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Autore: mizmadaily99    18/12/2014    1 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se in Toradora si aggiungesse un solo nuovo personaggio? Come potrebbero cambiare le vite dei nostri amati protagonisti? E se questa persona legasse in modo particolare con, non so, la bellissima Kawashima Ami?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Ami Kawashima, Nanako Kashii, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 22
Tutti erano preoccupati perchè Taiga non si trovava e Takasu, Kitamura e Minori, usciti a cercarla, non erano ancora tornati; loro avevano avvertito la professoressa Yuri. Dopo un ora videro tornare Takasu con Taiga in spalla seguito da Minori e Kitamura, portarono Aisaka in infermeria e raccontarono a tutti che Takasu aveva trovato Aisaka ferita in un crepaccio, per fortuna non sembravano esserci gravi danni.
Tornarono a casa il giorno dopo e, quando tornarono anche a scuola, scoprirono che Aisaka, a causa della sua ferita, era in ospedale e non sarebbe tornata per un po’ di giorni. Dal litigio con Minori, Eisuke e Ami non avevano parlato molto e lei gli sembrava un po’ nervosa e preoccupata; decise di parlarle dopo scuola. All’uscita la fermò “Ami, possiamo parlare?” “Certo.” Andarono in una caffetteria vicino scuola e si sedettero, ordinarono due aranciate “Di cosa mi volevi parlare?” “è da quando hai litigato con Kushieda che ti vedo preoccupata e nervosa, è per il litigio o per altro?” Ami lo fissò stupita “Sai, credo che anche un'altra persona mi abbia fatto la tua stessa domanda oggi.” “Chi?” “Minori.” Ora quello sorpreso era lui “Hai parlato con lei oggi?” “In pausa pranzo, però ho perso di nuovo la pazienza e me ne sono andata.” “Capisco…allora perché sei nervosa?” ormai avevano finito di bere “Mi sento in colpa, per quello che è successo alla tigre.” “Perché?” “Non so, continuo a pensare che se non avessi litigato con Minori lei non si sarebbe fatta male.” Le sorrise “Non devi sentirti in colpa, non potevi prevedere quello che sarebbe successo. Però ti consiglierei di far pace con Kushieda.” “Perché, te l’ho detto che il suo atteggiamento mi innervosisce.” “Lo so, però secondo me è anche per questo che sei nervosa.” Ami lo fissò un po’ alterata, ma poi si rilassò “Probabilmente hai ragione, ma non riesco a parlarle senza arrabbiarmi come oggi.” “è normale, siete l’una il contrario dell’altra, però ho fiducia in te e sono sicuro che riuscirai a riappacificarti con Kushieda!” le disse sorridente mentre uscivano e andavano verso casa tenendosi per mano “Grazie Eisuke.” Continuarono a camminare in silenzio e Ami sembrava pensierosa “A cosa pensi?” “Penso che sono cambiata parecchio.” “In che senso cambiata?” “Vedi, prima ero veramente una persona orribile, invece, da quando ti conosco, mi sento meglio e anche il mio atteggiamento è un po’ cambiato, anche se con Minori e la tigre ho ancora qualche problema…” “Sei felice di questo?” “Certo! Te l’ho detto che mi sento meglio, quando sono con te non ho bisogno di maschere, posso essere me stessa e ho scoperto che la mia vera personalità non è poi così male.” Disse un po’ imbarazzata “Questo l’ho sempre pensato, per questo mi piaci e passare il tempo con te è la cosa migliore del mondo.” Erano arrivati a casa di Ami, si baciarono e continuarono a guardarsi “Eisuke, hai qualcosa da fare sabato sera?” “No, perché?” “Vuoi venire a cena a casa mia?” “Certo! C-cioè, mi farebbe molto piacere.” “Ahahah, ottimo, ci vediamo domani.”
