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Autore: Mew_vale    21/12/2014    5 recensioni
4 anni dopo il matrimonio tra Betty e Armando, in azienda ci sono dei ritorni, che comportano inevitabilmente nuove grane all' Ecomoda, ai suoi componenti e ai coniugi Mendoza.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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NUOVI PROBLEMI

 

 

CAP.29 – La sfilata – 2° parte

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI ARMANDO.

Dopo il maleducato di stamattina, che fortunatamente per lui non ho visto, ci mancava anche il fratello di Michel che fa il cascamorto con mia moglie! Come se con Michel non ho già dovuto travagliare abbastanza! E in più quel cretino di Matteo è il tizio dell’aeroporto e ho promesso a Marcella di assumerlo, che croce! Prendo posto sulla poltroncina con il mio nome mentre mia moglie sale sul palco e si elevano gli applausi. Ricordo ancora la sua prima sfilata come presidente! Mi chiese con preoccupazione se toccasse a lei introdurre la sfilata ed io le dissi di sì dato che, da tradizione, è sempre toccato al presidente in carica! Betty mi rispose di non volerlo fare, si sentiva imbarazzata, spaventata e fuori luogo, dicendo che si sentiva a suo agio solo dietro ad una scrivania. Io le ricordai che era ora che il suo lavoro silenzioso venisse ripagato e valorizzato! Anche se in quel momento non eravamo niente altro che due ex amanti e Betty era risentita verso di me, io mi sentii in dovere di esprimerle il mio orgoglio, perché per me era la mia Betty! Imbarazzata, è poi riuscita a sostenere il discorso, sotto i miei occhi pieni di orgoglio. Oggi non serve più: sono convinto di aver fatto un ottimo lavoro con lei in quell’occasione perché da allora sale sul palco e affronta la platea da presidente e da donna in gamba qual è!

“Buona sera a tutti! Molti di voi mi conoscono già, sono Beatrice Pinzon Solano de Mendoza, la presidente dell’Ecomoda. Molti di voi conoscono già l’Ecomoda, conoscono la nostra produzione, il nostro stile e il disegno del noto Ugo Lombardi. Molti di voi conoscono anche Marcella Valencia, azionista dell’Ecomoda e colonna portante. Ma nessuno sa che Marcella Valencia è da ora la nuova stilista dell’Ecomoda, a cui è stata affidata la linea di intimo che verrà presentata questa sera, per la prima volta! L’Ecomoda ha deciso di fare un salto di qualità che spero apprezzerete! Questa sera quindi vi ruberemo più tempo del solito, così che possiate ammirare, oltre alla linea elegante realizzata da Ugo Lombardi, anche la nuova linea di intimo, frutto del talento emergente di Marcella Valencia! Noi tutti speriamo di deliziarvi con le due linee che fanno parte di una stessa collezione chiamata “New Quality”! Vi auguro una buona serata, e spero che vi godrete anche lo show che seguirà che comprenderà uno spettacolo di cabaret e il concerto del gruppo latino-americano “El Cuarteto”. Propongo un applauso per incoraggiare gli indossatori e le indossatrici. Vi lascio alla sfilata, grazie a tutti!”

Un applauso si eleva mentre mia moglie si accomoda nel posto accanto al mio. Il suo discorso è stato grandioso!

“Sei stata così brava!” le dico, dopo averle baciato una guancia.

“Grazie amore, speriamo piaccia la collezione!”

“Il discorso lo avevi preparato?”

“No, me ne ero dimenticata di farlo quindi ho improvvisato!”

“Non si è per niente notato, sei stata bravissima!” Ci sorridiamo, e mentre ci teniamo per mano, ammiriamo la sfilata. Iniziano a uscire i modelli di Ugo. Mi osservo in giro e leggo consenso nei volti delle persone! C’è chi si avvicina e confabula indicando le modelle che sfilano e chi si limita a smorfie e cenni di approvazione con la testa.

Il momento che più “temevo” arriva quando iniziano a uscire le modelle di intimo.

“Armando, Betty, io e Margherita siamo pienamente soddisfatti, è tutto grandioso!” Si complimenta mio padre che siede alla mia sinistra. I genitori di Betty, che siedono dietro ai miei genitori, mi danno un buffetto sulla spalla.
La quarta modella a uscire è proprio Claudia Bosch, a cui hanno fatto indossare un babydoll bianco. Noto con la coda dell’occhio che Betty mi guarda.

“Cosa c’è?” Le domando, lei risponde con una smorfia.

Claudia continua a sfilare, lanciando ammiccamenti a me, a Michel, a Nicola, a Mario, a Daniele, a Matteo… Insomma a tutti! Che troia, posso dirlo?

“Scusa ma quella sgualdrina sta guardando te? Cerca guai?” Sento dire da Sandra verso Mario, alle mie spalle.

“Ma che dici, sta ammiccando verso Armando, non vedi?” Le risponde Mario. Io mi giro e lo osservo con contrarietà.

“Per la verità stava guardando Nicola!” Gli dico.

“Fate silenzio!” Ci rimprovera Betty, e tutti e tre riportiamo la nostra attenzione verso la passerella. Che idiota quella ragazza! L’unico che sorride compiaciuto dai suoi ammiccamenti è Matteo.

 

 

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARCELLA.

Calma Marcella, calma, fallo per i tuoi bambini!

Mi ricordo, mentre le modelle con addosso le mie prime creazioni stanno calcando la passerella. Ho sempre affrontato le sfilate compilando scartoffie e stando al telefono, dopo di che ho indossato un bel vestito, mi sono recata alla serata durante la quale ho sorseggiato drink, chiacchierato con fornitori e clienti e ho ammirato la sfilata comodamente seduta in platea. Mentre, dietro le quinte il tempo assume un corso diverso e l’ambiente diventa frenetico. Una modella non appena torna dietro le quinte ha pochissimi minuti per cambiarsi e rifare l’acconciatura per prepararsi al prossimo modello da presentare. Se non fosse per Ugo, Inesita e Patrizia io oggi non cel’avrei mai fatta!

L’unica “nota” negativa è che da qui dietro non ho potuto guardare come si è comportata Claudia in passerella! Ma ho un mucchio di persone che me lo riferiranno!

Applausi. Improvvisamente sento elevarsi un caos di applausi, poco prima di vedere l’ultima modella tornare dietro le quinte!

“E’ stato un successo!” Esclama l’ultima modella, mentre rientra. Patrizia sorride e mi abbraccia forte, mentre la tensione accumulata si allenta. La prima sfilata dell’Ecomoda che mi vede come stilista, è stata un sucessone, ma in concreto, solo tra qualche tempo saprò se i miei modelli piacciono!

