Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: Sherlokette    22/12/2014    3 recensioni
Tratto dal testo:
-Uno due, prova prova... - Mystery si assicurò che il microfono funzionasse, e una volta effettuato il sound check si schiarì la voce e cominciò: - Bene, tutti gli innamorati sono pregati di radunarsi qui, per favore, stanno per cominciare le danze. Direi bando ad ulteriori indugi, dunque, e lasciatemi aprire la serata con una delle canzoni che amo di più al mondo... -
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Angolo dell'autrice: Lo so. Ho nuovamente anticipato la festività successiva. Ma esiste una cosa chiamata “tempistica letteraria”, che se infischia del periodo di tempo reale. Woah, fa tanto Signore del Tempo questa frase XD Bando alle ciance, ecco l'ultimo speciale prima della terza parte delle avventure di Loki e Mystery! Buona lettura :)

 

 

 

 

† 10 Febbraio †

 

 

Presi a calci la porta di camera mia, mi ci fiondai dentro e sbattei la stessa alle mie spalle con fragore, anche se ero da sola e non era necessario che facessi tanto baccano.

Ma se non quella, avrei preso a calci qualcos'altro, dalla rabbia che provavo.

E dalla tristezza.

E dalla solitudine.

Mi gettai sul letto e mi tolsi le scarpe senza neanche sciogliere le stringhe, per poi abbracciare il cuscino.

Guardai la sveglia: si era scaricata quella mattina alle 11 in punto.

Mi sentivo impotente, come quando Coulson venne ferito.

Quella volta però si trattava di Loki.

Coma dovuto ad una commozione cerebrale riportata in seguito ad un'esplosione che lo aveva scaraventato con violenza, questo mi avevano detto i dottori.

Dovevo andare in missione con lui, mi dissi, non dovevo lasciarlo solo... Perchè proprio quella mattina avevamo dovuto litigare?!?

Affondai il viso nel cuscino e iniziai a piangere in silenzio.

 

 

 

† 11 Febbraio †

 

 

Natasha si affacciò sulla porta della camera d'ospedale dove era ricoverato Loki.

Potevo avvertire il suo sguardo su di me, che ero rimasta seduta su una sedia accanto al letto a vegliare instancabilmente il dio degli inganni, tenendolo per mano.

-Dovresti riposarti un po'... - mi suggerì la spia, che si fece avanti reggendo due caffè in bicchieri di carta.

-Voglio essere qui quando si sveglierà... - fu la mia risposta, ridotta ad un sussurro.

Lei mi porse un bicchiere: - Non devi farti una colpa di quel che è successo, non eri neanche presente. -

-Appunto. Avrei dovuto esserci anch'io... - aggiunsi, accettando la bevanda, - Avevamo litigato, sai? -

-Voi due? Accidenti, non capita spesso. - Natasha prese una seconda sedia e si accomodò accanto a me.

-E' solo colpa mia e della mia stupida gelosia. -

-Cosa è successo? -

-Una stupidaggine. Una donna degli uffici della Stark Tower gli ha lasciato il numero di telefono. E' successo altre volte, ma in questo caso mi sono arrabbiata, sono volate parole grosse che non pensavo... L'ho addirittura mandato a quel paese, mai successo! E dopo ci hanno chiamato in missione, ma io mi sono rifiutata di andare con lui e gli altri. Sono un'idiota. - Scossi la testa: - Quando mi hanno chiamata mi sono sentita male. E ricordo che ho pensato istintivamente alla cosa più importante che non gli ho ancora detto. -

-Che lo ami? -

Portai lo sguardo sul volto di lui: - E voglio anche chiedergli scusa... -

-Moy dorogoy*... - Natasha cercò di incoraggiarmi: - Potrai dirgli queste ed altre cose ancora, quando si sveglierà.

 

 

 

†††

 

 

Un dolore lancinante. Che dalla tempia sinistra arrivava dritto al suo cervello. Poi era caduto a terra.

Prima del buio ricordava solo suo fratello chino su di lui che lo chiamava a gran voce, ma non lo sentiva, assordato dall'esplosione.

Lì la memoria si fermava.

Loki era perso nel nulla. Sentiva di essere ancora vivo, ma la sua mente era come scollegata dal corpo, perciò non poteva aprire gli occhi.

Era solo in quel limbo nero pece.

E odiò quella situazione.

Riuscì a formulare un pensiero: “Chissà che stanno facendo gli altri...?”

Si figurò innanzitutto Thor. Preoccupato da morire al suo capezzale, che borbottava cose tipo “Loki, svegliati” oppure “Non lasciarmi fratellino” come un bimbo implorante.

