New York
La giornata era cominciata in modo normale. Si fa per dire, considerando che il mio coinquilino è un dio delle leggende nordiche; con lui niente può essere normale.
E infatti ero lì, seduta al tavolo della nostra normale cucina, a bere il mio normale caffellatte e a leggere il mio normale giornale dedicato al cinema. Finché non ebbi bisogno della toilette.
Mi avviai così al piano di sopra, aprii la porta e... Quasi inciampai in un serpente che strisciava sul pavimento.
Era lungo e verde, e mi fissava con i suoi occhi gialli stando in su con la testa.
Chiusi di scatto la porta.
La riaprii.
Era ancora lì.
La richiusi e chiamai: - Loki? -
Il dio degli inganni uscì dalla sua camera, mezzo vestito: - Sì? -
-Cos'è... Quell'affare... Nel bagno? -
Lui inclinò la testa, perplesso: - Affare? -
-C'è un serpente. Un dannato serpente nel nostro bagno! -
-Dunque? -
-Dunque?!? Come ha fatto a finire lì? -
-Ce l'ho portato io. -
-Tu cosa? -
-L'ho trovato al parco. Era lì, tutto solo... Ho pensato di portarlo a casa. -
Chiusi gli occhi, feci un respiro profondo e cercai di stare calma: - Non è un cagnolino. O un micetto vagabondo. È un serpente, per tutti i fulmini di tuo fratello, cosa ti è saltato in mente?!? -
-Prometto che Ginger sparirà di lì appena le avrò trovato una sistemazione più adeguata. -
-Ginger?!? Gli hai pure dato un nome? -
-E' una lei. -
-Non lo sai. -
-Ho partorito il serpe di Midgard. Saprò distinguere tra maschi e femmine. -
Unii le mani in segno di preghiera: - Almeno puoi tenerla in camera tua? -
-Dammi un momento. -
Lo vidi aprire la porta, prendere l'animaletto come se niente fosse con le mani, e mentre le sussurrava di stare tranquilla la portò nella sua stanza.
-Ora il serpente... Domani cos'altro, un cane a tre teste e un ragno gigante? - borbottai a me stessa.