“Complimenti Marce, sei stata grandiosa!” Si congratula Ugo abbracciandomi, dopo di lui fa lo stesso Ines. Allargo il mio sorriso perché non posso fare altrimenti! Dopo una vita di sofferenze e illusioni, tutti i miei sogni si stanno avverando in poco tempo! Sto per diventare mamma, sto con l’uomo che amo e sono diventata stilista per l’azienda di mio padre. Ma la sorpresa più grande di questa sera me la fa il mio Michel quando lo vedo entrare reggendo un enorme mazzo di rose rosse! Tutti i presenti sorridono e commentano mentre gli vado incontro e ci abbracciamo.

“Brava amore mio, complimenti! Ti amo Marce!”

“Tesoro mio, che sorpresa stupenda! Ti amo anch’io Michel, tantissimo!” Gli rispondo baciandolo e sollevando degli applausi.

“Marce, mi dispiace disturbare l’idillio ma è ora di uscire a prendere gli applausi!” Mi ricorda Ugo. Michel mi saluta con un bacio prima di tornare in platea. Avverto il cuore balzare fuori dal petto e sono certa che mi verrà una paralisi facciale a causa del sorriso che non se ne va, ma non posso fare altrimenti di sorridere! Sotto braccio a Ugo, esco in passerella e si elevano nuovamente applausi accompagnati da grida e standing ovation. Continuo a sorridere portandomi le mani in volto, finché vedo Armando e Betty salire sul palco con due mazzi di fiori. Betty porge il mazzo a Ugo e Armando a me, dopodiché restano in passerella e ci applaudono. Ugo afferra il microfono per dire due parole.

“Grazie a tutti per aver assistito alla sfilata e per averci applaudito! Colgo l’occasione per ringraziare la presidente Beatrice Pinzon Solano, il vice presidente Armando Mendoza, Mario Calderon, Nicola Mora e Caterina Angel che hanno organizzato quest’evento nei minimi particolari. Ma in particolar modo ringrazio l’incantevole Marcella Valencia, che ha condiviso per la prima volta questa passerella con me!”

Ringrazio Ugo con un abbraccio, il quale mi porge il microfono. Io provo a dire che non so cosa dire e cerco di oppormi, sono troppo emozionata per parlare! Armando insiste e mi mette in microfono in mano.

“Buona sera a tutti. Io sono piuttosto emozionata, perché questa sera ho realizzato un sogno! Sarò ripetitiva visto che avete sentito le stesse cosa da Ugo Lombardi, ma anch’io ringrazio tutti i dirigenti e Caterina Angel. E un ringraziamento speciale va a Kenneth Jonhson del Fashion Group, che è stato una figura fondamentale per questo mio esordio come stilista! Grazie di cuore! E per esprimere ancora meglio la mia gratitudine, mi sarei permessa di creare questo piccolo filmato che vi sarei grata se lo guardaste. Grazie a tutti per la vostra presenza!”

Concludo, facendo segno a Michel e a Caterina di far partire il filmato che viene proiettato sul muro bianco, al di sopra della passerella. Io, Ugo, Armando e Betty ci voltiamo e guardiamo la sequenza d’immagini con il naso all’insù. Tra una frase e l’altra che si muovono verso l’alto a mo di titoli di coda in un film, si alternano varie foto dell’Ecomoda da quando è stata aperta a oggi. Le prime foto in bianco e nero, inquadrano i miei genitori con  Roberto e Margherita di fronte ad un minuscolo magazzino che al tempo non contava dipendenti e aveva a disposizione poche macchine da cucire. Guardo Roberto e Margherita che si passano le dita sotto gli occhi per raccogliere le lacrime, mentre mio fratello e mia sorella osservano commossi, o per meglio dire solo Mariabeatrice è commossa, e si tengono per mano. Nelle immagini seguenti gli anni proseguono, e vedo Daniele e Camilla piccolissimi, tenuti in braccio da mio padre e da Roberto mentre fingono di usare una macchina da cucire. Nelle altre immagini Daniele e Camilla camminano, ma lo stesso non si può dire di me e Armando che abbiamo sei mesi di età!  Ci sono altre foto di mio padre con Roberto… Mentre l’Ecomoda cresce, nasce Mariabeatrice. Le lacrime sono d’obbligo mentre le foto scorrono! Delle foto degli ultimi anni in cui io ero assente, le ho ottenute grazie a Ugo. L’ultima foto inquadra L’Ecomoda oggi con i suoi componenti, foto che ho chiesto agli altri di fare inventando una scusa.

Il testo, scritto da me, recita:

 

 

Tutto iniziò nel lontano 1964,

quando Roberto Mendoza, Margherita Mendoza, Giulio Valencia e sua moglie Susanna,

aprono una piccola sartoria che chiamarono “Ecomoda”.

 

***

I quattro amici mettono anima e corpo in questo progetto,

di cui Roberto diventa il coordinatore, ma solo per pura formalità

perché l’Ecomoda non è mai stata guidata da una sola persona,

Bensì da una squadra.

 

***

Passano gli anni, e alla gioia degli affari che vanno a gonfie vele,

si aggiunge una gioia più importante quando viene al mondo i primi eredi:

nascono mio fratello, Daniele Valencia e Camilla Mendoza.

 

***

L’Ecomoda cresce nel corso degli anni, assumendo i suoi primi operai e aprendo il suo primo punto vendita.

In quel periodo, una doppia gioia rallegra le due famiglie:

veniamo al mondo Armando Mendoza ed io!

 

***

L’Ecomoda apre il suo secondo puto vendita qualche anno dopo,

proprio mentre arriva la notizia dell’arrivo di un terzo erede Valencia, Mariabeatrice.

Il futuro si prospetta radioso per le due famiglie!

 

***

Nel corso degli anni, i ragazzi crescono forti, studiano

e si preparano a diventare futuri imprenditori.

Nel contempo Roberto affronta problemi, ma trova anche soluzioni, e l’azienda di famiglia cresce florida.

 

***

Passano gli anni e, un terribile incidente turba la tranquillità delle due

Famiglie, quando i miei genitori Giulio e Susanna perdono la vita

In un terribile incidete aereo, lasciando un grande vuoto in me

E nei miei fratelli, ormai tutti vent’enni.

Roberto e Margherita promettono ai loro amici di una vita, di prendersi cura di noi,

Tantoché chiamano me e miei fratelli con l’appellativo “figlioli”,

Ricordando costantemente la promessa fatta ai loro amici storici.

Promessa che mantengono!

 

***

E’ difficile abituarsi alla tragedia, ma i membri dell’Ecomoda non si lasciano abbattere.