Se avesse potuto si sarebbe messo a ridacchiare.

Si domandò se gli altri Vendicatori sentivano la sua mancanza.

No, si rispose da solo.

Poi, come una luce in quella notte del suo spirito, Mystery.

Così forte, eppure così dolce. Timida e sicura allo stesso tempo.

Ricordò allora il litigio, in particolare una frase che aveva detto lei: “Perchè esci con tutte quelle donne?!?” Implicita vi era una seconda parte: “Invece che uscire con me?”

Loki sapeva.

Lo sospettava già da Halloween, e a Natale era chiaro cosa lei provasse nei suoi confronti, ormai.

Perchè? Forse per tenerla a distanza. Si conosceva troppo bene, Loki; avrebbe combinato qualche guaio, prima o poi, la sua natura non era del tutto cambiata, anche se ormai il Ragnarok era solo un brutto sogno.

O forse perchè lui non voleva cedere per primo: doveva essere lei a dire “ti amo”.

O ancora perchè lui forse era un po' bastardo, e gli piaceva pungolarla a quel modo; accettando inviti da altre donne la faceva esasperare, sempre e solo per farla confessare.

Ma doveva aver tirato troppo la corda, visto che lei si era infuriata intimandogli addirittura di non scomodarsi a tornare dopo la prossima serata fuori.

Forse le avrebbe chiesto scusa, a patto di udire quelle due paroline.

Poi avvertì qualcosa.

Il suo corpo stava riacquistando sensibilità, e sentì la sua mano sinistra a contatto con qualcosa, un contatto carico di dolcezza e apprensione.

Non aveva bisogno di sapere chi fosse con gli occhi.

†††

 

 

Dopo che Natasha se ne fu andata, guardai passare le infermiere che per un paio di volte vennero a controllare le condizioni di Loki, ad aggiustare le flebo, prendere appunti sulla cartella clinica e quant'altro.

La terza di loro si soffermò a guardare il dio degli inganni con malcelata insistenza, e quando me ne accorsi domandai, neutra: - Qualcosa non va? -

-No, io... Semplicemente non capisco. Quest'uomo si definisce un dio, ma se così fosse una semplice esplosione non dovrebbe danneggiarlo così, no? -

Mi indispettii, ma rimasi zitta.

-Oppure, come un dio, potrebbe curarsi da solo. -

A quel punto sibilai: - Basta... -

-E i suoi compagni, i Vendicatori... Dovrebbero proteggerci, invece ogni volta la città rischia di finire in un cumulo di macerie! -

Persi la pazienza, scattai in piedi e per poco non congelai la stanza: - Se ne vada, lei è una vera ingrata! Questi ragazzi rischiano la vita tutti i giorni, anche per chi pensa che siano loro la minaccia. Io lo so. Perciò stia zitta!! -

Lei, terrorizzata, se ne andò velocemente. Di nuovo sola, mi sedetti e ripresi il controllo, riportando la mia attenzione su Loki: - Certa gente non va neanche presa in considerazione... Vero? -

 

 

†††

 

 

Loki sussultò: aveva sentito la voce di Mystery. Le parole non erano chiare, ma non gli importava, aveva solo bisogno di sapere che lei era davvero lì.

Si concentrò un po', sforzandosi di recuperare tutti i suoi sensi, aggrappandosi a quell'eco per seguirlo fuori dal buio.

 

 

†††

 

 

-Dicono che parlare ai pazienti in coma faccia loro bene, quindi... Penso che ci proverò anch'io. - Mi schiarii la voce: - Intanto ho il dovere di informarti che Thor non è qui. È partito per Asgard, deve risolvere un piccolo problema. Tornerà presto. -

La voce mi si ridusse nuovamente ad un sussurro: - Ma non è importante. Io... Ho esagerato. Lo ammetto. Il fatto è che sono confusa dal tuo comportamento. Non riesco a capire cosa sono io per te. -

Mi venne da piangere: - Ma so cosa sei tu per me. Cioè la persona a cui tengo di più al mondo. Non sei solo il mio migliore amico. -

Gli diedi un soffice bacio sulla guancia: - Apri gli occhi, dannata canaglia. Se mi senti, Loki, svegliati. -

Mi rimisi seduta a testa bassa. In quel momento sentii un movimento nella mia mano. Le sue dita si stavano muovendo.

Lo guardai in faccia: incontrai così due stanchi ma nello stesso tempo vivi occhi verde-azzurri.

