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Autore: Miss Fayriteil    23/12/2014    1 recensioni
Questa storia è nata un po' per caso, volevo provare a scrivere un romanzo rosa, nello stile di Lauren Weisberger o Sophie Kinsella, che mi piacciono molto. Mi sono ispirata un po' anche alla coppia che amo di più in Grey's Anatomy. Capirete perchè. La trama... è un romanzo, una storia d'amore. La donna single che trova l'amore della sua vita. Spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Festa di benvenuto
 


 
Una settimana dopo l’annuncio dell’assistente sociale, appena riuscirono a procurarsi tutte le carte necessarie e un appuntamento in tribunale, Ali e Dana diedero ufficialmente il benvenuto a Erica nella loro famiglia. Le misero entrambi i loro cognomi, come avevano pensato di fare fin dall’inizio e tornate a casa improvvisarono un balletto di gioia in soggiorno. Alla fine si lasciarono cadere sul divano, raggianti e con il respiro leggermente affannoso.
  «Sono troppo vecchia per queste cose» commentò Dana dando alla moglie un bacio sulla guancia.
  «Ma smettila, hai tre anni meno di me» replicò Ali ridendo e dandole una leggera spinta. «Sai cosa dovremmo fare? Organizzare qualcosa per festeggiare, è un giorno importante».
  «Hai ragione, ci sto» disse Dana baciandola di nuovo, questa volta sulle labbra. Farlo le era mancato tantissimo e adesso coglieva ogni occasione possibile. Ali rispose al bacio chiudendo gli occhi e lasciandosi invadere dalle sensazioni del momento. Anche a lei era mancato tantissimo.
  «Ti amo tanto, lo sai?» disse alla fine accarezzando Dana sul braccio.
  «Lo so» replicò Dana. «Ti amo tanto anch’io. Allora organizziamo questa festa, forza. Cominciamo a telefonare, io chiamo i miei genitori, tu chiama i tuoi». Detto fatto prese il proprio cellulare e iniziò a fare telefonate, e Ali fece lo stesso. Passarono il resto del pomeriggio a chiamare e a organizzare la festa, che si sarebbe tenuta il pomeriggio seguente: volevano che fosse perfetta. Quando ebbero finito di chiamare tutti iniziarono a pensare all’organizzazione vera e propria. Naturalmente Dana si sarebbe occupata della cucina e dato che volevano fare una cosa in grande stile decise di chiamare anche qualcuno del ristorante per farsi aiutare. Quando tutto fu sistemato andarono insieme ad ammirare l’ultimo membro della famiglia che in quel momento stava dormendo.
  «Riesci a crederci?» fece Dana mettendo un braccio attorno alle spalle della moglie.
  «Mi sembra impossibile, tesoro, non riesco ancora a crederci» rispose Ali. Le diede un bacio sulla guancia e aggiunse: «È nostra. Davvero nostra. Ti ricordi quando discutevamo se dovessimo avere dei figli? E tu che mi avevi fatto quel discorso sulla tua paura di scappare. Sembra una vita fa».
  «Certo che mi ricordo, Ali. Mi ricordo tutto alla perfezione. E adesso eccoci qui, dopo qualche anno. Siamo sposate e abbiamo una figlia. Non va poi tanto male, no?»
  «No, infatti» disse Ali e la baciò. «Direi che va tutto benissimo. E domani c’è la festa!»
  «Domani c’è la festa e tra noi va di nuovo tutto a meraviglia. Tu sei felice? Io sono felice» fece Dana. Detto questo prese la moglie per mano e tornarono insieme nel soggiorno. Sedettero di nuovo sul divano e rimasero lì per un po’, abbracciate e senza pensare a niente in particolare se non a quanto fossero felici in quel momento. Avevano passato delle settimane difficili, ma ora si era tutto risolto nel migliore dei modi. Una festa era un’idea perfetta per festeggiare tutto questo. La loro bellissima famiglia, nata dal profondo amore che provavano l’una per l’altra e che non era stato scalfito da nessuno degli ultimi avvenimenti, tra la lite e il tradimento e l’incidente di Ali. Ad aiutarle a risolvere i loro problemi c’era quel sentimento reciproco e naturalmente Erica, che anche nei momenti peggiori era stata la loro ancora di salvezza. Dopo circa dieci minuti Dana finalmente si alzò con aria decisa.
  «Vediamo di prendere in mano la situazione» disse. «Vado a preparare la cena».
  «Vengo anch’io» le fece eco Ali seguendola in cucina. «Adesso. E magari anche più tardi».
  «Ali!» esclamò Dana fingendosi scandalizzata. Sua moglie sorrise e le diede un bacio leggero sulle labbra. «Va bene, stasera abbiamo un appuntamento».