Quelli che un tempo erano piccoli bambini, ora sono donne e uomini, laureati e

Pronti per susseguire ai genitori nell’impresa di famiglia.

Armando Mendoza ne diventa il vice presidente. Ragazzo scapestrato,

non sa che da lì a qualche anno metterà la testa apposto!

Roberto Mendoza, ricorda con un sorriso il giorno in cui occupai

La poltrona di direttrice dei punti vendita: arrivai con varia cartelline colorate

E tutti i miei modelli, di cui andavo fiera ed orgogliosa.

 

***

L’Ecomoda raggiunge un nuovo traguardo quando le

Sue azioni vengono bramate da diversi imprenditori.

Così un’azienda che fino ad allora era stata di famiglia,

accoglie dei soci minoritari. Tra cui Mario Calderon,

grande amico di Armando. Mario entra così a far parte dello staff dell’Ecomoda.

Nello stesso periodo, l’Ecomoda prende contatti con un giovane e promettente

Stilita che porta il nome di Ugo Lombardi. Viene assunto, portando ancor più eleganza, stile,

e qualità ai capi firmati Ecomoda. Ugo Lombardi si guadagna presto la stima di tutti,

diventando un elemento indispensabile per dell’Ecomoda.

 

***

Così, mentre Mariabeatrice Valencia viaggia in lungo e in largo,

Daniele Valencia si destreggia tra i suoi impegni lavorativi al

di fuori dall’Ecomoda interessandosi sempre dell’eredità che il padre

Gli ha lasciato, Camilla Mendoza si sposa e va a vivere in Svizzera,

Gli affari dell’azienda proseguono a gonfie vele.

 

***

Passano 35 anni dalla fondazione dell’Ecomoda. L’azienda è oggi

Una grande industria, leader nel settore, che conta su grandi uffici,

un reparto produzione esteso e parecchi dipendenti tra operai e personale amministrativo.

 

***

Per salutare il presidente di una vita, Roberto Mendoza, tutti i dipendenti,

Ingaggiano dei mariachi, per dargli un addio dignitoso.

Tutti i dipendenti, lo hanno amato e lo salutano con calore e commozione,

accogliendo Armando come il loro nuovo capo; Un capo

talvolta nevrotico, ma altrettanto amato quanto Roberto!

 

***

Poco dopo, all’Ecomoda entra una donna con straordinarie

Doti imprenditoriali, che vengono, erroneamente, inizialmente non considerate:

Beatrice Pinzon Solano, entra a far parte dell’organico dell’Ecomoda come segretaria di presidenza.

Intelligente ed economista in gamba, molto presto si conquista la stima di Armando (e non solo quella!).

Ben presto Beatrice diventa assistente del presidente, fino a sostituire Armando nel ruolo di presidente.

Diventata presidente, gestisce l’azienda accanto a suo marito Armando,

al suo amico d’infanzia Nicola Mora ed, in seguito, con l’aiuto di Mario Calderon, che

tornerà in azienda dopo un periodo sabbatico, rendendo possibile l’affiliazione

con la famosa azienda Newyorkese “Fashion Group.”

 L’Ecomoda raggiunge così il successo storico.

 

***

Nel frattempo, l’eredità dell’Ecomoda viene trasmessa quando

Nasce la terza generazione: dal matrimonio tra Beatrice e Armando,

Nasce la piccola Camilla.

 

***

Tutto questo avviene durante un mio allontanamento dall’Ecomoda.

Non immagino che, tornata in azienda, i miei sogni stiano per realizzarsi:

molto presto, Beatrice, Armando e Mario mi propongono di diventare

la nuova stilista dell’Ecomoda ed io accetto.

Poco dopo, un lieto evento addolcisce la mia vita: scopro di essere in dolce

Attesa di due gemelli, dal mio compagno, Michel Doinel. Così la terza generazione

Si allarga. Tra pochi mesi l’Ecomoda accoglierà due nuovi futuri eredi, e potrà anche appendere

Un fiocco azzurro, per accogliere il secondogenito di Armando e Beatrice

E noi tutti speriamo che la famiglia si allarghi ancora, accogliendo altre mani capaci

Di far proseguire quest’attività per altre cento generazioni di Mendoza e Valencia.

.

***

Per concludere, non posso che ringraziare tutte le persone che ho già citato e tante altre.

I miei genitori, perché per tutto il corso della loro vita mi hanno amata, vezzeggiata e

mi hanno messa al centro del loro universo, così come hanno fatto con i miei fratelli.

E per avermi affidato parte dell’azienda che hanno tanto amato.

Mio fratello e mia sorella, per avermi sempre sostenuto ed essermi stati sempre vicino.

Roberto e Margherita, per avermi consolato, aiutato e trattato come una figlia.

Armando e Beatrice, per avermi dato una nuova opportunità.

Kenneth Jonhson, Beatrice, Armando, Mario Calderon, Nicola Mora e Caterina Angel

Per aver reso possibile il mio debutto come stilista.

Patrizia e Ugo, perché sono i migliori amici che si possano desiderare!

Tutta l’Ecomoda, e il personale amministrativo e non solo: Gabriella Garza, Gutierrez, Sandra, Annamaria, Sofia,

Patrizia, Mariana, Ines, Freddy, Wilson e Loredana, perché l’Ecomoda è composta

Anche da loro, fanno ormai parte del cuore di essa.

 

***

Dietro alle quinte, c’è un gran lavoro fatto non solo di numeri,

contratti e preventivi, ma anche di una forte sintonia tra i vari reparti

 e tra le persone che vi lavorano.

E mentre l’Ecomoda si accinge ad accogliere due nuovi collaboratori,

Michel e suo fratello Matteo Doinel,

ringrazio i presenti per aver usato poco del loro tempo per guardare questo video.

Con la speranza che anche la nuova generazione si voglia bene quanto le due precedenti,

vi ringrazio di cuore.

 

***

Sono stata lontana dall’Ecomoda per diversi anni…

Sì, sono contenta di essere tornata: a casa mia, dalla mia famiglia.

Grazie a tutti!

Marcella.

 

 

Le lacrime scorrono ormai imperterrite, è impossibile fermarle! E non sono di certo l’unica a piangere, il mio video ha commosso tutti. Piango perché rivedere i miei in quelle foto, scrivere e rileggere della loro morte, mi fa ricordare del fatto che papà e mamma non conosceranno mai i gemellini e che non potranno accompagnarmi all’altare. Anche se sono certa di sapere chi lo potrà sostituire in questo ruolo: Roberto. Durante il video talvolta ho sentito elevarsi delle risate, specie durante le frasi: Intelligente ed economista in gamba, molto presto si conquista la stima di Armando (e non solo quella!). e Ragazzo scapestrato, non sa che da lì a qualche anno metterà la testa apposto!

