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Autore: Tina_Legolas    13/12/2014    2 recensioni
"Forse in fondo non tutto è perduto, forse in fondo qualcosa può essere salvato e forse in fondo basti solo tu"
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Elrond, Erestor, Glorfindel
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg, Non-con, Tematiche delicate
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"CAPITOLO 13"

“Ada io voglio...vo...voio...”

“Cosa amore mio?” gli chiese Glorfindel inginocchiandosi al suo fianco accarezzandogli i lunghi capelli neri uguali a quelli di Erestor.

“Pesci!” disse indicando la fontana.

“Niente bagno nella fontana però!” sorrise prendendola in braccio.

“No, Glorfindel!” Erestor gli lanciò un'occhiataccia.

“Ma non facciamo nulla di male!”

“Si bagnerà tutta!!!”

“E allora? Dopo viene con ada a cambiarsi vero?”

“Si, così chissà cosa le farai mettere...” sbuffò Erestor.

“Ma oggi non ti va bene nulla?!” sorrise Glorfindel “Ci vestiamo di....oro!”

“Siii!” disse la piccola.

“Tutta d'oro!” disse lasciandole un tenerissimo bacio sulla guancia “E l'oro non ti renderà giustizia piccola mia perchè tu sei più bella di qualsiasi cosa esista al mondo...” disse baciandole la fronte “Andiamo?” sorrise il guerriero e la piccola prese la mano che le stava porgendo.

Taras era sveglio fra le braccia di Erestor che camminava verso la fontana sorridendo ogni tanto al bimbo che rispondeva portandosi le manine alla bocca sorridendo e lanciando piccoli versetti.

Glorfindel prese in braccio la piccola facendole posare i piedini sul bordo della fontana, troppo alto ancora per lei, permettendole di vedere i pesci nuotare nell'acqua.

“Pesci!” disse ancora la piccola indicandone uno di colore rosso accesso.

“Come si dice Elanor?” chiese Erestor.

“....lim!” (“...Pesce!”) disse pensandoci su un po'.

“Oh ti prego!” sorrise Glorfindel “E' ancora piccola...” disse trattenendola per i fianchi.

“Non farla sporgere così! Cadrà dentro!” disse preoccupato il consigliere.

“Erestor, sei troppo apprensivo” Non cadrà nella fontana! Stai tranquillo...” rispose Glorfindel “Perchè andiamo direttamente dentro a farci un giro!” disse slacciando con una mano la spada che aveva fissato al fianco con una cintura, togliendosi gli stivali per poi prendere la piccola fra le braccia.

“Sei pazzo?”

Ma Glorfindel aveva già scavalcato il bordo.

“Non ci posso credere!” disse Erestor sedendosi.

“Oh dai! Ogni tanto bisogna pur diversi un po'! Vieni dentro!”

“Non ci penso neanche!” rispose Erestor cullando il bimbo.

“Non ti bagno solo perchè hai Taras in braccio, sappilo!”

“Ma senti tuo padre, Taras? Non è normale, vero?” sorrise al piccolo.

“Certo che sono normale!!! Non dire certe cose al bambino!”

“Come se già capisse...anzi penso che capisca infondo, ti guarda male! Vedi?” disse sorridendo.

“Oh per favore! Come farebbe a guardarmi male?” disse sporgendosi verso il consigliere in modo che Taras potesse vederlo dalla sua spalla assieme alla bambina.

“Il tuo fratellino mi guarda male Elanor?”

“Gno” rispose la piccola.

“Vedi?” sorrise Glorfindel.

“Ada, ada, giro!” lo richiamò subito Elanor.

“Nell'acqua? Andiamo!!!”

Erestor sorrise scuotendo la testa.

La piccola, al sicuro fra le braccia del padre, non correva il rischio di bagnarsi e in ogni caso Glorfindel se ne sarebbe guardato bene anche dall'inumidirle un po' il vestitino che indossava preoccupato dalla reazione di Erestor, aveva intenzione di dormire nel suo letto quella notte e non fuori dalle loro stanze.

“Lo sai che tuo padre è un grandissimo guerriero? Non preoccuparti ogni tanto non dimostra più dell'età di tua sorella, ma è un bravissimo padre...” disse Erestor baciando la fronte del piccolo che mosse le gambine sorridendo.

