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Autore: NeverMe    23/12/2014    2 recensioni
Ambientata dopo il finale della seconda stagione, visto che la terza non è sicura devo trovare un modo di colmare il vuoto...
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Erano seduti sull'orlo della vasca da bagno, Gabriel le avvolgeva le spalle con un braccio e con l'altra mano le accarezzava la vita. Le aveva appena sciacquato il viso e la bocca, dopo l'ennesimo attacco di nausea mattutina.
Si accoccolò con la testa al suo petto e lo baciò. Le piaceva restare lì, in quel posto caldo e sicuro, la dedizione con cui Gabriel si prendeva cura di loro.
Gabriel le lasciò un lungo bacio sulla fronte. "E' passato?"
Annuì ed affondò ancora di più il viso nel suo petto, era l'unico posto da cui non avrebbe mai voluto essere portata via.
"Dovresti andare a riposarti prima che arrivi tua madre..."
"Sto bene qui." rispose senza spostarsi.
Gabriel sorrise. Era bellissimo capirlo dai sussulti del suo petto. Poter sentire quando era emozionato, quando rideva, quando sospirava preoccupato, quando sospirava rassegnato, ormai aveva imparato le diverse sfumature del suo sospiro e ne sapeva capire i significati.
"Vengo con te." le accerezzò i capelli. In teoria non doveva esserci nulla di erotico in quella carezza, ma lo desiderava da impazzire, nonostente la stanchezza.
"Allora va bene..." si attaccò con forza alla sua camicia, per tenerlo stretto vicino a sè ed iniziò a baciargli il collo.
"Claudia..." Gabriel sorrise.
"Un bel bagno rilassante, io e te... poi potremmo andare in camera da letto..."
Sentiva già l'acqua calda addosso, Gabriel alle sue spalle, le sue mani delicate che le accarezzavano il corpo, le massaggiavano le spalle, le sue labbra sul collo...
Gabriel era d'accordo con lei, ne era sicura, i suoi baci erano profondi e intensi e le sue mani le si erano intrufolate sotto la maglietta e adesso le stava disegnando ghirigori sui fianchi, con la punta delle dita, che lente e silenziose stavano per raggiungere i suoi seni.
Il campanello.
Ma era una maledizione?
Gabriel rise e le diede un bacio sulla fronte, mentre le sistemava la maglietta. La strinse a sè ed appoggiò la fronte a quella di lei, come per trovare il coraggio di allontanarsi.
"La casa che compreremo quando saremo sposati sarà senza campanello, ok?"
Provò una piacevole scossa al cuore all'idea di essere sua moglie.
"Sono assolutamente d'accordo con te..." le diede un bacio sulle labbra. "Andiamo ad aprire, coraggio!"
"Mamma!"
Sua madre entrò in casa, con un sorriso a trentadue denti "Ciao tesoro!" le diede tre baci sulle guance e andò ad attaccare Gabriel. Gli prese il viso tra le mani e stampò anche a lui tre vigorosi baci sulle guance.
"Non c'era traffico oggi, così sono riuscita ad arrivare prima... che fortuna vero?"
Le mani di Gabrilel adesso potevano essere intente a spalmarle addosso il bagnoschiuma, poteva mordergli piano il pomo d'adamo e scendere lentamente verso il basso, tornando di tanto in tanto alle sue labbra...
"Sì, un'enorme fortuna!" disse con un po' troppo entusiasmo e Gabriel trattenne una risata.
"Quanto tempo è passato dall'ultima volta che ti ho visto, Gabriel!" si diressero verso il salotto. "E guardi mia figlia nello stesso identico modo..." aggiunse maliziosa.
Gabriel arrossì e si inumidì le labbra con la lingua. "Vi preparo un tè? Un caffè?"
Sua madre si lasciò cadere sul divano "Un tè non sarebbe male, ti ringrazio... che bravo ragazzo!" Tornò a posare lo sguardo su Claudia. "Ti trovo bene..."