 

Betty e Ugo piangono come me quando ci abbracciamo, sotto gli applausi di tutti. Mi sussurrano “grazie”, mentre anche Armando si aggiunge all’abbraccio: Ugo non pere l’occasione di lanciargli una battuta! La banda delle racchie e gli altri, ci raggiungono tutti commossi, sul palco e mi ringraziano. Non posso credere di essere la stessa donna che quasi tre mesi fa è scesa da quell’aereo, decisa a vendicarsi, che ha provato a baciare Armando visto che oggi lo vedo come un fratello e che il suo abbraccio non mi fa alcun effetto! Non posso credere di essere la stessa donna che odiava a morte Beatrice, invece adesso la tiene per mano. La scoperta della mia gravidanza e il mio seguente malore, mi hanno cambiata totalmente. Finalmente capisco lo scopo di questo viaggio a Bogotà: non era quello di vendicarsi ma quello di raggiungere le felicità. Ci disponiamo tutti in fila sul palco, prendendo gli applausi e i flash delle foto.

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MICHEL.

Ho passato con Marce molto tempo davanti al pc montando la sequenza di foto, e battendo il testo (completamente scritto da lei). Le avevo detto che avrebbe provocato un allagamento da lacrime, ma non mi credeva e invece ecco qui. La mia Marce, con la sua dolcezza e con il suo attaccamento all’azienda dei suoi genitori, ha toccato il cuore di tutti. Osservo Marcella mente viene stritolata da Roberto e Margherita Mendoza, poi viene coccolata da suo fratello e da sua sorella, ma noto un velo di tristezza nei suoi occhi. Quando la lasciano libera, riesco a stare un po’ da solo con lei dietro le quinte. Le accarezzo le guance.

“Hai visto, si sono commossi tutti!” Lei fa un cenno con la testa, mentre le lacrime le rigano ancora le guance.

“E non sei contenta? Hai vinto! Cosa c’è che non va?”

“Stavo pensando che… che mio padre e mia madre, non potranno mai vedere il mio successo, non potranno mai conoscerti, non potranno cullare i loro nipotini!” Mi dice tra le lacrime.

“Amore mio…” Le dico, per poi abbracciarla. La lascio sfogare mentre appoggia la testa al mio petto. Non so bene quali sono le parole da usare in questi casi, e non me ne vengono perché le lacrime offuscano anche la mia di mente, vedendo così la donna che amo! Ogni persona sogna le cose più elementari, quali avere accanto a sé i suoi genitori per tutta la vita, specie durante i momenti felici. Ma Marcella non potrà mai avere questa fortuna.

“Io sono convinta che ci vedano! Che ti vedano, e che staranno piangendo proprio come tutti noi, pensando a quanto sono orgogliosi di te!” Afferma Mariabeatrice, arrivandomi alle spalle in compagnia di Daniele. Marcella abbandona le mie di braccia per rifugiarsi tra le loro.

“Sei stata grandiosa Marcella.” Le dice Daniele.

“Sorellina, hai realizzato una linea grandiosa, non vedo l’ora di indossarli tutti e di stendere tanti giovanotti!” Dice Mariabeatrice, causandole un sorriso.

“Sono fiero di te Marcella, che tu non sia più la donna che sono venuto a prendere all’aeroporto, la donna che ci aveva tagliati fuori dalla sua vita e che voleva danneggiare l’Ecomoda per vendetta.”

“Grazie Daniele. Mi dispiace per ciò che ho fatto in questi anni, per non avervi mai detto dov’ero, cosa facevo...”
“E’ tutto passato Marcella! Adesso dovremmo solo uscire di qui e andare a prendere dei bicchieri per brindare con gli altri!” Dice Mariabeatrice.

“Con la tua trovata del video strappa lacrime, domani saremo su tutti i giornali!”

“Daniele!” Lo ammonisce Mariabeatrice.

“Sarà senza dubbio una pubblicità positiva per la collezione!” M’intrometto, abbracciando Marcella.

“Non ho detto il contrario, ho solo fatto un’osservazione che è un dato di fatto!”

“Che dite, andiamo a festeggiare?” Propongo.

“Con piacere!” Affermano tutti. Mentre stiamo uscendo dai camerini, vediamo entrare Kenneth. Guardo Marcella.

“Posso o vi disturbo?” Domanda con accento americano.

“No Kenneth, stavamo tornando in sala veramente!” Dice Marcella.

“Noi torniamo di là, vi aspettiamo per brindare, ok?” Dico, intuendo che hanno delle cose da dirsi. Passando accanto a Kenneth gli do una pacca sulla spalla, ed esco da lì in compagnia dei fratelli di Marcella.

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARCELLA.

Questa serata non poteva essere più emozionante. Il mio video ha commosso tutti miei colleghi e amici, non credevo di essere capace di provare tanta gratitudine nei confronti di Beatrice, di Armando e di Mario. Di coloro che tecnicamente mi hanno rovinato la vita, ma praticamente hanno fatto sì che Armando uscisse dalla mia vita per farvi entrare il vero amore, anzi i veri amori: Michel e i bimbi che aspetto. Mi asciugo delle lacrime mentre Michel e i miei fratelli abbandonano i camerini. Kenneth ed io restiamo soli.

“Marcella, hai fatto a tutti una sorpresa magnifica!” Esordisce.

“Grazie Kenneth! Com’è andata a New-York? E il viaggio?”

“Tutto molto bene. Sai Marcella, devo dire che sono contento di ritrovare una donna diversa rispetto a quella con cui mi sono scontrato, letteralmente parlando, al suo arrivo in Ecomoda. La donna che m’invito a quel suo tavolo al Le Noir, era una donna triste, malinconica e risentita. Una donna debole e, scusa se te lo dico, senza un briciolo di dignità.”

“Non mi offendo Kenneth, ciò che dici è solo la pura e semplice verità. Io dedicavo la mia vita alla vendetta, occupavo così le mie giornate e mi rendo conto solo ora quanto sia stato ridicolo! Io pensavo che per me non ci fosse più niente di buono, perciò non lo cercavo, ero una donna che si accontentava della solitudine e della bottiglia.”

“Sono contento di vedere che non ti sei accontentata, soprattutto della solitudine!”

“In verità questo lo devo a… a Beatrice. Ci credi? Se adesso sono di nuovo una donna grintosa, lo devo a lei. E devo a Ugo e a Patrizia il fatto che oggi Michel si trova qui!”

“Lo devi solo a te Marcella!” Mi risponde, posandomi le mani sulle spalle. Ci stringiamo in un abbraccio amichevole, quasi fraterno.

