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Autore: misai_team_00    12/12/2014    3 recensioni
Se vi aspettate una storia yaoi, non aprite. (...Okay, lo ammettiamo lo yaoi non può mancare.)
Questa sarà una Haru x OC.
Non siamo totalmente sicure di mandare i personaggi in OOC ma per sicurezza lo mettiamo nelle note.
ATTENZIONE!
Alto tasso di demenzialità. c:
Ace è una ragazza estroversa e vivace, che si troverà coinvolta,(per colpa del nuovo fratellino) suo malgrado, in storie assurde assieme agli adorati ragazzuoli dell'Iwatobi swim Club.
Riuscirà la nostra 'eroina' a coronare il suo sogno d'amore con il 'prestante' Haruka Nanase?
Lo scoprirete leggendo ;)
Hikari Mari & Jojo_13
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Haruka Nanase, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Scambi di sesso

Ace era sicura di star per esplodere, Nagisa in preda all’euforia l’aveva trascinata su e giù per le scale, dentro ogni stanza della fottuta casa. Con la sua voce petulante aveva urlato al padre che l’avrebbe portata a fare un giro della città, per poi uscire senza stare nemmeno a sentire la risposta.
-Ti farò vedere ogni angolo, vicolo, tombino di Iwatobi! Ma prima andiamo da Haruka! Ti devo assolutamente presentare Haru-Chan! Io adoro Haru-Chan!-
In tutto questo la giovane, che si chiedeva chi diavolo fosse Haru-Chan e cosa avesse di tanto speciale, era rimasta saldamente attaccata al braccio del biondo che la trascinava tra le mille viuzze della città. Si fermarono alla stazione e così Ace poté ripigliare fiato. Ma Nagisa non smetteva di parlare.
-Poi dovrai conoscere Mako-Chan ed anche Rin-Chan! Ovviamente anche Gou-Chan, e poi beh, Rei-Chan!- e a quel punto il sorriso scomparse dal viso del ragazzo. La guardò paurosamente serio.
-Rei è mio.-
Lei deglutì. Lo conosceva da poco, ma quel repentino sbalzo d’umore, anche ai suoi occhi, sembrava strano. Alzò le mani verso il cielo in segno di sottomissione.
-T-Tutto tuo!!- Il più piccolo le lanciò un ultimo sguardo d’intesa per poi tornare a saltellare euforico e sorridente. Appena il treno si fu fermato Nagisa ci si catapultò insieme alla giovane. Il breve viaggio sulle rotaie fu snervante, esattamente come la prima parte del tragitto  con il ragazzo che, a raffica, le raccontava di un certo Goro Sensei a cui doveva tanto e che descriveva come un affascinante e bel uomo, alto, muscoloso e biondo. O almeno, questo era quello che aveva capito lei, perché il suo cervello si stava sciogliendo tra la miriade di informazioni ricevute in meno di tre quarti d’ora. Si lasciò però confortare dall’idea che presto avrebbe avuto delle nuove amiche; le fantomatiche Makoto ed Haruka che l’altro era tanto impaziente di farle conoscere -infatti la stava portando proprio da loro.
“certo che Nagisa tra tante amiche femmine proprio di uno dei due maschi si doveva innamorare?” Lo guardò di sottecchi pensierosa. Sorrise.
“Sarà una figata poter commentare i muscoli dei ragazzi in spiaggia con il mio nuovo fratellino!”
Guardò fuori dal finestrino, immersa nei suoi pensieri quando un uragano dai capelli biondi in forma umana, la riportò alla realtà catapultandola fuori.
La fresca brezza pomeridiana le portò alle narici l’odore di salsedine. Mentre camminavano a passo svelto per una stradina in salita Ace si lasciò cullare dal lieve rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia, dal lontano stridere dei gabbiani, dal rumore del mare insomma.
Finiti i gradini, si fermarono di fronte ad una grande casa di due piani. La moretta però non riuscì a coglierne tutta la bellezza; il biondo stava suonando a raffica il campanello.
-Haru-Chan!!-
Il rumore di dei passi che si faceva sempre più vicino.