  «Esattamente» mormorò Ali prima di baciarla di nuovo e allacciarle le braccia intorno al collo. In quel momento Erica scoppiò a piangere. Immaginando che avesse fame, Ali si staccò dalla moglie e si mise a prepararle il biberon. Alla fine andò a prendere la bambina e le diede da mangiare, mentre Dana finiva di cucinare. Seduta sul divano con sua figlia in braccio tutta concentrata, Ali sorrise tra sè. Era felice, più di quanto fosse stata nelle ultime settimane. Nella sua vita andava tutto benissimo e non sapeva cosa sarebbe potuto andare storto. Il giorno seguente ci sarebbe stata la festa e da qualcosa che le aveva detto Dana, aveva la sensazione, condivisa dalla moglie, che Kim avesse grosse novità.
  «Ali sei pronta?» la chiamò Dana dalla cucina in quel momento. «La cena quasi lo è!»
  «Sì, arrivo» rispose Ali, alzandosi con Erica appoggiata alla sua spalla. «Cos’hai preparato di buono?»
  «Vedrai» rispose Dana con aria misteriosa. «Aspetta. Devo finire di preparare tutto. Ti chiamo io».
    Dopo circa due minuti Ali sentì la moglie che la chiamava dalla cucina. Andò a posare Erica nella sua culla e raggiunse Dana a tavola. Sul tavolo c’era un grosso piatto da portata con sopra un pollo arrosto circondato da patatine fritte. Ali alzò un sopracciglio e per tutta risposta Dana le lanciò uno sguardo ammiccante. Ali spalancò gli occhi e poi scoppiò a ridere. «Va bene... sono i preliminari» disse.
  La cena fu molto piacevole e parlarono per tutto il tempo come non facevano da tanto. Chiacchierarono di tutto e di niente, quasi che fossero di nuovo all’inizio della loro storia; il tempo sembrava non essere passato per niente. Ali si sentiva innamorata di Dana come il primo giorno, quando ancora non aveva la minima idea di tutto quello che sarebbe successo e anche Dana naturalmente provava la stessa cosa. A un certo punto le prese una mano e il cuore di Ali saltò un battito. Alzò lo sguardo e sorrise.
  «Che c’è tesoro?» le chiese. Dana scrollò le spalle e strinse la presa, che Ali restituì.
  «Niente» rispose. «È solo che mi piace tenerti per mano. Non ho potuto farlo per troppo tempo».
  «Lo so» rispose Ali. «Ma ormai è passata, abbiamo fatto pace e io mi sono ripresa dall’incidente. Va tutto bene, non vedi? So che è per questo che fai così, e ti dico che va tutto bene adesso».
  «Ti amo, Ali» disse Dana sorridendo. «Lo sai questo, vero?»
  «Certo che lo so» replicò Ali sporgendosi sul tavolo per baciarla. «E ti amo anch’io».
  «E amo nostra figlia» aggiunse Dana. Ali annuì.
  «Anch’io amo nostra figlia» disse. «È così bello poterlo dire davvero, finalmente. Erica è ufficialmente nostra figlia, sono talmente contenta».
  Più tardi avevano finito di cenare, avevano sistemato la cucina e si erano trasferite in soggiorno per guardare insieme la televisione. Stavano sedute abbracciate e Ali aveva appoggiato la testa sulla spalla di Dana. Erica stava dormendo, ma in quel momento decise che le sue mamme avevano avuto abbastanza tempo per loro stesse quella sera, così cominciò a piangere disperatamente. Loro due si lanciarono un’occhiata e subito dopo Dana si alzò per andarla a prendere. Non appena la prese in braccio, la bambina smise di piangere.
  «Divertente, Erica, davvero divertente» mormorò lei, mentre tornava in soggiorno.
  «Cosa aveva?» le chiese Ali senza voltarsi a guardarla, mentre lei si sedeva di nuovo sul divano.
  «Voleva essere presa in braccio» rispose Dana scrollando le spalle. Rannicchiò le gambe sotto il corpo e si accomodò accanto alla moglie che le mise un braccio attorno alle spalle. Il film che stavano guardando terminò dopo circa un’ora e mezza. Erica nel frattempo si era riaddormentata, così non appena sullo schermo apparvero i titoli di coda, Dana si alzò per riportarla in camera sua. Ali la raggiunse poco dopo e le diede un leggero bacio dietro l’orecchio. L’altra rabbrividì e lei tornò con la mente a qualche tempo prima del matrimonio quando aveva fatto la stessa cosa. Si ricordava anche di come si fosse conclusa la serata e sperò che succedesse ancora. Non fu delusa.
  «Andiamo, è arrivato il momento delle montagne russe» le disse Dana prendendola per mano e conducendola nella loro camera da letto. Appena furono dentro Ali chiuse la porta, le gettò le braccia al collo e la baciò con passione. Senza staccarsi Dana sorrise e cominciò a spogliarla, poi caddero insieme sul materasso. «Fammi andare in paradiso» sussurrò Ali mentre le accarezzava il fondoschiena.
  «Puoi scommetterci che lo farò» disse Dana sfilandole gli slip con un movimento quasi impercettibile e gettandoli sul pavimento. «Sarà indimenticabile».
 
