Serie TV > Chuck
Segui la storia  |       
Autore: Marzio C    15/12/2014    1 recensioni
Eccomi di nuovo a tediarvi con una ff. Questa volta è stata scritta a 4 mani con la mia amica Valentina. Nella conclusione della sesta stagione Sarah era incinta di qualche settimana, di conseguenza nel cap. 1 di questa ultima stagione, composta da 12 capitoli (meno male direte voi) lei, la nostra splendida eroina, finalmente partorirà. Diciamo che il filo conduttore per 11 capitoli sarà la nuova arrivata in casa Bartowski fino ad arrivare al cap 12 alquanto surreale che la coautrice Valentina ha firmato "obtorto collo". Colgo l'occasione per ringraziare, in anticipo, tutti gli amici che visiteranno la ff pregandoli di lasciare un commento. Sono sicuro che l'ultimo capitolo non sarà di vostro gradimento per cui mi assumo tutta la responsabilità Valentina è innocente.
Ciao e buona lettura
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
h3>                                   Capitolo 9
 
In attesa dei NS si accamparono in un avvallamento circondato da rocce, le sentinelle li videro avvicinarsi, con dei cenni avvisarono Cole che segnalò loro la posizione. I due gruppi si incontrarono.
 
Il comandante USA salutò con calore i Bartowski dando notizia che Sam era viva. Il loro sorriso morì sul nascere quando seppero che era stata torturata. Sarah strinse i pugni fino a farseli dolere, il marito rimase impassibile disse solo “A chiunque sia stato darò una morte lenta e dolorosa. Per i prossimi giorni il caritatevole nerd di Burbank sparirà, vivrà solo la sua parte ancestrale” 
 
Chuck si sentì chiamare da un tenente dei NS. Era Peter, il figlio di Dick l’ex mercenario belga.
 
Lo abbracciò e chiese notizie dei suoi genitori. Seppe che vivevano in Texas, il padre era capo della sicurezza in un’azienda chimica, la madre restaurava opere d’arte. Lui, ottenuta la cittadinanza americana, si arruolò volontario nel corpo dei marines, in seguito fece domanda per entrare nei NS.
 
L’addestramento era stato quasi proibitivo ma riuscì a superarlo ed eccolo li in azione col uomo che lo aveva salvato quando era bambino.
Le stranezze della vita.
 
Raggiunsero gli altri, dovevano programmare la modalità dell’attacco. Decisero che lo avrebbero scatenato da due lati, i NS da sud, i commando da est. Sarah, Chuck e Cole sarebbero stati dei cani sciolti.
 
Mentre i guerriglieri erano impegnati a contenere l’assalto dei due contingenti, loro tre avrebbero cercato di entrare nel villaggio per liberare gli ostaggi. Per passare inosservati si vestirono come le genti del luogo.
 
Sarah, seduta in disparte, stava svuotando i caricatori sia delle pistole Beretta cal. 9 lungo che del mitragliatore Uzi.
Iniziò ad intagliare, con un pugnale, una croce sulla punta di ogni pallottola. Colpito il bersaglio il piombo si sarebbe aperto in quattro parti, semplicemente devastante. 
 
 
“Cara signorina, l’unica cosa certa è che non posso attuare subito la minaccia che le ho fatto, non mi converrebbe. Dunque lei è figlia degli ex direttori dell’intelligence americana, figlioccia di un ex presidente degli Stati Uniti e cognata dei suoi figli…bene, bene… dovrò valutare come approfittare di questa situazione.
 
E’ giunto il momento di iniziare a girare dei filmati che, sicuramente, verranno trasmessi da Al Jazeera.
Per rendere più interessante la cosa, la riconsegnerò alle amorevoli cure del suo aguzzino.
 
Si goda questa giornata di tranquillità, da domani soffrirà, eccome se soffrirà”.
Scompisciandosi dalle risate uscì dalla stanza, appena fuori diede ordine di raddoppiare la guardia.
 
Le immagini arrivavano a getto continuo, Morgan individuò alcuni dei terroristi più ricercati dalle polizie occidentali, tra cui il loro capo.
 
Fu sicuro del luogo dove tenevano prigioniera Sam quando nei successivi fotogrammi vide il doppio degli uomini a guardia di una casa. Non era un buon segno, l’avevano scoperta.
 
Fece presente a John che era meglio anticipare l’attacco di un giorno, ritardarlo significava altre torture e morte certa per Sam.
 
Anche Sir Percival era d’accordo per cui inviarono l’ordine congiunto di attaccare al più presto. 
 
Zach e Vonnie erano su tutte le furie, avrebbero chiesto spiegazioni e la testa del capo della CIA, non si potevano mandare gli allievi in zone pericolosissime, se fosse accaduto qualcosa alla loro sua sorella ed ai loro genitori lo avrebbe gonfiato come una zampogna. A poco valsero le raccomandazioni di stare calmo di John e di George.
 
 
Sincronizzarono gli orologi, avrebbero sferrato l’attacco alle 4.00 a.m.
 
Mancavano poche ore, ripassarono tutte le fasi dell’azione poi ricevettero l’ordine di controllare le armi e di riposare.
 
Sarah si era avvinghiata al marito, aveva bisogno di sentire il suo corpo contro quello di Chuck, necessitava del suo calore e di ascoltarlo mentre le diceva che sarebbe andato tutto bene.  Chuck con molta calma la rassicurò e le promise che in estate avrebbe portato lei e Sam in Italia, sulla costiera amalfitana.
A Sam piacevano le gite in mare quindi, mentre la loro figlia andava in giro su una barca a vela, loro due avrebbero fatto l’amore fino a perdere le forze. La baciò e girò il viso dall’altra parte. Non voleva che lei vedesse i suoi occhi lucidi e dubbiosi, provava sensazioni negative.
 
