Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: Yume Kourine    13/12/2014    3 recensioni
Gaito ha rapito tutte le Principesse Sirene ma le perle si sono salvate. L'unica speranza sono le Custodi delle Perle.
Ma chi sono queste prescelte? Riusciranno a fermare il terribile piano di Gaito?
Amore, magia, mistero e il tocco inconfondibile delle Mermaid Melody.
*Storia riadattata e migliorata*
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Gaito, Nikora Nanami, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Saga delle Custodi'
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Un viaggio straordinario!
Chi ha il tormento nel cuore può versare le Lacrime...

 

 

“Tre, due, uno... BUON ANNO!”

Nikora venne sommersa da una cascata di champagne mentre le Custodi si abbracciavano e urlavano seguite dallo sguardo di un Hippo vivace e da una Madame Taki molto... esuberante.

Le Principesse invece si limitavano a brindare e a scambiarsi sorrisi, comportamento degno di una Principessa.

In pochi secondi i cellulari di Mimy, Serena, Alex e Himeka si riempirono di messaggi amorosi da parte dei loro fidanzati e, a giudicare dal rossore dei loro visi, sembravano aver catturato il cuore delle ragazze più delle volte precedenti, nel frattempo Anita e Anna brindarono con Nikora e le loro rispettive Principesse.

L'anno era iniziato nei migliore dei modi: con allegria e assieme agli amici più cari.

Ma le Custodi sapevano bene che non avrebbero festeggiato molto a lungo, Nikora infatti le aveva avvisate che la mattina successiva sarebbero partite alla volta del Cranio di Atlantide. Inutile dire che le sette ragazze erano nervose e un po' in preda al panico ma sapevano che, finché sarebbero rimaste unite, nessuna forza le avrebbe fermate: ormai con loro c'erano le Principesse delle Capitali, che erano molto più esperte e forti, quindi non c'era nulla da temere.

Questo era il pensiero di Himeka che osservava tutte le sue amiche e compagne sapendo bene che la battaglia finale si stava avvicinando.

Dopo qualche bevuta, una serie di scherzi e propositi per il nuovo anno, Nikora si posizionò davanti alle giovani e dal suo sguardo capirono che era giunto il momento di riposare.

Le Custodi si rintanarono nelle loro stanze e Anna ospitò Anita e Serena mentre le Principesse delle capitali si posizionarono in sala dormendo nei sacchi a pelo.

Aika era preoccupata per Yuka: la bionda infatti voleva seguire le sirene ma venne convinta, anzi obbligata, dall'idol a rimanere sulla terraferma. La stessa cosa fu per Chloe, Sara non poteva permettere che le accadesse qualcosa, non di nuovo.

Le Custodi invece riuscirono a convincere i genitori della loro “gita” tra amiche e stranamente tutti quanti avevano accettato senza indugi. Anna però era nervosa, odiava mentire ai suoi genitori e un forte senso di colpa e tradimento continuavano a tormentarla.

Verso le tre e quarantasette le giovani si lasciarono trasportare dalla stanchezza in un sonno profondo. Ma non tutti riuscirono ad addormentarsi: Nikora e Madame Taki i fatti discutevano sulla partenza e sul destino delle Custodi:

“Non possiamo rischiare! Sai bene cosa le aspetta nel Cranio...”

“É scritto nel loro destino... non dobbiamo cambiarlo, bensì farle andare incontro!”

“Ma... e se non dovessero farcela?”

“Ce la faranno... in loro scorre anche sangue delle sirene.”

Nikora però era ancora dubbiosa e agitata: non poteva lasciare che le sue “bambine” affrontassero un pericolo immenso. Madame Taki però non sembrava affatto preoccupata, anzi credeva nella vittoria delle Custodi.

Ormai ne era certa.

 

 

 

Kokoa stringeva forte la collana e fissava il mare incantata: presto tutto sarebbe tornato alla normalità, finalmente avrebbe rivisto la sua coda di pesce e soprattutto il potere della sua perla fucsia.

Si voltò e vide Sara e Mimy a braccetto pronte per tuffarsi mentre Alex e Himeka si posizionarono in prima fila perché volevano essere le prime.

