Premessa
Cronologica: Considerate questo capitoletto ambientato tra l’episodio 7 e l’8.
“CATACLISMA IN ITALIA.” annunciò il
terzo titolo del telegiornale, che erano riuniti a guardare Coulson e il suo
team.
La giornalista iniziò a leggere la notizia,
mentre scorrevano foto scattate da poco e immagini di repertorio: “Dopo 70 anni
esatti di quiescenza, il Vesuvio è tornato ad eruttare, la pressione accumula
in questi decenni ha provocato un'esplosione molto potente. Il Vesuvio è
classificato come vulcano sia esplosivo che effusivo; il che significa che
l'esplosione della cima del cono vulcanico non produce semplicemente la
fuoriuscita di miasmi e gas, ceneri e lapilli che si diffondono nell'atmosfera
e possono soffocare o intossicare chi li respira. Infatti, l'esplosione provoca
la distruzione di una sorta di tappo che istruiva il cammino principale del
vulcano e ha così permesso al magma sottostante di fuoriuscire, provocando così
copiose colate di lava. I danni sono assai ingenti, ma al momento non è stato
possibile conoscere il numero esatto dei morti e fin dove si è spinta la lava:
i soccorsi e le varie operazioni di evacuazione sono in atto e l'esercito
presidia la zona impedendo ai giornalisti di avvicinarsi e dunque i dati sono
incerti. Sappiamo solo che a rischio chi sono circa tre milioni di persone e le
loro abitazioni. Gli scienziati sono al lavoro per stabilire le conseguenze
climatiche in Italia e forse in Europa: si teme un blocco del traffico aereo per
alcuni giorni come accadde nel 2010, in seguito all'eruzione del vulcano
islandese Eyjafjöll.”
“Nel caso, il quinjet
o il bus potranno essere comunque operativo?” domandò Hunter, interrompendo il
silenzio che regnava nella stanza.
“Non lo so …” rispose Coulson.
“Insomma, possono anche chiudere gli spazi
aerei, ma noi saremmo invisibili, per cui non se ne accorgeranno.” replicò l’ex
mercenario.
“Sì, ma non saremo invisibili a cenere,
lapilli, nubi tossiche e quant’altro il Vesuvio avrà buttato nell’atmosfera.”
gli fece osservare Coulson “Fitz, puoi fare tu delle
previsioni al riguardo?”
Lo scienziato si sorprese, ne fu contento, però
si sentì anche in difficoltà: non era più abile nel suo ambito di competenza,
chissà che confusione in un altro! Fu tentennante nel dire: “Non sono geologo,
però posso provare.”
“Magari, potresti munire il quinjet
e il bus di un sistema di visuale in grado di penetrare le nubi si cenere e
poter far fronte alla situazione, nel caso sia necessario usarli; i pannelli
invisibili al bus, alla fine gli ultimati, quindi puoi procedere su questo.”
Coulson non era certo che il giovane sarebbe
riuscito nel compito, ma era certo che affidargli una simile responsabilità lo
avrebbe aiutato a riacquistare fiducia in sé e, quindi, a recuperare le sue
capacità.
“Se hai bisogno che ti costruisca qualche
arnese, chiedi pure, ti do una mano volentieri!” si offrì Mack.
“E io posso aiutarti coi dati dell'eruzione.”
si aggiunse subito Simmons “Hai detto di non essere
geologo e nemmeno io lo sono, però sono una biochimica e quindi...”
“… avrai più chiare certe reazioni e
conseguenze.” disse Fitz, sollevato, e aggiunse: “Skye, potresti entrare nel sito della protezione civile
italiana o di chi potrebbe avere dei dati concreti circa l'eruzione? Intensità,
reale portata della colata di lava, gas, materiale piroclastico e ... e ...
tutto il resto?”
“Sì, certo. Verifico subito.”
Skye prese il pc e si mise a cercare:
effettivamente nei canali ufficiali non c’erano ancora dati, forse perché non
ancora pervenuti, forse perché ritenuti troppo allarmanti per la popolazione,
forse perché gli italiani erano troppo presi dalle operazioni di salvataggio
per aggiornare i siti. In compenso, sui profili Facebook,
c’erano un sacco di status che ne parlavano, ma di certo non erano una fonte
attendibile. Skye allora cercò di intercettare le
varie comunicazioni e il traffico dati dalle strumentazioni ai laboratori e
centri di monitoraggio. Riuscì, così a iniziare a ricevere i primi dati.
“Fitzsimmons, mando
tutto direttamente anche sui vostri pc, così si fa
più rapidamente.”
“Grazie.” disse lo scienziato.
“Fammi dare, già, un’occhiata, sono curiosa.”
disse Jemma e si chinò verso lo schermo per avere una
prima idea generale della situazione.