 
Più tardi erano sdraiate a letto, ancora nude e abbracciate. Dana baciò leggermente Ali e le spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio. «Sei bellissima» le disse.
  «Grazie» rispose Ali, sfiorandole una guancia con il pollice. «Anche tu lo sei. Comunque ora dovremmo dormire un po’, credo».
  «Sì hai ragione» fece Dana sporgendosi a spegnere la luce. Ali fece lo stesso e si sdraiò di nuovo, mettendo un braccio attorno alla vita della moglie. Chiuse gli occhi e poco dopo si addormentò. Si sentiva benissimo, serena e perfettamente in pace con se stessa, una cosa che non capitava da troppo tempo, tra la lite, il tradimento e l’incidente.
  Il mattino dopo, quando aprì gli occhi, si rese conto di essere nella stessa posizione con cui si era addormentata, con la testa appoggiata alla schiena di Dana. Le diede un bacio sulla spalla e si stiracchiò voltandosi sulla schiena. Dopo qualche secondo si sentì arrivare un bacio sulla guancia. Sorrise e si voltò, incontrando il viso di Dana che la baciò sulle labbra.
  «Buongiorno» disse. Si sedette sul letto e Ali rimase per un attimo a fissare incantata le sue forme perfette. «Che hai?» le chiese l’altra con una mezza risata. Ali scosse la testa e la guardò negli occhi.
  «Voglio prenderti in modi che non immagini nemmeno» rispose. Si mise a sedere a sua volta poi abbrancò Dana all’altezza della vita e la fece sdraiare di nuovo. Dana sorrise e la baciò mettendole una gamba contro il fianco. «Ti amo, Ali» mormorò.
  «Ti amo anch’io Dana» rispose sua moglie, baciandola di nuovo. «Adesso basta parlare». Dana annuì e la prese per i fianchi facendola rotolare sul materasso e finendo sopra di lei. Le baciò il collo e finalmente fece arrivare la propria mano dove Ali desiderava di più.
  Purtroppo la fine arrivò all’improvviso perchè Erica, quando la sua ora del pasto era passata da un po’, scoppiò a piangere costringendole a ricomporsi in tutta fretta. Si misero addosso qualcosa e Ali corse dalla bambina mentre Dana si precipitò in cucina a preparare la colazione. Pochi istanti dopo Ali la raggiunse con Erica in braccio che continuava a strillare. La sua colazione era già pronta, perciò si sedette sul divano e cominciò a dar da mangiare a sua figlia. Dana sospirò: «Silenzio, finalmente».
  «Già» rispose Ali sorridendole. «Che hai preparato di buono?»
  «La nostra colazione preferita! E non sono le frittelle!» rispose Dana. Ali si illuminò.
  «Brownies! E come mai?» chiese alzandosi e appogiandosi Erica a una spalla mentre con una mano le batteva delicatamente sulla schiena.
  «Per festeggiare la prima mattina di Erica come membro effettivo di questa famiglia!» esclamò Dana allegramente. Ali depositò la bambina nella sdraietta e ritornò in cucina. Si sedette a tavola e Dana la servì di tutto punto, prima di accomodarsi di fronte a lei.
  «È tutto pronto per oggi?» chiese Ali addentando un pezzo di dolce. I brownies di Dana erano una delle cose che amava di più al mondo. «I tuoi ragazzi a che ora arrivano?»
  «I miei ragazzi arriveranno circa un’ora prima dell’inizio della festa, verso le cinque. Per il resto è tutto a posto. Ah, tranne le decorazioni, dobbiamo andare a prenderle stamattina».
  «Giusto. Dio, menomale che è sabato. Ma come fai con il ristorante?» disse Ali. Dana scrollò le spalle.
  «Troveranno qualcuno disposto a sostituirci, voi siete più importanti» osservò. «E poi, in un certo senso, lavoriamo anche noi».
  Dopo colazione avevano sistemato tutto e avevano preparato loro stesse e la bambina per uscire. Trascorsero una mattinata piacevole a fare shopping insieme. Comprarono tantissime cose e si divertirono a scegliere i festoni più allegri e colorati. Doveva essere tutto perfetto. Un paio d’ore dopo tornarono a casa e quando ebbero finito di mangiare iniziarono a decorare il soggiorno per la serata. Dana aveva già cucinato alcune cose, ma non aveva ancora finito, perciò quando arrivò la squadra del ristorante si misero d’impegno per preparare quello che mancava.
 
