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Autore: NerdGirl_Marta    19/12/2014    5 recensioni
Quando fai di tutto per realizzare il tuo sogno può capitare che la vita ti sorprenda...accetta ciò che il destino ti regala e vivi l'occasione come un dono! Non puoi mai sapere cosa ti riserva il futuro...
Questa è una storia diversa, non vedrete mai un ''Tom'' che si innamora della protagonista...anche perchè la protagonista sono io!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 10 : Tutto sul più bello

 

Lo stavo per fare sul serio, avevo sognato, sperato e desiderato quel momento da una vita intera. Quando avevo iniziato ad appassionarmi di Tom ero solo una ragazzina immatura che vedeva in lui solo un uomo bellissimo, ma col passare del tempo era cresciuta riuscendo a scorgere in lui anche molto talento. Mi aveva sempre colpito il suo essere così d'ispirazione per le persone che riuscivano a cogliere in lui quel suo lato magico e sapiente. Poi un giorno avevo avuto l'onore di conoscerlo e di capire che oltre a tutte le qualità che gli avevo attribuito prima di incontrarlo aveva anche dei difetti, che lo rendevano ancora più umano e meno irraggiungibile. Avevo passato bellissimi momenti con lui, con Amy e con i suoi amici ed era riuscito a farmi sentire speciale, una persona importante, perché si era fidato di me e aveva deciso di darmi la possibilità di entrare a far parte della sua vita. Ed io ero entrata in punta di piedi, senza fare troppo rumore, senza irruenza rispettando lui come persona, lasciandolo decidere liberamente di accettarmi nella cerchia dei suoi amici. Non potevo immaginare di ritrovarmi quella sera, in piedi di fronte al camino nel suo salotto ad attendere quel bacio che per lui non significava nulla ma per me significava una miriade di cose. Lo vidi alzarsi e sistemarsi la camicia nei pantaloni come faceva spesso, si schiarì la voce e si avvicinò a me. Mi sembrava di conoscerlo da una vita anche se in realtà avevo passato solo pochi giorni in sua compagnia. Tutti quei piccoli gesti che faceva sempre con naturalezza erano diventati per me famigliari, come ravvivarsi i capelli all'indietro, mordersi il labbro inferiore quando non sapeva che dire o passarsi le mani sulle cosce quando era nervoso. Quella sera indossava una camicia chiara e un gilè nero, nessuna cravatta a cingergli il collo lungo ed esposto. Arrivò al mio fianco e io mi persi completamente nel suo sguardo, i suoi enormi occhi risplendevano scintillanti, un po' per colpa della luce riflessa del camino e forse un po' per colpa del troppo vino. Erano costellati di rughe che si incresparono non appena lui iniziò a sorridere, in piedi di fronte a me. Ero assolutamente in estasi, l'unica cosa che riuscivo a fare in quel momento era rispondere al suo sorriso. “Iniziamo?” mi chiese appoggiandomi una mano sulla spalla per poi stringere appena con l'intenzione di infondermi coraggio. Anche quella era una cosa che faceva spesso, non aveva timore ad apportarsi alle persone, era sempre molto affettuoso e gentile con tutti. Non ero riuscita nemmeno a rispondergli ma mi ero limitata a mugugnare, un suono indeciso e timoroso uscì dalla mia gola e lui mi sorrise di nuovo. Ero completamente persa, non mi ricordavo neanche più che insieme a noi nella stanza c'erano altre tre persone, l'unica cosa che vedevo era il suo viso così perfetto e ormai famigliare. Tolse la mano dalla mia spalla e si slacciò l'unico bottone che teneva legato il gilè, non