“Chissà com’è questa Haru-Chan?”
Fu il suo ultimo pensiero prima che la porta si aprisse, facendole perdere un battito. Aveva di fronte il più bel ragazzo che avesse mai visto. Capelli scuri più della notte, incorniciavano un perfetto volto dai tratti affilati, la bocca era fine e rosea ed i suoi fantastici occhi azzurri e limpidi fissavano lei e il suo fratellastro con aria scocciata ma allo stesso tempo curiosa.
-Ha-Haru-Chan?- Riuscì solo a balbettare completamente rossa.
Lui assottigliò gli occhi e corrugò la fronte.
-Non mettere in ‘Chan’ dopo il mio nome.-
-Haru!!- Gli si buttò addosso il biondo per poi dondolare addosso a lui. -C’è anche Mako-Chan dentro?-
-Sì, è in sala.-
-Yay!- corse dentro tutto felice.
In tutto questo Ace era rimasta a fissare il corvino con la bocca semi aperta ed un leggero tic all’occhio sinistro.
“U-Un figo? Ma Haruka… Non dovrebbe essere femmina?...”
-Resti fuori?- Ci pensò Haru a risvegliarla dai suoi pensieri.
-Ahm… No, no entro!- Così dicendo si tolse le scarpe e fece il suo primo ingresso in casa Nanase. Cercò di calmarsi.
“Tranquilla Ace.. C’è ancora Makoto, sarà sicuramente una aggraziata e dolcissima fanciulla!”
Ma questa sua speranza iniziò a svanire quando, entrando in quello che Haruka le aveva indicato come il salotto, non vide nessuna aggraziata fanciulla, ma solo Nagisa appiccicato ad un ragazzo, al quale del suo precedente pensiero restava solo l’espressione ‘dolce’.
-Allora tu sei Ace-Chan!- sorrise -Piacere, io sono Tachibana Makoto-
Ennesimo tic all’occhio. Anche Makoto non era femmina!? Stava andando in crisi, niente aveva più senso!
Sentì che stava per svenire, anzi, era sicura di esserlo già.
“Tranquilla.. Questo è solo un sogno, tra poco ti sveglierai al calduccio nel tuo bel lettino!”
Haru le passò vicino e si sedette affianco al castano. Nagisa le sorrise, le prese la mano e senza tanti complimenti la tirò a terra.
Alla fine il suo fratellino riuscì a convincere Makoto a chiamare anche tutti gli altri per presentarglieli. E fu così che a fine giornata Ace aveva capito due cose:
1)Tutti gli amici di Nagisa con un nome da femmina (lui compreso) sono in realtà maschi.
2)Tutti gli amici di Nagisa con un nome da maschio sono in realtà femmine.
Anzi.. a pensarci bene, le cose che aveva capito erano tre.
3)Il suo cervello era davvero in tilt sul treno, il biondo non poteva davvero avergli detto che Goro Sensei era un bellissimo ed affascinante uomo!
Ma ripensandoci, guardando Rei, aveva capito che in fatto di uomini il suo fratellino non aveva gran gusto.
“Dirò addio alla mia sanità mentale..”


Angolo indegno

Bellaaaaa!!! Allora, ci siamo divertite un sacco a scrivere della nostra eroina che sclera male, povera. Ora, proprio in proposito degli scleri di Ace vi spieghiamo dei punti che potrebbero non essere chiari!

-“certo che Nagisa tra tante amiche femmine proprio di uno dei due maschi si doveva innamorare?”:  qui Ace ha capito che il nome Rei è usato al maschile poiché nella sua minaccia, Nagisa parla di lui al maschile, mentre invece il secondo ragazzo sarebbe ‘Gou’.

-“Anche Makoto non era femmina!?”: Ace è mezza inglese (da parte del padre) e per questo motivo, non avendo vissuto molto in Giappone non conosce tutte le varianti dei nomi (Makoto è sia maschile che femminile) e avendo avuto da piccola un’amica di nome Makoto pensava fosse solo un nome femminile.

-“ Sentì che stava per svenire, anzi, era sicura di esserlo già.”: Può sembrare esagerato, ma in una sera ha davvero fatto una gran confusione in testa, anche perché parla giapponese, ma non lo padroneggia alla perfezione.
 
 

   
 
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