Fu
come se la stanza si stesse
chiudendo in se stessa. Le pareti divenivano sempre più
strette ed i pochi metri
che le separavano sembravano quasi infiniti. Non c’era stato
bisogno di
spiegazioni, il volto della bionda parlava da solo. Il più
orribile dei segreti
era stato svelato. Non sarebbe rimasto tale, tutto sarebbe stato
raccontato a
tempo debito quando Regina avrebbe avuto la sicurezza che qualsiasi
cosa fosse
accaduta Emma sarebbe rimasta al suo fianco.
In
quella stanza si fermò il
tempo e lo spazio. Solo il rumore della legna che ardeva e delle spade che si
incrociavano infrangeva
quel gelo. Un gelo che non si sarebbe di certo sciolto con una fiamma
qualsiasi. I loro sguardi erano persi l’uno
nell’altra e persino Biancaneve si
accorse che c’era qualcosa di ambiguo in tutto
ciò. Osservava prima la figlia e
successivamente la matrigna con continuità senza sapere in
cuor suo perché Emma
avesse quello volto incredulo davanti ad una donna che non poteva mai
aver
conosciuto in vita sua.
Gli
occhi della bionda iniziarono
a gonfiarsi per le lacrime trattenute, aveva voglia di piangere,
disperarsi,
urlare al mondo perché la sua mente, il suo corpo e
soprattutto il suo cuore
avevano ceduto ad una donna cosi crudele, ripugnante e cattiva. Si
cattiva era
il termine corretto… Regina Cattiva. In tutte le favole ne
è presente una e
fino a quel momento la sua favola, la sua vita non aveva ancora
incrociato quel
fato tanto orribile. Gli occhi si abbassarono e l’unica cosa
che in quel
momento voleva fare era scappare, correre il più lontano
possibile da quella
stanza, da quella persona. Le gambe si mossero, passo dopo passo,
finché non si
trovò esattamente a fianco di quella che pensava fosse
l’Amore, il Vero Amore.
Gli occhi di entrambe erano incastrati ancora tra loro. Lo sguardo era
basso
però come se si volesse nascondere la più
terribile delle colpe.
Emma
poteva ancora sentire il suo
profumo, quel delicato profumo di mele che sempre aveva accompagnato
quella
donna, che dal primo momento l’aveva incuriosita. Poteva
sentire il suo respiro
spezzato da dalla tristezza, dalla sorpresa, dalla consapevolezza di
aver
commesso un errore imperdonabile. Un altro passo, stava ormai di spalle
a
Regina, di spalle all’unica persona che fino a quel momento,
da quando l’aveva
conosciuta, aveva riempito le sue giornate di sorrisi, di desideri. Ora
di tutto
ciò rimaneva un vago ricordo, perché il cuore
della bionda piangeva, piangeva
di lacrime amare. Non poteva voltarsi, non riusciva a farlo anche se la
mente
come sempre voleva l’opposto.
Regina
dal canto suo non poté
fare a meno di assistere ad una storia già vissuta, ma
scritta in maniera
differente. Un altro futuro si stava sgretolando. Non era
più un cuore ad
andare in polvere ma la terra sotto i suoi piedi e le pareva di vedere
un
baratro nero senza fondo nel quale sarebbe precipitata nuovamente. Quando Emma le fu accanto
il suo corpo era
come immobilizzato bloccato da quella dannata paura di vivere in eterno
con
l’ennesimo fallimento in amore.
I
passi erano lenti e pian piano
si avvicinavano a quella porta che sarebbe stata la via
d’uscita da quella
stanza, da quell’Amore che tanto aveva bramato, atteso di
vivere. La mano di
Emma ormai era poggiata sulla maniglia. Il sogno era finito si ripeteva
nella
mente. Il sogno di vivere la vita che voleva con la persona che voleva,
che era
stata scelta dal destino per lei.
Lo
sguardo di Biancaneve era
incollato a quella strana scena che si stava via via sviluppando
davanti ai
suoi occhi, era incredula, sbigottita da tutto questo.
“Emma
aspetta” la voce di Regina
ruppe quel silenzio che era piombato in quella stanza, ma ne segui
altrettanto.
“Mi
spiace” Fu nuovamente lei a
parlare
“Come
hai potuto fare tutto quel
male? Che razza di donna sei?”
Ne
la mora ne la bionda si
voltarono l’una verso l’altra solo le parole
raggiungevano i legittimi
destinatari. Parole dure e forti.
“Non
ci sono parole per
descrivere tutto quello che ho fatto e giuro… Ti giuro che
te l’avrei detto. E’
un passato di cui non vado fiera e del quale pago ancora oggi”
“Voi
due vi conoscete?” Stavolta
fu Biancaneve ad intromettersi nel discorso, sempre più
confusa dalle parole di
entrambe.
