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Autore: Mercury_3_2_93_    10/12/2014    2 recensioni
A causa di un incidente Azzurra scopre che Rosa è sua sorella, cosa farà da quel momento in poi ?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo VI

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Rosa e Azzurra ora che si sentivano sorelle a tutti gli effetti potevano solo imparare a stare insieme.

Mancava solo una cosa da fare per Rosa al fine di raggiungere la felicità interiore, conoscere suo padre l’uomo che le aveva rovinato la vita.
<< Sei proprio sicura di voler andare oggi ? >>
<< Sii Suor Angela, devo andare oggi o l’offerta di quel vestito così trendy finisce.. Sta bene solo a me, quindi dev’essere mio >>.
Rispose Azzurra bevendo un po’ del suo caffè, era già pronta ad uscire mentre Nina ciondolava per tutto il convento.
<< Uffa oggi che non c’è scuola non so cosa fare >>.
Si lamentava da quella mattina e Alice aveva iniziato a non sopportarla più, a tal punto da mettersi la cuffia nelle orecchie per non ascoltarla.
<< Alice neanche mi stai a sentire.. Davide almeno tu ascoltami un attimo, Gregorio non c’è e io mi sento sola >>.
Diceva cercando di trattenersi senza alcun successo, Davide chiuse il fumetto che stava leggendo e a passo deciso si avvicinò ad Alice, la tirò per la manica della mano.
<< Cosa c’è ? >>.
Domandò gentilmente la più grande abbassandosi all’altezza del piccolo Davide.
<< Scusa ma per caso hai una cuffia anche per me.. Nina mi sta proprio stancando >>.
Alice rise scompigliandogli i capelli e offrendo una cuffietta al bambino che l’accettò di buon grado, anche se non capiva niente di quella musica.
<< Allora io vado a lavoro, la bambina ora dorme se qualcosa, per le colichette o sepiange .. Qualsiasi cosa insomma avete il mio numero >>.
Margherita entrò di fretta dalla porta del conventino con la sua borsa ancora aperta mentre cercava di sistemare le sue cose, prese il caffè di mano alla prima persona che gli era capitata a tiro e lo bevve.
<< Scusami sono di fretta >>.
Disse rivolta a Guido mentre Suor Costanza faceva alcuni calcoli con la calcolatrice.
<< Eh si però il caffè era mio.. >>
<< Poverino,  è il caso del caffè rubato .. Credi che dobbiamo far arrestare Margherita ? >>.
Domandò Suor Angela divertita beccandosi un occhiataccia scherzosa da Guido.
<< Azzurra >>.
All’improvviso l’allegria che si era instaurata nella sala venne interrotta da Rosa che correndo verso la sorella aveva uno sguardo serio e fermo, che volesse dirle qualcosa d’importante ?
<< Dimmi ? Sei pronta ad uscire >>.
<< Si, però mi chiedevo.. Se.. Lascia perdere Azzurra, non posso venire con te questa mattina >>.
<< Ma dovevamo andare a comprare dei vestiti e..  >>
<< Lo so, mi spiace.. Ma ho una cosa importante da fare >>.
Rispose Rosa notando la delusione sul volto della sorella, guardò Guido con sufficienza e poi s’incamminò verso l’uscita osservata da tutti.
<< Che avrà ? >>.
Domandò Nina avvicinandosi ad Azzurra che sembrava preoccupata.
<< Non saprei, ieri sera non vedeva l’ora di andare a fare un po’ di Shopping con me >>.
Disse Azzurra.
<< Beh ci verrò io >>.
Rispose poi Nina sorridendo, Azzurra si morse il labbro << Forse so dove sta andando >>.
Urlò uscendo anche lei dal convento e deludendo così Nina che si sentiva di nuovo sola, triste ed abbandonata.
<< Nessuno che vuole passare del tempo con me >>.
Sussurrò mentre Guido guardava l’orologio da polso che aveva e scappava anche lui verso lo studio per iniziare a lavorare.
<< Ci sono io con te >>
<< Ed io >>.
Dissero insieme Suor Angela e Suor Costanza che sembrava felice di aver concluso il calvario delle bollette, mentre Suor Angela in cuor suo sapeva dove stava andando Rosa.
                                                        ***       ***
Rosa era ferma avanti ad un cancello con alcuni cartelli di avvertenza sopra, poteva leggere benissimo la scritta su uno di questi ‘’ Prigione di Fabriano ‘’.
<< Sapevo che saresti venuta qui >>.
Sussurrò una voce alle sue spalle, Rosa non si girò ma si poteva notare la tensione e l’ansia che l’avvolgeva.
<< Perché non mi hai detto che volevi venire ? Ti avrei accompagnata >>.
Continuò Azzurra mettendo un braccio attorno alla spalla della sorella e guardando anche lei l’entrata della prigione.
<< Beh ci ho provato.. Ma ieri sera ho visto quando ci tenevi a voler comprare quel vestito >>.
Sussurrò Rosa ricordando la sera prima..

