03/12/2014
0 recensioniGreg
Pur di stare con lui, Myra Non-fare-il-bambino-Sherlock Holmes aveva rinunciato a una riunione con il Primo Ministro in persona.
Glielo aveva accennato Anthony, l'assistente personale di Myra, e la donna glielo aveva rinfacciato un minuto dopo, aggiungendo che un mese di dieta stava per diventare inutile a causa sua.
Ma almeno era lì.
Greg non aveva mai capito quella faccenda del colpo di fulmine - aveva sempre lasciato che fosse la sua ex moglie a crederci e a piagnucolarci dietro nei film romantici - fino a che non si era scontrato con Myra Holmes al 221 b di Baker Street. Non si conoscevano da tantissimo, si frequentavano da ancora meno tempo, però... che diamine!
«Greg, come mai mi stai fissando?» domandò Myra scendendo dall'auto nera.
«Beh, sai, Myra...».
Greg decise che era bene tacere: Myra non era stupida - e Greg ringraziò il Signore per questo - ed era una donna difficile da prendere in giro, nonché estremamente potente. Non ci voleva una laurea per capire come mai, a detta di Sherlock, non avesse molti appuntamenti galanti.
«Nuovo ombrello?» domandò rischiarandosi la gola e indicando il recente acquisto rosso sangue. Era un argomento molto stupido su cui conversare, Greg lo sapeva benissimo, ma vide Myra abbassare gli occhi sull'ombrello e regalargli un rapido sorriso - forse l'argomento non era così stupido, dopotutto.
«Ti piace?» domandò seria e Greg annuì, non sapendo se si stesse riferendo all'ombrello o alla sua proprietaria.
Perché Myra gli piaceva, era inutile negarlo. Se ne era accorto persino Sherlock, che gli aveva fatto notare sia le pupille dilatate che l'accelerazione del battito cardiaco quando Myra era rimasta con loro una volta per cinque minuti: se non era amore quello...
«Quindi la caffetteria è questa?» domandò Myra cercando di ignorare la torta a tre piani esposta in vetrina.
Greg annuì e, mentre entrava nella caffetteria sottobraccio con lei, si chiese se dietro la freddezza di Myra si nascondesse non tutto, ma almeno una parte degli stessi sentimenti che lui provava per lei.
Note dell'Autrice
Questa, come ho detto, è una delle storie che ho scritto per il Drabble Weekend indetto dal gruppo We are JohnLOCKed, che ringrazio per aver organizzato l'evento.
Ringrazio anche le ragazze che mi hanno dato i due prompt che hanno fatto nascere questa storia.
Ci vediamo con nuove storie.
Un bacio,
Triz
Glielo aveva accennato Anthony, l'assistente personale di Myra, e la donna glielo aveva rinfacciato un minuto dopo, aggiungendo che un mese di dieta stava per diventare inutile a causa sua.
Ma almeno era lì.
Greg non aveva mai capito quella faccenda del colpo di fulmine - aveva sempre lasciato che fosse la sua ex moglie a crederci e a piagnucolarci dietro nei film romantici - fino a che non si era scontrato con Myra Holmes al 221 b di Baker Street. Non si conoscevano da tantissimo, si frequentavano da ancora meno tempo, però... che diamine!
«Greg, come mai mi stai fissando?» domandò Myra scendendo dall'auto nera.
«Beh, sai, Myra...».
Greg decise che era bene tacere: Myra non era stupida - e Greg ringraziò il Signore per questo - ed era una donna difficile da prendere in giro, nonché estremamente potente. Non ci voleva una laurea per capire come mai, a detta di Sherlock, non avesse molti appuntamenti galanti.
«Nuovo ombrello?» domandò rischiarandosi la gola e indicando il recente acquisto rosso sangue. Era un argomento molto stupido su cui conversare, Greg lo sapeva benissimo, ma vide Myra abbassare gli occhi sull'ombrello e regalargli un rapido sorriso - forse l'argomento non era così stupido, dopotutto.
«Ti piace?» domandò seria e Greg annuì, non sapendo se si stesse riferendo all'ombrello o alla sua proprietaria.
Perché Myra gli piaceva, era inutile negarlo. Se ne era accorto persino Sherlock, che gli aveva fatto notare sia le pupille dilatate che l'accelerazione del battito cardiaco quando Myra era rimasta con loro una volta per cinque minuti: se non era amore quello...
«Quindi la caffetteria è questa?» domandò Myra cercando di ignorare la torta a tre piani esposta in vetrina.
Greg annuì e, mentre entrava nella caffetteria sottobraccio con lei, si chiese se dietro la freddezza di Myra si nascondesse non tutto, ma almeno una parte degli stessi sentimenti che lui provava per lei.
Note dell'Autrice
Questa, come ho detto, è una delle storie che ho scritto per il Drabble Weekend indetto dal gruppo We are JohnLOCKed, che ringrazio per aver organizzato l'evento.
Ringrazio anche le ragazze che mi hanno dato i due prompt che hanno fatto nascere questa storia.
Ci vediamo con nuove storie.
Un bacio,
Triz