“Nella tua e-mail, quando hai scritto che avevi fatto chiarezza nei tuoi sentimenti, parlavi di Michel vero?” Annuisco.

“Sì. Quel giorno avevo ricevuto l’invito del suo matrimonio con Eleonora… in più avevo appena scoperto di aspettare un figlio da lui, così ho capito di essere innamorata di Michel. Di esserlo sempre stata negli ultimi anni, in un certo senso. Ma ero così convinta che l’amore non mi avrebbe mai scelto, avevo ancora il chiodo fisso di ciò che era successo qui anni fa, che faticavo a vedere questo mio sentimento! Kenneth, tu per me sei stata una piccola parentesi, ma una piccola parentesi molto importante. Perché è grazie a te se io ho deciso di non buttare alle ortiche l’eredità di mio padre, senza offesa per Patrizia a cui voglio bene, ma in mano sua le azioni sarebbero state sprecate! Lo devo a te se all’Ecomoda si respira un clima migliore, senza la mia costante ostilità! In quei giorni accanto a te, ho compreso l’assurdità delle mie azioni! Perciò per me resterai sempre un grandissimo amico.”

“Marcella, penso che non scorderò più queste parole.”

“Io non so in questo tempo che hai trascorso lontano da qui se i tuoi sentimenti verso me sono gli stessi, o se…”

“Marcella, io non sono un ragazzino a cui bastano pochi giorni per perdere la testa, o che si fa mille illusioni, senza offesa perché sei una donna speciale e credo sia possibile che un uomo perda la testa per te in poco tempo! A me una donna può piacere molto, com’è stato con te,ma  se capisco che non va, o se capisco che lei è innamorata di un altro, sono abbastanza maturo da farmi da parte e mantenere un bel rapporto. E’ già successo con Annamaria, e come vedi tra me, lei e Freddy non c’è alcun tipo di risentimento.”

“Troverai l’amore Kenneth, lo troverai perché te lo meriti. Sei una persona speciale.”

“Tu sei speciale Marcella, non dimenticarlo mai! Ma dimmi, come prosegue la gravidanza?”

Sorrido, di fronte alle sue parole. Kenneth ha avuto due esperienze analoghe. Prima con Annamaria, e ora con me. Io conosco il suo stato d’animo… Quando la persona a cui tieni non ti vuole per amore di un’altra… Ma sono la prova vivente che dopo la tempesta arriva la quiete.

“Devo sottopormi a una rigida dieta, prendere degli integratori ma tutto sommato non c’è male. Oggi il medico ci ha saputo dire che… sono due gemelli!” Affermo, con un grande sorriso.

“Che bella notizia, complimenti Marcella!”

“Sono monozigoti, in che vorrà dire che saranno identici e che avranno lo stesso sesso, ma ancora non sappiamo qual è!”

“Immagino che Michel sarà elettrizzato! E vi sposerete?”

Matrimonio. Marcella Valencia Doinel. Il mio cuore inizia a battere forte! M’immagino in abito bianco mentre tengo per mano il mio Michel, in piedi di fronte al prete. Ci immagino scambiarci le fedi, recitare le promesse, baciarci. Poi rivolgo lo sguardo verso le panche della chiesa, dove Patrizia e Ugo tengono in braccio i nostri bimbi che battono le manine tutti contenti. Un sorriso ebete e innamorato nasce sul mio volto.

“Marcella?” Mi chiama Kenneth, riportandomi alla realtà.

“Scusami. Per la verità non ne abbiamo ancora parlato, è accaduto tutto così velocemente fra di noi! Per adesso abbiamo trovato casa!”

“Sicuramente Michel starà fantasticando come te sul quel giorno!”

“Io non stavo…”

“Stavi, stavi! Sembravi su un altro pianeta!”

Imbarazzata, mi copro il viso con una mano. Sorrido perché la mia vita va a gonfie vele.

 

 

SOTTO IN PUNTO DI VISTA DI BETTY.

Non ho ancora smesso di piangere. Ripenso a quando sono entrata all’Ecomoda, a tutte le prese in giro della signora Marcella…. A quella volta in cui ho origliato la sua conversazione con Patrizia, mi stavano prendendo in giro alla grande. Ripenso alle litigate con lei, a quanto mi denigrasse! E poi ripenso alle parole che ho appena letto. Poco dopo, all’Ecomoda entra una donna con straordinarie doti imprenditoriali, che vengono, erroneamente, inizialmente non considerate: Beatrice Pinzon Solano. Marcella oggi è una donna nuova, una donna con cui è possibile parlare senza che ti guardi dall’alto in basso, si è redenta e ne sono felice. Mai nei miei sogni più reconditi, avrei immaginato che un giorno Marcella avrebbe riconosciuto le mie doti umane e professionali, che ci saremmo chiuse in bagno a confidarci, che lei e Armando sarebbero diventati solo e semplicemente amici, che Patrizia e la banda delle racchie avrebbero smesso di farsi la guerra, che Patrizia sarebbe diventata una persona “umana” e che si sarebbe realmente innamorata di Nicola! Che Mario Calderon sarebbe diventato un fidanzato perfetto, e che avrebbe sposato Sandra, diventando addirittura mio amico! Ora ci manca solo che Daniele Valencia diventi una persona affabile, e che magari s’innamori, e possiamo considerare la fine del mondo vicina!

“Amore mio, basta piangere!” Mi esorta Armando, sorridendo.

“Mi spiace, è che quelle parole mi hanno toccata! E poi sono gli ormoni!”

“No, non sono gli ormoni Betty, perché non posso smettere di piangere neanch’io!” Afferma Patrizia.

“P-Patty… non sarà che anche tu-tu sei….”

“Nicola, non dire sciocchezze!” Gli risponde Patrizia dandogli uno scappellotto, suscitando risate.

“Ha ragione la bionda tinta, è stata una sorpresa stupenda!” Afferma Sandra asciugandosi le lacrime.

“Non vi do torto, ma continuare a piangere mi sembra eccessivo!” Afferma Armando.

“L’ho sempre detto io che è una bestia.” Dice sotto voce Sofia, rivolgendosi a Berta. Non troppo sottovoce, visto che mio marito ha sentito!

“Cosa sarei io?!” Gli dica Armando, dedicandole un’occhiataccia.

“E’ fuori discussione che Marcella ci abbia emozionato con quel video! Armando, Betty potremmo parlarvi in privato?” Ci chiede Roberto. Mio marito ed io ci allontaniamo dagli altri.

“Hermes, Giulia, ovviamente riguarda anche voi!” Dice loro mia suocera.