Azzurra sedeva sul suo letto con in mano una rivista, la sfogliava con interesse e un gran sorriso sulle labbra.
<< Azzurra devo chiederti una cosa >>
<< Dopo.. Guarda qui Rosa, questo vestito l’unico che è rimasto nella vetrina che abbiamo visto ieri è usato anche da molte attrici famose, io lo devo avere è un casino bello >>.
Disse Azzurra mostrando il vestito alla sorella.
<< S-si credo che ti donerà.. Domani io.. ><
<< .. Si Rosa, domani andremo insieme a comprarlo, magari troviamo qualcosa di bello anche per te, hai ragione tu dobbiamo correre al negozio prima che finisca ! Ma volevi dirmi qualcosa ? >>.
Rosa osservò attentamente il viso sorridente e felice della sorella, non riuscendo a dirle la verità e l’intenzione di voler andare a trovare suo padre in carcere l’indomani mattina.
<< Io.. Sono contenta di poter venire con te, non vedo l’ora >>.
Mentì spudoratamente, ma suo padre poteva attendere il vestito invece no.
Peccato che durante la notte non era riuscita a togliersi dalla testa l’immagine di suo padre e del loro primo ed unico incontro..


<< Mi spiace Rosa, ah sono una pessima sorella maggiore >>.
Si lamentò Azzurra dandosi un finto pugno sulla testa.
<< No invece, anzi senti.. Perché non lasciamo perdere qui ? Il tuo vestito non può attendere >>.
Rosa fece per fare marcia indietro, ma venne bloccata dalla sorella che l’aveva afferrata per il polso cercando di trascinarla verso la prigione.
<< Eh no Rosa, ora non te ne vai così >>
<< Ma il tuo vestito ? >>
Provò a dire cercando di convincere Azzurra con scarso successo.
<< E’ più importante far conoscere mio padre a mia sorella in questo momento >>.
Disse Azzurra con voce che non ammetteva altre repliche, così insieme entrarono in quel posto, compilarono alcuni moduli, e Rosa fu costretta a dire che era la figlia di quell’uomo, anche se figlia non si sentiva.
Mentre erano in attesa Azzurra fece una domanda spontanea alla sorella.
<< Quando lo vedrai cosa gli dirai ? >>.
Rosa ci pensò un attimo, poi guardò la sorella tristemente e grattandosi la guancia a disaggio.
<< Beh ho sempre sognato questo giorno, mi chiedevo cosa dirgli se gli avrei semplicemente urlato in faccia che lo odio o parlato come se nulla fosse.. Ma ora che mi trovo qui, sento che non avrò neanche il coraggio di dirgli ‘’ Ciao, sono tua figlia papà ‘’ >>.
Azzurra annuì con il capo, sapeva benissimo com’era suo padre, ed era un uomo si buono ma anche molto falso << Ci sono io con te, non ti preoccupare >>.
Riuscì solo a dire, sperando che suo padre non si sarebbe comportato male con Rosa.
< Azzurra >.
All’improvviso la voce di un uomo s’intromise tra le due ragazze che si girarono insieme per incontrare gli occhi azzurri di loro padre, la più grande spinse leggermente Rosa in avanti per farla sedere di fronte a lui mentre lei decideva di restare dietro alla sorella in disparte ed osservare il breve colloquio che sarebbe iniziato da li a poco.
<< Rosa.. Quindi ora sai tutto >>
<< Si.. Io. So tutto, chi sei, chi sono e chi sarò.. Io penso che sarò diversa da te, voglio diventare una persona migliore. Ma come si sa la mela non cade molto lontana dall’albero e in passato mi sono resa conto che sfortunatamente avevo preso molto da te.. Ma ora sto cercando di cambiare perché non voglio avere nulla a che fare con te >>.
Disse Rosa tutto d’un fiato.
<< Ora Suor Costanza farebbe Zac >>.
Sussurrò Azzurra tenendo fissando i due che si erano girati a guardarla mentre lei sussurrava un << No niente non fate caso a me >>.