“Mi raccomando” Haruka attirò l'attenzione di tutte le presenti “Statemi vicine! É molto facile perdersi. Ogni Custode resti accanto alla rispettiva Principessa! Tra cinque minuti partiamo”

Ashley e Stella si scambiarono un'occhiata di intesa e poi si avvicinarono ad Anita e a Serena per tranquillizzarle:

“Siete pronte?”

“Prontissime Ashley! E questa volta non vi deluderemo!”

La castana sorrise e strinse la mano della bionda e lo stesso fecero Stella e Serena..

Aria e Kokoa intanto si avvicinarono a Madame Taki che agitò le mani in modo strano e formulò frasi incomprensibili seguita dall'attenta Anna desiderosa di imparare l'incantesimo della respirazione subacquea.

In un batter d'occhio i visi delle due giovani vennero circondati da due bolle gigantesche.

“C'è un limite di tempo?” chiese Kokoa osservando attentamente la bolla.

“Sì” Madame Taki socchiuse gli occhi. Aria e Kokoa si prepararono al peggio, ma...

“É di un anno”

Le due per poco non svennero e poi scoppiarono a ridere, quella donna sapeva essere veramente crudele.

“Ragazze” Mimy chiamò le ragazze che si avvicinarono subito al molo.

Erano le sette di mattina tuttavia le sei Custodi erano sveglie più che mai, nonostante non avessero dormito molto.

Nikora si avvicinò ad Haruka che in seguito annuì e si tuffò nello specchio d'acqua.

Una alla volta le ragazze si lanciarono in mare e per ultima toccò a Nikora e a Hippo che salutò Madame Taki.

“Vi seguirò telepaticamente... osserverò tutto dalla mia sfera. Fate attenzione”

Anna annuì e iniziò ad agitare le pinne seguita da Aika: era una bellissima sirena dai delicati capelli biondi, non legati dall'abituale nastrino, e dai grandi occhi verdi accompagnati da dolci riflessi verde-acqua.

Dietro alle “verdi” stavano Himeka che aiutava Kokoa, Stella e Ashley seguite subito da Serena e Anita. Un po' più indietro invece nuotavano Mimy, Sara, Alex e Noemi.

In prima fila stavano Haruka e Nikora che trascinavano Aria, ancora stupita della bolla ad aria.

“Attraverseremo tutto l'Oceano Pacifico e infine dovremo raggiungere il pieno centro dell'Atlantico del Sud. É un viaggio lungo ma se nuotiamo in fretta e utilizziamo il potere delle perle potremo arrivare entro due giorni”

“Cosa intendi con 'potere delle perle'?” chiese Anna confusa ma anche molto curiosa.

Haruka sorrise e si concentrò facendo brillare la perla di una forte luce.

“Tieniti forte Aria...”

La castana non capì ma dopo che Haruka urlò “Aqua Sprint” si ritrovò a nuotare così veloce che non le sembrava di essere in acqua, bensì in cielo.

Subito dopo anche le altre usarono lo strano potere e tutte le sirene raggiunsero una velocità sorprendente.

“Annoto subito” pensò la saggia Anna, esaltata della nuova scoperta.

Le ore passarono e presto giunse la sera. Himeka propose, anzi implorò di fermarsi, ma le Principesse erano molto determinate e così non ci furono interruzioni, le povere pinne delle Custodi si fecero pesanti come rocce.

E così le giovani ammirarono il calar del sole e il mutar del colore dell'acqua: le lievi sfumature arancioni divennero presto cupe e scure come il cielo.

Ma ancora Haruka non si volle fermare e per poco Anita non impazzì: le pinne le facevano male e sentiva uno strano dolore in tutta la coda.

“Pensavo fosse meno doloroso...” sbuffò la sirena gialla e Ashley, dalle smorfie della bionda, si accorse della sua stanchezza.

“Una sirena non è una bambola! Anche noi ci stanchiamo, cosa credi?”

Anita sbuffò di nuovo scatenando una risata nel volto dell'amica Serena che continuava a nuotare imperterrita; ormai aveva riacquistato il pieno controllo sulla coda che brillava di azzurro e indaco.

Dopo una buona ora Haruka permise il riposo e così le Custodi si lasciarono trasportare nel fondale.

“Che ore saranno? E sopratutto dove siamo?” chiese Alex disorientata.

Ashley si guardò intorno e Anita provò una strana sensazione e si accorse che la sua perla era calda.