“Skye, cos'è quella
spia blu che lampeggia, lì, sulla barra degli strumenti?” chiese la donna.
“Oh, non l'avevo notata!” replicò la ragazza,
poi si accigliò “Che strano! È di un programma che tiene monitorata una linea
criptata dell'HYDRA, ma credevo avessero scoperto che li intercettavamo e non
la usassero più.”
“Beh, che vuol dire il segnale intermittente?”
“C'è stata una comunicazione e il nostro
sistema l'ha registrata.” la ragazza guardò il direttore e chiese:
“L'ascoltiamo ora? Tutti insieme?”
Coulson fece cenno di sì. Skye
aprì il file e si sentirono due voci maschili.
-Allora, hai visto che cos'è capace di fare il mio Kadosh?
-L'eruzione è davvero opera sua?
Simmons esclamò: “Questa mi pare la voce di Whitehall!”
-Te l'ho detto che è in gamba. Ha un grande potere.
-Lo immagino, se ha davvero causato l'eruzione, senza
l'ausilio di alcuna tecnologia.
-Garantisco io. Te lo avevo detto che, stringendo alleanza
contro lo S.H.I.E.L.D., avrei potenziato le tue fila.
“Poi?” chiese Triplett
.
“Nulla. La registrazione si interrompe qui.” fu
la sconsolata risposta di Skye.
“Strano.” osservò Coulson “Sembra uno stralcio
di conversazione, senza inizio, senza fine ... Come se qualcun altro l'avesse
registrata per poi inviarci solo questo pezzo.”
Ward?! Pensò e ipotizzò Skye,
ma non lo disse, non aveva riferito a nessuno la conversazione che aveva avuto
con l'ex amico.
“Bene, abbiamo un’intercettazione che potrebbe
indicarci un potenziamento e una grave pericolosità dell'HYDRA, oppure essere
stata studiata ad hoc per distrarci.” constatò Phil, senza abbattersi “Skye, a te il compito di scoprire l'attendibilità.”
“Kadosh?” ripeté
Hunter, pensieroso “Ha detto proprio così?”
Riascoltarono la registrazione.
“Sì, proprio Kadosh,
perché?” chiese May.
“Dai, non ditemi che nessuno di voi ha mai
sentito nominare Kadosh!” esclamò Hunter "È un youtuber, mascherato, che parla di magia, fenomeni
sovrannaturali e complotti. Andiamo, nessuno lo ha presente? Ha un sacco di
iscritti al suo canale e follower su Twitter.”
Skye rifletté e disse: “Sì, quando ero con quelli di Rising Tide, avevamo cercato di
capire se le sue informazioni sui complotti fossero reali o meno.”
“A che conclusioni eravate arrivati?” domandò
Coulson.
“Quelli che abbiamo potuto verificare erano
veri.”
“Che sia lo stesso Kadosh
di cui parlano nella telefonata?" si chiese Hunter.
“Plausibile.” disse May “Se è invischiato con
l'HYDRA, può ottenere molte informazioni.”
“Dall'intercettazione, sembra un nuovo
acquisto.” osservò Triplett.
“Indagheremo anche su di lui!” scosse le spalle
Coulson “Ad ogni modo, per il momento non è una priorità.”
“Un uomo che potrebbe aver fatto eruttare un
vulcano non è una priorità?” rimase perplesso Mack.
“È abbastanza in alto nella lista delle cose di
cui occuparsi, ma per il momento dobbiamo concentrarci sul signor Bakshi e sulla ricerca della città: ho trovato un sistema,
ma avremo una sola opportunità e solo in un preciso momento, quindi vi voglio
concentrati su questi due punti.”
“Che cos’ha in mente, signore?” domandò Triplett.
“Sarete informati man, mano.” spiegò Coulson
“May rimarrà qui e farà le mie veci, mentre io e una squadra andremo in
missione. Non sarà in Europa, quindi il bus potrà viaggiare senza problemi. Mi
servirà certamente Skye per un hackeraggio,
chi altro vuole venire? Mi serve uno per combattere, in caso di necessità e un
tecnico.”
“Io sono sempre a disposizione!” si offrì Triplett.
“Anch’io!” si affrettò a dire Fitz.
Tutti guardarono un po’ perplessi il giovane che
replicò, un po’ risentito: “Che c’è?! Voglio tornare a lavorare sul campo.”
May provò a dire: “Pensavo volessi occuparti
della visuale per l’aereo …”
“Va bene!” esclamò, invece, Coulson,
interrompendola “Credo proprio che Fitz sia l’uomo
giusto per la missione e, poi, ha già agito direttamente sul campo, in mezzo a
combattimenti, quindi va benissimo. Per la questione della visuale, provvederai
quando torneremo. Perfetto, direi che siamo organizzati, domani partiremo per
la missione … ah, e dirò a Bobby di torchiare Bakshi.”
