
“BIIIIG BAAAAANG AAAAATTACK!!!!!” dissero padre e figlia contemporaneamente lanciandosi le due sfere luminose uno contro l’altra.
Le due onde di energia si scontrarono circa a metà tra i due avversari e Vegeta dovette constatare quanto sua figlia fosse diventata forte e quanto velocemente avesse appreso la giusta tecnica dopo che lui aveva corretto i suoi errori. L’onda oscillò tra i due per alcuni secondi, che al pubblico e agli altri sayan sembrarono interminabili. Poi, ad un tratto, Vegeta aumentò di parecchio la potenza della sua onda che andò via via a schiacciare quella di Bra. La ragazza tentò di difendersi incrementando il più possibile l’energia della sua, senza molto successo. La disparità di forza tra i due era veramente troppa e, quando Vegeta capì che il suo attacco avrebbe avuto la meglio, deviò le due onde verso l’alto, facendole svanire contro la cupola.
Bra era distrutta dalla fatica e respirava affannosamente. Suo padre le si avvicinò e, con un sorriso le disse:
“Brava principessa, era veramente potente…”
"Eheh, non abbastanza direi...sono stremata...ma non ho la minima intenzione di arrendermi...anche se so che sarà doloroso...per me" rispose la ragazza ricambiando a stento il sorriso.
 "Allora abbiamo un problema, principessa...io non ce la farò mai a colpirti...mai, per nessun motivo al mondo...e il fatto che tu non possa difenderti è solo colpa mia. Non ti ho mai allenato, non ho mai passato del tempo con te a spiegarti cosa si può o non si può fare...e soprattutto...non ti ho mai dimostrato un minimo di affetto. Tu invece, in tutta risposta, hai imparato tutti i miei colpi da sola, mi hai dimostrato di avere un gran senso tattico e ti sei battuta con grande impegno oggi. Hai addirittura vinto contro il tuo fidanzato...In più hai aiutato tua madre a organizzare tutto questo. Perchè? Perchè l'hai fatto? Io ho sempre pensato che non ti importasse nulla..." le disse Vegeta sinceramente.
 "Ma papá, che domande...io ti voglio bene...ho fatto tutto questo...per te, per farti felice...per farti vedere come sono diventata brava...volevo che tu fossi orgoglioso di me!" rispose lei sorridendo.
 "Oh, piccola...non sai quanto io lo sia...meriti di esprimere tu un desiderio a Shenron...avanti colpiscimi...e sii convincente..."
 Lei ci pensò su per qualche istante, non aveva proprio la minima idea di cosa fare.

 "Ma di cosa staranno discutendo?" chiese Goten a Trunks preoccupato.
 "Temo che si stiano mettendo d'accordo su chi deve vincere..." rispose il ragazzo con un sorriso, per tranquillizzare l'amico.
“Tu dici?” chiese di nuovo Goten senza però ottenere risposta.