La sirena dorata si irrigidì e capì mentre Stella la osservava preoccupata:
“Siamo nel Pacifico del Sud... Il mio regno...”

Le Custodi si guardarono intorno ma si accorsero che non c'era nulla come un castello o delle abitazioni.

“Come fai a dirlo?” chiese Mimy.

“Una Principessa lo sa quando si trova nel suo regno, lo sente nel cuore e nella perla”

Anita infatti annuì e strinse forte la collana mentre Nikora si avvicinò ad Ashley che era piuttosto abbattuta.

“Tranquilla Principessa, tra poco tutto finirà...” le disse la Guardiana sfiorandole la spalla.

“Lo spero” sussurrò Ashley.

Poco dopo le quattordici ragazze si posizionarono su qualche scoglio del fondale e cercarono di riposarsi mentre Nikora e Hippo erano di guardia.

Dopo un'ora diedero il cambio Aria e Haruka che si accomodarono sulla scoglio più grande.

Fu allora che Aria iniziò a parlare, era convinta che il tempo sarebbe volato se lo avessero riempito con parole e intime discussioni.

“Che tipo di posto è il Cranio di Atlante?”

“Non lo so... Nessuno l'ha mai visto, non ricordi che lo avevo detto?”
“Sì però... Ci sarà qualche informazione per capire dove sia o almeno come sia fatto”

“Non sappiamo molto, ma penso che ce ne accorgeremo”

“Già”

Rimasero in un imbarazzante silenzio per qualche minuto poi la castana si strinse le ginocchia e guardò il cielo.

“Mi sento così inutile” bisbigliò Aria. Le altre la trasportavano senza lamentarsi e in più senza il potere della perla blu le sue amiche erano deboli.

Se solo fossi stata sveglia quella volta, pensò la giovane e Haruka si accorse del suo malumore.

“Stai pensando a quel ragazzo?”

Aria si voltò agitata e per poco non scivolò dal grande masso:
“No! Perché me lo chiedi?”

“Sembri così distratta... e giù di morale”

“Sì, ma non c'entra niente l'amore! É che mi sento un peso per tutte voi”

“Non devi neanche pensarlo! Aria ascoltami bene! Tra poco la tua perla tornerà a brillare e questa battaglia finirà!”

Aria annuì anche se poco convinta, in seguito Haruka le strizzò l'occhio.

“E poi, avremo tempo per parlare di ragazzi”

“CAMBIO!” Himeka e Kokoa si avvicinarono e per poco la sirena dalla lucente pinna rosa non svegliò le altre.

“Andate pure a riposare. Ci pensiamo noi” disse Kokoa e Aria e Haruka si allontanarono lasciando le due sirene da sole.

“Kokoa, secondo te arriveremo domani al Cranio?”
“Penso di sì, spero tanto che vada tutto bene” la principessa alzò lo sguardo verso lo specchio d'acqua che danzava dolcemente. Himeka le tirò una forte pacca sulla spalla e sorrise:

“Ma certo! Ormai siamo invincibili! Niente ci fermerà!”

“Già, hai ragione” Kokoa sorrise con tutto il volto e la cosa fece molto piacere alla Custode rosa.

“Ti vedo molto più positiva! Ne sono felice!”

Era vero. Da quando aveva iniziato a frequentare Himeka era diventata più estroversa e positiva. Con lei si sentiva forte e sicura di sé.

Le due ragazze rimasero a parlare e a scherzare per tutta l'ora e successivamente toccò ad Anna e ad Aika stare di guardia.

Anna ne approfittò per conoscere meglio la Principessa della Capitale, la sua storia e il motivo per cui combatteva:
“Il mio regno è stato attaccato da Gaito e dalle Dark Lovers. Per colpa loro tutti gli abitanti sono stati costretti ad abbandonare le proprie case; c'è anche chi ha perso i propri cari come la mia amica Yuka. Lei vuole tanto poter tornare al suo regno e poter riabbracciare la sua famiglia. Gaito deve essere sconfitto. E io lo farò per lei e per tutti i miei abitanti. Sono forte e nulla mi fermerà”

“Capisco ciò che provi, ma non puoi affrontare Gaito da sola e lo sai bene”
“Riconosco che è forte e che insieme a voi ci sono più probabilità di vittoria. Ma voglio essere io a sconfiggerlo definitivamente”

“Non ci sei solo tu”

Ashley apparve e poco dopo giunse anche Anita.