“Ada!!!” lo chiamò la piccola.

“Erestor sta chiamando te!” sorrise Glorfindel “Ti avevo detto che farsi chiamare ada entrambi...”

“Muto!” lo fermò Erestor “Dimmi Elanor!” sorrise alla piccola.

“Poss...posso in camera?”

“No!”

“Pecchè?”

“Hey! Come perchè?” rise Erestor “Non si possono portare i pesci in stanza! Fuori dall'acqua muoiono!”

“Ma...metto acqua in camera!”

“Non puoi riempire la stanza d'acqua!” sorrise Erestor.

“Pecchè?”

“Abbiamo voglia di parlare oggi?” rispose Erestor “Portamela qui!” disse allungando la mano verso di loro.

“Vieni tu a prenderci!” rispose Glorfindel.

“Oh ti prego! Quanti anni hai?”

“Sette!”

Erestor socchiuse gli occhi.

“Tecnicamente sette! Con qualche millennio in più!”

“Elanor.....andiamo a mangiare la pasta di mele?” ghignò Erestor.

“Si! Si! Si! Voglio andare da ada!!! Ada!!!” disse agitandosi cercando di raggiungere il bordo.

“Questo è ricatto!” rispose Glorfindel.

“Confermo!” sorrise Erestor.

“Me la pagherai!”

“Che paura...” scherzò Erestor.

“Voglio la pasta di mele!” ribadì Elanor.

“Esci disgraziato, gocciolerai per tutta la strada. Tu così non entri!”

“Mi lasci fuori?”

“Certo!”

“Che simpatico!” sorrise avvicinandosi schizzando appena il viso del consigliere che si voltò dall'altra parte.

“Giuro che io...io....”
“Cosa? Cerchi di soffocarmi nel sonno?” sorrise.

“Sarebbe una delle tante idee che ho in mente!” disse serio scoppiando a ridere poco dopo seguito da Glorfindel che si avvicino fino a lasciare scendere la bimba oltre il bordo e poi abbracciare Erestor accarezzando la testa del bimbo.

“Sei arrabbiato?” chiese piano al suo orecchio.

“No...” sorrise Erestor.

“Posso baciarti?”

Erestor si girò permettendo al guerriero di baciarlo, questo essendo in piedi dovette abbassarsi per poterlo raggiungere.

In poco tempo il bacio si fece più profondo, ma quando il guerriero cercò di approfondire ancora di più Erestor lo spinse facendogli perdere l'equilibrio e Glorfindel finì in acqua.

“Tu!!!!!”

Erestor si era alzato camminando di fronte alla fontana con le lacrime agli occhi dal ridere.

“Non ho resistito!”

“Tu non sei Erestor! Che ne hai fatto di lui?” disse Glorfindel ormai completamente zuppo.

“Tu ti appoggi a una sola gamba, scusa ma era un invito questo”

“Cioè ci stavamo baciando e tu sei perfino riuscito a notare che mi sono appoggiato a una sola gamba?” disse ridendo Glorfindel “Non ci posso credere!”

“Forza esci, ti porto dei vestiti asciutti...” sorrise.

“Lascia, ho delle vesti al campo d'allenamento proprio per queste evenienze”

“Perchè vieni sbattuto nella fontana spesso?” sorrise Erestor.

“Divertente! Hai bevuto vero?”

“Sono sobrio” gli rispose.

“Non si direbbe sai?” sorrise alzandosi.

“Ada bagnato!” disse Elanor appoggiandosi alla gamba del consigliere.

“Visto?” sorrise Erestor pettinandogli i capelli con una mano “come si dice bagnato?”

Nínui?”

“Brava...useremo ada più spesso per far lezione...” sorrise.

“Devo andarmi a mettere l'armatura o posso girare tranquillo?” chiese Glorfindel preoccupato “Ho paura delle vostre lezioni”

“Non saprei sai...potrebbe servire...”
Erestor si voltò prendendo la bimba per mano.

“Hey! Mi lasci qui? Dove vai?”

“A mangiare la pasta di mele, tu hai detto di avere il cambio al campo no?” rispose Erestor.