Spontaneamente, sorrisi: - Loki...? -

 

 

† 13 Febbraio †

 

 

-Io non capisco questa frivola festività che voi chiamate San Valentino. -

-Perchè dici così? - rispose Tony al dio degli inganni mentre appendeva assieme a me e Pepper (più che altro perchè quest'ultima lo aveva obbligato) un altro festone rosso nel salone di una villa da lui affittata.

-Se due persone si amano se lo dimostrano sempre, mica una volta all'anno! - replicò Loki, seduto sulle scale che portavano al piano di sopra.

Gli passò accanto Thor: - A me sembra un'occasione speciale, se addirittura Natasha l'ha definita romantica. - Si accomodò accanto al fratello a frase conclusa.

-Credevo fosse un termine a te sconosciuto... - borbottò l'altro.

-Secondo me è anche un modo per stare con le persone a cui tieni, non è un'esclusiva degli innamorati! - si inserì Bruce, facendo capolino dalla porta di una stanza per poi uscirne con le braccia cariche di rotoli di carta rossa.

-Disse chi per forza di cose non ha una fidanzata. -

-Loki, non cominciare... - brontolò Tony, - almeno potresti darci una mano, no? -

-Neanche per sogno! - esclamai, scendendo dalla scala e raggiungendo i due dei, - I medici gli hanno proibito qualsiasi attività faticosa per almeno una settimana, ed è uscito dall'ospedale solo ieri. -

-Non è mica fatto di vetro! - obiettò il miliardario.

-Calmatevi, su... - intervenne Pepper.

-Io sono calma, ma a quanto pare mister Faccia-Di-Metallo non capisce che uscire dal coma è un'impresa, e il recupero non è da meno! - conclusi, andando qualche gradino più su dietro a Loki e sedendomi, avvolgendogli le braccia al collo e posando il mento sulla sua testa. Di rimando, lui mi poggiò una mano sull'avambraccio, e lo vidi perso nei suoi pensieri.

Avevamo fatto pace dopo il suo risveglio, perciò non mi preoccupai di quello che gli stava passando per la testa.

Tuttavia domandai: - Tutto a posto? -

-Ho un po' di sete... -

-Vado a prenderti un po' d'acqua - si offrì Thor.

Tony, nel frattempo, aprì un'altra questione: - A proposito di fidanzati, avete già qualcuno da invitare al ballo di domani? Escluse, ovviamente, le coppie presenti. -

Finsi di non cogliere la frecciatina.

Thor tornò con espressione corrucciata da noi, ricoperto di farina da capo a piedi.

Lo guardai a bocca aperta: - Cosa è successo?? -

-Il tuo bicchiere d'acqua dovrà aspettare, fratellino. Clint e Steve hanno avuto qualche problemino in cucina. Ho aperto la porta nel momento sbagliato. -

Ci fu uno scoppio di risa generale, anche con il contributo del dio del tuono.

 

 

†††

 

 

-Direi che è tutto pronto per domani - commentò Pepper, seduta accanto a Tony al tavolo da the del delizioso salotto della villa, mentre ricontrollava la lista delle cose da fare per San Valentino.

-Secondo voi Cap ha già finito di ripulire la cucina dal disastro di farina e zucchero? - domandò Stark.

-Non dovresti approfittarti così della sua gentilezza... - dissi io, mentre sistemavo un vaso pieno di rose rosse sul camino nella stanza, dando le spalle ai due.

-Sai Mystery, stavo pensando: tu e Steve potreste andare al ballo insieme, domani, no? -

Risi alla proposta del miliardario: - Tony, dovresti sapere che lui è una specie di fratello maggiore per me... -

-... e Loki la tua anima gemella, sì, sì. -

-Spiritoso. -

-Mi sbaglio? -

Mi voltai di scatto: - Ok, senti, Loki è intelligente, attraente e il suo sarcasmo mi fa sempre ridere, anche nei momenti in cui non dovrei, ma ciò non significa che... -

La mia voce si spense quando la consapevolezza che il dio degli inganni era entrato nella stanza proprio in quel momento mi colpì con prepotenza.

Mi guardava allibito.

-Uh... Loki... -

Lui mi venne incontro a passo svelto, improvvisamente serio, mi afferrò per un polso e mi portò velocemente fuori, nel corridoio. Camminammo così per un po' finché non mi impuntai: - Vuoi lasciarmi? Loki! La mano mi serve ancora; mollami! -

Lui si arrestò di fronte alla grande finestra che dava sul cortile perfettamente curato della casa, ma non lasciò la presa. Diedi un altro strattone: - Allora? Lasciami! -

Mi liberai e lui si voltò: sembrava arrabbiato.

-Che ti prende? - ripresi, massaggiandomi il polso.