 
La festa cominciò alle sei del pomeriggio e fu davvero divertente. C’erano tutti, tutti quelli che avevano preso parte a quell’avventura e che in un modo o nell’altro facevano parte della vita di Ali e Dana. Avevano invitato anche i bambini dell’asilo nido di Erica insieme ai loro genitori, doveva essere una cosa grandiosa. C’erano anche, con grande sorpresa di Dana, Richard, Judy e Ethan Brown, la famiglia che avevano conosciuto quando volevano adottare Erica. Ali li aveva invitati senza dire niente alla moglie perchè sapeva che le avrebbe fatto piacere. In effetti Dana fu molto contenta di vederli.
  Il soggiorno era molto affollato e lo sembrava ancora di più a causa di tutti quei bambini delle età più diverse, che correvano, camminavano o gattonavano qua e là. Michael aveva appena imparato a muovere i primi passi e Leah, che ormai aveva due anni era davvero bellissima. Assomigliava molto a Kim e aveva ereditato gli incredibili capelli biondi di sua zia. Come Ali aveva sospettato, appena ci fu un attimo di calma, quando tutti si riunirono per mangiare la torta, Kim si schiarì la gola.
  «Vorrei approfittare di questo momento per fare un annuncio» disse. Tutti si fecero più attenti e Dana e Ali si scambiarono un’occhiata veloce. «Io... io e Jacob aspettiamo un altro bambino!»
  «Lo sapevo!» strillò Dana. Si alzò in piedi e corse ad abbracciare la sorella. «Congratulazioni Kimmy!»
  «Grazie sorellina!» esclamò lei ricambiando la stretta. «Ma, ehi! Non voglio rubarti la scena! Questa è la tua giornata, la vostra giornata. Tua, di tua moglie e di vostra figlia! Le congratulazioni possono aspettare anche domani!»
  «Sì hai ragione» rispose Dana. Poi esclamò: «Va bene gente! È il momento del brindisi!»
  Tutti si riunirono intorno al tavolo con in mano i bicchieri di champagne con molti «evviva!», «che bello!» e «congratulazioni!» in sottofondo. Kim, naturalmente, brindò con della semplice soda. Tutti risero e bevvero alla salute della nuova famiglia. Ali si sentiva il cuore esplodere dalla gioia e Dana credeva di non essere mai stata così felice, dal giorno del suo matrimonio.
  Poco dopo gli ospiti cominciarono ad andarsene un po’ alla volta finchè rimasero solo i genitori di entrambe e Faith con la sua famiglia. Le aiutarono a sistemare e alla fine si sedettero tutti insieme chi sul divano chi sulle sedie a chiacchierare.
  «Ragazze, è stata una festa stupenda» esordì Taylor e gli altri annuirono. «Avete avuto una bellissima idea, davvero. E, Dana, riesci a sorprendermi ogni volta con la tua cucina, mi chiedo come fai».
  Dana sorrise, leggermente in imbarazzo. «Grazie Taylor. Sono proprio felice per Kimmy a proposito».
  «È stata una vera sorpresa » intervenne Tracy. «L’abbiamo sentita ieri, ma non aveva detto niente che potesse farci sospettare! Ma forse dovevamo aspettarcelo, Kimmy ha sempre detto che voleva almeno due figli. Ma a parte questo, sono così contenta per voi. Vi siete meritate tutto questo».
  «Grazie mamma» rispose Dana con gli occhi umidi, mentre Ali le stringeva una mano. «Insomma Erica... Erica è sempre stata nostra figlia, da quando l’abbiamo vista quel giorno in ospedale, ma adesso che lo è davvero, a tutti gli effetti, è una sensazione magica...»
  «Sì e poi chi lo sa... magari prima o poi ne arriverà un altro...» fece Ali con indifferenza e Dana si voltò di scatto a guardarla, imitata da tutti gli altri.
  «Che cosa?!» le chiese sconcertata la moglie. «Vuoi farne un altro? Adesso?! Non... non è ancora un po’ presto per pensarci, tesoro?»
  «Non intendevo dire adesso» precisò Ali. «Volevo solo dire che fra un paio d’anni mi piacerebbe avere un altro figlio, tutto qui. Ma... averlo io. Mi piacerebbe restare incinta».
  «Beh okay... ma non dobbiamo per forza parlarne adesso. È appena finita la festa per Erica, adesso abbiamo lei ed è sufficiente, no?»
  «Sì... sì hai ragione. Certo che è sufficiente» disse Ali con un sospiro. Tutti gli altri le guardavano e sembravano felici quanto loro che le cose fossero finalmente tornate alla normalità.
 
