Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: Yume Kourine    21/12/2014    3 recensioni
Gaito ha rapito tutte le Principesse Sirene ma le perle si sono salvate. L'unica speranza sono le Custodi delle Perle.
Ma chi sono queste prescelte? Riusciranno a fermare il terribile piano di Gaito?
Amore, magia, mistero e il tocco inconfondibile delle Mermaid Melody.
*Storia riadattata e migliorata*
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Gaito, Nikora Nanami, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Saga delle Custodi'
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Anita e la grinta

 

 

 

Anita cercava di mantenere la calma, doveva farlo. Altrimenti si sarebbe mostrata debole. Mai si sarebbe aspettata un simile ostacolo: davanti a lei stavano tante piccole e vivaci creature fatate danzanti, che lei ha sempre odiato.

Aveva sempre detestato le favole, sin da quando era bambina: le trovava banali, non come i suoi gialli profondi e pieni di lezioni importanti.

Appena entrata si sentì disorientata e non appena vide un tipo misterioso avvolto da un mantello nero capì che presto avrebbe dovuto affrontare la prova. Ma chi avrebbe mai detto che sarebbe stata tanto strana quanto azzeccata.

“Che c'è Anita?” chiese un piccolo folletto rosso che saltò sulla sua testa.

“Dai! Lo sappiamo che sei una persona grintosa!” continuò un altro piccolo uomo che portava un buffo cappello a forma di fungo.

“Già! Sei sempre pronta a combattere e non ti fai mettere i piedi in testa da nessuno!”

Questa era la prova che Atlante aveva sottoposto ad Anita. Saper gestire la sua “funesta ira”.

La figura misteriosa osservava attentamente per vedere come si sarebbero svolte le cose mentre ad Anita pulsava la vena in fronte.

“Me la pagherai, chiunque tu sia” pensò la Custode mentre il suo corpo ribollì di rabbia.

“Ecco, fa già la violenta!” disse una fata ad un coniglio parlante.

“Già, non supererà mai la prova”

Anita stava per scoppiare. Ma avevano ragione: era sempre stata impulsiva e grintosa.

E per colpa del suo carattere era cascata nella trappola di Gaito e aveva litigato con Serena.

Si sentiva sempre forte e sicura di sé, non riusciva a stare zitta quando si trovava di fronte alle difficoltà e voleva sempre risolvere i problemi.

Rimase in silenzio mentre tutte le creature urlavano e sparlavano di lei; odiava quando la gente mettevano alla berlina una persona, la riteneva un'azione codarda e disumana.

“L'aggressiva Anita” dicevano e lei non poteva fare niente.

Non ho mai visto tanta sicurezza in una ragazza così giovane e bella”

Le parole di Gaito le tornarono in mente e per una volta non le crearono fastidio o suscitarono rabbia, anzi fu una sensazione piacevole.

“Anita, la grinta è la tua forza... Non devi abbandonarla...”

“Anita” La ragazza si voltò e vide Serena che le porgeva la mano, sorridendole con fare dolce e fraterno.

“Tu mi hai resa forte, perciò io ti renderò un po' più tranquilla. Ma ricorda, non devi cambiare mai. Noi ti vogliamo bene per quello che sei”

Anita annuì e fece scrocchiare le dita pronta per dare una lezione a quei pazzi che avevano osato sparlare di lei.

“Allora hai intenzione di sfogarti? Sei proprio una ragazzaccia” urlarono le creature in sintonia.

“Sapete che vi dico... non me ne frega niente. Questa sono io, e c'è qualcuno là fuori che mi apprezza e mi sta aspettando. Perciò ora vi tolgo dalle scatole, non ho tempo da perdere.”

Tuttavia, Anita volle dimostrare che aveva imparato la lezione sulla 'tranquillità' e così, invece di suonargliele, decise di cantare il suo brano personale.

Con la sua voce squillante riuscì a far scomparire le creaturine odiose e bizzarre, ma la figura in nero era sempre davanti a lei, a fissarla con i suoi occhi scuri.

“Guarda che non ho ancora finito! Ce n'è anche per te!” Anita si voltò verso il misterioso individuo, pronta a esibirsi nuovamente.

La figura si tolse il mantello e Anita rimase pietrificata. Davanti a lei stava Gaito.

“Tu?”

“Brava la mia Anita... Continua a essere così violenta”

“No! Io non sono affatto violenta” si giustificò la bionda, come se davanti a lei fosse presente un suo tutore e non un nemico.

Gaito si avvicinò e le accarezzò il volto, sorridendo malvagiamente.

“Invece rimarrai sempre così, aggressiva e impulsiva. É questo che mi è piaciuto di te, perché sei come me.”

Gaito la baciò e Anita rimase ferma non sapendo cosa fare.

Era confusa e insicura, forse sarebbe rimasta così per sempre e avrebbe potuto fare del male a qualcuno...

Una nube oscura circondò i due ragazzi e Anita sentì che stava per svanire.

“Anita!”

Una voce in lontananza attirò l'attenzione della bionda.

“Anita non dargli retta! Tu non sarai mai come lui! Lo so bene! Ti prego non cedere! Come farò senza di te”

La bionda sgranò gli occhi e trovò la forza di scacciare via l'oscurità e respinse Gaito.

“Stammi lontano, pezzente!”

Gaito rimase fermo e in silenzio cosa che spaventò Anita.

Poi il ragazzo corse verso di lei e la spinse in una luce. La bionda gridò e, prima di essere inghiottita dal misterioso raggio, vide Gaito sparire, al suo posto apparve una insolita polvere dorata che entrò nella sua perla.

Poco dopo la ragazza si ritrovò in una caverna e poiché era arrivata in una posizione strana perse l'equilibrio e si ritrovò sdraiata sul pavimento.

“Anita” dietro di lei stavano Mimy, Nikora, Hippo, Kokoa e Serena, che stava piangendo.

La indaco si lanciò sull'amica e la abbracciò.

“Ho temuto di perderti” confessò la indaco stringendo forte la bionda.

“Quindi... tu sei entrata nel mio specchio?”

Serena non capì le parole della cara amica.

“No, sono rimasta qui. Io ho solo urlato un attimo fa quando Gaito ti ha... Bah, lasciamo perdere”

Anita sorrise: certo, era stata la sua amicizia con Serena a salvarla, ma la sua volontà e la sua forza d'animo erano riuscite a farle superare la prova.

Anita abbracciò forte Serena e le due scoppiarono a piangere.

Insieme erano invincibili: si trasmettevano a vicenda il coraggio e la tranquillità.

Ormai erano pronte per la battaglia finale.

 

   
 
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