capivo se l'aveva fatto perché aveva caldo o per sentirsi più libero. Iniziò a dire la sua prima battuta quasi sussurrando, non era vicinissimo a me ma io riuscivo comunque a capire tutto quello che diceva perché per tutto il tempo non gli avevo staccato gli occhi di dosso. Ero completamente concentrata sul suo sguardo che era cambiato completamente da quando aveva iniziato a recitare. Il Tom sorridente e scherzoso aveva lasciato spazio a uno più serio e pacato ma allo stesso tempo romantico e adorante. Iniziò ad alzare lentamente la voce avvicinandosi a me, bastò un piccolo passo per ridurre al minimo la distanza tra i nostri corpi. Fui costretta a reclinare completamente il capo all'indietro per poter continuare a guardarlo negli occhi perché lui era veramente molto alto. Quando toccò a me parlare mi feci coraggio, non potevo fargli capire che stavo impazzendo in quel momento, provavo infatti emozioni completamente contrastanti. Da un lato non vedevo l'ora di baciarlo, di scoprire il sapore delle sue labbra e di perdermi in quel suo profumo così virile e ammaliante ma allo stesso tempo mi sentivo in colpa. Ero una donna sposata e avevo una bambina, amavo mio marito con tutta me stessa ma Tom rappresentava per me il sogno proibito, qualcosa che ti capita di immaginare spesso ma che tanto sai che non accadrà mai quindi non ti spaventa. Non avrei mai immaginato di trovarmi un giorno in una situazione del genere quindi mi sentivo particolarmente confusa e stordita. Con Mark e Ben non avevo provato nulla di tutto ciò, loro non significavano nulla per me se non divertimento col primo e pura attrazione col secondo. Iniziai a parlare timorosa e insicura, non sapevo bene come comportarmi, rimasi ferma immobile ma distolsi lo sguardo dal suo mentre dicevo la mia battuta, fissarlo da così vicino sarebbe stato davvero troppo imbarazzante. Toccò di nuovo a lui parlare e cullata dal suono della sua voce sentivo la sua mano appoggiarsi sul mio braccio, per poi scendere lentamente fino a raggiungere la mia mano. Mi sembrava di vivere quel momento a rallentatore, la sua mano calda afferrò la mia che venne trascinata fino a raggiungere il petto di Tom, all'altezza del cuore. Fissavo di fronte a me la mia mano stretta nella sua, il mio palmo aperto contro la stoffa sottile della camicia. Potevo sentire il suo cuore battere, lento e regolare ma forte come un tamburo pronto a risuonare nella sua cassa toracica. Avevo già detto due delle tre battute che avrei dovuto recitare, senza mai scostare lo sguardo dal dorso della sua mano che teneva stretta la mia contro il suo petto quando, con la mano che aveva libera, mi sollevò il mento obbligandomi così ad incontrare di nuovo l'oceano dei suoi occhi cristallini. Quando pronunciai le ultime parole ero completamente terrorizzata, vedevo lui avvicinarsi a me pregandomi di non muovermi così avrebbe potuto esaudire da solo la sua preghiera con un bacio, proprio come avrebbe detto il perfetto Romeo. Non mi accorsi nemmeno di aver chiuso gli occhi quando iniziai a percepire il calore delle sue labbra vicino alla mia bocca, dannatamente vicine alle mie ma non ancora appoggiate fra loro. Non resistetti a lungo a quella tortura e guidata dal subconscio azzerai la distanza tra le nostre bocche andando a premere delicatamente il mio corpo contro al suo. Le sue labbra erano dolci e tenere, il bacio fu romantico e per nulla esagerato, ad occhi chiusi potevo comunque immaginare la scena dall'esterno, come se