“Si
Madre, non due ci conoscevamo
già. O per meglio dire pensavo di conoscerla. Ma non sapevo
chi fosse
realmente” la rabbia accompagnò ogni singola
parola “Forse Regina Cattiva a
questo punto le si addice di più”.
Quella
frase piombò nelle
orecchie della mora come un colpo in pieno petto, l’ennesima
colpa, l’ennesimo
rimpianto. Quel baratro diventava sempre più nero pronto ad
inghiottirla,
rapirla da quella vita.
“Tu…
Tu non sai come ci si può
sentire, cosa si può provare quando la persona a te
più cara, la persona che
dovrebbe offrirti un abbraccio dopo una lacrima, un bacio prima di
andare a
dormire strappa dal petto della persona che più ami, a cui
eri promessa, il
cuore. Un cuore nel quale era racchiuso un amore grande, una promessa
di
matrimonio. Per poi farlo diventare cenere fra le dita. Una vita
spezzata ed
un'altra che vive ogni giorno con il rimpianto di non aver potuto far
nulla per
cambiare il destino.” Regina si voltò verso Emma
“Ed avere tra queste mani
ormai il corpo senza vita dell’uomo che più ai
amato e di fronte a te una madre
che dice d’aver fatto tutto questo per Amore”
Quelle
parole scossero Emma… Il
sogno… Quel sogno che tanto l’aveva turbata,
rattristita, affranta. Tutto
quello era reale. Era accaduto molti anni prima ma era reale. Qualcosa
aveva
voluto mostrarle il passato di quella persona prima che tutto avrebbe
avuto
inizio.
“Il
ragazzo… La stalla… Quella
donna… Io ho visto tutto questo o meglio l’ho
sognato ma ho provato il tuo
dolore. In un modo o nell’altro il tuo passato è
entrato nei miei sogni. Ma
come è possibile che tu sia così…
Giovane?”
“Magia
Emma una magia che mi fa
vivere ogni giorno con quel rimpianto, quel dolore e lo
vivrò per sempre.”
“Posso
sapere in che modo vi
siete incontrate? Vista tutta questa confidenza?” Biancaneve
era curiosa,
troppo curiosa, ma in quel momento le due donne erano troppo impegnate
a sanare
quel diverbio che s’era creato, che rispondere alla sua
domanda.
“Probabilmente
non potrai
perdonarmi, ma spero tu possa capirmi visto che dici di aver provato
ciò che ho
provato io. Non sono più quella persona Emma, quella Regina
Cattiva non esiste
più, esiste solo Regina che paga ogni giorno il prezzo degli
errori del
passato” Quelle parole vennero pronunciate dalla mora con le
lacrime agli occhi
come una supplica, per non far prendere una decisione affrettata,
avventata e
veder sfumare un futuro.
“Ho
vissuto in un mondo felice
fino a poco tempo fa, in un mondo in cui tutti vivono felici e
contenti, dove
il Vero Amore vince su tutto. In questo mondo sono cresciuta e credo di
fare la
scelta giusta in questo momento. Il passato non si può
cambiare Regina, ed in
quel passato io non ne facevo parte. Possono raccontare storie o
narrare
leggende, ma io quella Regina Cattiva non l’ho mai
conosciuta. So che ha fatto
del male a molte persone, ma so anche a cosa è dovuto tutto
questo. Vivo in un
presente nel quale tutto questo non è mai successo e non
credo succederà. Le
seconde possibilità fanno parte di questa
famiglia”
Sui
volti di entrambe si creò uno
splendido sorriso radioso. Non c’erano più segreti
ormai fra le due.
“Allora!!”
La voce fredda di
Biancaneve invase la stanza, in modo severo, autorevole “Sto
aspettando delle
spiegazioni”
Sapevano
di dover dare delle
risposte più grandi di loro, di dover affrontare un
argomento che sicuramente
non sarebbe stato visto di buon occhio dalla donna davanti a loro, ci
sarebbero
stati troppi malintesi e non avrebbe capito ciò che
effettivamente era nato in
quella serata.
“Noi…
Ecco… Ci siamo conosciute
al ballo. Nella foga di essere puntuale mi sono scontrata con lei e
durante la
serata, nei giardini, ho avuto modo di scambiare qualche parola con
lei, oltre
che porgerle le mie più sentite scuse. Non sapevo di certo
chi potessi avere di
fronte. Tutto qui, non c è da dire altro vero
Regina?”
“Esattamente,
proprio come dice
Emma.” Disse la mora stando al gioco della ragazza.
Non
era ancora il momento giusto
per raccontare quello che è successo dopo, di certo non
sarebbe mai stato
accettato da Biancaneve.
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Eccomi
di nuovo!!
So
di essere in ritardo, avevo
promesso di pubblicarlo sabato ma “affari natalizi”
hanno avuto la meglio…
Scusatemi!!
Ora
a Voi i commenti, come sempre
spero sia di Vostro gradimento.
A
presto
Trish