Glorfindel rimase allibito dalla risposta e pochi attimi dopo scoppiò a ridere.

 

**

 

“Glorfindel ti stavo cercando e...ma che hai fatto?” chiese Elrond stupito entrando nella costruzione al fianco del campo d'allenamento dove erano soliti, lui e gli altri guerrieri, lasciare le loro cose prima dell'allenamento e il cambio nel caso si fossero sporcati.

“Chiedi al tuo consigliere...” rispose Glorfindel facendo finta di nulla “Mi ha sbattuto nella fontana!!!” disse alzando ironicamente il tono della voce.

“Chi? Erestor?”

“Hai altri consiglieri che io non conosco perchè? E soprattutto che sono soliti buttare elfi nelle fontane?”

Elrond scoppiò a ridere guardandolo cercare di asciugare i lunghi capelli biondi stringendoli fra le mani.

“Ti prego non ridere!”

“Scusa ma come avrebbe fatto?” disse asciugandosi le lacrime dagli occhi.

“Lo stavo baciando e mi ha spintonato a tradimento e...lasciamo perdere...”

“Va bene, scusami..ma è troppo divertente” rispose coprendosi la bocca con una mano per impedirsi di ridere in fronte al guerriero.

“Fai, continua pure” disse cercando di slacciarsi il nodo che aveva ai capelli per tenerli raccolti sulla nuca “Fantastico! Da bagnati non si disferà mai!”

“Siediti, faccio io prima che ti stappi tutti i capelli” disse Elrond lasciando alcuni fogli che aveva in mano posati sulla panca poco distante dai due.

Glorfindel si sedette ed Elrond iniziò a disfare il nastro.

“Cosa sono?” chiese il guerriero prendendo in mano i fogli.

“Sono missive da Valinor...”
“E' morto?” chiese Glorfindel abbassando il tono.

“No, prigionia eterna”

“Quindi è vivo...”

“E' peggio la prigione per tutta la vita o la morte rapida Glorfindel?”

“Non saprei, non conosco la prigione!” sorrise Glorfindel “Per quanto mi riguarda la seconda devo dire che quando sono arrivato nelle aule di Mandos non mi sono trovato male...”

“Ho finito...” disse lasciandogli il nastro penzolare di fronte agli occhi.

“Grazie...”

“Volevo avvisare te prima di dirlo ad Erestor...più che altro per...insomma...”
“Perchè vuoi che ci sia qualcuno al suo fianco...” sorrise Glorfindel “Grazie...cosa ho fatto per meritarmi un amico come te?”

“Stai diventando come Erestor?”

“E'?” chiese Glorfindel.

“Queste sono le sue frasi...”

“Oh Valar! Mi ha contagiato!” rise Glorfindel infilandosi una tunica asciutta “Inizierò a fissare angoli inneggiando alla bellezza e...ahia!” disse strofinandosi il braccio dove Elrond gli aveva appena lasciato un pugno “Mi hai fatto male!”

“Ma per favore!” sorrise il signore di Imladris “E smettila di prendere in giro il mio consigliere!”

“E' il mio compagno! Ad ogni modo ho anche io una richiesta da farti...” sorrise Glorfindel mostrando tutti i denti.

“La cosa mi preoccupa”

“Il giorno della nascita di Taras, poco prima che nascesse...ho chiesto ad Erestor di giurare di fronte ai Valar”

“E?”

“E ha detto si, ovviamente” sorrise Glorfindel “Quindi...potresti officiare tu la cerimonia?” chiese Glorfindel.

“Sai benissimo che non ti direi mai di no” disse abbracciando l'amico “Congratulazioni allora” disse lasciandogli qualche pacca sulla schiena.

“Grazie” sorrise.

“Quando sarete pronti io sarò a vostra disposizione” disse Elrond.

“Bhe...anche ora”

“Erestor non credo che la prenderebbe bene così all'ultimo minuto”

“No, però sarebbe una bella rivincita per il bagno” disse ghignando.

“Finisci di vestirti forza, andiamo da lui”

 

**

 

“Stanno dormendo...” disse il consigliere rientrando nella sala principale dei suoi appartamenti.

“Sono venuto per parlarti” disse Elrond “Siediti..”