la mia anima fosse su un altra dimensione e stesse assistendo da spettatrice alla magnificenza di quel momento. Tutto era perfetto e se prima il tempo mi sembrava rallentato in quel momento si fermò completamente lasciandomi senza fiato, senza lucidità e senza freni. Dopo quell'istante che mi sembrò un eternità mi decisi a riaprire gli occhi ma rimasi sconcertata nel rendermi conto che intorno a me era tutto buio, anche con gli occhi spalancati non riuscivo a vedere altro che tenebre. “Ok sono morta, lo sapevo che il mio cuore non avrebbe retto!” fu il primo pensiero che mi passò per la mente ma poi il mio cervello ritornò a funzionare anche se avrei voluto che non accadesse così velocemente. Per avere la certezza di quello che avevo appena capito allungai la mano verso la mia sinistra che andò subito a sbattere contro la pelle liscia e morbida di quella che riconobbi essere la schiena di Riccardo. Non ci potevo credere, avevo sognato per tutto il tempo. Mi era sembrato talmente reale da lasciarmi completamente confusa, spalancai sconcertata la bocca nel buio della mia camera. Ero stesa a letto, schiena all'insù con gli occhi che iniziavano gradualmente ad abituarsi alla penombra riuscendo a notare un unico fascio di luce che filtrava dalla fessura della tapparella. Mi girai su un fianco e iniziai ad osservare le spalle del mio ragazzo che si muovevano lentamente ad ogni suo respiro e mi venne da piangere. Era stato tutto così meraviglioso nel sogno, perché non poteva essere reale. Il viaggio a Bangor, l'opportunità di conoscere il mio idolo, la sensazione unica nel comprendere che piacevo a Tom e che si fidava di me, rivederlo anni dopo in vacanza in Italia, la gravidanza, il matrimonio e la serata del suo compleanno quando mi potevo immaginare realizzata e felice. E soprattutto quel bacio, quel semplice gesto che racchiudeva in se miliardi di sensazioni diverse. Lo sapevo fin dall'inizio che non poteva essere reale e quindi ci rimasi ancora più male nel rendermene conto alla fine. Mi sforzai di ricordare tutti i dettagli del sogno ripartendo dall'inizio, ripercorrendo tutto ciò che era successo per evitare di dimenticarmelo. Era un sogno troppo bello e dettagliato, non volevo rischiare di scordarmi quei momenti, quelle emozioni che il mio cervello inconsciamente aveva ricreato. Avrei voluto ritornare a dormire per poter continuare e vedere cosa sarebbe successo dopo quel fantastico bacio ma non sarebbe stato più lo stesso, perché ormai mi ero svegliata e il cervello avrebbe vinto sul subconscio. Sospirai arresa, non c'era più nulla da fare, ero completamente rassegnata all'idea che non avrei mai più rifatto un sogno tanto bello in tutta la mia vita. Mi rigirai nel letto andando ad incastrare il mio corpo contro quello di Riccardo che dormiva beato e rilassato dandomi ancora le spalle. Lo abbracciai stretto ed appoggiai la fronte sulla curva delle sue scapole quando anche lui iniziò a svegliarsi. Si stiracchiò appena, poi afferrò la mia mano e la portò contro il suo petto, come se mi volesse avere più vicina, come se fossi per lui una coperta pronta ad avvolgerlo. Ma quel gesto a me ricordò solo Tom, durante il sogno pochi minuti prima, quando allo stesso modo aveva afferrato la mia mano e l'aveva portata contro il suo petto quindi iniziai a ridacchiare facendo così svegliare completamente Riccardo. Lui si girò e dopo avermi posato un bacio dolce a fior di labbra disse “Che cavolo hai da ridere appena sveglia? Di solito sei sempre incavolata la mattina presto e stavolta ridi?”