La settimana passò in fretta e Aisaka tornò a scuola mostrando un cerotto sulla fronte e minacciando tutti di toglierselo per mostrare una ferita gigante. Eisuke era un po’ nervoso per la cena a casa di Ami, probabilmente si sarebbe trovato davanti agli zii di Ami e non sapeva cosa fare o dire e pensò che Ami doveva aver provato le stesse cose quando era andata a cena a casa sua. Si era confidato con sua sorella che gli aveva consigliato di comportarsi normalmente e di non far vedere che era teso come una corda di violino, lo aiutò anche con la scelta dei vestiti, un paio di jeans, scarpe da ginnastica e una camicia bianca. Sabato sera era arrivato, prese un bel respiro e si preparò per uscire “Dai onii-chan, vedrai che andrò tutto bene!” “Grazie onee-chan.” L’appuntamento era alle 20 e lui arrivò con 5 minuti d’anticipo; citofonò e la porta fu aperta da Ami. “ Ciao Ami.” “Ciao Eisuke, entra.” Si aspettava di vedere già gli altri abitanti della casa ma non sentì ne vide niente e nessuno. “Dove sono i tuoi zii?” “A cena fuori.” Disse Ami andando in cucina. Gli venne un attacco di panico, non era la prima volta che si trovava da solo a casa di Ami con lei, ma questa era la prima volta da quando erano fidanzati, e in più era anche sera. Andò in cucina e osservò Ami, era la prima volta che la vedeva cucinare, in realtà pensava che non sapesse farlo, e con il grembiule bianco e rosa indosso era veramente bellissima, anzi era bellissima e basta, indipendentemente da cosa indossava, pensò, per un attimo gli balenò l’idea di Ami senza vestiti e arrossì. “Ci vorrà ancora un po’, non cucino molto spesso e quindi non sono abituata a calcolare bene i tempi.” Si scusò Ami “Non preoccuparti.” “Mi sembri nervoso, come mai?” si girò e vide che era rosso in faccia “Non mi dire che stare solo con una ragazza la sera ti fa venire in mente cose strane…?” Eisuke si agitò “N-no, assolutamente! E solo che è a prima volta che ti vedo cucinare.” Ami lo guardò sospettosa “Diciamo che ti credo, comunque di solito cucina mia zia.” La cena era abbastanza semplice, scaloppine con salvia e prosciutto, frittata con zucchine e melanzane e un insalata con pomodori e cetrioli. Eisuke era veramente felice che Ami avesse cucinato solo per lui e, anche se il sapore non era proprio il massimo, si complimentò con lei per tutta la durata della cena. “Sei veramente brava a cucinare Ami, dovresti farlo più spesso.” “Grazie, ma non so se crederti.” “Perché?” “Perché a me non sembra così buono.” “Questo perché non hai mai asaggiato la cucina di Haruka, ti assicuro che in confronto a quello che mangio di solito questo è il paradiso.” “Ahahah, non esagerare, quando sono venuta a cena da voi ho mangiato veramente bene.” “Ci siamo impegnati molto per fare bella figura. “ “Ne sono onorata.” Continuarono a chiacchierare e, dopo aver lavato i piatti andarono nel salotto “Ti và di vedere un film?” “Certo! Che mi proponi?” “Mm…Sherlock Holmes-Gioco di ombre?” “Ottimo.” Lui adorava Sherlock Holmes e Robert Downey Jr. era veramente un bravissimo attore. Era un po’ nervoso perché Ami aveva preso una coperta per tutti e due e ora stavano abbracciati a guardare il film. Non pensava che la vicinanza con Ami potesse innervosirlo a tal punto “Tutto ok?” “S-si.” Era troppo vicina; ci fu una scena che evidentemente spaventò Ami perché si girò a guardarlo e lo abbracciò più forte, ormai aveva smesso di prestare attenzione al film. Ami si avvicinò e lo baciò, si staccarono e lui la guardò incuriosito, lei sorrise e si baciarno di nuovo. Stava cominciando a non capirci più nulla e, sentendo qualcosa che premeva contro i suoi pantaloni, si staccò bruscamente da Ami “Ami, scusa ma devo fermarmi.” “Che hai?” lui non rispose e lei sembrò capire. Il resto del film lo passarono in silenzio, poi verso le 23 si salutarono abbracciandosi “Ci sentiamo domani, buonanotte.” “ ’Notte.”

Scusate per il ritardo ma avevo bisogno di schiarirmi le idee su questo capitolo, probabilmente ne pubblicherò uno nuovo domenica. Bye bye!
   
 
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