“Papà, che succede?”
“Vedi Armando, io e tua madre abbiamo riflettuto sul vostro progetto di voler cambiar casa, e avremmo pensato a una soluzione. Come sai io e tua madre veniamo qui solo per le sfilate, i consigli di amministrazione e altri eventi famigliari, perciò la villa resta per lo più disabitata. Io e tua madre avremmo pensato di cedervela volentieri, di intestarvela!”

Ci rivela mio suocero, mentre mia suocera mi abbraccia. Mia madre sorride stupita, io resto basita. Quella casa è enorme, piena di stanze e al posto di un prato ha una riserva naturale, in cu si potrebbe anche girare in minicar!

“Mamma, papà, cosa potremmo dire… Quella è casa vostra! E quando verrete qui dove andrete a stare?”

“Tanto per cominciare quella è anche casa tua figliolo! La casa della tua infanzia, dove sei cresciuto! E come sai c’è un sovrannumero di camere, ha due camere degli ospiti il che vorrebbe dire che noi durante le nostre visite potremmo alloggiare in una di quelle, e c’è spazio anche per i genitori di Betty, senza doverli costringere a fare sempre su e giù!” Afferma Roberto.

“Ragazzi, niente ci renderebbe più felici di vedere i nostri nipotini crescere in quella casa! Vi prego, accettate!”

“Sempre che i genitori di Betty siano d’accordo!” Interviene ancora mio suocero.

“Bambina mia, io credo che sia una bella soluzione! Che dici Hermes?”

“Se i signori desiderano tramandare questa casa, io credo che sia una bella idea, una bella prova di attaccamento verso la famiglia! Perché se ho capito bene, mi corregga se erro illustre dottor Mendoza, voi siete molto attaccati a quella casa!”

“Betty, suo padre ha centrato il punto. Per noi era già chiaro che l’avremmo lasciata a te Armando, e credo che questo sia il momento migliore!” Afferma Roberto.

Mia suocera mi guarda con sguardo supplichevole di accettare, ed io e mio marito non possiamo fare altrimenti, se saperci vivere in quella casa, li rende sereni! Armando abbraccia suo padre, mentre Margherita mi lascia un bacio per guancia.

“Grazie papà, grazie mamma!”

“Figliolo,questo e altro per voi e per i nostri nipotini!” Afferma Roberto.

“Guardate, ecco Marcella!” Afferma Margherita. I miei suoceri le vanno incontro e l’abbracciano. Il giorno del consiglio di amministrazione di quasi tre mesi fa, quando Marcella ha fatto ritorno, i miei suoceri ’hanno abbracciata con calore e ricordo di aver provato una nota di gelosia. Ma ora no. Ora so che tra lei e mio marito non c’è niente altro che amicizia, e che lei per Roberto e Margherita è una figlia, e vogliono bene a me come una nuora, come la madre dei loro nipotini, e non devo temere che non riconoscano il mio ruolo di moglie di Armando, nonostante abbia spodestato Marcella!
“Ecco la nostra strappalacrime! Sappi Marcella che mi dovrai una valanga di fazzoletti,la mia fidanzata non ha fatto che piangere!”

“Mario, hai sempre la sensibilità di un elefante! Sandra è certa di volerlo sposare?”

“Ormai è tutto pronto signora Marcella!” Afferma Sandra, ridendo.

“Se è questo il problema, sappi che si può sempre annullare tutto senza problemi!” Afferma Mario, allontanandosi stizzito mentre tutti noi ridiamo.

“Sapevo io che la pazienza di quella poveretta di Sandra non poteva durare per molto!” Afferma mio marito.

Caterina arriva, interrompendo queste facezie.

“Eccovi qui, ci sono una marea di giornalisti che vogliono parlare con voi! Betty e Armando, andante a parlare con l’inviata di “di bocca in bocca”!”

“No, di bocca in bocca no! Sono dei pettegoli!” Si lamenta mio marito.

“E il loro sport preferito è metterti in imbarazzo!” Rincara la dose Mario.

“Bhe Mario, sappi che tu andrai a parlare con Jet Set!” Lo informa Caterina.

“Splendido!” Afferma Mario con Ironia.

“Tu Nicola parlerai con gli inviati di Economy Channel, e per Marcella e Ugo ho quelli di Fashion tv!”

“Agli ordini generalessa!” Le risponde Ugo, allontanandosi con Marcella.

La giornalista di “di bocca in bocca” ci aspetta con la telecamera puntata. Armando sfoggia un suo sorriso migliore, mentre la ragazza con microfono inizia a introdurre l’intervista.

“Buonasera a tutti, sono Emiliana Gervasio, direttamente da Bogotà dove, all’Hotel Internetional, è appena terminata la sfilata che ha presentato la collezione “New Quality”, firmata Ecomoda. Sono qui in compagnia della presidente Beatrice Pinzon Solano…”

“Buona sera a tutti!” Dico al microfono.

“E del vice presidente e azionista dell’Ecomoda, marito e compagno di vita di Beatrice, uomo che un tempo era uno degli scapoli d’oro di Bogotà, Armando Mendoza!”

Tutte informazioni attinenti a un’intervista in una serata di moda, immagino!

“Buonasera.” Afferma mio marito al citofono.

“Non serve aspettare di leggere i giornali per vedere che la serata è stata un sucessone e che i modelli piacciono molto! Questa sera avete presentato, oltre alla linea elegante, anche la vostra prima linea di intimo! Come vi è venuta l’idea?”

E’ mio marito a rispondere.

“E’ molto semplice. Non tutti abbiamo sempre saputo che Marcella Valencia ha alle spalle importanti studi nel campo della moda e del disegno, non che grandi creatività e classe. Per tanto tempo il suo talento è stato sprecato dietro una scrivania! Da questo fattore e dalla voglia di Marcella di sfondare come stilista d’intimo, è inevitabilmente nata l’idea di creare una nostra linea d’intimo!”

“Armando, Armando, e la tua deliziosa mogliettina non è gelosa nel sentirti parlare così della tua ex fidanzata?” Domanda questa scema, mettendomi davanti il microfono.

“Non vedo perché dovrei, io avrei detto le stesse cose di Marcella, voi tutti questa sera vi siete accorti di quanto sia fantastica.”

“Farei un applauso a questa donna, non tutte stringono un rapporto simile con le ex fidanzate del marito, specie se il marito è stato uno degli scapoli più desiderati! Parlando del video, una notizia è arrivata di bocca in bocca! E’ vero che aspettate un secondo figlio?”
“Sì, è vero. Presto sarà in arrivo un maschietto!” Risponde con disinvoltura Armando, abbracciandomi.

“Possiamo dedurre che lei Beatrice sia nei primi mesi, visto che si vede appena la bella notizia! Faccio i migliori auguri a questi innamorati e imprenditori! Voi restate con noi, mentre andiamo ancora a caccia di notizie. Vi aspetto qui, con di bocca in bocca!”