. Aveva ragione, di solito la mattina ero sempre burbera e scontrosa, soprattutto con lui solo per il semplice fatto che era la prima persona che vedevo appena sveglia. Veniva a dormire da me solo nei week end, purtroppo dopo sette anni di fidanzamento non eravamo ancora riusciti ad andare a vivere insieme. “...ma niente è solo che ho fatto un sogno incredibile! Il più bello di tutta la mia vita! Ed è stranissimo perché me lo ricordo perfettamente, non mi era mai capitato prima...è stato qualcosa di epico!” risposi entusiasta al mio ragazzo che continuava a tenere gli occhi chiusi, ancora mezzo assonnato. Restammo per qualche minuto in silenzio quando Riccardo si schiarì la voce ed esordì dicendo “Non c'entrerà mica Tom Hiddleston!?...” e quando mi sentì scoppiare a ridere continuò “...cazzo Marta ma la tua è un ossessione! Mi fai paura...non voglio sapere assolutamente niente! Guai a te se mi inizi a raccontare delle “acrobazie” che hai fatto con l'uomo perfetto! Meglio se vado a preparare la colazione, te la porto qui o ti alzi?”. Il mio ragazzo sapeva perfettamente che adoravo fare la colazione a letto nei week end quando potevo prendermela comoda e lui era sempre stato bravo a viziarmi. Vidi Riccardo uscire dalla camera, mi sentivo assolutamente insoddisfatta, avrei voluto raccontargli il sogno ma lui mi aveva stroncato subito facendomi perdere l'entusiasmo. Mi voltai sbuffando verso la mensola appesa al muro vicino al letto e i miei occhi si posarono sul pc portatile che era appoggiato sopra di essa. Lo afferrai, lo misi sulle ginocchia e lo accesi attendendo qualche istante prima di vedere il meraviglioso sorriso di Tom apparire sullo schermo del pc. Aveva ragione il mio ragazzo, la mia era un ossessione ma non potevo farci nulla, Tom mi faceva quell'effetto da ormai troppo tempo, avevo foto sue ovunque ma non mi stancavo mai di guardarle. Sapevo a memoria la maggior parte dei suoi film e passavo le serate a guardare video su youtube che avevo visto e rivisto almeno un migliaio di volte facendo innervosire parecchio Riccardo. Sapevo di avere come una malattia, Tom era la mia droga e l'unica cosa che mi consolava era che di recente avevo conosciuto molto ragazze che la pensavano esattamente come me. Quell'uomo aveva come un influenza speciale sulle persone di sesso femminile di qualsiasi età, sui social network c'erano milioni di ragazzine che impazzivano per lui ma allo stesso tempo avevo conosciuto anche donne adulte e magari sposate a cui Tom faceva lo stesso effetto. “Che stai facendo? Ti sei appena svegliata e già accendi il computer...che palle però! Speravo di ricevere un po' di coccole dopo averti portato la colazione a letto!” disse Riccardo quando rientrò nella camera sorreggendo un vassoio. Appoggiò la colazione sul materasso, aveva preparato due tazze fumanti di tè corrette con un po' di latte e aveva portato il sacchetto dei miei biscotti preferiti. Senza nemmeno staccare gli occhi dallo schermo del pc afferrai un biscotto e iniziai a masticarlo rispondendo “Shhht, siediti e fai colazione! Se non vuoi che ti racconto il sogno lo devo almeno raccontare a chi davvero apprezza...a differenza tua!” ed iniziai a digitare insistentemente sulla tastiera del pc. L'ultima cosa che ero riuscita a sentire prima di perdermi nella scrittura fu il mio ragazzo che sbuffando si abbandonò di peso sul letto rassegnato dicendo “Ecco ci mancavano solo le fan fiction!”.