“E' da Valinor?” chiese Erestor.

“Si, siediti...” disse il signore di Imladris.

Erestor si accomodò al tavolo e al suo fianco si sistemò Glorfindel che, vedendolo agitato, gli passò un braccio attorno alle spalle massaggiandogliele delicatamente.

“I Valar hanno deciso...”

Erestor annuì fissando il tavolo di fronte a se.

“Verrà imprigionato in eterno”

“Va bene” disse Erestor.

“Stai bene?” chiese Glorfindel.

“Come dovrei stare?” chiese Erestor “Ho negato un padre a un giovane elfo che ho sta per essere incoronato re”

Elrond sospirò sedendosi anche lui al tavolo di fronte al consigliere.

“Tu hai fatto tutto quello che avresti dovuto fare, sei nel giusto Erestor, è Thranduil il malvagio!”

“Questo non toglie che per quanto lui mi abbia fatto del male io abbia condannato un figlio a non avere più un padre”

“Legolas starà bene”

“Ne sei certo?” chiese Erestor al signore di Imladris.

“Erestor io non voglio sentire questi discorsi. Thranduil andava punito e credimi anche Legolas è molto più sollevato ora che suo padre è lontano. Quindi non fartene una colpa, Legolas ce l'ha farà. Volevo solo che tu sapessi della decisione dei Valar”

“Sollevato?”

“Come credi che lo trattasse, Erestor...credimi quel ragazzo piangerà il padre per un po' è vero, non posso negarlo, ma è molto più sereno ora. Avrà paura, non lo nego, abbiamo tutti qui affrontato sfide dure dalla vita, ma...ce la farà” disse annuendo “Ci riuscirà, conosco Legolas e non è Thranduil. Pensalo sereno, non felice, ma sereno...perchè ora quel ragazzo sta bene credimi...” disse Elrond “Andrò io stesso da lui fra qualche settimana, poco prima che venga incoronato”

“Erestor...” lo chiamò Glorfindel.

“Va bene...” sussurrò “Posso andare di la?”

“Stanno dormendo Erestor...” disse Glorfindel.

“Ho bisogno di star da solo per un po' e vederli...”

“Va bene, ma fra poco verrò da te” disse Glorfindel lasciandolo andare.

Elrond e Glorfindel si scambiarono una lunga occhiata aspettando che Erestor si chiudesse in camera.

“Hai capito perchè dovevo dirlo prima a te?” chiese Elrond abbassando la voce.

“Non riesco a capire se si senta in colpa per Legolas o abbia solo preso la notizia male...”

“Se lo conosco come lo conosco io...si sente in colpa per Legolas...” disse Elrond sospirando “Dagli qualche momento, capirà...”

Glorfindel annuì.

“In fondo è vero che Legolas è solo...”

“Credimi ho parlato con Legolas e per lui è stato un sollievo, certamente era unito al padre, sai benissimo che sua madre li ha lasciati molti secoli fa e il principe non aveva nessuno oltre a Thranduil. Ma non sono mai stati così uniti come padre figlio, una volta che Legolas ha avuto l'età per iniziare ad allenarsi è stato istruito e inserito nell'esercito come capitano, con Thranduil aveva più un rapporto come i tuoi soldati hanno con te che altro...”

“Io scherzo coi miei soldati!” disse Glorfindel.

“Togli gli scherzi e lascia solo gli ordini”

“Perfetto...” sussurrò passandosi una mano sulla fronte.

“Per questo posso assicurarti che quel ragazzo ce la farà...”

Glorfindel annuì.

“Vai da lui...” disse alzandosi sistemandosi la veste “Non voglio vedervi fino a cena e specialmente Erestor, guai a voi se sento nominare la parola “lavoro”, intesi?”

“Intesi” sorrise Glorfindel.

 

**

 

“Erestor...” sussurrò il guerriero entrando nelle proprie camere, il compagno era seduto su una poltrona di fianco alla culla di Taras e al suo fianco, sul loro letto, riposava Elanor.

Il consigliere si limitò ad alzare lo sguardo per poi addolcire lo sguardo in un piccolo sorriso.

