Prologo
La luna era alta nel cielo privo di stelle e gettava ombre inquietanti sulla Foresta proibita, dalla quale provenivano suoni sommessi come il verso stridulo di qualche civetta o il frusciare delle foglie. Il castello si ergeva solitario e silenzioso su uno sperone di roccia e la superficie scura del Lago Nero s'infrangeva sotto il tocco del vento d'autunno. La ragazza osservava tutto ciò che la circondava con sguardo attento, come se avesse paura che tutto potesse scomparire nuovamente da un momento all'altro. Lasciò la gamba destra a penzoloni oltre il ramo dov'era seduta e appoggiò la schiena al tronco con un sospiro. Si chiese quante volte avesse fatto quel gesto.
-Infinite- rispose una voce nella sua mente.
Rachele chiuse gli occhi, mentre i ricordi di una vita precedente, una vita che non sentiva più nemmeno sua, le tornavano alla mente, riportandola indietro di decenni. Riportandola indietro a quel giorno che le cambiò la vita.
Quel giorno che conobbe Tom Orvoloson Riddle.