“Io e Stella abbiamo promesso al regno che lo avremmo sconfitto”

“Sì ma io...”
“Che problema c'è?” chiese Anita “Lo sconfiggeremo tutte insieme!” esclamò la bionda e portò la mano della sirena dorata a quella di Aika, facendogliela stringere.

“Ma...”
“Niente ma Ashley! Tutte noi vogliamo riportare la pace negli Oceani! E perciò mi sembra ingiusto che solo una lo sconfigga. Non ti pare?”
La sirena dorata fu un po' scioccata ma poi annuì sorridendo.

E così le due sirene dalla coda gialla rimasero di guardia stando attente ad ogni minimo movimento ma per fortuna non ci fu nessun allarme.

Anche durante il turno di Serena e Stella ci fu solo tranquillità. Le due sirene non si parlarono molto ma si capiva bene che erano affiatate e cariche per la missione, soprattutto Serena.

“Mi rifarò... dimostrerò che merito la perla indaco!”
“Serena, contiamo su di te”

Questi furono i pensieri delle due che vennero sostituiti poco dopo da quelli di Alex e Noemi.

Le due, poco prima dello scadere del loro turno, iniziarono una strana conversazione

“Alex... quando tutto questo sarà finito verrai nel mio regno?”
Alessandra fu sorpresa di udire quella richiesta ma annuì.

“Certo, ma perché?”

“Voglio farti vedere le meraviglie dell'Oceano e presentarti a tutti! Devono conoscere l'eroina dei Mari”

Alex arrossì e Noemi ne fu felice. Anche se si conoscevano da poco erano già ottime amiche.

Successivamente toccò a Mimy e Sara che più che a fare la guardia rimasero a discutere sui loro fidanzati e su tante altre cose che non riguardavano la battaglia.

Le due tornarono a dormire; erano tutti così stanchi che nessuno fece più la guardia.

Qualche ora dopo Haruka si alzò e con l'aiuto della frizzante Himeka svegliò le altre.

Potete immaginare le facce stravolte e spente delle ragazze che chiedevano pietà, almeno. Ma Haruka era inflessibile e iniziò a nuotare seguita da ciascuna coppia.

Il viaggio continuò senza intoppi e così verso l'ora di 'cena', come fece notare Himeka, si ritrovarono nell'Oceano Atlantico del Sud.

“Ho fame!” l'urlo di Himeka e Alex e un brontolio dalla pancia di Serena, che arrossì brutalmente, convinsero le Principesse a fare uno spuntino.

Nikora tirò fuori dalla sua borsa panini al burro di un particolare tipo di alghe rosse e le sirene lo gradirono, sopratutto Himeka e Anita che fecero a gara di chi ne mangiasse di più. Risultato: grande mal di pancia.

Dopo essersi riposate, ripresero la ricerca: ormai erano molto vicine, il problema era capire dove fosse situato il luogo.

Continuarono a vagare per chilometri ma non trovarono nulla. Attorno al gruppo vi era una grande distesa di sabbia bianca e il deserto più assoluto: quel immenso senso di vuoto colmava i loro cuori di agitazione e paura.

“Come faremo?” si disperò Alex lasciandosi trasportare fino al fondale.

“Hippo, il tuo stupido radar non può localizzarlo?”

Il pinguino si innervosì e agitò velocemente le pinne

“Il mio radar non è stupido! E poi rivela solo le perle!”

“Come facciamo?” chiese Serena tornando dalla spedizione di ricerca accompagnata da Stella.

Nikora incrociò le braccia e scosse il capo; non aveva la minima idea di cosa fare e la cosa la innervosì alquanto.

“Siamo fritte!” urlò Himeka facendo ridere Alex e Anita.

“Non è il momento di disperarsi” la rimproverò Ashley “Dobbiamo solo rimanere concentrate! Kokoa, Haruka, Aria e Anna avete trovato qualcosa?”
“Niente” disse Haruka e la stessa risposta arrivò da Anna e da Aika.

“Aria?” chiese Ashley speranzosa ma anche la castana scosse il capo.