-A te che cosa prende: ti è così difficile ammettere la verità? -

Sbarrai gli occhi: - Cosa? -

-Mystery, credi che non mi sia accorto che qualcosa è cambiato in te? Che hai... Un atteggiamento diverso nei miei confronti? -

Il suo tono si addolcì, ma la sua espressione non cambiò: - Non serve un contatto telepatico, ti si legge in faccia. -

A quelle parole decisi di tendergli una trappola.

Indietreggiai di un passo: - Beh... Se sai... Perchè non fai l'uomo e ti dichiari, eh? O mi dici comunque qualcosa? -

-Ah! Ti pare facile? -

-No, ma è questo il punto! -

-Quale punto? -

-Volevo dire... - Espirai con rabbia: - Guarda che... Che lo so, il vischio a Natale era opera tua! -

-E con ciò? -

Misi le mani sui fianchi e rimasi teatralmente a bocca aperta: - “E con ciò”??? Che faccia tosta! -

-Qual'è il problema? Dimmelo e basta! -

-Cosa dovrei dirti?? -

Ormai stavamo praticamente urlando.

-Dire “ti amo”, per la barba di Odino, TI AMO!! -

Sogghignai.

Ci era cascato.

E quando lo vidi rendersene conto, lo canzonai: - Ooh, l'ingannatore è stato ingannato... -

-Finiscila. - Si imbronciò.

Feci boccuccia con voce infantile: - Volevi che lo dicessi io prima di te, vero? Orgoglioso come sei, principe... -

-Basta. -

Capii che avevo colpito e affondato il bersaglio. Incrociai le braccia sul petto e sorrisi: - Oh, quell'espressione... La prima volta che la vidi vivevamo ancora a Londra. -

-I ricordi di quei giorni sono ancora chiari nella mia mente. -

Guardai fuori della finestra per un attimo: - Se non avessi avuto quel moto di gentilezza... Portandoti l'ombrello... Te ne saresti andato? -

-No. -

Mi mancò un battito al cuore, e tornai a guardarlo mentre aggiungeva: - Ti avrei dato il tormento fino a che non avessi acconsentito ad ospitarmi. -

-Davvero? -

-Ti trovai subito interessante. Eri sorpresa nel vedermi, più che spaventata. -

-Sfido io, ti ho trovato nel mio bagno! - scherzai, ridendo nervosa.

-Mystery... -

-Sì? -

Lui mi prese delicatamente le mani nelle sue,e passò un po' di tempo in silenzio, molto teso, e io aspettavo, guardandolo col cuore a mille.

Continuò dopo un minuto: - Ci sono tante cose che vorrei dire, ma non riesco a scegliere... -

-Sembri nervoso. -

-Non mi sei d'aiuto. -

-Non pensavo nascondessi un lato timido. -

-Ripeto: non mi aiuti. -

-Ora ti aiuto. - Lo tirai in basso verso di me, e gli diedi un bacio a stampo sulle labbra. La presa sulle mie mani si irrigidì un momento, per poi rilassarsi.

Interruppi quel bacio, magari un po' casto, per tornare a guardarlo negli occhi: - Lo dirò anch'io, Loki: ti amo. -

Il suo sguardo era così dolce che rividi quella parte di lui così nascosta al resto del mondo e mi ci persi, dimentica di tutto ciò al di fuori di noi due.

-Ma che carini! - esclamò una voce fin troppo familiare, che ci riportò alla realtà.

Ci voltammo a guardare Tony Stark. Da quanto caspita era lì?!?

Ci osservava con un sogghigno compiaciuto in volto: - Io lo sapevo. Ora mi aspetto il prossimo passo; vi serve un testimone di nozze? -

Io guardai Loki e lui guardò me, e con un sorriso complice creai una nuvola sulla testa di Tony, e questa cominciò a far nevicare copiosamente.

-Ah, ragazzi!! Io scherzavo!! - Il miliardario si ritrovò ben presto con la neve alle ginocchia.

Il dio degli inganni mi offrì un pugno, che colpii col mio: - Bella mossa. -

-Grazie. -

-E dai, comincia a fare freddo!! Non posso ammalarmi!! Thor! Dì qualcosa a questi due, mi senti?!? -

 

 

† 14 Febbraio †

 

 

La sera di San Valentino la villa era animata oltre ogni dire: gli invitati (persino altri supereroi) stavano parlottando fra di loro, chi in coppia e chi in gruppo, e l'eccitazione era palpabile.

Vestito in un elegante completo scuro con la cravatta verde, Loki aspettava Mystery, intenta a prepararsi al piano di sopra. Per passare il tempo si mise a studiare gli altri invitati, divertendosi a riconoscere se i gioielli delle signore erano veri o di bigiotteria. Era bravo a scoprire i falsi.