Alle 3.30 a.m. si aprì la porta della casupola, entrò come una furia il giovane torturatore di nome Ahmed. La fece alzare prendendola a calci.
“Buongiorno principessa, non potevo aspettare oltre. Questa mattina ci prenderemo cura del suo corpo con massaggi corroboranti ed infine praticheremo anche della chirurgia plastica per togliere gli inestetismi”.
 
Intanto che preparava i ferri del mestiere, degli aiutanti montavano un tripode per la telecamera e degli spot da set fotografico.
 
Tentarono di spogliarla, lei si difese come una furia mandandone due al tappeto. Ricevette un pugno in pieno viso che la tramortì ma, non riuscirono nell’intento. Ahmed non si scompose, la prese alle spalle le infilò un cappio al collo e cominciò a tirare. Mezza soffocata non riuscì più a lottare e dovette soccombere.
 
Era nuda appesa per polsi in attesa dell’inevitabile, uno degli aiutanti si avvicinò per toccarle il corpo, ricevette una bastonata sulla schiena. “Non è ancora ora, state calmi”.
 
Fecero partire la telecamera, l’aguzzino fornito di un sacchetto di sabbia si avvicinò ed iniziò a colpirla. Sam, per il dolore, perse conoscenza. La fecero rinvenire con scariche elettriche.
 
Ahmed prese un bisturi, ormai nessuno poteva fermarlo. L’ordine che aveva ricevuto era quello di torture più che altro dimostrative.
Purtroppo si era lasciato prendere la mano, la sua anima sadica si era impossessata di lui. Andava oltre a quello che avrebbe dovuto fare.
 
Mentre si avvicinava le spiegava che avrebbe iniziato con il tagliarli un seno, poi l’altro. Diceva di non preoccuparsi, non l’avrebbe lasciata morire dissanguata. Poi le avrebbe tagliato le orecchie ed il naso, alla fine neanche sua madre l’avrebbe riconosciuta.
 
La lama affilata era a pochi centimetri dalla sua carne quando udirono una nutrita serie di spari e di esplosioni provenire dall’esterno. Per nulla sconvolto ordinò agli aiutanti di andare a vedere cosa stesse succedendo. Ritornò al suo “lavoro”
 
Stava per incidere il corpo di Sam quando si sentì uno schiocco, la gamba di Ahmed cedette, gli era esploso un ginocchio. Era stata colpita nel cavo popliteo da una pallottola di Sarah.
 
Il terrorista urlava dal dolore. Entrò anche Chuck, slegò sua figlia, disse alla moglie di aiutarla a rivestirsi, poi sparò nell’altro ginocchio di Ahmed ed alle articolazioni sferoidali. Prese in braccio sua figlia e disse a Sarah di dare fuoco alla casa. Sentirono le sue urla per parecchio tempo
 
Sam lo guardava con degli occhi da cerbiatta impaurita e diceva tremando “Papà siete venuti a salvarmi, avevo tanta paura, mi hanno fatto molto male”
 
“Bambina mia, è tutto finito”
 
Correva con la figlia in braccio, mentre la moglie apriva loro la strada a colpi di mitraglietta.
 
Furono affiancati da Peter che diede il cambio a Chuck prendendo in braccio Sam, dovevano sbrigarsi, avevano appuntamento nella zona k, la zona di atterraggio.
 
Due elicotteri Apache sorvolarono il villaggio scaricando su di esso una tempesta di ferro e di fuoco.
 
Il comandante dei guerriglieri, armato di scimitarra, urlando corse loro incontro.
 
Voleva affrontarlo Peter ma Chuck disse che era affar suo. Ebbe un flash, con estrema rapidità evitò il fendente, mentre la pesante lama era in caduta verso il suolo egli tirò un calcio frontale al gomito dell’assalitore fratturandoglielo, non appagato lo colpì al naso, poi allo stomaco e mentre costui era piegato in due gli spezzò due vertebre cervicali, quel tanto che bastava per ledergli il midollo spinale. Sarebbe vissuto come un vegetale.
 
Il viso e gli occhi di Chuck erano irriconoscibili aveva assunto le sembianze del dio della vendetta, un dio spietato e crudele. Era furioso, soprattutto con se stesso. Aveva appena fatto cose di cui si sarebbe vergognato per il resto dei suoi giorni.
 
Furono fatti bersaglio da alcuni colpi, uno dei quali ferì alla spalla Peter.
Riprese in braccio la figlia e continuarono a correre verso gli elicotteri da trasporto.
 
Sentì urlare Sam, nonostante lui la proteggesse col proprio corpo fu colpita ugualmente.
 
Vide Sarah cadere, rialzarsi e ricadere, una serie di mani lo aiutarono ad appoggiare Sam sul pianale dell’elicottero poi anche lui sentì tre fitte dolorose e poi più nulla.
 
Era sospeso in una dimensione surreale. Sentiva un gradevole profumo di giovinezza, una ragazza bellissima gli chiedeva di aggiustarle il cellulare, aprì gli occhi e vide le nuvole correre via.
 
Il C-130 atterrò nell’aeroporto militare di Washington, in un freddo e nevoso pomeriggio invernale.
 
Il portellone di coda si aprì ed un plotone di Navy Seal sbarcò portando a spalla tre bare avvolte dalla Bandiera a Stelle e Strisce.
                         
                       Segue….                       
 
 
Marzio C. e Valentina B.
 
                                                
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Chuck / Vai alla pagina dell'autore: Marzio C