"Sto bene, grazie..." si sedette accanto a sua madre.
Isabella Munari si strofinò le mani, eccitata come una bambina. "Allora... queste novità?" sorrise.
Claudia scosse la testa "Hai fretta?"
"Una la conosco già... sono così felice che finalmente tu abbia trovato qualcuno con cui stare..."
Claudia rise ed inclinò la testa per sbirciare in cucina, dove Gabriel stava trafficando con il brico del tè. "Anche io. Sono felice che sia lui."
"Lo so... lo immaginavo. Il sorriso che non sei riuscita a trattenere quando ti ho fatto notare il modo in cui ti guardava... beh... non l'ho visto spesso nei tuoi occhi." Deglutì ed abbassò lo sguardo sulle proprie mani. "Ma adesso ce l'hai ancora... da quanto tempo...?"
"Circa sei mesi." sorrise e si ritrovò a giocherellare distrattamente con l'anello di fidanzamento. "Mi ha detto di aver scelto me. Non ci speravo nemmeno..."
"E invece? Sto facendo finta di non aver capito... voglio che mi raccontiate tutto voi!"
Claudia si portò una mano alla pancia e guardò sua madre interrogativa.
"Beh... vivete insieme, no? Ci sono cose sue ovunque... come questo libro... a meno che tu non sia interessata all'insegnamento della teologia... non ricordo che fosse la tua materia preferita..."
Claudia tirò un sospiro di sollievo. "Sì. Vive qui."
"Meraviglioso! Sono così felice per te! Come lo avete deciso? Raccontami tutto!"
Claudia sentì uno strano calore invaderle le guance, era imbarazzata. Di solito non parlava con sua madre della propria vita privata. Era strano. Ma era anche bello poterle raccontare di quanto fosse felice... moriva dalla voglia di dirle tutto. Forse la questione di suo padre, però, se avesse potuto l'avrebbe taciuta volentieri. Era qualcosa che minacciava di far crollare quel delicato equilibrio che si stava costruendo...
"Claudia?" sua madre le stava sventolando una mano davanti agli occhi.
"Una sera sono andata ad aprirgli la porta. Lui è entrato e... e mi ha detto che voleva vivere con me." Sollevò le spalle e si ritrovò a sorridere teneramente.
"Tutto qui? Non è una cosa che avete deciso insieme?"
"Non c'era niente da decidere. Lo desideravo da sempre." Le sfuggì.
Sua madre fece un enorme sorriso. "Sono felice per voi!"
"Ecco qua..." Gabriel appoggiò il vassoio con il tè sul tavolino e la guardò negli occhi. "Vuoi qualcosa da mangiare?"
Ovviamente si riferiva al fatto che dopo l'attacco di nausea di poco prima non aveva più niente nello stomaco. Gli strinse la mano per rassicurarlo. "Per adesso no..."
Gabriel annuì "E lei? Mangia i biscotti col tè?" Era bravo a fare l'indifferente, più bravo di quello che credeva.
"Dammi del tu! Sono la tua futura suocera, dopo tutto!"
Gabriel e Claudia si scambiarono un'occhiata. Sua madre si diede una paca sulla fronte.
"Io questo non gliel'avevo ancora detto" disse Claudia a bassa voce.
Gabriel sorrise "Credo che ci abbia pensato lui..." le prese la mano e fece cenno all'anello di fidanzamento.
"Scusate, mi è sfuggito! Volevo che foste voi a dirmelo... rifacciamo da capo... io non ho detto niente! Non so perchè sono qui!" Bevve un goccio di tè. "No, va benissimo così, Grabriel. Ti ringrazio!"
Gabriel ridacchiò "Abbiamo sparso indizi ovunque..."
Su madre alzò un sopracciglio "Di che cosa parli, caro?"
"Di niente." Guardò Claudia con tenerezza e le lasciò un bacio sulla fronte.
  
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