Il padre di Azzurra guardò Rosa ed annuì << Non m’interessa, ne che mi odi  e ne che sei venuta qui per dirmi queste cose. Anzi io non volevo neanche mai parlarti >>.
Azzurra strinse i pugni sentendo che da li a poco sarebbe scoppiata.
 << Io volevo solo conoscerti.. Tutto qui >>
<< Già, voleva sapere  chi era il bastardo che le aveva rovinato la vita >>.
<< Azzurra ? >>
L’uomo notò gli occhi carichi d’odio e rancore nella sua primogenita, tornò a fissare Rosa.
<< Per me potevi anche essere morta, anzi avevo chiesto a tua madre di abortire dandole dei soldi.. Ma non l’ha fatto vedo, e quindi ora siamo arrivati a questo >>.
<< Papà mi fai schifo >>.
Scattò Azzurra per prendere la difesa della sorella, Rosa vide la sorella mettere entrambe le mani sul banco che li divideva.
<< Azzurra ascoltami io.. >>
<< No, non abbiamo più nulla da dirci io e te.. E se Rosa ha finito possiamo anche andarcene >>.
Rosa guardò la sorella ed annuì, ormai aveva detto tutto quello che aveva da dire a suo padre, era ora di tornare a casa.
Il papà delle due ragazze poté solo vedere le figlie scomparire dalla sua vista e forse dalla sua vita per sempre.
Azzurra aveva ancora il fiatone per la rabbia accumulata e poi lasciata esplodere la dentro, ma sua sorella aveva sofferto per causa sua, doveva pagarla.
<< Azzurra ? >>.
Rosa che doveva essere quella più sconvolta sembrava aver raggiunto la serenità, forse perché parlare con lui era l’ultimo passo per stare bene.
Azzurra si girò a guardare la sorella e l’abbracciò forte stringendola e piangendo come non aveva mai fatto e come non avrebbe mai pensato di fare.
***
Durante il ritorno non si scambiarono neanche una parola, poi Rosa venne distratta dall’urlo di un bambino che giocava allegramente con la madre e con il padre, sorrise appoggiando la testa contro il finestrino del Taxi.
<< Ecco a voi >>.
Rosa pagò il conto e insieme ad Azzurra si avviò verso il convento, ma si fermò prima di entrare.
<< Ehi ? >>
<< Dimmi Rosa ? >>.
Azzurra voleva sembrare forte, ma era anche una persona debole in quel momento.
<< Io ho capito un’altra cosa stando con te e con tutti voi.. Che l’amore non si può comprare e io non comprerò mai quello di Guido >>.
Azzurra strinse gli occhi a due fessure non capendo cosa stava per dirle la sorella.
<< Cosa vuoi dire ? >>
<< Che ho notato come lui ti guarda e come tu cerchi di sfuggire dal suo sguardo, voi vi amate >>.
<< Rosa io.. Anche se lo amo rinuncerò a lui per te.. non mi sembra giusto >>.
Rosa rise bloccando le parole della sorella << A me non sembra giusto che io ti abbia rubato il fidanzato >>.
<< Veramente è anche per colpa mia se ci siamo lasciati >>.
<< Lo so.. Lo so, ma ora ti chiedo una cosa sola >>
Azzurra guardò incuriosita la sorella << Cosa ? Qualunque, cosa dimmi >>.
<< Va’ da lui e sii felice anche per me, tu puoi e io non voglio essere la causa della tua sofferenza, se devi soffrire per far star bene me vedi che è inutile, perché Guido amerà sempre e solo te.. Allora invece di soffrire insieme, voglio che almeno una di noi sia felice.. Io un giorno m’innamorerò di nuovo >>.
Azzurra non riusciva a credere le parole della sorella, davvero lei avrebbe rinunciato alla sua felicità per lei ?
Avere una sorella era davvero un dono come diceva Suo Angela, e l’aveva capito troppo tardi ma aveva tutto il tempo per recuperare, ora doveva recuperare il tempo con Guido.
Rosa spinse Azzurra verso l’ufficio di Guido e le sorrise chiedendole di raccontarle tutto quella sera.

  
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