"No, papà, so che hai qualche mossa segreta che io non conosco per farmi svenire senza farmi male...per cui fallo tu. So che esprimerai un desiderio molto più bello di ciò che potrei chiedere io...e poi oggi è il tuo compleanno, non il mio!" disse lei sorridendo allegramente.
 Lui le sorrise di rimando e avvicinandosi, le disse:
 "Come vuoi tu, principessa, non sentirai nulla, te lo prometto e ti risveglierai fra una decina di minuti, al massimo...ok?"
 "Ok, papá..."
 Vegeta l’abbracciò e le diede un tenero bacio in fronte. La ragazza poggiò per un istante la testa al petto di suo padre e si scoprì a pensare quanto diverso fosse il piacere che le stava dando quell’abbraccio da quello di Goten. Quando il suo fidanzato la stringeva a sé, era così eccitante avere il desiderio di baciare e accarezzare i suoi e pettorali prima di fare l’amore con lui. Ora era così diverso, nonostante Goten avesse lo stesso fisico di suo padre, in quel momento per lei esisteva solo il battito del suo cuore, a pochi centimetri dal suo orecchio. Era una sensazione bellissima, la stessa che stava provando Vegeta. Nel momento in cui la strinse a sé, il sayan pensò che non era stato proprio un buon padre. Aveva fatto nascere entrambi i suoi figli e gli aveva voluto bene da subito, ma solo ora si stava rendendo conto che non glielo aveva mai né detto, né dimostrato. Cosa che invece loro avevano più volte fatto. In quel momento Vegeta stramaledisse il suo dannatissimo orgoglio e, assaporando gli ultimi istanti di piacere dell’abbraccio della figlia, le disse:
“Perdonami, principessa…anche io ti voglio bene…”
Un istante dopo, Goten e Trunks lo videro scostarsi leggermente da Bra e fare a lei ciò che avevano subito anche loro, molti anni prima, quando Vegeta li aveva colpiti poco prima di farsi esplodere per tentare di salvare la terra da Majin Buu.
Mentre i due giovani sayan e Bulma saltarono in piedi gridando: “NOOO…BRAAAA!!!!”, Vegeta la stava già prendendo in braccio, per non farla cadere a terra. La portò fuori dalla cupola, mentre il presentatore annunciava la sua vittoria e informava il pubblico che ci sarebbe stata una piccola pausa prima della premiazione. Vegeta portò la figlia nella sala d’aspetto, dove venne immediatamente aggredito da Goten:
“Vegeta, perché lo hai fatto? Sei impazzito? Perché??? Per vincere questo stupido torneo?”
“Calmati, Goten” intervenne Goku bloccando il figlio prima che si scagliasse contro Vegeta “Bra sta bene, è solo svenuta e il colpo che ha preso le ha fatto molto meno male di ciò che ha provato Vegeta nel doverglielo fare”
“Doverglielo fare? Ma papà…tu non capisci…Vegeta è crudele e sadico…ha fatto la stessa cosa a Trunks e anche a me…ed eravamo solo dei bambini…per lui non è un dovere, è solo un piacere!!”
“Basta, Goten! E non ti permettere mai più di parlare in questo modo a Vegeta” sentenziò Goku visibilmente arrabbiato.
“Ma papà…”
“Ho detto basta così. Scusati con Vegeta per ciò che gli hai detto…” insistette Goku.
“No…pensi che lui chiederà scusa a Bra per ciò che le ha fatto?” chiese Goten in tono di sfida.
“Goten, guarda che sto perdendo la pazienza. Chiedi scusa oppure ti faccio vedere come si punisce veramente la stupidità dei propri figli. Quando avrò finito con te, te lo sognerai un padre come Vegeta che ha preferito far addormentare dolcemente sua figlia, piuttosto che combattere con lei e ferirla gravemente. È chiaro?” concluse Goku trasformandosi in ssj.
Il giovane sayan rimase scioccato dalla presa di posizione di suo padre. Cercò consensi a suo favore negli occhi degli altri, ma tutti sembravano dare ragione a Goku che si era messo ad aspettare di sentire le scuse del figlio con le braccia conserte. Goten abbassò lo sguardo e si mise a pensare. Poco dopo, alzò lo sguardo verso Vegeta e, con tutta la sincerità del mondo, gli disse:
“Vegeta…scusa…io…immagino che non ci fosse altra soluzione per concludere il vostro incontro…Io non pensavo veramente ciò che ti ho detto…sono stato stupido…mi dispiace”
Il principe gli si avvicinò, gli mise Bra tra le braccia e con un sorriso gli disse:
“Per il tuo bene Goten, spero tratterai la tua donna molto meglio di come io abbia trattato mia figlia…altrimenti, dovrai vedertela con il tuo futuro suocero…chiaro?”
“Sì, Vegeta, farò del mio meglio…” concluse Goten dandole un tenero bacio sulla fronte che la fece risvegliare.
Quando Bra aprì gli occhi, vide il sorriso allegro di Goten che le disse:
“Bentornata amore mio…dormito bene?”
“Eh? Cosa? Non…non dirmi che mi sono persa il drago e il desiderio di mio padre…Q-Quanto ho dormito esattamente?”
“Il tempo necessario per perdere l’incontro, principessa!” rispose suo padre che le era a fianco.
“P-papà? Stavo sognando di dormire tra le tue braccia…era così bello!” chiese Bra ancora un po’ frastornata.
“Oh tesoro mio…sono sicuro che le braccia di Goten siano altrettanto piacevoli per te…” rispose lui sorridendo a lei e facendo l’occhiolino a Goten.

 

   
 
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