 
Quella sera una volta rimaste sole e non avendo voglia di cenare si misero sul divano a guardare la televisione con un barattolo di gelato da condividere. Erica si era addormentata da poco. Ali aveva la sensazione di essere in paradiso. Era tutto perfetto: l’atmosfera, il ricordo del pomeriggio, la donna meravigliosa accanto a lei. Appoggiò la testa sulla spalla di Dana e sospirò.
  «Che c’è?» le chiese l’altra prendendo un altro po’ di gelato.
  «Sono felice» rispose Ali. Sorrise e aggiunse: «Oggi è stata davvero una bellissima giornata, non trovi? E amo sempre di più la nostra famiglia. Non so perchè ho parlato di avere un altro figlio. Credo che c’entri l’annuncio di Kim, mi ha fatto desisderare di avere un secondo bambino».
  «Ne ero sicura» fece Dana passandole un braccio dietro la schiena. «Potremo parlarne se vuoi, ma voglio aspettare almeno l’anno prossimo». Ali annuì e prese una cucchiaiata di gelato.
  Più tardi andarono a letto senza smettere nemmeno per un secondo di parlare di tutto quello che era successo negli ultimi due giorni, l’adozione di Erica e la festa innanzi tutto. Rimasero per ore sdraiate a chiacchierare di qualsiasi cosa, con Ali che continuava ad accarezzare il braccio della moglie. Alla fine si diedero un dolce bacio sulle labbra, Ali si voltò su un fianco e prima di addormentarsi continuò a fissare Dana con un leggero sorriso stampato in faccia.

 
 
 

 
NdA: Sono tornata! Credevate che fossi sparita? Credevate che vi avessi abbandonati così? E invece no! Qui è arrivato un capitolo nuovo nuovo! Divertitevi, leggete e recensite! Have fun!
 
 
 
  
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