La giornalista fa cenno al cameraman di spegnere la telecamera, mentre ci salutiamo. Poi i due si allontanano.

“Dio mio, che impicciona!” Afferma mio marito.

“L’avevi detto che sono pettegoli!” Affermo ridendo.

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARIO.

“…Perciò speriamo che sia un successo!”

Concludo, rivolgendomi all’inviato di JetSet, dopo una lunghissimo discorso sulla collezione.

“La ringraziamo dottor Calderon! Passiamo ad altre notizie. Ci è giunta voce di un suo fidanzamento, e di un’imminente matrimonio! E’ vero?”

“Sì è vero. Aspettate un minuto!” Dico, allontanandomi di pochi passi. Accompagno per un braccio la mia Sandra verso il giornalista.

“E’ tutto vero, fra tre mesi mi unirò in matrimonio a questa donna, Sandra Patino!” Rivelo al mondo intero. Sandra mi guarda esterrefatta per il mio annuncio a bruciapelo!

“Complimenti! Sandra, come si sente a convolare a nozze con un uomo che, fino ad ora, era notoriamente contrario a questo sacramento?”

Brutto idiota, mi fa passare per un mostro!

“Mi sento come se avessi vinto alla lotteria! Ma fossi in voi non conterei su un invito!” Risponde Sandra, ritrovando presto la sua scioltezza e la sua lingua tagliente. Mi faccio sfuggire un risolino, poco prima di piantare in asso i giornalisti.

“Scusate, grazie a tutti!” Affermo, allontanandomi con Sandra.

“Signor Calderon, vorremmo farvi ancora delle domande! Avete fissato la data quindi?”

“Mi dispiace, ma devo parlare ancora con delle persone!” Mento, allontanandomi.

“Potevi almeno avvisarmi per tempo!” Mi rimprovera la mia fidanzata.

“Mi dispiace, sai che sono così, imprevedibile! Te la sei presa?”

“No amore mio, e poi hai visto che l’ho messo al suo posto!”

“Ho visto eccome! A proposito di nozze, cosa dici di andare alla ricerca di Armando,Betty,Annamaria e Freddy per chiedere loro quella cosa?”

“Andiamo, certo!”

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARCELLA.

Dopo aver parlato con diversi giornalisti del mio debutto come stilista e della collezione ed aver risposto a 1000 domande sulla mia vita privata, mi sgancio dai giornalisti. Infondo me la sono cercata con quel viedo, e ho messo anche Armando e Betty in balia delle domande dei giornalisti, spero che non se la siano presa! Mentre afferro un bicchiere di analcolico, mi guardo in giro per vedere che vedo Michel, Matteo e mi miei fratelli ma sembrano spariti tutti! Mi volto e mia sorella mi fa quasi prendere paura.

“Marcella, ti stavo cercando! Non mi hai ancora presentato quel bel bocconcino che parla con Michel!”

“E così ti piace il fratello di Michel?” Le domando, con divertimento.

“Quello è il fratello di Michel?”

“Vieni, te lo presento!”

Facendoci strada nella folla, ci avviciniamo a Michel e Matteo. Michel mi bacia una guancia.

“Amore mio, hai finito con i giornalisti?”

“Sì, dopo vogliono farci delle foto! Preparati a finire sui giornali!”

Lupus in fabula, spunta un fotografo.

“Sorridete!” Ci invita. Non tutti ci disponiamo e lui scatta.

“Mariabeatrice, ti presento Matteo, il fratello di Michel! Matteo, ti presento Mariabeatrice, mia sorella!”

“Incantato!” Saluta Matteo.

“Incantata!” Risponde lei con un grosso sorriso. Io e Michel ci guardiamo, scambiandoci uno sguardo abbastanza eloquente.

“Scusate, avete visto Daniele?”

“L’ultima volta che l’ho visto era al buffett degli amari, Marce!” Mi risponde mia sorella.

“Vado a cercarlo così ti presento mio fratello!” Affermo, rivolgendomi a Matteo, quindi mi allontano. Cammino nella sala guardandomi in giro, quando vedo mio fratello e mi blocco. Tiene per mano quella sciacquetta di Loredana, che sono stata costretta a nominare nel video visto che fa comunque parte dell’Ecomoda, e si allontanano verso le scale. Gli seguo. Quando arrivano al pianerottolo, si fermano. Io rimando al di sopra di loro, da dove ho una visuale perfetta e sento tutto.

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI DANIELE.

Non sopporto un tale affronto! Dopo aver ingoiato di fronte a tutti la comparsa del suo fidanzato, mangiato nervoso durante la sfilata durate la quale li vedevo tenersi per mano, è arrivato il momento di sapere a che razza di gioco sta giocando con me e con quel tipo! La appoggio al muro con violenza, cominciano a parlare.

“Allora, mi vuoi spiegare che significa?”

“Ti avevo detto che sarei venuta accompagnata!”
“Ma non mi avevi detto che eri fidanzata, tra un gemito e l’altro, sotto di me, in questi due mesi!”
“E’ vero, ma non credevo fosse importante!”
“Per te forse!” Affermo irato.

“Daniele, ma che problema hai? Noi facciamo dell’ottimo sesso...” Mi dice con fare malizioso, intrecciando le dita dietro la mia nuca e baciandomi a stampo.

“Un conto è fare del buon sesso con una donna che so essere fidanzata, un conto è non saperlo e ritrovarsi un giorno qualche svitato che ti riga l’auto e ti fa chissà quali altri scherzetti! Questa è una presa per il culo bella e buona dalle mie parti!”
“Andiamo, non sto mica con un terrorista o un ex galeotto! Romano abbaia ma non morde, e Armando te lo può raccontare. Ah, sai che mi sono fatta anche lui in passato?”
“Sì, perché sei una…”
“Ah, attendo a come parli Valencia, o potrei toglierti tutto questo!” Mi dice, sempre con tono suadente, accarezzandosi il corpo che io osservo.

“Bene, e sia!” Dico allontanandomi. Ma lei mi trattiene sbattendomi al muro.

“Non sei abbastanza forte da rinunciare a una bella donna che può concederti qualche scopata gratis, e senza chiedere nulla in cambio! Tu mi piaci Daniele, e io voglio solo fare con te del buon sesso. Lo trovi così orribile?” Mi sussurra all’orecchio, mentre alza una gamba e l’attorciglia a mio corpo. Io le tocco una coscia.

“No…” Le sussurro, per poi baciarla con foga. I ruoli si rigirano, quando sono io a sbatterla contro il muro. Lei avvolge sempre il mio corpo con la sua gamba mentre le accarezzo la coscia, nuda per poi arrivare alla natica soda. Lei mi slaccia la cravatta.