 




 

RINGRAZIAMENTI E SPIEGAZIONI

 

La mia FF si è conclusa e spero vi sia piaciuta! Ho deciso di scrivere alcune righe per spiegarvi meglio la ''storia'' della mia storia. Inizialmente però voglio ringraziare di cuore tutte quelle persone che hanno deciso di leggere fino alla fine il mio racconto e in particolar modo tutte le ragazze che mi hanno lasciato delle recensioni sotto i capitoli:

 

  • EliGranger per essere stata la prima ad aver commentato con una recensione sotto il mio primo capitolo dandomi così l'incoraggiamento necessario per continuare a pubblicare.

  • Jani1996 per le sue parole dolci e gentili e perchè era da tempo che non scriveva recensioni ma ha deciso di riprendere proprio con la mia storia.

  • KaterinaVipera per aver seguito tutti i capitoli dall'inizio senza mai perdersi un aggiornamento e per aver deciso di ''farsi notare'' ad un certo punto della storia per riempirmi di bellissime recensioni, veramente molto apprezzate.

  • elisir83 che ho conosciuto per caso su facebook, mi ha confessato timidamente di apprezzare la mia FF e dopo averla spronata a lasciar una recensione ha esaudito il mio desiderio anche se non ne aveva mai scritta una prima.

  • discord per aver deciso di darmi fiducia iniziando a leggere anche se è impegnatissima e ha poco tempo. Ammiro molto il suo modo di scrivere quindi non vedo l'ora che finisca di leggere la storia per poter leggere le sue recensioni cariche di consigli e osservazioni.
     

Non posso esimermi dal ringraziare in modo particolare le tre donne che mi hanno convinto a pubblicare il mio racconto qui su efp e sono Caris, lynary e dragonfly13. Senza di loro non avrei mai trovato il coraggio di rendere “pubblica” questa storia che sarebbe rimasta dispersa molto probabilmente nei meandri del mio pc portatile, vi spiego il perchè...

Ho iniziato a scrivere un po' per gioco e un po' per noia ma soprattutto per me stessa. Lo scorso agosto dopo una scorpacciata di cozze (lo giuro non le mangio mai ma se mi fanno questo effetto inizierò a mangiarle più spesso) ho fatto un meraviglioso sogno che mi ha fatto venir voglia di scrivere perchè volevo assolutamente evitare di dimenticarlo. Quindi di impulso ho scritto quello che poi è diventato il primo capitolo, avevo veramente sognato tutta la faccenda di Bangor, dello scambio di valige, della cena e del ritorno a casa. Ammetto di averlo leggermente romanzato ma tutto quello che ho messo nero su bianco l'avevo sognato esattamente come l'ho descritto. In quel periodo avevo assolutamente voglia di partire e andare in irlanda per provare a conoscere Tom ma non avevo ne il tempo e ne i soldi per un simile viaggio e quindi continuavo ad arrovellarmi il cervello tormantandomi, molto probabilmente il reale motivo che mi ha spinto a fare un sogno tanto strano è stato proprio quello (o forse per le cozze chi lo sa!). Essendo una ''fangirl accanita'' ovviamente faccio parte di una miriade di gruppi fb su Tom e non solo ed è stato proprio li che ho conosciuto le tre donne sopracitate, parlando ho raccontato loro che stavo scrivendo una FF e con lo scopo di far leggere loro i miei primi capitoli li ho pubblicati su facebook. Loro sono state le mie prime tre lettrici e visto che io mi divertivo un mondo a scrivere e che loro sembravano apprezzare ho deciso di continuare inventando, successivamente, la seconda e la terza parte. Tutto quello che ho scritto riferito a Marta la protagonista è preso al 100 % dalla mia vita, è questo il motivo che mi faceva venire i dubbi se pubblicare o meno perchè la storia è veramente molto personale ma poi ho deciso di fregarmene e di farlo lo stesso. Sono molto affezionata a questo racconto perchè oltre a parlare di me mi è servito come valvola di sfogo per liberarmi dei ''fangirlamenti'' e delle psicosi che albergavano nella mia mente, cioè ci sono ancora ma mi sono sentita sentita meglio quando mi sono accorta che altri apprezzavano i miei “viaggi mentali”, mi avete fatto sentire un po' meno “malata”. Perchè si Tom per me è come una “malattia” e penso si sia capito che aimè io mi reputo una malata terminale e non penso guarirò molto facilmente. Detto questo spero che i chiarimenti vi siano serviti per conoscere un po' meglio me e il vero scopo della storia. Per qualsiasi dubbio o considerazione potete lasciarmi una recensione o mandarmi un messaggio privato, mi piacerebbe tanto conoscere altre persone “disagiate” come me (fangirlare in compagnia è sempre meglio che farlo da soli...LOL)! Grazie ancora e...alla prossima FF! Baci Marta
 

p.s. Se volete immergervi in storie fantastiche dedicate a Tom andate a leggervi i racconti di Caris...non è solo per fare pubblicità, è un consiglio da lettrice! Adoro come scrive e adoro le sue storie (poi che sia pure una mia amica lo trovo un dettaglio irrilevante! ^_^ )!

   
 
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