La sirena sospirò ma poi si accorse che Kokoa non la stava sentendo. Si avvicinò alla amica e notò che fissava la collana: la perla stava tremando. Successivamente anche quella di Aria tremò e le due umane si avvicinarono e seguirono le pulsazioni della perla.

“Ma che diavolo...” Noemi era alquanto confusa.

Le sirene così seguirono le due e dopo parecchi metri raggiunsero un crepaccio immenso.

“Questo è il crepaccio dei coralli! Non può essere qui!” Haruka era sicura che in quel luogo non poteva esserci la meta ma Kokoa si addentrò seguita da Aria e decise di fidarsi del loro istinto.

La crepa era piena di meravigliosi coralli colorati e le Custodi ammiravano incantate.

Ma a metà percorso Kokoa si fermò e notò che la sua perla si agitava sempre più davanti a un punto della parete.

“E adesso?” chiese Serena

Anna era proprio pensierosa e poi le venne in mente un particolare.

“Forse il nostro canto può aiutarci! Potrebbe guidarci fino al Cranio!”

“Tentare non nuoce... Forza!”

“Voce di perla... VERDE, ROSA, VIOLA, GIALLA, INDACO, ARANCIONE, ORO, ARGENTO, MENTA, LILLA, VERDEACQUA, ROSSA”

Magia della voce Pichi Pichi

 

Lo sguardo mio è rapito ormai

da un cielo che ha milioni di stelle

accese nel blu che mi spingono nell'oceano

Di chi sarà la voce che tra venti e maree mi chiede un aiuto?

Il grido di chi ha bisogno di

una luce nel buio

Dal destino non puoi scappare mai

ed il cuore mi dice di non arrendermi.

Proteggerò chi più puro sarà

La paura non vincerà.

Torno nell'oceano più blu tra le onde a cui davo del tu!

Creature del mare, vi posso fermare ancora e non vedervi più!

Torno nell'oceano più blu tra i ricordi che amo di più!

Con questa mia perla difenderò il mare ancora

cantiamo insieme e non molliamo mai!

 

Magia d'amore Pichi!”

 

Il canto melodioso creò una forte luce che si schiantò sulla parete e aprì un varco.

Le Principesse guardarono stupite, sopratutto Haruka, e poi ripresero a nuotare.

Quel tunnel oscuro sembrava non finire mai e ogni ragazza affrontava nel proprio animo l'ansia e un forte disagio.

Poi però Sara notò una luce e superò le altre, raggiungengo un varco e... rimase in silenzio.

Le altre la raggiunsero e ammirarono: davanti a loro si presentava un'enorme caverna piena di sculture di ogni genere: sirene, tritoni, pesci, squali... Erano tutte scolpite in una particolare pietra liscia e lucente, i dettagli erano molto curati infatti si percepivano le emozioni scaturite dalle espressioni dei soggetti. Una statua in particolare catturò l'attenzione di Haruka: era un uomo che teneva sulle spalle un enorme sfera.

La ragazza sgranò gli occhi: erano nel Cranio di Atlante.

“Chi l'avrebbe mai detto che il Cranio si trovasse proprio nel cuore dell'Oceano Atlantico del Sud” disse Hippo molto sorpreso.

Ma il suo stupore in seguito si trasformò in paura quando vide l'enorme statua muoversi e piazzarsi davanti a una porta.

“Ragazze...” bisbigliò Anita spaventata.

Haruka avanzò ma il grande uomo mosse le braccia bloccando il passaggio e subito dopo trasformò l'enorme sfera in uno scettro.

“Come facciamo?” chiese Anna

Haruka guardò le altre Principesse che annuirono, poi si rivolse alla Sirena verde.

“Voi andate avanti! Cercate le Lacrime della Regina! Noi teniamo a bada questo scimmione”

“Ma è troppo pericoloso!” Mimy si avvicinò preoccupata a Sara che la abbracciò.
“Stai parlando con le Principesse delle Capitali! Pericolo è il nostro pane quotidiano!”

“Forza andate!” disse Stella e le Custodi, a malincuore, si allontanarono con Nikora, Hippo e Kokoa, costretta da Noemi a seguire Nikora.

“Forza Ragazze! Mostriamogli il potere di una vera Principessa!” urlò Aika e si lanciò contro la scultura costringendola a seguire la sirena verde.