“DANIELE, SEI IMPAZZITO?!”
Urla una voce che non posso confondere. Quando mi stacco da Loredana, vedo mia sorella Marcella irata che mi osserva, sgomenta, lì a pochi metri e mi rendo conto di aver perso ogni inibizione nel posto sbagliato. Ma cosa mi succede?

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI NATASHA.

Quest’oggi mio fratello è ripartito per Santa Marta, non poteva fare altrimenti per non mancare dal lavoro. Dall’ecografia, Tommaso non mi ha più richiamato ed io non so cosa fare. Sono stesa sul divano immersa nelle lacrime… Sono sola, incinta e senza lavoro. L’unica cosa che mi resta da fare è chiamare Nicola e raccontargli tutto!

Il campanello della porta mi costringe ad alzarmi da quello che, dall’ecografia di ieri, è diventato il mio giaciglio.

“Tommaso!” Affermo sorpresa ma anche sollevata di vederlo.

“Non ti ho più sentito da ieri…” Affermo.
“Tel’ho detto che mi serviva del tempo per pensare! Mi fai entrare?”

“E’ ovvio, vieni…” Gli faccio strada, col cuore in gola. La mia vita sentimentale è stata catastrofica, e questo bambino non è che il risultato di tutti i miei casini! Avrei dovuto dirlo a Nicola, presentargli gli esami perché non è scontato che Tommaso si occupi di noi! Prendo posto vicino a lui, in attesa che parli.

“Io ho pensato a tutto ciò che sta accadendo. A te, a quel bambino… E al passato… Natasha, se solo fosse stato un episodio quello con Nicola, io ti avrei perdonata! Ma mi hai lasciato per lui e sei tornata da me per ben due volte!”

“Cosa stai cercando di dirmi?” Borbotto sconvolta.

“Io non posso occuparmi del tuo bambino. Mi dispiace…”

“FUORI DA CASA MIA! “ Sbotto sconvolta, alzandomi in piedi. Anche lui si alza.

“E’ da stronzo, ne sono consapevole! Io posso aiutarti a trovare un lavoro, a far fronte ad alcune spese, ma non me la sento di dare il cognome al figlio del tipo per cui mi hai lasciato diverse volte!”

“NON VOGLIO NIENTE DA TE, BASTARDO!”

“Fa come vuoi Natasha. Dammi pure del bastardo perché non voglio crescere il figlio dell’uomo che hai preso in giro, dopo aver preso per i fondelli me! Punta pure il dito verso chi ti tende una mano, senza mai soffermarti ad analizzare i tuoi peccati! Natasha, di certo non ti trovi in questa situazione per colpa mia. La mia non è una ripicca o roba del genere perché mi hai lasciato due volte per Nicola. E’ solo egoismo, puro egoismo, ma almeno io lo ammetto! E so anche che c’è di mezzo una creatura, prerciò ti sto offrendo ugualmente il mio aiuto, ma non nei termini che avevi immaginato tu.”

“Cosa stai insinuando, che sono tornata da te perché cercavo solo un padre per lui?”

“Allora dimmi che mi ami, che sei tornata per questo. Guardandomi negli occhi!”

La mia reazione è scontata perché dalla mia bocca non esce un suono.

“Come non detto. E detto fra noi non credo nemmeno che tu abbia scoperto di questa gravidanza solo dopo essere tornata da me… Natasha è già abbastanza se non esco da qui senza mai più rivederti, io ti sto comunque offrendo un aiuto in memoria dei nostri giorni felici!”

“CHE BEL AIUTO, CONTORNATO DI INSULTI E DI PESANTI INSINUAZIONI!”

“Con te è tutto inutile. Io non ti conosco più, non riconosco più la ragazza di cui mi ero innamorato anni fa… Ti auguro buona fortuna Natasha. Spero davvero che tua sia tanto in gamba da cavartela senza di me e senza Nicola!”

“Nicola non sa dell’esistenza di questo bambino, ma sono certa che, almeno lui, quando lo saprà avrà cura di noi!”

“Vedi, cercavi solo di fregarmi! Qualcuno che mantenesse te e tuo figlio! Nicola potrà anche passarti dei soldi per sopperire ai sensi di colpa e si prenderà legalmente ed economicamente le sue responsabilità, ma se pensi che oltre ai soldi avrai anche il suo cuore o un anello nuziale, hai fatto male i tuoi conti! Te lo dico già così la batosta sarà meno brutta!”
“Che vuoi dire?”
“Accendi la tv su FashionTV, lo stavo guardando prima di uscire di casa. Buona fortuna Natasha.”
Tommaso abbandona la mia abitazione senza che lo accompagni, sento la porta sbattere violentemente mentre accendo la tv. Stanno trasmettendo dalla sfilata dell’Ecomoda che ormai è finita, sullo sfondo vedo quella scimmia urlatrice di Armando Mendoza in compagnia di sua moglie,di Sandra e il suo fidanzato fedifrago, Annamaria e Freddy. E la persona intervistata è proprio Niicola, in compagnia di Patrizia. Mi porto una mano alla bocca.

“Dottor Mora, ci è giunta voce che la città sta per perdere un altro facoltoso scapolo!” Dice la giornalista, Nicola risponde con un timido sorriso.

“Intende smentire o confermare la notizia che è arrivata alle nostre orecchie, che dichiara un suo coinvolgimento sentimentale con un’impiegata dell’Ecomoda, la cui presente Patrizia Fernandez?”

“Non intendo smentire niente!” Afferma sorridente. Il telecomando mi cade dalle mani, e i pezzi che si staccano provocano un rumore fastidioso.

 

 

 

FINE CAP.29 – La sfilata – 2° parte

 

Finalmente l’ho finito. La serata non è ancora finita, è talmente lunga e ci sono varie situazioni da trattare, che ho decido di scaglionarla in più capitoli!

Cosa ne pensate della decisione egoistica di Tommaso? Ora Natasha s’intrometterà tra Patrizia e Nicola?

Pensate che Marcella perdonerà al fratello il suo atteggiamento? E tra lui e Loredana come proseguirà?

Vi è piaciuta la sfilata e la sorpresa di Marcella a tutti i componenti dell’Ecomoda? Avete apprezzato il discorso di Kenneth?


Non credo di riuscire a scrivere niente prima di S.Stefano, in più Martedì 23 è il mio compleanno perciò saranno giorni di impegni! =)

A presto, ne approfitto per fare a tutti un Augurio per un Natale sereno, anche se ci sentiremo per messaggio privato! Buona Domenica!

 

 

 

   
 
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