Ormai il telegiornale era finito ed era ora che
ognuno tornasse alle proprie mansioni.
Di fatto, però, uscirono solamente Coulson,
May, Mack e Koenig. Gli
altri si strinsero attorno al pc di Skye, per vedere uno dei filmati di Kadosh,
su esortazione di Hunter e perché la curiosità era ormai grande. La ragazza
aprì youtube, digitò “Kadosh”
nella casella di ricerca e subito apparve un lungo elenco di video: Kadosh: gli alieni sono tra di noi?; Kadosh: Illuminati e Copisterie; Kadosh:
la verità sulla Pasqua.
Alla fine cliccarono su un filmato di cinque
minuti dal titolo: Kadosh: i segreti del Consiglio Mondiale di
Sicurezza, parte seconda.
Optarono per quel video poiché lo S.H.I.E.L.D. aveva (o almeno aveva avuto) stretti legami
con il Consiglio Mondiale e dunque
l’argomento catturò maggiormente la loro attenzione.
Il filmato si aprì con un’onirica e surreale
musica di Ciprian Porumbescu,
un compositore rumeno (https://www.youtube.com/watch?v=WCnDQkfi5oA&hd=1);
il setting era quello di una cripta o un sotterraneo,
permeato dalla bruma, c’era una fioca luce, ma non si capiva da dove
provenisse. Dopo pochi secondi, fendendo la foschia, spuntava la figura di Kadosh: alto, dal fisico asciutto e con una muscolatura
abbastanza sviluppata, almeno da quel che si poteva intuire dalla lunga cappa
nera, con ricami in oro, che indossava; i capelli erano corvini, leggermente
ondulati e arrivavano alle spalle, mentre il volto era coperto da una maschera
veneziana colorata con le più scure tonalità di grigio e con decori in oro;
erano scoperti solo gli occhi di bragia e le labbra.
L’uomo, nel filmato, cominciò a parlare dei
sacrifici umani fatti dagli Aztechi al dio Quetzalcoatl,
il serpente piumato e di come l’iconografia di un serpente che divora un essere
umano fosse presente nell’araldica europea, legata a varie famiglie nobili e,
dunque, parlò dell’Aristocrazia Nera, ossia famiglie che nel corso dei secoli
avevano celebrato sacrifici umani e riti satanici per acquisire e mantenere
potere. Mentr’egli parlava di ciò, il video mostrava immagine di bassorilievi
aztechi, scene di sacrifici tratte da film e qualche foto di stemma.
Proseguiva, poi, ipotizzando che tutto ciò continuasse odiernamente e che la
Aristocrazia Nera si fosse riunita nel Consiglio
Mondiale di Sicurezza le cui sedute si svolgevano in una stanza che aveva
la forma di una piramide sdraiata, piramide come quelle dei templi in cui
avvenivano i sacrifici (solido che consente di canalizzare meglio le energie).
Aggiungeva che in quest’aula dove il Consiglio
si radunava, proprio in corrispondenza del vertice, si trovava un quadro
astratto che, però, aveva 72 sezioni, 72 esattamente come il numero di
Lucifero. Concludeva facendo notare che sui dollari è presente una piramide e
sopra di essa c’è il simbolo divino dell’occhio nel triangolo … ma attorno
all’occhio sembra che ci siano squame. In pratica il filmato voleva dimostrare
che il Consiglio Mondiale di Sicurezza fosse
un gruppo di adoratori di un dio oscuro e serpentino e che le guerre che
intraprendevano erano una nuova forma di sacrificio umano.
Concludeva il video con la sua tipica frase: Un abbraccio, Kadosh.
“Ma è serio?!” chiese, sbalordita, Simmons, alla fine del filmato “Ci crede davvero o lo fa
tanto per dare aria ai denti?”
“Beh … considerando che l’HYDRA si era
infiltrata anche fin lì, praticamente …” mormorò Fitz.
“La cosa che mi preoccupa più della sua
convinzione o meno, è il fatto che così tanta gente lo segua e gli creda.”
commentò Triplett “Se davvero si metterà a
collaborare con l’HYDRA, potrebbe gettare lo S.H.I.E.L.D.
ancora più in cattiva luce e stiamo già faticando, adesso, per mantenere la
nostra rispettabilità!”
“Possibile che non ci siamo mai accorti di
lui?” continuò Jemma.
“Opera da un paio d’anni.” osservò Fitz “Forse qualcuno dello S.H.I.E.L.D.
se ne stava occupando e noi non lo sappiamo.”
“Non so, a Coulson il nome non ha detto nulla.”
replicò Skye “Ad ogni modo, se sono state fatte delle
indagine, dovrei riuscire a rintracciare qualche documenti, altrimenti
indagherò per conto mio.”
- Ben trovato, Ispas!
- Non chiamarmi
così.
- E come allora?