Fu in quel momento che le nove ragazze superarono la porta, cosa che non passò inosservata all'occhio del mostro ma le Principesse erano già pronte per cantare.

“Diamoci da fare!”

Fu l'ultima cosa che le Custodi riuscirono a sentire prima di immergersi nell'oscurità.

“Secondo voi dove siamo?” chiese Alex preoccupata e la risposta le arrivò in poco tempo.

Si accesero delle strane fiamme che mostrarono una stanza a forma di cranio: anche questa era decorata da sculture e affreschi ed era circondata da sorgenti a forma di specchio.

“E' inquietante” disse Serena terrorizzata.

“Guardate c'è una scritta” Anna indicò il centro della stanza dove stava un globo, lo stesso che Atlante teneva sulle sue spalle.

Per poter trovare la Luce, dovete scavare nell'Oscurità. Una fitta paura è racchiusa nelle Lacrime. Liberatela ed esse evaporeranno. Solo chi ha l'animo in tormento può versare le lacrime... Lesse la verde ad alta voce spaventando non poco le altre Custodi e soprattutto Hippo.

“Che vuol dire?” chiese Alex confusa e spaventata da quelle incisioni.

“Ragazze...” Tutte si voltarono verso Nikora: aveva un'espressione diversa dal solito, possibile che quegli occhi sempre carichi di rabbia e vigore fossero cupi e spaventati?

“Il Cranio di Atlante oltre a proteggere le Lacrime è anche il Santuario delle Sirene... qui lo Spirito di Atlante sottopone i visitatori a prove terribili. Questa è la condizione per ottenere le Lacrime”

Le Sette ragazze rimasero stupite e scioccate, dovevano affrontare un prova?

“E adesso?”
“Siete costrette ad affrontare la Prova singolarmente... Credo che Atlantide voglia capire se siete degne di essere delle Custodi”

“COSA?!” esclamarono nuovamente le ragazze.

“É per questo che ha allontanato le Principesse... voleva solo voi”

Kokoa ascoltava allibita e non riusciva a credere alle parole dell'amica:

“Tu lo sapevi già?”
“Sì... ma se lo avessi detto alle Principesse, sicuramente sarebbero volute venire anche loro e questo avrebbe fatto infuriare Atlante e le Custodi non sarebbero state nello spirito giusto per affrontare la prova... Ragazze mi dispiace...”

“Nessun problema” Tutte guardarono Himeka che sorrideva.

“Io sono pronta per affrontare qualsiasi sfida! Niente mi fermerà!”

Tutte scoppiarono a ridere e Nikora rimase stupita nel vedere la reazione delle sette ragazze: non erano per nulla spaventate anche se sapevano che molti non avevano mai fatto ritorno da lì. Erano maturate molto, forse aveva sbagliato a giudicarle incapaci di superare la prova.

“Cosa dobbiamo fare?” chiese Alex carica per la sfida.

“Penso... che dobbiate entrare in quelle sorgenti. Non so altro”

Le sette ragazze si posizionarono davanti alle sorgenti che iniziarono ad agitarsi e a brillare di una strana luce viola.

“Ragazze! Fate attenzione... Quando uscirete da lì non sarete più le stesse! Affronterete qualcosa che è sempre stato dentro di voi!”

La voce di Madame Taki, che seguiva ogni movimento dalla sfera, rimbombava nelle menti delle ragazze.

Himeka prese un profondo respiro.

Anita strinse i pugni.

Serena sospirò.

Aria strinse forte la collana.

Anna chiuse gli occhi.

Alex guardò intensamente lo specchio d'acqua.

Mimy annuì.

E poi tutte insieme entrarono nella sorgente...


 


 


 


 


 


 


 

““Per poter trovare la Luce, dovete scavare nell'Oscurità: una fitta paura è racchiusa nelle Lacrime. Liberatela ed esse evaporeranno. Solo chi ha l'animo in tormento può versare le lacrime... “

Questa è la frase che tormenta le Custodi.

In che cosa consistono queste prove?

Le Custodi riusciranno a superarle e a convincere lo Spirito di Atlante che sono delle vere Custodi?

Chi sarà la prima? Lo scoprirete nel prossimo capitolo (che arriverà presto, lo prometto)


 


 

Ma attenzione... non sarete più le stesse.

   
 
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