Clint gli si avvicinò, anche lui in smoking: - La tua dama si fa attendere, eh? -

-Ha avuto da fare. Ma non tarderà. Dov'è Natasha? -

-Sta chiacchierando con Susan Storm di cose da donne, mi sono allontanato per prendere da bere. - Alzò lo sguardo verso l'alto, e articolò un muto “Per la miseria...”.

Anche il dio guardò, per poi assumere più o meno la stessa espressione stupita: Mystery era in cima alle scale; vestita in uno splendido abito verde smeraldo, dalla gonna lunga e leggermente a strascico, senza spalline, con le mani coperte da un paio di guanti di raso bianchi lunghi fino al gomito, si avvicinò ai due con un largo sorriso emozionato in volto. Si era truccata in modo non troppo vistoso, sempre sui toni del verde per gli occhi e sulle labbra un rossetto chiaro.

Aveva tirato su i capelli con varie forcine tempestate di brillantini, così da mandare piccoli riflessi luminosi ad ogni suo spostamento.

Non aveva molti gioielli, tranne che per due orecchini d'argento a forma di goccia e il ciondolo che le aveva regalato Loki.

Quest'ultimo le sorrise a sua volta e le disse semplicemente: - Sei bellissima. -

-Grazie. -

La voce di Tony risuonò dal fondo della sala: - Signore e signori, amici!! Come vostro temporaneo padrone di casa, vorrei ringraziarvi per essere venuti così numerosi al mostro ballo di San Valentino! Vi ricordo che fra dieci minuti cominceranno le danze, aperte dalla nostra cara Mystery Endless Sky! A fra poco, allora! -

Durante il breve applauso che seguì tale introduzione, Loki guardò la ragazza: - Non mi avevi detto... -

-Sorpresa! Canterò la canzone romantica d'apertura! -

-Quale? -

-Lo sentirai... - sorrise lei.

 

 

-Uno due, prova prova... - Mystery si assicurò che il microfono funzionasse, e una volta effettuato il sound check si schiarì la voce e cominciò: - Bene, tutti gli innamorati sono pregati di radunarsi qui, per favore, stanno per cominciare le danze. Direi bando ad ulteriori indugi, dunque, e lasciatemi aprire la serata con una delle canzoni che amo di più al mondo... -**

Loki, di fianco al piccolo palcoscenico su cui era salita la Wiccan, già dalle prime note capì di quale canzone si trattasse, e sorrise:

 

 

Oh, no, did I get too close?

Oh, did I almost see

What's really on the inside?

 

 

All your insecurities,

All the dirty laundry,

Never made blink one time...

 

 

Unconditional, unconditionally

I will love you unconditionally...

There is no fear now

Let go and just be free

I will love you unconditionally...

 

 

Mystery era talmente presa dall'esibizione che trasmetteva tutto il suo sentimento. Loki si avvicinò un po' per guardarla meglio: stava sorridendo, a occhi chiusi.

 

 

So come just as you are to me

Don't need apologies

Know that you are all worthy

 

 

I'll take your bad days with your good

Walk through the storm I would

I do it all because I love you

I love you...

 

Unconditional, unconditionally

I will love you unconditionally...

There is no fear now

Let go and just be free

I will love you unconditionally...

 

 

La Wiccan si voltò verso Loki, continuando a cantare:

 

 

So open up your heart and just let it begin,

Open up your heart and just let it begin,

Open up your heart and just let it begin,

Open up your heart!...

 

 

Mystery gli tese la mano:

 

 

Acceptance is the key to be

To be truly free...

Will you do the same for me?

 

 

Il dio la raggiunse sul palco senza pensarci due volte e prese la mano tesa.

 

 

Unconditional, unconditionally

I will love you unconditionally...

There is no fear now!

Let go and just be free!

'Cause I will love you unconditionally...

 

 

I due si misero un di fronte all'altra, le mani unite, occhi negli occhi.

 

 

I will love you...

 

 

In un angolo della sala, Pepper, che stava assistendo all'esibizione a fianco di Tony, gli poggiò la testa su una spalla, sorridente.

 

 

I will love you...

 

 

In mezzo agli invitati, invece, Clint e Natasha si erano lasciati trasportare dalla musica, e ballavano assieme agli altri.

 

 

I will love you... Unconditionally...

 

 

-Il più bel San Valentino di sempre! - commentò Stark alzando il suo bicchiere in alto a mo' di brindisi.

 

 

 

* “Mia cara” in russo.

** Consiglio di ascoltare la canzone mentre leggete :) per la suggestione

 

 

 

 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Sherlokette