Dragos? Vlad ... Erzbettina?
- Mi schernisci
pure, adesso?
- Non ho detto
nulla di male ... Non capirò mai l'ossessione di voi umani per i nomi! Siete
così attaccati a questa accozzaglia di suoni! Anche i migliori tra voi ci
tengono ad avere un nome che li aggradi e, soprattutto, che venga ricordato.
Beh, in effetti, non c'è da stupirsene, visto che è la sola immortalità che
conoscete. Quasi la totalità di voi è consapevole solo del corpo e della vostra
parte più grezza. Non sviluppate altro di voi oltre alla parte grossolana e,
quindi, quando la carne muore, i vostri animi, fragili e deboli, perché non li
avete sviluppati, sono anonimi e spesso ammassati ad altri e sfruttati da chi
invece è assai più beh magnanimo...ma nel senso letterale della parola: animo
grande! Dunque la vostra immortalità si limita a legare il vostro vuoto nome a
qualcosa che vi affaticate a fare nel breve tempo che vi è concesso dentro ad
un corpo.
-Smettila con
questa predica! Io non sono un uomo che sta nell'ombra in cui tutti siam volgo! Io sono superiore a loro. Sono andato oltre al
mio corpo e alla mia mente. Ho transumanato! Ho nuotato nel potere primordiale!
- Però sei
ancora ancorato alla tua singola identità, al tuo nome.
- Non è il mio
nome, lo sai, è come mi sono ribattezzato, dopo essere rinato!
-Ah, già. Kadosh... È così che ti fai chiamare, ora? -Sono già un
paio d'anni, ormai. -Una sciocchezza, dunque, o un'eternità per chi, come me
non consce il tempo.
-Ecco, mi son
sempre chiesto se con queste parole intendessi dire che sei immortale o che
proprio non conosci il concetto di tempo.
-La seconda.
Pure i vostri scienziati stanno arrivando a capire che il tempo non esiste. Ad
ogni modo non capisco perché hai voluto cambiare nome. Per lo meno Vlad e Dragos, mi sembrano due
bei nomi per il vostro mondo, si fan temere.
-Appunto! Voglio
qualcosa di originale! Non voglio essere collegato ad altri, non voglio che il
mio nome richiamo altre persone. Voglio essere io, chiaramente e
inconfondibilmente IO!!!
-Eccolo di nuovo
l'ego di voi mortali! Ahahahaha!!!
-Non capisci!
-Può essere, ma
non capisco esattamente come un adulto non capisce un ragazzino. Avete problemi
che io ho superato talmente tanto tempo fa, che non li riesco più nemmeno ad
identificare come problemi. Comunque, che cos'ha che non va il nome Ispas? Perché non usi neppure quello?
-Non hai idea
della potenza di uno pseudonimo! Si riesce ad essere molto più di una singola
persona, si diventa un personaggio, si rappresenta dei concetti delle idee e
non sei più una persona qualsiasi ma incarni qualcosa di molto più grande.
KADOSH è perfetto!
-Da dove l'hai
preso?
-È ebraico,
significa santo e suona molto bene.
-E ti serve per
procurati seguaci.
-Già, non
sarebbe stato così semplice con un nome qualsiasi.
-La maschera che
indossi ti serve sempre per caratterizzare questo personaggio?
-Sì, così come
le frasi che ripeto ogni volta e il saluto sempre uguale.
-Un abbraccio, Kadosh... è così che dici sempre, vero? Non capisco, però,
a cosa ti servano i seguaci: col tuo potere non hai bisogno di un esercito.
–Considerala una
velleità del mio ego.
-È un peccato
che, col potenziale che hai, tu rimanga ancora così umano.
-Hai visto cosa
ho fatto oggi?
-Sì, il vulcano.
-Un briciolo di
entusiasmo potresti mettercelo.
-Scusa,
dimentico sempre che tu misuri i successi confrontandoli con le opere di altri
terrestri. Sì, sei uno dei rari umani che ha raggiunto un tale risultato.
-Ma per te non è
sufficiente ...
-È un primo
passo, sì, diciamo che conferma che hai il potenziale per superare i confini
mortali, ma la strada è ancora lunga, se vuoi diventate un essere superiore.
-Ed è per questo
che ti ho scelto come mio maestro.
-Eppure non mi
tratti come un buon discepolo dovrebbe fare.
-Eppure vieni
spesso e volentieri nei miei sogni per parlarmi.
–Appunto! Sii
contento e orgoglioso della mia decisione di guidare i tuoi passi.
-Non ho nemmeno
capito chi sei realmente. Qual è il tuo nome?
-inutili
dettagli … visto? Hai di nuovo tirato fuori la questione del nome … vuoi
davvero un nome?
-Il tuo? Sì.
-mio, tuo … non
fa differenza.
-Allora?
-dormammu …..