“Perdonami per prima...mi ero fatto prendere dal panico”

“Non c'è nulla da perdonare” disse inginocchiandosi di fronte al compagno prendendogli entrambe le mani fra le sue riempiendole di soffici baci.

“E' che...è così giovane e pensare che dovrà prendersi una così grande responsabilità...”

“Sssssssh, andrà tutto bene e di sicuro tu non sarai il responsabile di nulla...vieni con me” disse il guerriero alzandosi strascinandolo verso di se per farlo alzare.

“Ma i bambini...”
“Erestor dormono e in ogni caso penso che dalla terrazza li sentiremmo” disse ridendo fra i denti per evitare di svegliare i bambini.

Lo riportò nella sala principale dei loro appartamenti per poi aprire la grande porta finestra che dava sul terrazzo.

“Ho dimenticato una cosa!” esclamò Glorfindel rientrando per tornare poco dopo con una bottiglia di vino e due bicchieri.

“Se non sbaglio puoi bere no?” sorrise Glorfindel.

“Valar si, credo di averne bisogno” sorrise il consigliere sedendosi sulla balaustra del loro terrazzo prima che il guerriero gli porgesse un bicchier colmo di vino.

“Elrond me lo aveva vietato per il primo mese dopo la nascita” disse sorseggiandolo “Non credevo mi sarebbe mancato così tanto” rispose scherzando.

“Al vino non si resiste mio caro, potrai non amarlo, ma credimi ne sentiresti comunque la mancanza dopo un pò” rispose il compagno sedendosi al suo fianco “I tuoi capelli...” disse serio il guerriero mentre gli toccava una ciocca di lunghi capelli corvini.

“Cos'hanno?” chiese il consigliere voltandosi verso la mano lasciando il bicchiere al suo fianco.

“Con la luce del tramonto prendono una strana sfumatura ramata è...strano” sorrise “Di solito hanno dei riflessi blu alla luce, oppure verde scuro se la luce ti colpisce in piccoli raggi che passano fra le foglie degli alberi”

“Devi essere stato ben attento per notare qualcosa di simile” rispose il consigliere con un piccolo sorriso sulle labbra.

“O molto innamorato” lo corresse il compagno aspettando una sua reazione che non tardò ad arrivare, Erestor alzò il viso con gli occhi velati di pianto.

“Tu sei il mio Erestor, forte e determinato, ma allo stesso tempo fragile. Ti impegni per tutti, cerchi di risolvere ogni problema, oppure fai finta che non ti importi, che per te quel qualcosa non valga nulla, ma poi sei capace di piangere l'intera notte, da solo, nascosto dal mondo. Sei questo Erestor...e non ti cambierei per nulla e nessuno a questo mondo!” disse guardandolo negli occhi.

“Oh Glorfindel...” riuscì appena a dire il consigliere prima di farsi avvolgere dalle braccia del guerriero.

“Non dovevamo giurare di fronte ai Valar?” sorrise baciandogli la fronte.

“Si...”

“Facciamolo ora!”

“Co...cosa?”

“Ora Erestor! A meno che tu non voglia una cerimonia più grande in quel caso...”

“No! Io non voglio nulla, voglio solo te e i bambini. Chi potrei volere al mio fianco se non voi? Elrond e basta. Sai benissimo che qui non ho nessuno”

“Elrond mi ha già detto che sarebbe felice di ufficiare la cerimonia e che per lui ogni momento è perfetto...” disse stringendolo di più a se “Allora?” sorrise.

“Ora?”

“Ora...”

“Tu sei pazzo!” rise Erestor.

“Lo so...”
“Va bene...”

“E poi...scusa?” chiese allibito fermando la frase che stava per dire “Hai detto di “si” subito?”

“Si, Glorfindel!” disse ridendo “Se vuoi rimando...”

“Assolutamente no!” disse il guerriero scendendo dalla balaustra legando una mano con quella del consigliere per trascinarlo con se.

“Glorfindel!” disse ridendo “I bambini dormono!”

“Si sveglieranno, no?” disse ridendo “Qui su questa terrazza, fra poco...” disse fermandosi posandogli le mani ai lati del viso “Solo noi...” sussurrò baciandolo.

“Si....” rispose sottovoce il consigliere con gli occhi velati di lacrime di felicità.

  
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